Ricevere un avviso di giacenza per una raccomandata può generare una certa apprensione, soprattutto quando non si conosce il mittente. Fortunatamente, il codice numerico riportato sull’avviso è un indizio fondamentale per decifrare la natura della comunicazione. Tra i vari codici, quelli che iniziano con la cifra 7, e in particolare il codice raccomandata 75, identificano comunicazioni di una certa rilevanza. Comprendere il suo significato permette di prepararsi adeguatamente al contenuto della missiva, ancora prima di recarsi all’ufficio postale per il ritiro.
Questo articolo si propone come una guida completa per interpretare il codice 75 nel contesto italiano. Analizzeremo i possibili mittenti, la tipologia di comunicazioni associate e i passi da compiere una volta ricevuto l’avviso. L’obiettivo è fornire al lettore strumenti chiari e pratici per affrontare con consapevolezza una situazione che, pur essendo comune nella vita di tutti i giorni, può essere fonte di dubbi e preoccupazioni.
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Cosa significa il codice raccomandata 75
Il codice raccomandata 75, insieme ai codici simili come 76, 77, 78 e 79, è associato a comunicazioni di natura legale o amministrativa di grande importanza. Generalmente, questi codici indicano la notifica di atti giudiziari o multe. Trovare questo codice sull’avviso di giacenza segnala che il mittente è molto probabilmente un’autorità pubblica, un ente di riscossione o un tribunale. La natura del documento è quasi sempre ufficiale e richiede un’attenzione particolare da parte del destinatario.
È essenziale non sottovalutare queste comunicazioni. Il sistema della raccomandata con ricevuta di ritorno è lo strumento con cui la legge garantisce che una comunicazione importante sia formalmente portata a conoscenza del suo destinatario. Anche in caso di mancato ritiro, la notifica produce i suoi effetti legali, un meccanismo noto come compiuta giacenza. Pertanto, ignorare un avviso con codice 75 non è mai una soluzione consigliabile.
Chi sono i possibili mittenti
Data la natura delle comunicazioni associate al codice 75, i mittenti sono tipicamente enti pubblici o soggetti che agiscono per conto di essi. Tra i più frequenti troviamo:
- Agenzia delle Entrate: Questo ente utilizza i codici della serie 75-79 per notificare avvisi di accertamento, controlli su dichiarazioni dei redditi, cartelle di pagamento o altre comunicazioni fiscali.
- INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale): Sebbene utilizzi più spesso codici specifici (come 63, 65 o 650), anche l’INPS può inviare atti, come diffide o accertamenti, tramite raccomandate identificate da questi codici.
- Tribunali e Uffici Giudiziari: Atti provenienti da un tribunale, come una citazione in giudizio, un decreto o una sentenza, sono frequentemente notificati con il codice 75 o simili.
- Comuni o altri Enti Locali: Le multe per infrazioni al Codice della Strada sono una delle cause più comuni di ricezione di una raccomandata con codice 75. Anche altri atti amministrativi locali possono essere notificati in questo modo.
In sintesi, il mittente è quasi sempre una figura istituzionale. Per una panoramica più ampia sui vari codici, è possibile consultare una guida per riconoscere il mittente che può aiutare a fare chiarezza anche su altre tipologie di comunicazioni.
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Come riconoscere il mittente dall’avviso di giacenza
L’avviso di giacenza, il piccolo scontrino bianco lasciato dal postino, contiene più informazioni di quanto si pensi. Oltre al codice a barre, le cui prime cifre (in questo caso, 75) indicano la tipologia di atto, a volte è possibile trovare altri indizi. Sebbene il nome del mittente non sia esplicitamente indicato per motivi di privacy, la dicitura “Atti Giudiziari” sull’avviso è un segnale inequivocabile.
Un tempo, il colore del cartoncino dell’avviso di giacenza forniva un indizio importante: verde per gli atti giudiziari e bianco per tutte le altre comunicazioni. Oggi, sebbene si utilizzi prevalentemente lo scontrino bianco, la prassi del cartoncino verde non è del tutto scomparsa. In ogni caso, il codice numerico rimane l’elemento più affidabile per una prima identificazione. Per esempio, un codice raccomandata 13 indica generalmente una comunicazione semplice e meno preoccupante.
Cosa fare quando si riceve un avviso con codice 75
La prima regola è non ignorare l’avviso. La raccomandata si considera legalmente notificata dopo 10 giorni dalla data riportata sull’avviso di giacenza, anche se non viene ritirata. Il plico resterà a disposizione per il ritiro per 30 giorni (o 180 giorni se si tratta di atti giudiziari), dopodiché verrà restituito al mittente con la dicitura “compiuta giacenza”, ma per la legge voi l’avrete ricevuta.
Il passo successivo è recarsi all’ufficio postale indicato sull’avviso, muniti di un documento d’identità valido e dell’avviso stesso. Una volta ritirato l’atto, è fondamentale leggerne attentamente il contenuto. Se si tratta di una multa, un avviso di accertamento fiscale o un atto giudiziario, è consigliabile rivolgersi a un professionista (commercialista, avvocato o consulente del lavoro) per valutare le azioni da intraprendere, come un eventuale ricorso o il pagamento nei termini previsti per evitare sanzioni ulteriori. Comprendere il contenuto di una raccomandata market può fornire un contesto più ampio su queste comunicazioni ufficiali.
Conclusioni

Il codice raccomandata 75 rappresenta un segnale importante che non deve essere trascurato. Identifica comunicazioni ufficiali, spesso di natura fiscale o giudiziaria, provenienti da enti come l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, tribunali o amministrazioni locali. Riconoscere il significato di questo codice è il primo passo per gestire la situazione in modo proattivo e consapevole. L’avviso di giacenza, attraverso il suo codice, offre un’anticipazione cruciale sulla natura della comunicazione.
È fondamentale ricordare che il ritiro della raccomandata è sempre la scelta migliore. Ignorare la notifica non solo non risolve il problema, ma può aggravarlo, facendo decorrere termini per pagamenti o ricorsi. Affrontare la comunicazione con tempestività, se necessario con il supporto di un esperto, permette di tutelare i propri diritti e di adempiere ai propri doveri, trasformando un momento di potenziale ansia in un’azione gestita con lucidità e responsabilità.
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Domande frequenti

Una raccomandata identificata da codici che iniziano con le cifre 75, così come 76, 77, 78 e 79, indica generalmente una comunicazione di natura legale o amministrativa. Spesso si tratta di multe, atti giudiziari emessi da un tribunale, o comunicazioni importanti da enti pubblici come l’Agenzia delle Entrate.
I mittenti più frequenti per questo tipo di raccomandata sono enti pubblici o autorità giudiziarie. Tra questi troviamo l’Agenzia delle Entrate (per esempio, per controlli sulla dichiarazione dei redditi), Comuni e Polizia Municipale (per multe stradali), e tribunali che notificano atti giudiziari. Anche l’INPS potrebbe utilizzare codici simili per comunicazioni di accertamenti o contenziosi.
Sebbene sia spesso associato a multe, atti giudiziari o accertamenti fiscali, il codice 75 non veicola sempre e solo cattive notizie. In alcuni casi, potrebbe trattarsi di comunicazioni che non implicano necessariamente un pagamento, come una richiesta di documenti o altre notifiche amministrative. Esistono anche codici specifici, come quelli che iniziano con 72, che sono esplicitamente legati a rimborsi fiscali.
È difficile avere la certezza assoluta del mittente solo dall’avviso di giacenza, poiché non riporta il nome del mittente né l’oggetto. Tuttavia, il codice numerico (75 in questo caso) è l’indizio principale per intuirne la natura, suggerendo che proviene da un ente pubblico o giudiziario. A volte, anche il colore dell’avviso poteva dare un indizio (il verde per gli atti giudiziari), ma oggi si tende a usare il cartoncino bianco per quasi tutte le comunicazioni.
Ignorare o non ritirare una raccomandata con questi codici è fortemente sconsigliato. Per la legge, la notifica si considera perfezionata dopo un certo periodo di giacenza presso l’ufficio postale (solitamente 30 giorni, ma può estendersi per gli atti giudiziari). Questo significa che l’atto produrrà tutti i suoi effetti legali, come la decorrenza dei termini per un pagamento o un ricorso, anche se il destinatario non ha materialmente ritirato e letto la comunicazione.