Affrontare il concorso per l’insegnamento della lingua francese in Italia richiede una preparazione mirata e una profonda conoscenza non solo della lingua, ma anche del contesto culturale e normativo. Questa guida completa offre una panoramica dettagliata delle prove, dei programmi ministeriali e delle risorse utili per i candidati. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per strutturare un percorso di studio efficace, orientato al superamento delle selezioni. La conoscenza della lingua francese, infatti, apre a significative opportunità professionali, essendo la seconda lingua più richiesta nel mondo del lavoro dopo l’inglese.
I concorsi per le classi di concorso relative alla lingua francese, come la A24 (Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado) e la A25 (Lingua francese nella scuola secondaria di primo grado), sono strutturati per valutare un’ampia gamma di competenze. Non si tratta solo di verificare la padronanza linguistica, ma anche le capacità didattiche e la consapevolezza del ruolo del docente nel sistema scolastico italiano ed europeo. Un’adeguata preparazione deve quindi integrare lo studio della disciplina con quello delle metodologie didattiche più innovative.
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La Struttura delle Prove del Concorso
Il percorso di selezione per diventare docente di francese si articola generalmente in una prova scritta e una prova orale. Talvolta, in base al numero di candidati, può essere prevista una prova preselettiva. Ogni fase è progettata per accertare specifiche competenze richieste per l’insegnamento. La preparazione deve essere strategica, coprendo tutti gli aspetti che verranno valutati dalla commissione.
La Prova Scritta
La prova scritta mira a verificare le conoscenze e le competenze disciplinari. Per le classi di concorso di lingua francese, questa prova si svolge interamente in lingua. I candidati devono dimostrare una padronanza linguistica di livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER). Le tracce, spesso costituite da brani di diversa natura (letterari, giornalistici, saggistici), richiedono lo svolgimento di esercizi complessi. Questi possono includere comprensione del testo, analisi grammaticale e sintattica, produzione di sintesi o commenti critici. L’obiettivo è valutare la capacità di analizzare, interpretare e rielaborare contenuti in modo corretto e approfondito.
La Prova Orale
La prova orale è un momento cruciale del concorso, finalizzata a valutare non solo la padronanza della disciplina, ma anche la capacità di progettazione didattica. La prova, della durata massima di 45 minuti, si svolge interamente in francese e include la progettazione di un’attività didattica o di una lezione simulata. Al candidato viene richiesto di illustrare le scelte contenutistiche, metodologiche e didattiche, con un focus sull’uso delle tecnologie digitali. Viene inoltre accertata la capacità di conversazione in lingua inglese, con un livello minimo B2. Questo colloquio permette alla commissione di valutare la competenza comunicativa, la prontezza e la capacità di argomentare in modo strutturato.
Il Programma d’Esame: Cosa Studiare
Il programma ministeriale per il concorso di francese è vasto e articolato. Richiede una preparazione solida che spazia dalla linguistica alla letteratura, dalla didattica alla conoscenza del contesto socio-culturale dei paesi francofoni. È fondamentale organizzare lo studio per aree tematiche, assicurandosi di coprire tutti gli argomenti previsti dal bando.
Competenze Linguistiche e Metalinguistiche
Un punto centrale del programma è la padronanza della lingua francese a un livello avanzato (C1). Questo non si limita alla correttezza grammaticale e sintattica, ma include anche la conoscenza delle varietà linguistiche. Il programma richiede di conoscere le differenze diatopiche (le parlate regionali della francofonia), diafasiche (i registri linguistici come argot e verlan) e diastratiche (il linguaggio giovanile). La preparazione deve quindi includere un approfondimento di questi aspetti, che dimostrano una comprensione viva e dinamica della lingua, essenziale per un insegnamento moderno e contestualizzato.
Letteratura e Cultura Francofona
Lo studio della letteratura è una componente imprescindibile. Il candidato deve dimostrare una conoscenza approfondita degli autori e delle correnti letterarie dalle origini all’età contemporanea. L’analisi non deve essere fine a se stessa, ma inserita in un più ampio contesto storico, sociale e culturale. Un’attenzione particolare è richiesta per la letteratura francofona, che permette di esplorare la ricchezza e la diversità culturale dei paesi che condividono la lingua francese. Questo approccio favorisce una visione interculturale, fondamentale nel contesto di una scuola sempre più globale e connessa al mercato europeo e alla cultura mediterranea.
Metodologie Didattiche e Progettazione
La preparazione non può prescindere dagli aspetti pedagogici e didattici. È richiesta la conoscenza delle principali teorie sull’acquisizione di una seconda lingua e delle diverse metodologie di insegnamento. Particolare rilievo assume la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), che prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Saper progettare un’Unità di Apprendimento (UDA) è una competenza chiave, che sarà valutata nella prova orale. Per questo, può essere utile consultare la nostra guida completa sui requisiti per insegnare francese per avere un quadro chiaro delle competenze richieste.
Tracce Tipo e Risorse per la Preparazione
Per prepararsi efficacemente, è utile esercitarsi su tracce simili a quelle proposte nei concorsi precedenti e utilizzare risorse di studio adeguate. L’analisi di esempi pratici aiuta a familiarizzare con la tipologia di prove e a sviluppare le abilità necessarie per superarle con successo. La combinazione di manuali teorici, eserciziari e risorse digitali rappresenta la strategia vincente.
Esempi di Tracce per la Prova Scritta
Le tracce della prova scritta sono spesso basate su testi d’autore o articoli di attualità. Al candidato può essere richiesto di:
- Riassumere il testo evidenziandone i punti chiave.
- Analizzare aspetti grammaticali, lessicali o stilistici specifici.
- Commentare una citazione o un passaggio, argomentando la propria interpretazione.
- Produrre un testo su un argomento correlato, dimostrando capacità di riflessione critica e padronanza della scrittura.
- Riassumere il testo evidenziandone i punti chiave.
- Analizzare aspetti grammaticali, lessicali o stilistici specifici.
- Commentare una citazione o un passaggio, argomentando la propria interpretazione.
- Produrre un testo su un argomento correlato, dimostrando capacità di riflessione critica e padronanza della scrittura.
Esercitarsi con volumi che propongono tracce svolte è un ottimo modo per comprendere le aspettative della commissione e affinare le proprie tecniche espositive.
- Riassumere il testo evidenziandone i punti chiave.
- Analizzare aspetti grammaticali, lessicali o stilistici specifici.
- Commentare una citazione o un passaggio, argomentando la propria interpretazione.
- Produrre un testo su un argomento correlato, dimostrando capacità di riflessione critica e padronanza della scrittura.
Esercitarsi con volumi che propongono tracce svolte è un ottimo modo per comprendere le aspettative della commissione e affinare le proprie tecniche espositive.
La Lezione Simulata per la Prova Orale
La lezione simulata è una vera e propria prova di insegnamento. Una traccia tipica potrebbe chiedere di progettare un percorso didattico su un autore come Molière per una classe terza di scuola secondaria di primo grado. Il candidato dovrebbe definire obiettivi di apprendimento, competenze chiave europee, prerequisiti, fasi dell’attività (sensibilizzazione, comprensione, produzione), strumenti (TBI, software) e modalità di valutazione. È fondamentale dimostrare di saper integrare tradizione (lo studio di un classico) e innovazione (l’uso di tecnologie e metodologie attive). Questo approccio è coerente con le moderne esigenze didattiche, simili a quelle descritte nella nostra guida sul concorso di lingua inglese.
Manuali e Risorse Online
Esistono numerosi manuali specifici per la preparazione al concorso di francese, che coprono sia la parte disciplinare sia quella metodologica. Questi testi offrono sintesi teoriche, esempi di tracce e spesso sono corredati da software per l’esercitazione. È consigliabile integrare lo studio con risorse online, come siti istituzionali di ministeri dell’istruzione europei, riviste accademiche di linguistica e letteratura, e piattaforme per la didattica. Un approccio simile a quello suggerito per il concorso di matematica e fisica può rivelarsi efficace: diversificare le fonti per una preparazione completa.
Conclusioni

La preparazione per il concorso a cattedra di lingua francese è un percorso impegnativo che richiede dedizione, metodo e una visione ampia dell’insegnamento. Non basta una solida conoscenza della lingua e della letteratura; sono indispensabili competenze pedagogiche, didattiche e digitali. I candidati devono dimostrare di essere non solo esperti della disciplina, ma anche educatori capaci di progettare percorsi formativi efficaci, inclusivi e innovativi. Valorizzare il legame tra cultura francese, contesto europeo e radici mediterranee, sapendo bilanciare tradizione e modernità, rappresenta la chiave per distinguersi e avere successo. Un’attenta pianificazione dello studio, l’uso di risorse mirate e una costante esercitazione sulle prove sono gli elementi fondamentali per trasformare l’aspirazione di insegnare in una solida realtà professionale.
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Domande frequenti

Per partecipare al concorso per l’insegnamento del francese (classi di concorso A24 per le superiori e A25 per le medie) è necessaria una laurea magistrale specifica, come Lingue e Letterature Moderne (LM-37) o Linguistica (LM-39), con un piano di studi che includa crediti sufficienti in lingua e letteratura francese. Il programma d’esame è vasto e copre quattro aree principali: padronanza della lingua a livello C1, conoscenza della cultura e civiltà dei paesi francofoni, competenze di analisi di testi letterari e tecnico-scientifici, e infine, le metodologie didattiche per l’insegnamento delle lingue straniere.
Generalmente, il concorso prevede una prova scritta e una prova orale. La prova scritta è computer-based e a risposta multipla su argomenti di pedagogia, psicologia, inclusione e conoscenza della lingua inglese a livello B2. La prova orale, invece, è specifica per la classe di concorso: valuta la padronanza della lingua francese (livello C1), le competenze didattiche attraverso la simulazione di una lezione e la capacità di argomentare. Per farsi un’idea concreta, è utile consultare le tracce dei concorsi precedenti, spesso disponibili sui siti di enti specializzati come EdiSES o sui portali sindacali come Gilda.
La preparazione richiede un mix di studio teorico e pratica. Manuali specifici per le classi di concorso A24/A25, come quelli editi da Edises o Simone, sono un ottimo punto di partenza perché coprono l’intero programma. È fondamentale affiancare a questi testi risorse autentiche: leggere quotidiani come *Le Monde*, ascoltare radio come *RFI* e guardare canali come *TV5Monde* aiuta a mantenere la lingua viva. L’Institut français in Italia offre inoltre un elenco di risorse online verificate per l’apprendimento e l’allenamento.
Il punteggio finale è la somma dei voti ottenuti nella prova scritta, nella prova orale e del punteggio attribuito ai titoli accademici, professionali e di servizio. Le prove d’esame hanno un peso preponderante, con un punteggio massimo che solitamente è di 100 punti per ciascuna prova, superata con un minimo di 70. Ai titoli viene assegnato un punteggio massimo complessivo di 50 punti. Il calcolo del punteggio per il titolo di accesso, come la laurea, viene rapportato a 100 per poi essere elaborato secondo formule specifiche definite nel bando di concorso.
Il livello di competenza linguistica richiesto è elevato e fa riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Per poter insegnare, è necessario dimostrare una padronanza della lingua francese almeno al livello C1. Questo significa non solo avere un’ottima correttezza grammaticale e un vocabolario ampio, ma anche saper comprendere testi complessi, esprimersi con scioltezza e naturalezza, e utilizzare la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali.