Affrontare il concorso per l’insegnamento di Scienze Motorie rappresenta una tappa fondamentale per molti laureati del settore. Questo percorso selettivo richiede una preparazione mirata e una conoscenza approfondita non solo delle discipline motorie e sportive, ma anche degli aspetti pedagogici, metodologici e normativi che regolano il mondo della scuola. La recente introduzione dell’educazione motoria anche nella scuola primaria ha ampliato le prospettive professionali, rendendo ancora più importante comprendere la struttura delle prove, i programmi d’esame e le risorse disponibili per uno studio efficace. L’obiettivo è formare docenti capaci di promuovere stili di vita sani e di valorizzare il movimento come strumento di crescita personale e sociale.
L’insegnamento delle scienze motorie in Italia si inserisce in un contesto europeo che valorizza sempre più l’attività fisica come pilastro del benessere psicofisico. La cultura mediterranea, con la sua tradizione di giochi popolari e attività all’aria aperta, offre un terreno fertile per sviluppare una didattica che sappia unire tradizione e innovazione. Il docente di scienze motorie è chiamato a essere un mediatore culturale, capace di trasmettere non solo le tecniche sportive, ma anche i valori di lealtà, inclusione e rispetto delle regole, fondamentali per la formazione dei cittadini di domani.
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Struttura del concorso e tipologie di prove
Il concorso per l’insegnamento delle scienze motorie si articola in diverse fasi selettive, pensate per accertare le competenze dei candidati a 360 gradi. Generalmente, il percorso prevede una prova scritta, una prova orale e, per alcune classi di concorso, una prova pratica. La prova scritta, spesso computer-based, consiste in una serie di quesiti a risposta multipla che vertono sugli argomenti del programma d’esame, incluse le competenze pedagogiche, psicopedagogiche e didattico-metodologiche, oltre a nozioni di informatica e lingua inglese (livello B2). L’obiettivo è verificare il possesso delle conoscenze disciplinari e la capacità di applicarle in contesti didattici.
La prova orale è un momento cruciale della selezione. Consiste nella progettazione di un’attività didattica, spesso su una traccia estratta 24 ore prima, che simula una lezione in classe. Durante il colloquio, la commissione valuta non solo la competenza disciplinare, ma anche la capacità di progettazione didattica, l’utilizzo di metodologie innovative e inclusive, e la padronanza della lingua inglese. Per le classi di concorso che lo prevedono, la prova pratica mira a verificare la padronanza tecnica e metodologica di specifiche discipline sportive, come l’atletica leggera, la ginnastica o i giochi di squadra. È fondamentale dimostrare non solo l’abilità esecutiva, ma anche la capacità di insegnare il gesto tecnico in sicurezza.
Le classi di concorso per Scienze Motorie
Nel sistema scolastico italiano, l’insegnamento delle scienze motorie è affidato a docenti inseriti in specifiche classi di concorso. Con la recente riforma (DM 255/23), le precedenti classi A-48 e A-49 sono state accorpate nella nuova classe di concorso A048 – Scienze motorie e sportive nell’istruzione secondaria di I e II grado. Nonostante l’accorpamento, i ruoli per la scuola media (I grado) e superiore (II grado) rimangono distinti tramite sottocodici specifici. Chi ottiene l’abilitazione per la A048 è abilitato per entrambi i gradi di istruzione. Inoltre, è stata introdotta la figura dell’insegnante di educazione motoria nella scuola primaria (classi quarte e quinte), con un concorso specifico.
Per accedere a queste classi di concorso è necessario possedere titoli di studio specifici. Tra i principali vi sono la laurea magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate (LM-67), in Scienze e Tecniche dello Sport (LM-68) o in Organizzazione e Gestione dei Servizi per lo Sport e le Attività Motorie (LM-47), oltre ai titoli equiparati del vecchio ordinamento come la laurea quadriennale in Scienze motorie e il diploma ISEF. Per la partecipazione ai concorsi, è inoltre richiesto il possesso di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Programmi d’esame: cosa studiare
Il programma d’esame per il concorso di scienze motorie è vasto e articolato, comprendendo sia una parte generale comune a tutte le classi di concorso, sia una parte disciplinare specifica. La parte generale si concentra su competenze pedagogiche, didattiche e normative. La parte disciplinare, invece, copre un’ampia gamma di argomenti, tra cui i fondamenti epistemologici dell’educazione fisica, l’anatomia funzionale, la fisiologia applicata all’esercizio fisico e i principi di biomeccanica del movimento. È richiesta una conoscenza approfondita delle teorie dell’apprendimento motorio, delle tappe dello sviluppo psicofisico nell’età evolutiva e delle metodologie di insegnamento delle varie discipline sportive, sia individuali che di squadra.
Un’attenzione particolare è dedicata alla progettazione didattica e alla valutazione degli apprendimenti. I candidati devono dimostrare di saper strutturare Unità di Apprendimento (UDA) coerenti con le Indicazioni Nazionali, che tengano conto delle diverse esigenze degli alunni, incluse quelle degli studenti con disabilità. Altri temi rilevanti includono l’educazione alla salute e a corretti stili di vita, la prevenzione degli infortuni, il primo soccorso e la lotta al doping. La capacità di integrare tradizione e innovazione, valorizzando i giochi popolari e le attività all’aria aperta in un’ottica di rispetto ambientale, costituisce un ulteriore elemento di valutazione.
Tracce tipo e simulazioni d’esame
Per prepararsi efficacemente, è utile esercitarsi su tracce ufficiali dei concorsi precedenti e su simulazioni. Le tracce della prova scritta sono spesso quesiti a risposta multipla su argomenti specifici del programma, come fisiologia, metodologia dell’allenamento o legislazione scolastica. Per la prova orale, le tracce richiedono di elaborare una lezione simulata su temi come lo sviluppo di capacità motorie specifiche, l’insegnamento di un fondamentale di uno sport di squadra o la gestione di una lezione in presenza di alunni con bisogni educativi speciali. Ad esempio, una traccia potrebbe chiedere di progettare una lezione sulla pallavolo per una classe terza, con l’obiettivo di migliorare le competenze sociali e relazionali.
La prova pratica, dove prevista, si basa sull’esecuzione e sulla dimostrazione didattica di gesti tecnici. Esempi di prove pratiche passate includono l’esecuzione di esercizi di atletica leggera, come il salto in alto, o la presentazione di una sequenza di esercizi ai grandi attrezzi, con focus sulle tecniche di assistenza e sicurezza. Affrontare queste simulazioni permette di familiarizzare con la tipologia di richieste e di gestire al meglio i tempi e l’ansia durante l’esame reale. L’analisi di esperienze di chi ha già sostenuto il concorso può fornire inoltre preziosi consigli pratici.
Risorse per la preparazione
La preparazione al concorso richiede l’utilizzo di risorse di studio adeguate e aggiornate. In commercio sono disponibili numerosi manuali specifici per le classi di concorso A048 (ex A48 e A49), che coprono in modo sistematico tutti gli argomenti del programma ministeriale. Questi testi spesso includono anche software di simulazione per esercitarsi con i quiz della prova scritta e sezioni dedicate alla progettazione di Unità di Apprendimento per la prova orale. È consigliabile integrare lo studio dei manuali con la consultazione di fonti istituzionali, come le Indicazioni Nazionali e le Linee Guida pubblicate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Oltre ai libri, esistono numerose risorse online che possono supportare la preparazione. Piattaforme specializzate offrono corsi di formazione, webinar interattivi con esperti del settore e materiali di studio. Forum e gruppi di studio online permettono il confronto con altri candidati, uno scambio prezioso di informazioni e consigli. Infine, siti come quello del Comitato Italiano Scienze Motorie (CISM) o di testate giornalistiche specializzate come Orizzonte Scuola forniscono aggiornamenti costanti sui bandi di concorso, sulle normative e su tutte le novità relative al mondo della scuola. Una preparazione completa non può prescindere da un costante aggiornamento sulle tematiche più attuali, come la didattica inclusiva e l’uso delle nuove tecnologie.
Tradizione e innovazione nella didattica delle Scienze Motorie
L’insegnamento delle Scienze Motorie oggi si trova al crocevia tra tradizione e innovazione. La tradizione si manifesta nella valorizzazione dei giochi popolari e delle attività legate alla cultura mediterranea, che promuovono la socialità e il movimento all’aria aperta. L’innovazione, d’altra parte, risiede nell’adozione di nuove metodologie didattiche e tecnologie che possono arricchire l’esperienza di apprendimento. Il docente moderno deve saper integrare questi due aspetti, creando percorsi didattici stimolanti e al passo con i tempi. L’obiettivo è superare una visione meramente tecnicistica dello sport per abbracciare un approccio olistico che consideri il movimento come strumento di espressione, comunicazione e benessere.
L’approccio innovativo si concretizza nell’uso di metodologie come il cooperative learning, la peer education e la didattica per competenze, che rendono lo studente protagonista del proprio apprendimento. L’integrazione delle tecnologie digitali, come app per il monitoraggio dell’attività fisica o video per l’analisi del gesto tecnico, può rendere le lezioni più coinvolgenti ed efficaci. Fondamentale è anche l’attenzione all’inclusione, progettando attività che siano accessibili a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità o disabilità, attraverso adattamenti e strategie mirate. Un esempio pratico è modificare le regole di un gioco o l’attrezzatura per permettere la partecipazione di un alunno con difficoltà motorie.
Conclusioni

Il concorso per l’insegnamento di Scienze Motorie è un percorso impegnativo che richiede dedizione, studio approfondito e una solida preparazione su più fronti. Comprendere la struttura delle prove, conoscere nel dettaglio i programmi d’esame e utilizzare le giuste risorse sono i pilastri per costruire un percorso di successo. Le recenti novità, come l’accorpamento delle classi di concorso per la scuola secondaria e l’introduzione dell’educazione motoria alla primaria, offrono nuove e stimolanti opportunità professionali per i laureati in questo settore. Diventare docente di scienze motorie significa assumersi la responsabilità di formare le nuove generazioni, promuovendo non solo la cultura del movimento e dello sport, ma anche valori fondamentali come l’inclusione, il rispetto e il benessere. La chiave del successo risiede nella capacità di coniugare una solida conoscenza disciplinare con una sensibilità pedagogica che sappia unire tradizione e innovazione, per rispondere in modo efficace alle esigenze di una scuola e di una società in continua evoluzione. Per chi aspira a questa professione, è essenziale approfondire anche i requisiti specifici per l’insegnamento delle scienze motorie, un passo fondamentale per pianificare al meglio il proprio futuro professionale.
Superare il concorso per l’insegnamento di Scienze Motorie è il tuo obiettivo? Preparati al meglio per questa e per tutte le altre classi di concorso. Aumenta le tue possibilità di successo e trasforma la tua aspirazione in una cattedra di ruolo.
Domande frequenti

Il concorso per l’insegnamento di scienze motorie si articola generalmente in tre fasi principali: una prova scritta, una prova orale e la valutazione dei titoli. La prova scritta, spesso computer-based, è composta da quesiti a risposta multipla che vertono sulle materie specifiche della classe di concorso, sulle competenze pedagogico-didattiche, sulla conoscenza della lingua inglese (livello B2) e sulle competenze digitali. La prova orale mira a valutare la padronanza della disciplina, la capacità di progettazione didattica e la competenza nella conversazione in lingua inglese. Infine, la valutazione dei titoli permette di assegnare un punteggio aggiuntivo basato su titoli accademici, scientifici e di servizio posseduti dal candidato.
Per accedere al concorso per l’insegnamento di scienze motorie nella scuola secondaria (classi di concorso A-48 e A-49) e primaria, è richiesta una laurea magistrale specifica. Le classi di laurea più comuni sono la LM-67 (Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate), la LM-68 (Scienze e Tecniche dello Sport) e la LM-47 (Organizzazione e Gestione dei Servizi per lo Sport e le Attività Motorie), o titoli equiparati. Per alcuni concorsi, oltre alla laurea, può essere richiesto il possesso di 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie didattiche.
Il punteggio finale che determina la posizione nella graduatoria di merito è la somma dei punteggi ottenuti in tre diverse valutazioni. Ciascuna prova, scritta e orale, ha un punteggio massimo (solitamente 100 punti per prova) e per superarle è necessario raggiungere una soglia minima, come 70/100. A questi si aggiunge il punteggio derivante dalla valutazione dei titoli (fino a un massimo di 50 punti), che includono il voto di laurea, dottorati di ricerca, abilitazioni e servizio pregresso. La graduatoria finale è composta dai candidati che, superate le prove, rientrano nel numero di posti messi a bando in base al punteggio totale.
Per incrementare il punteggio, oltre a prepararsi al meglio per le prove scritta e orale, è fondamentale valorizzare la sezione dei titoli. Il punteggio può essere aumentato attraverso il conseguimento di titoli accademici e culturali aggiuntivi. Tra questi, un dottorato di ricerca, un’abilitazione scientifica nazionale, o il superamento di un precedente concorso ordinario possono valere un numero significativo di punti. Anche master di primo o secondo livello, corsi di perfezionamento e certificazioni linguistiche (in particolare di livello C1 o C2) e informatiche contribuiscono ad aumentare il punteggio finale.
Per prepararsi efficacemente, è utile consultare diverse risorse. Manuali specifici per la classe di concorso A48 (ex A48 e A49) sono disponibili presso case editrici specializzate come EdiSES e Simone, che offrono anche simulatori online con quiz commentati. Siti istituzionali come quello del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e portali specializzati come Orizzonte Scuola pubblicano i bandi, i programmi d’esame e, talvolta, le tracce delle prove scritte dei concorsi precedenti. Inoltre, piattaforme online come YouTube e siti di condivisione documenti come Docsity o Scribd possono ospitare lezioni simulate, esperienze di candidati e materiali di studio condivisi.