L’energia è una componente fondamentale della nostra vita quotidiana e la transizione verso fonti più sostenibili è una delle sfide cruciali del nostro tempo. In questo scenario, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno emergendo come un modello innovativo e partecipativo per la produzione, il consumo e la condivisione di energia pulita. Ma cosa sono esattamente? Come funzionano e quali vantaggi offrono? Se ti stai ponendo queste domande, sei nel posto giusto. Ho deciso di approfondire questo tema per offrirti una guida completa che ti aiuti a comprendere le potenzialità delle CER e come queste possano rappresentare una vera e propria rivoluzione dal basso nel settore energetico.
L’idea di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali che si uniscono per produrre, consumare e gestire localmente energia da fonti rinnovabili non è solo affascinante, ma è già una realtà in crescita. Preparati a scoprire come anche tu potresti diventare protagonista di questo cambiamento, contribuendo attivamente alla sostenibilità ambientale e beneficiando di vantaggi economici e sociali.
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Cosa Sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili, o CER, rappresentano un nuovo approccio alla gestione dell’energia, basato sulla condivisione e sulla produzione locale da fonti rinnovabili. Immagina un gruppo di persone, aziende o enti pubblici che decidono di unire le forze per produrre energia pulita, come quella solare o eolica, e di condividerla tra i membri della comunità stessa.
In termini più tecnici, una CER è un soggetto giuridico autonomo che si basa sulla partecipazione aperta e volontaria dei suoi membri. Questi membri possono essere persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali o autorità locali, inclusi i comuni. L’obiettivo principale di una CER non è la generazione di profitti finanziari, quanto piuttosto fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi membri o alle aree locali in cui opera.
La bellezza delle CER risiede proprio in questo spirito collaborativo: non si tratta semplicemente di installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa propria (sebbene questo possa essere un punto di partenza), ma di creare un vero e proprio sistema energetico locale e partecipato. L’energia prodotta dagli impianti della comunità viene innanzitutto consumata dai membri stessi (autoconsumo collettivo), e l’eventuale surplus può essere immesso nella rete elettrica nazionale, generando ulteriori benefici.
La Normativa di Riferimento in Italia
In Italia, le Comunità Energetiche Rinnovabili hanno ricevuto un impulso decisivo con il recepimento di direttive europee, in particolare la Direttiva (UE) 2018/2001 (RED II) sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Questa direttiva ha introdotto il concetto di “comunità di energia rinnovabile” e ha stabilito un quadro normativo per il loro sviluppo.
Successivamente, il Decreto Legge 162/2019 (Milleproroghe) ha introdotto una prima fase sperimentale, e il Decreto Legislativo 199/2021, che attua la direttiva RED II, ha definito in modo più organico il quadro normativo per le CER e per l’autoconsumo collettivo. A questo si aggiungono le delibere dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e i decreti attuativi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che ne definiscono gli aspetti tecnici e gli incentivi.
È fondamentale rimanere aggiornati su questi aspetti normativi, poiché sono in continua evoluzione per supportare al meglio la crescita di queste iniziative. Comprendere il quadro legale è il primo passo per chiunque sia interessato a costituire o aderire a una CER.
Come Funziona una Comunità Energetica Rinnovabile?
Capire il funzionamento pratico di una CER è essenziale per apprezzarne appieno i vantaggi. Il meccanismo si basa su alcuni pilastri fondamentali: la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’autoconsumo (istantaneo e differito) e la condivisione dell’energia all’interno della comunità.
Il cuore di una CER è rappresentato dagli impianti di produzione di energia rinnovabile. Questi possono essere di varie tipologie, anche se i più comuni in ambito comunitario sono gli impianti fotovoltaici, grazie alla loro modularità e facilità di installazione su tetti di edifici o terreni. Tuttavia, possono essere inclusi anche impianti eolici di piccola taglia, a biomasse o idroelettrici, a seconda delle risorse disponibili nel territorio.
Produzione e Autoconsumo Collettivo
Una volta che gli impianti sono attivi, l’energia prodotta viene prioritariamente destinata all’autoconsumo istantaneo da parte dei membri della CER. Questo significa che l’energia viene consumata nel momento stesso in cui viene prodotta, riducendo il prelievo dalla rete elettrica nazionale. È il modo più efficiente ed economico di utilizzare l’energia rinnovabile.
L’energia che non viene consumata istantaneamente può essere:
- Immagazzinata: Se la CER è dotata di sistemi di accumulo (batterie), l’energia prodotta in eccesso può essere conservata e utilizzata in un secondo momento, ad esempio durante le ore serali o quando la produzione è inferiore al fabbisogno. Questo aumenta significativamente il grado di autosufficienza della comunità. Puoi approfondire come risparmiare energia in casa con consigli pratici, alcuni dei quali possono essere amplificati dalla partecipazione a una CER.
- Condivisa virtualmente: Grazie a un meccanismo di “condivisione virtuale”, l’energia prodotta e immessa in rete da un membro produttore può essere idealmente attribuita al consumo di un altro membro della comunità, anche se fisicamente non sono collegati direttamente allo stesso impianto. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) gioca un ruolo chiave in questo, tracciando i flussi energetici e riconoscendo gli incentivi.
- Immessa nella rete pubblica: L’energia prodotta in eccesso e non autoconsumata o condivisa viene immessa nella rete elettrica nazionale. Per questa energia, la CER può ricevere una remunerazione e specifici incentivi.
Il Ruolo dei Membri: Produttori e Consumatori
All’interno di una CER, i membri possono assumere ruoli diversi:
- Produttori (Prosumer): Sono i membri che mettono a disposizione superfici (tetti, terreni) per l’installazione degli impianti di produzione o che possiedono già impianti propri e decidono di conferirli alla comunità.
- Consumatori: Sono i membri che beneficiano dell’energia prodotta dalla comunità, acquistandola a condizioni vantaggiose o semplicemente partecipando ai benefici economici derivanti dalla vendita dell’energia in eccesso e dagli incentivi.
È importante sottolineare che non è necessario possedere un impianto di produzione per far parte di una CER. Anche chi non ha la possibilità di installare pannelli fotovoltaici, ad esempio perché vive in un condominio con un tetto non idoneo o è in affitto, può aderire come semplice consumatore e beneficiare dei vantaggi della comunità. Questa inclusività è uno dei punti di forza delle CER. La comprensione delle proprie bollette è un primo passo, e una guida completa su come leggere la bolletta della luce può essere molto utile in questo contesto.
Gli impianti di produzione devono essere collegati alla rete elettrica tramite un unico punto di connessione (POD) per gli impianti entrati in esercizio prima di una certa data, o essere sottesi alla stessa cabina primaria per gli impianti di nuova realizzazione, secondo le più recenti normative. Questa prossimità geografica è fondamentale per massimizzare l’efficacia della condivisione energetica.
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Partecipare a una Comunità Energetica Rinnovabile offre una serie di vantaggi significativi, che spaziano dalla sfera economica a quella ambientale e sociale. Questi benefici sono il motore che sta spingendo la diffusione di questo modello in Italia e in Europa.
Vantaggi Economici
- Risparmio sulla Bolletta Elettrica: L’autoconsumo dell’energia prodotta localmente permette di ridurre significativamente la quantità di energia prelevata dalla rete nazionale, con un conseguente taglio dei costi in bolletta. Minore è l’energia acquistata dal fornitore tradizionale, minore sarà la spesa.
- Incentivi Statali: Le CER beneficiano di specifici incentivi statali per l’energia condivisa. Il GSE riconosce una tariffa incentivante per ogni kWh di energia prodotta da fonti rinnovabili e condivisa all’interno della comunità. Questo incentivo si aggiunge alla valorizzazione dell’energia immessa in rete e non autoconsumata.
- Ricavi dalla Vendita dell’Energia: L’energia prodotta in eccesso e immessa nella rete pubblica viene remunerata, generando un’entrata economica per la CER, che può essere redistribuita tra i membri o reinvestita in nuovi progetti.
- Riduzione della Povertà Energetica: Le CER possono contribuire a mitigare la povertà energetica, ovvero la difficoltà di alcune famiglie a sostenere i costi per un adeguato approvvigionamento energetico. Fornendo energia a costi inferiori e più stabili, si aiuta a garantire l’accesso all’energia a fasce più vulnerabili della popolazione.
- Aumento del Valore degli Immobili: Per chi mette a disposizione il proprio immobile per l’installazione di impianti, la partecipazione a una CER e la presenza di un sistema di produzione di energia rinnovabile possono rappresentare un aumento del valore dell’immobile stesso. Un impianto fotovoltaico domestico, considerando installazione, costi e incentivi, diventa ancora più vantaggioso in un contesto comunitario.
Benefici Ambientali
- Riduzione delle Emissioni di CO2: L’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia contribuisce direttamente alla riduzione delle emissioni di gas serra, aiutando a contrastare il cambiamento climatico. Ogni kWh prodotto da sole, vento o altre fonti pulite è un kWh che non viene prodotto da fonti fossili.
- Promozione della Transizione Energetica: Le CER sono un motore dal basso per la transizione verso un sistema energetico decarbonizzato e decentralizzato, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di sostenibilità.
- Minore Impatto sulla Rete Elettrica: La produzione distribuita e l’autoconsumo locale riducono le perdite di trasmissione sulla rete elettrica e possono contribuire a una maggiore stabilità della rete stessa, diminuendo la necessità di grandi infrastrutture di trasporto dell’energia.
- Uso Consapevole dell’Energia: Far parte di una comunità energetica spesso sensibilizza i membri verso un uso più consapevole e responsabile dell’energia, promuovendo comportamenti virtuosi e di risparmio.
Vantaggi Sociali
- Coesione Sociale e Partecipazione Attiva: Le CER favoriscono la creazione di legami sociali all’interno della comunità, promuovendo la collaborazione e la partecipazione attiva dei cittadini a progetti di valore collettivo.
- Sviluppo Locale e Occupazione: La realizzazione e la gestione degli impianti possono generare nuove opportunità di lavoro a livello locale, specialmente per tecnici specializzati e imprese del settore delle rinnovabili.
- Educazione e Sensibilizzazione: Le comunità energetiche svolgono un ruolo educativo importante, aumentando la consapevolezza sui temi dell’energia, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica.
- Autonomia Energetica Locale: Contribuiscono a una maggiore autonomia energetica dei territori, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e da mercati energetici volatili.
Questi vantaggi, combinati, rendono le CER un modello estremamente interessante e promettente per il futuro dell’energia. La possibilità di confrontare le tariffe luce e gas, scegliendo tra prezzo fisso o variabile può essere influenzata positivamente dalla partecipazione a una CER, che offre una terza via: l’energia condivisa.
Come Costituire o Aderire a una Comunità Energetica Rinnovabile
Se i vantaggi ti hanno convinto, potresti chiederti come passare all’azione. Le strade sono principalmente due: costituire una nuova CER o aderire a una già esistente.
Passi per Costituire una CER
La costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile è un processo che richiede impegno e una buona pianificazione, ma è assolutamente realizzabile. Ecco i passaggi chiave:
- Formare un Gruppo Promotore: Il primo passo è riunire un gruppo di persone, aziende o enti interessati a costituire la CER. Questo nucleo iniziale sarà il motore del progetto.
- Analisi di Fattibilità: È fondamentale condurre un’analisi preliminare per valutare:
- Il fabbisogno energetico potenziale dei membri.
- Le risorse rinnovabili disponibili sul territorio (irraggiamento solare, ventosità, ecc.).
- Le superfici idonee per l’installazione degli impianti (tetti, terreni).
- Una prima stima dei costi di investimento e dei potenziali benefici.
- Definire la Forma Giuridica: La CER deve essere un soggetto giuridico autonomo. Le forme più comuni sono l’associazione non riconosciuta, l’associazione riconosciuta, la cooperativa energetica, la fondazione di partecipazione o anche società consortili. La scelta dipende dagli obiettivi specifici, dal numero di membri e dalla complessità gestionale. È consigliabile avvalersi di una consulenza legale e fiscale.
- Redigere lo Statuto e l’Atto Costitutivo: Questi documenti definiranno le regole di funzionamento della CER, i diritti e i doveri dei membri, le modalità di adesione e recesso, la governance, e gli obiettivi (che devono essere primariamente ambientali, economici o sociali per la comunità).
- Individuare gli Impianti e i Partecipanti: Si definiscono quali impianti faranno parte della CER (nuovi o esistenti) e si raccolgono le adesioni dei membri (produttori e consumatori), assicurandosi che siano sottesi alla stessa cabina primaria (per i nuovi impianti).
- Progettazione e Installazione degli Impianti: Se si realizzano nuovi impianti, si procede con la progettazione esecutiva, l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie e l’installazione.
- Richiesta di Accesso agli Incentivi: Una volta costituita la CER e realizzati (o individuati) gli impianti, si presenta la domanda al GSE per il riconoscimento degli incentivi previsti per l’energia condivisa.
- Gestione della CER: Una volta operativa, la CER necessita di una gestione continua che include il monitoraggio dei flussi energetici, la ripartizione dei benefici, la manutenzione degli impianti e la comunicazione con i membri.
Come Aderire a una CER Esistente
Se non si ha l’intenzione o le risorse per avviare una nuova CER, è possibile cercare una comunità già attiva nel proprio territorio e chiedere di aderire. I passi sono generalmente più semplici:
- Ricerca delle CER Locali: Puoi informarti presso il tuo Comune, associazioni di categoria, operatori del settore energetico o tramite ricerche online per individuare CER attive nella tua zona.
- Verifica dei Requisiti di Adesione: Ogni CER ha un proprio statuto che definisce i criteri per l’ammissione di nuovi membri (es. residenza in una determinata area, tipologia di utenza).
- Presentare Domanda di Adesione: Solitamente si compila un modulo di adesione e si forniscono i dati della propria utenza elettrica (POD).
- Contribuire e Beneficiare: Una volta ammessi, si diventa parte della comunità, contribuendo secondo le modalità previste (ad esempio, mettendo a disposizione il proprio tetto o semplicemente come consumatore) e beneficiando dell’energia condivisa e degli altri vantaggi.
Esistono anche piattaforme e consulenti specializzati che possono facilitare sia la costituzione di nuove CER sia l’incontro tra cittadini interessati e comunità esistenti.
Il Futuro delle CER: Sfide e Opportunità
Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una delle innovazioni più promettenti nel panorama energetico, ma il loro pieno sviluppo comporta anche delle sfide da affrontare e delle opportunità da cogliere.
Sfide Attuali
- Complessità Burocratica e Normativa: Nonostante i progressi, l’iter burocratico per la costituzione e la gestione di una CER può ancora risultare complesso, soprattutto per i non addetti ai lavori. Una continua semplificazione è auspicabile.
- Accesso ai Finanziamenti: L’investimento iniziale per gli impianti può essere significativo. Sebbene esistano incentivi e forme di finanziamento agevolato (come previsto anche dal PNRR), facilitare ulteriormente l’accesso al credito è cruciale.
- Diffusione della Consapevolezza: Molti cittadini e piccole imprese non sono ancora a conoscenza delle opportunità offerte dalle CER. Una maggiore informazione e sensibilizzazione sono necessarie.
- Competenze Tecniche e Gestionali: La gestione efficace di una CER richiede competenze specifiche, sia tecniche per la manutenzione degli impianti, sia amministrative e legali. È importante investire nella formazione e nel supporto.
- Integrazione con la Rete: Man mano che il numero di CER e di impianti di produzione distribuita aumenta, sarà necessario un adeguamento e un ammodernamento delle reti elettriche per gestire flussi energetici più complessi e bidirezionali. Tecnologie come le smart grid e l’illuminazione smart per il risparmio energetico giocano un ruolo importante in questo.
Opportunità Future
- Innovazione Tecnologica: Lo sviluppo di tecnologie di accumulo più efficienti ed economiche, sistemi di gestione energetica intelligenti (EMS) e piattaforme digitali per la condivisione dell’energia aprirà nuove frontiere per le CER.
- Aggregazione e Modelli Scalabili: La creazione di reti di CER o l’adozione di modelli replicabili e scalabili potrà accelerarne la diffusione su larga scala.
- Coinvolgimento delle Pubbliche Amministrazioni: Un ruolo attivo dei Comuni e degli enti locali nel promuovere, facilitare e partecipare alle CER può essere determinante per il loro successo.
- Nuovi Servizi Energetici: Le CER potrebbero evolvere offrendo ai propri membri servizi aggiuntivi, come la ricarica di veicoli elettrici, servizi di efficienza energetica o la partecipazione a mercati energetici più ampi.
- Contributo alla Stabilità e Sicurezza Energetica: Un sistema energetico più decentralizzato e basato su fonti locali rinnovabili aumenta la resilienza del sistema paese e riduce la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.
Le CER non sono solo una moda passeggera, ma un tassello fondamentale per costruire un futuro energetico più sostenibile, equo e partecipato. L’impegno collettivo di cittadini, imprese e istituzioni sarà la chiave per trasformare questa visione in una realtà diffusa.
Conclusioni

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano, a mio avviso, una delle più entusiasmanti e concrete opportunità per ridisegnare il nostro rapporto con l’energia. Siamo di fronte a un cambio di paradigma: da consumatori passivi a protagonisti attivi (prosumer) della transizione energetica. L’idea che gruppi di vicini, piccole aziende locali o intere municipalità possano unirsi per produrre la propria energia pulita, condividerla e trarne benefici collettivi è incredibilmente potente.
Ho cercato di illustrarti come questo modello non sia solo una teoria, ma una realtà già operativa e in crescita, supportata da un quadro normativo che, seppur perfettibile, sta ponendo le basi per una loro diffusione capillare. I vantaggi economici, come la riduzione dei costi in bolletta e l’accesso agli incentivi, sono certamente un forte traino. Ma non dobbiamo dimenticare l’enorme valore ambientale della riduzione delle emissioni e della promozione delle rinnovabili, né tantomeno i benefici sociali in termini di coesione, sviluppo locale e lotta alla povertà energetica.
Certo, le sfide non mancano: la complessità burocratica, la necessità di investimenti iniziali e la diffusione di una cultura dell’energia condivisa richiedono impegno e collaborazione a tutti i livelli. Tuttavia, le opportunità che si aprono sono immense. Penso all’integrazione con le tecnologie smart, alla creazione di nuovi servizi energetici e al contributo fondamentale che le CER possono dare alla sicurezza e resilienza del nostro sistema energetico nazionale.
Personalmente, credo che il successo delle Comunità Energetiche Rinnovabili dipenderà molto dalla nostra capacità di fare rete, di condividere conoscenze ed esperienze, e di superare una visione individualistica per abbracciare un approccio più collaborativo e comunitario. Ogni singola CER, per quanto piccola, è un seme per un futuro energetico più democratico e sostenibile. L’invito che ti faccio è quello di informarti, di esplorare le possibilità nel tuo territorio e, perché no, di farti promotore di una nuova iniziativa. Il cambiamento parte anche da noi.
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Domande frequenti

Una CER è un insieme di cittadini, imprese o enti locali che si uniscono per produrre, consumare e condividere energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili attraverso impianti di proprietà o nella disponibilità della comunità stessa. L’obiettivo primario è fornire benefici ambientali, economici o sociali ai membri o al territorio.
I vantaggi economici includono la riduzione dei costi della bolletta elettrica grazie all’autoconsumo, l’accesso a incentivi statali per l’energia condivisa, possibili ricavi dalla vendita dell’energia prodotta in eccesso e, in generale, una maggiore stabilità dei costi energetici.
No, non è necessario. Puoi aderire a una CER anche come semplice consumatore, beneficiando dell’energia prodotta e condivisa dalla comunità senza dover installare un impianto di tua proprietà.
La costituzione di una CER prevede la formazione di un gruppo promotore, un’analisi di fattibilità, la scelta di una forma giuridica (es. associazione, cooperativa), la redazione di uno statuto, l’individuazione degli impianti e dei partecipanti, e la richiesta di accesso agli incentivi al GSE.
Principalmente si utilizzano impianti fotovoltaici, ma possono essere integrate anche altre fonti rinnovabili come l’eolico di piccola taglia, le biomasse o l’idroelettrico, a seconda delle caratteristiche e delle risorse del territorio in cui la CER opera.