In un mondo sempre più interconnesso, la conoscenza delle lingue straniere è una competenza fondamentale. L’approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning) risponde a questa esigenza, integrando l’insegnamento di una disciplina non linguistica, come la matematica, con una lingua straniera. Questo metodo non solo potenzia le abilità linguistiche degli studenti, ma apre anche nuove prospettive didattiche, rendendo l’apprendimento più dinamico e contestualizzato. In Italia, l’applicazione del CLIL in matematica rappresenta una frontiera educativa ricca di opportunità, capace di coniugare la solida tradizione scientifica nazionale con le competenze richieste dal mercato europeo.
L’insegnamento della matematica attraverso una lingua straniera, solitamente l’inglese, costringe a superare la didattica tradizionale basata sulla lezione frontale. Si favoriscono approcci pratici e visivi, come il problem solving e il lavoro di gruppo, che aiutano a superare la possibile difficoltà di “tradurre” concetti astratti. Questo metodo si rivela particolarmente efficace perché sposta il focus dalla pura memorizzazione di formule all’applicazione pratica dei concetti, stimolando il ragionamento critico e la metacognizione. L’uso di una lingua veicolare diventa così un correttivo all’insegnamento verbale tradizionale, promuovendo una comprensione più profonda e intuitiva della materia.
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Clicca qui per iscrivertiPadroneggiare la metodologia CLIL è una competenza chiave per la tua carriera di docente. Aumenta le tue possibilità di successo, migliora il tuo punteggio in graduatoria e scopri tutti i corsi e i master pensati per supportare il tuo percorso professionale nel mondo della scuola.

Cosa è il CLIL e perché è importante per la matematica
Il CLIL, acronimo di Content and Language Integrated Learning, è una metodologia didattica che prevede l’insegnamento di contenuti disciplinari attraverso una lingua straniera. L’obiettivo è duplice: da un lato, l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze specifiche della materia (in questo caso, la matematica); dall’altro, il potenziamento delle abilità nella lingua veicolare. La lingua non è più solo l’oggetto di studio, ma diventa lo strumento per apprendere, comunicare e ragionare su concetti complessi. Questo approccio integrato favorisce un apprendimento più naturale e significativo, in quanto gli studenti utilizzano la lingua in contesti autentici e motivanti.
Applicare il CLIL alla matematica offre vantaggi unici. Il linguaggio matematico è universale e si presta bene a essere veicolato in un’altra lingua, permettendo agli studenti di familiarizzare con terminologie internazionali. Inoltre, questo approccio consente di esplorare metodi didattici diversi, come quelli anglosassoni, che spesso affrontano argomenti come la probabilità in modo più pratico e meno formale rispetto alla tradizione italiana. Introdurre la matematica in inglese, ad esempio, non significa semplicemente tradurre, ma ripensare la lezione per renderla interattiva, spesso utilizzando giochi, attività di gruppo e supporti visivi per facilitare la comprensione.
Requisiti per insegnare matematica con metodologia CLIL in Italia
Per poter insegnare una disciplina non linguistica (DNL) come la matematica in modalità CLIL, i docenti in Italia devono possedere requisiti specifici, definiti dalla normativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Il profilo del docente CLIL richiede una solida preparazione sia nella propria materia sia nella lingua straniera, unita a competenze metodologico-didattiche adeguate. La normativa, introdotta con la riforma della scuola secondaria di secondo grado del 2010, ha reso obbligatorio l’insegnamento di una DNL in lingua straniera nell’ultimo anno dei licei e degli istituti tecnici.
I requisiti fondamentali per un docente sono:
- Competenze linguistico-comunicative: È richiesto il possesso di una certificazione di livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), rilasciata da un ente certificatore riconosciuto.
- Competenze metodologico-didattiche: È necessario aver frequentato un corso di perfezionamento universitario specifico sulla metodologia CLIL. Per i docenti in formazione iniziale, il corso ha un valore di 60 CFU, mentre per quelli in servizio è di 20 CFU.
Questi percorsi formativi, organizzati dalle università, hanno lo scopo di fornire agli insegnanti gli strumenti per progettare e gestire lezioni CLIL efficaci, integrando contenuti disciplinari e obiettivi linguistici. Un docente che desidera approfondire le proprie competenze può trovare diverse opportunità formative, come i master e corsi per aumentare il punteggio docenti, che spesso includono moduli specifici sul CLIL.
Aumentare il punteggio in graduatoria con il CLIL
Ottenere una certificazione CLIL non solo arricchisce il profilo professionale di un docente, ma rappresenta anche un vantaggio concreto per migliorare la propria posizione nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). La certificazione CLIL, se abbinata a una certificazione linguistica, permette di ottenere un punteggio aggiuntivo significativo. Questo rende i docenti più competitivi sul mercato del lavoro scolastico, aumentando le loro possibilità di ottenere incarichi.
Secondo le tabelle di valutazione dei titoli, i punteggi vengono attribuiti come segue:
- Corso CLIL + certificazione linguistica B2: 6 punti
- Corso CLIL + certificazione linguistica C1: 7 punti
- Corso CLIL + certificazione linguistica C2: 9 punti
La sola certificazione CLIL viene valutata 1 punto, ma il suo valore aumenta notevolmente se associata a una competenza linguistica certificata. Questo sistema di punteggio incentiva i docenti a investire in una formazione completa, che integri la metodologia didattica con una solida padronanza della lingua straniera. Per chi aspira a insegnare matematica, acquisire queste competenze è una mossa strategica per la propria carriera.
Idee e strategie per lezioni di matematica CLIL
Progettare una lezione di matematica in CLIL richiede un cambio di prospettiva: l’obiettivo non è solo trasmettere nozioni, ma creare un ambiente di apprendimento immersivo e interattivo. L’uso di una lingua straniera spinge naturalmente verso un approccio più pratico e meno verbale. È fondamentale utilizzare strategie di scaffolding, ovvero fornire supporti linguistici e concettuali per aiutare gli studenti a comprendere e a partecipare attivamente. Questo può includere l’uso di glossari, mappe concettuali, immagini e video.
Ecco alcune idee pratiche per lezioni di matematica CLIL, che uniscono tradizione e innovazione:
- La matematica in cucina: Un’attività legata alla cultura mediterranea. Si possono affrontare le frazioni e le proporzioni preparando una ricetta tipica italiana, come la pizza. Gli studenti, divisi in gruppi, devono calcolare le dosi degli ingredienti (fractions, ratios) e possono creare il menù del loro “ristorante”, lavorando su concetti come il costo e il prezzo.
- Geometria e architettura: Esplorare le forme geometriche presenti nei monumenti storici italiani o europei. Si possono analizzare il Colosseo o un tempio greco per studiare cerchi, ellissi e rettangoli (circles, ellipses, rectangles). Questa attività unisce la matematica alla storia dell’arte e promuove una consapevolezza culturale.
- Statistica e dati dal mondo reale: Utilizzare dati statistici provenienti da fonti europee (es. Eurostat) per analizzare fenomeni sociali o economici. Gli studenti possono lavorare su grafici e tabelle (charts, tables) per confrontare, ad esempio, dati demografici o economici di diversi paesi, sviluppando competenze di analisi e interpretazione.
- Giochi e competizioni: Organizzare giochi a squadre come staffette matematiche o quiz. Ad esempio, una “Maths Race” in cui le squadre devono risolvere una serie di problemi (problem solving) per raggiungere il traguardo. Questo approccio ludico aumenta la motivazione e favorisce la comunicazione in lingua.
L’integrazione di strumenti digitali come GeoGebra, fogli di calcolo o video dalla Khan Academy può rendere le lezioni ancora più dinamiche e visive. L’importante è progettare unità di apprendimento di matematica ben strutturate, che alternino momenti di spiegazione a fasi operative e di collaborazione.
Il CLIL nel contesto europeo e la cultura mediterranea
L’approccio CLIL si inserisce in un contesto europeo che promuove attivamente il multilinguismo come competenza chiave per la cittadinanza e il lavoro. La Raccomandazione del Consiglio Europeo spinge affinché ogni cittadino conosca almeno due lingue oltre alla propria lingua madre. In questo scenario, il CLIL è visto come uno strumento strategico per raggiungere livelli di competenza linguistica più elevati rispetto all’insegnamento tradizionale. L’Italia, con il suo immenso patrimonio culturale e la sua posizione centrale nel Mediterraneo, può sfruttare il CLIL per valorizzare le proprie radici in un’ottica europea.
Integrare la cultura mediterranea nell’insegnamento della matematica in CLIL significa creare connessioni significative tra la disciplina e il vissuto degli studenti. Si può, ad esempio, studiare la geometria attraverso le opere di artisti e architetti del Rinascimento, o analizzare i principi matematici alla base delle antiche costruzioni romane. Un altro spunto potrebbe essere lo studio della storia della matematica, esplorando il contributo di matematici arabi e greci, le cui scoperte hanno gettato le basi del pensiero scientifico occidentale. Questo non solo rende l’apprendimento più interessante, ma promuove anche un dialogo interculturale, fondamentale nel mercato globale.
Conclusioni
In conclusione, l’adozione della metodologia CLIL nell’insegnamento della matematica rappresenta una straordinaria opportunità per il sistema scolastico italiano. Non si tratta solo di insegnare una materia in un’altra lingua, ma di ripensare la didattica in chiave più moderna, interattiva e allineata con le esigenze del mercato del lavoro europeo. Per i docenti, acquisire le competenze CLIL significa investire nel proprio futuro professionale, aumentando il proprio punteggio in graduatoria e aprendosi a nuove possibilità di carriera. Per gli studenti, imparare la matematica attraverso una lingua straniera è un modo per sviluppare contemporaneamente pensiero logico e abilità comunicative, diventando cittadini più consapevoli e competitivi in un mondo globale. Abbracciare l’innovazione del CLIL, integrandola con la ricchezza della tradizione culturale italiana e mediterranea, è la chiave per una scuola che sappia guardare al futuro senza perdere la propria identità.
Investire nella formazione CLIL è un passo decisivo per chiunque voglia essere un protagonista nel mondo dell’istruzione. Per questo, è utile esplorare le varie opzioni disponibili, come i percorsi da 60 CFU, che rappresentano la via maestra per l’abilitazione all’insegnamento e l’acquisizione di competenze didattiche innovative.
Domande frequenti

Cos’è esattamente il CLIL in matematica?
Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) in matematica è un approccio metodologico in cui la matematica, o parte di essa, viene insegnata utilizzando una lingua straniera come veicolo di comunicazione. L’obiettivo non è solo l’apprendimento dei concetti matematici, ma anche il miglioramento delle competenze nella lingua straniera, che viene usata in un contesto pratico e significativo. Invece di una lezione di lingua tradizionale, gli studenti imparano la terminologia specifica della matematica (es. “equation”, “variable”, “angle”) e la usano per risolvere problemi, discutere concetti e collaborare a progetti.
Quali sono i requisiti per un docente per insegnare matematica in CLIL?
Un docente di matematica che vuole insegnare con la metodologia CLIL in Italia deve soddisfare due requisiti principali stabiliti dal Ministero dell’Istruzione. Innanzitutto, deve possedere una competenza linguistica nella lingua straniera veicolare di livello C1, attestata da una certificazione rilasciata da un ente accreditato. In secondo luogo, deve aver acquisito competenze metodologico-didattiche specifiche attraverso un corso di perfezionamento universitario CLIL, che conferisce 60 CFU per i futuri docenti e 20 CFU per quelli già in servizio.
Quali vantaggi offre il CLIL agli studenti di matematica?
Il CLIL offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, migliora sia le competenze matematiche che quelle linguistiche in modo integrato. L’approccio pratico e basato su problemi reali (problem-solving) stimola il pensiero critico e rende la matematica meno astratta e più interessante. Inoltre, espone gli studenti a una prospettiva internazionale, preparando al mondo universitario e professionale globale. Infine, studi dimostrano che l’uso di una lingua straniera può aiutare a superare alcune difficoltà cognitive legate alla “traduzione” dal linguaggio verbale a quello matematico, favorendo l’uso di canali visivi e pratici.
È difficile implementare il CLIL in una classe di matematica?
L’implementazione del CLIL presenta delle sfide, ma con la giusta preparazione è assolutamente fattibile. La difficoltà principale per il docente è progettare lezioni che siano equilibrate tra contenuto disciplinare e supporto linguistico (scaffolding). È necessario selezionare materiali adatti, come video, software interattivi e testi semplificati, e promuovere attività collaborative come lavori di gruppo e progetti. Per gli studenti, la sfida iniziale può essere la comprensione, ma l’approccio pratico e l’uso di supporti visivi aiutano a superare rapidamente questo ostacolo, rendendo l’apprendimento un’esperienza motivante e partecipata.
Come posso aumentare il mio punteggio nelle graduatorie GPS con il CLIL?
La certificazione CLIL è uno strumento strategico per aumentare il punteggio nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Se abbinata a una certificazione linguistica, il suo valore aumenta notevolmente. Ad esempio, un corso CLIL insieme a una certificazione di inglese di livello C1 vale 7 punti, mentre con un livello C2 si arriva a 9 punti. Anche con un livello B2, la combinazione garantisce 6 punti. Questo rende i docenti con una formazione CLIL completa molto più competitivi per l’assegnazione di supplenze e altri incarichi.
Domande frequenti

Per insegnare matematica in CLIL nella scuola secondaria di secondo grado, un docente deve possedere competenze in tre ambiti: linguistico, disciplinare e metodologico-didattico. A livello linguistico, è richiesta una competenza certificata nella lingua straniera veicolare (generalmente inglese) di livello C1 del QCER. A livello disciplinare, deve saper trasporre le nozioni matematiche in chiave didattica, integrando lingua e contenuti. Infine, deve avere competenze metodologiche per progettare percorsi CLIL, creare materiali didattici anche digitali e valutare l’apprendimento sia della lingua che della disciplina. Queste competenze si acquisiscono formalmente tramite un corso di perfezionamento universitario da 60 CFU.
La certificazione CLIL è un titolo valutabile che aumenta il punteggio nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Il punteggio varia in base all’abbinamento con una certificazione linguistica. Ad esempio, un corso CLIL da 60 CFU, se associato a una certificazione linguistica di livello B2, vale 6 punti; con un C1 sale a 7 punti, e con un C2 arriva fino a 9 punti. È importante notare che, secondo recenti chiarimenti ministeriali, ai fini del punteggio sono validi solo i corsi CLIL erogati dalle Università.
Certamente. Un approccio efficace è quello laboratoriale e basato sul problem-solving, partendo da situazioni concrete. Ad esempio, per la scuola primaria, si può creare un’attività come ‘Il Ristorante’, dove si usano menù e pizze per insegnare frazioni e operazioni in inglese. Per la scuola secondaria, si possono utilizzare software di geometria dinamica per esplorare le proprietà delle funzioni, guidando gli studenti con domande in lingua. Un’altra idea è usare video-lezioni, esercizi interattivi e glossari specifici per la microlingua della matematica. L’obiettivo è rendere lo studente partecipe, alternando attività pratiche a momenti di sistematizzazione dei concetti.
Insegnare matematica in una lingua straniera offre molteplici vantaggi. Per gli studenti, non solo migliora le competenze linguistiche in un contesto reale, ma può anche facilitare la comprensione di concetti matematici. Usare una lingua ‘nuova’, meno carica di interpretazioni personali rispetto alla lingua madre, può aiutare a superare blocchi psicologici legati alla materia. Per i docenti, il CLIL rappresenta un’opportunità di innovazione didattica, promuovendo metodologie attive come il task-based learning e l’uso delle tecnologie. Questo approccio aumenta la motivazione e la partecipazione degli studenti, sviluppando al contempo autonomia e capacità di problem-solving.
La metodologia CLIL è stata introdotta in Italia con la Riforma Gelmini (2010), che ne ha reso obbligatorio l’insegnamento nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti Tecnici e progressivamente nei Licei Linguistici. I requisiti per i docenti e la validità delle certificazioni linguistiche sono stati stabiliti dal Decreto Ministeriale del 7 marzo 2012. I corsi di perfezionamento universitari da 60 CFU per l’insegnamento CLIL sono stati definiti dal Decreto del Direttore Generale 6 del 16 aprile 2012. Note successive del MIUR e del MUR hanno fornito ulteriori chiarimenti, ad esempio sui criteri di valutazione dei titoli e sugli enti accreditati a rilasciare certificazioni valide.