Affrontare il concorso per l’insegnamento di Filosofia e Scienze Umane, identificato dalla classe di concorso A-18, rappresenta un percorso impegnativo ma ricco di opportunità per gli aspiranti docenti. Questa guida offre una panoramica completa sulle prove, i programmi ministeriali e le risorse utili per una preparazione efficace. L’obiettivo è fornire un quadro chiaro e strategico per orientarsi tra i requisiti di accesso, la struttura delle selezioni e le metodologie didattiche più innovative, in un contesto che valorizza tanto la tradizione culturale mediterranea quanto le competenze richieste dal mercato europeo.
La classe di concorso A-18 permette di insegnare in diversi indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado, tra cui licei e istituti tecnici e professionali. Accedere a questa opportunità richiede non solo una solida preparazione accademica, ma anche la conoscenza approfondita delle dinamiche concorsuali e delle competenze pedagogiche oggi indispensabili per formare le nuove generazioni.
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I Requisiti di Accesso alla Classe di Concorso A-18
Per poter partecipare al concorso per la classe A-18, è necessario possedere specifici titoli di studio e un determinato numero di crediti formativi universitari (CFU). I requisiti sono definiti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e possono variare in base al percorso accademico del candidato. Generalmente, l’accesso è consentito a chi ha una laurea magistrale o specialistica in discipline come Filosofia, Psicologia, Scienze dell’Educazione e Sociologia.
Oltre al titolo di studio, è richiesto il possesso di almeno 96 CFU in specifici settori scientifico-disciplinari (SSD). Questi crediti devono essere distribuiti equamente in quattro aree: 24 CFU nell’area filosofica e storica (M-FIL, M-STO), 24 CFU nell’area pedagogica (M-PED), 24 CFU in quella psicologica (M-PSI) e 24 CFU in quella sociologica (SPS). È fondamentale verificare la corrispondenza del proprio piano di studi con le tabelle ministeriali per assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti prima di inoltrare la domanda di partecipazione. Per un approfondimento sui percorsi formativi, si può consultare la guida su come insegnare scienze umane e i relativi requisiti.
La Struttura delle Prove Concorsuali
Il concorso per la classe A-18 si articola tipicamente in due prove principali: una scritta e una orale. Entrambe le fasi sono progettate per valutare non solo le conoscenze disciplinari dei candidati, ma anche le loro competenze didattiche e professionali.
La Prova Scritta
La prova scritta, spesso computer-based, consiste in una serie di quesiti a risposta multipla. Le domande sono volte a verificare la padronanza dei contenuti specifici della classe di concorso, ma includono anche quesiti relativi alle competenze pedagogiche, psicopedagogiche e didattico-metodologiche. Una parte della prova è dedicata alla valutazione della conoscenza della lingua inglese (livello B2) e delle competenze digitali applicate alla didattica. L’obiettivo è selezionare candidati che dimostrino non solo di sapere, ma anche di saper applicare le loro conoscenze in un contesto di insegnamento moderno e tecnologicamente integrato.
La Prova Orale
La prova orale è un colloquio approfondito che mira a valutare la preparazione del candidato su tutti gli aspetti del programma disciplinare e la sua capacità di progettare un’attività didattica efficace. Durante questa fase, viene richiesto di simulare una lezione su una traccia estratta 24 ore prima. La commissione esamina la capacità di argomentazione, il giudizio critico e la competenza nell’utilizzare diverse metodologie didattiche. Viene data particolare importanza alla capacità di creare Unità di Apprendimento (UDA) interdisciplinari, inclusive e capaci di coinvolgere attivamente gli studenti. Un’adeguata preparazione è cruciale, come evidenziato nella guida generale sul reclutamento docenti.
Il Programma d’Esame: Aree Disciplinari
Il programma d’esame per la classe A-18 è vasto e articolato, coprendo diverse aree del sapere umanistico. Il Ministero dell’Istruzione fornisce un allegato specifico con tutti i nuclei tematici da approfondire. La preparazione deve essere trasversale e integrata, poiché le prove richiedono di stabilire connessioni tra le diverse discipline.
Filosofia
La sezione di filosofia richiede una conoscenza approfondita delle linee fondamentali della storia del pensiero occidentale, dai presocratici fino ai dibattiti contemporanei. È essenziale padroneggiare il lessico specifico, le diverse forme di ragionamento e le tecniche di argomentazione. I candidati devono dimostrare di saper analizzare e interpretare un testo filosofico, contestualizzandolo e individuando i nessi con altre discipline. Il programma include autori e correnti di pensiero di tutte le epoche storiche, dalla filosofia antica a quella del Novecento.
Scienze Umane: Pedagogia, Psicologia, Sociologia e Antropologia
Il cuore delle scienze umane nel concorso A-18 è rappresentato da quattro discipline fondamentali. Per la pedagogia, si richiede la conoscenza dei principali modelli educativi e delle teorie che hanno segnato la storia della formazione, da Comenio a Dewey fino alle correnti più recenti. La psicologia si concentra sui processi di sviluppo, apprendimento e socializzazione, con un’attenzione particolare alle dinamiche della relazione educativa. La sociologia analizza i processi sociali, le istituzioni come la famiglia e la scuola, e le trasformazioni della società contemporanea. Infine, l’antropologia esplora il concetto di cultura, le diverse teorie antropologiche e le metodologie di ricerca sul campo.
Tradizione e Innovazione nella Didattica delle Scienze Umane
Una preparazione efficace non può prescindere dalla riflessione sulle metodologie didattiche. Il concorso premia i candidati che dimostrano di saper integrare approcci tradizionali con strategie innovative. La lezione frontale, se ben strutturata, mantiene la sua validità, ma deve essere affiancata da metodi attivi che pongano lo studente al centro del processo di apprendimento. La didattica laboratoriale, ad esempio, trasforma il sapere in uno strumento per verificare conoscenze e competenze attraverso l’esperienza diretta.
Metodologie come il Cooperative Learning, la Peer Education e la Flipped Classroom favoriscono lo sviluppo di competenze sociali e responsabilità personale. L’uso delle tecnologie digitali, come piattaforme interattive e strumenti per la didattica a distanza, è ormai un requisito indispensabile per creare percorsi di apprendimento personalizzati e inclusivi. L’obiettivo è formare cittadini consapevoli, capaci di pensiero critico e pronti ad affrontare le sfide di una società complessa, in linea con le direttive europee e l’eredità culturale mediterranea che valorizza il dialogo e il confronto.
Risorse per la Preparazione
Per affrontare il concorso con successo, è fondamentale dotarsi di risorse adeguate. Esistono numerosi manuali specifici per la classe di concorso A-18, offerti da case editrici specializzate come Edises, Simone e Maggioli Editore. Questi volumi coprono sia la parte generale del programma sia le discipline specifiche, offrendo sintesi teoriche, test di verifica e simulazioni d’esame. Molti manuali sono disponibili anche in formato digitale e sono spesso aggiornati alle ultime novità concorsuali.
Oltre ai libri di testo, sono disponibili diverse risorse online. Piattaforme come Orizzonte Scuola Formazione offrono simulatori per esercitarsi con i quiz della prova scritta e orale. Esistono anche corsi di formazione online che guidano i candidati nell’organizzazione dello studio e nell’elaborazione di routine efficaci. Infine, consultare le tracce delle prove dei concorsi precedenti, reperibili anche sul sito del Ministero dell’Istruzione, è un ottimo modo per familiarizzare con la tipologia di quesiti e prepararsi in modo mirato. Per massimizzare le proprie possibilità, è utile integrare lo studio con strategie per aumentare il proprio punteggio attraverso titoli e certificazioni.
Conclusioni
Il concorso per l’insegnamento di Filosofia e Scienze Umane è un traguardo importante per chi desidera intraprendere la professione di docente. Una preparazione seria e meticolosa è la chiave per superare le prove selettive. È essenziale partire da una solida conoscenza dei requisiti di accesso e del programma d’esame, per poi costruire un piano di studio che integri teoria e pratica. L’analisi delle tracce degli anni passati, l’utilizzo di manuali aggiornati e l’approfondimento delle metodologie didattiche innovative sono passaggi cruciali. Affrontare questo percorso con determinazione e strategia significa investire nel proprio futuro professionale e contribuire alla formazione di cittadini critici e consapevoli, capaci di interpretare la complessità del mondo contemporaneo.
Domande frequenti

Quali sono i principali sbocchi lavorativi per chi supera il concorso A-18?
I vincitori del concorso per la classe A-18 possono insegnare Filosofia e Scienze Umane in diversi istituti secondari di secondo grado. Gli sbocchi principali includono i licei delle scienze umane (anche opzione economico-sociale), i licei classici, linguistici, scientifici e artistici, oltre a vari istituti tecnici e professionali del settore dei servizi. La versatilità di questa classe di concorso apre le porte a un ampio ventaglio di contesti scolastici.
Come è strutturata la prova orale del concorso A-18?
La prova orale del concorso A-18 è un colloquio disciplinare che include la progettazione di un’attività didattica. I candidati estraggono una traccia 24 ore prima della prova e devono preparare una lezione simulata. La commissione valuta non solo la padronanza dei contenuti disciplinari (Filosofia, Pedagogia, Psicologia, Sociologia, Antropologia), ma anche le competenze metodologiche, la capacità di progettare Unità di Apprendimento inclusive e l’uso critico delle tecnologie digitali.
Quali sono le metodologie didattiche più richieste nel concorso?
Il concorso valorizza la conoscenza di metodologie didattiche innovative che superano la tradizionale lezione frontale. Sono particolarmente apprezzati approcci come la didattica laboratoriale, il Cooperative Learning, la Flipped Classroom e il Problem Solving. È fondamentale dimostrare di saper progettare percorsi di apprendimento attivi, che stimolino il pensiero critico, la collaborazione tra studenti e l’inclusione, integrando in modo efficace anche le tecnologie digitali.
Quali lauree danno accesso alla classe di concorso A-18?
L’accesso alla classe di concorso A-18 è consentito con diverse lauree magistrali e specialistiche. Tra le più comuni ci sono: LM-1 (Antropologia culturale ed etnologia), LM-50 (Programmazione e gestione dei servizi educativi), LM-51 (Psicologia), LM-57 (Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua), LM-87 (Servizio sociale e politiche sociali) e LM-88 (Sociologia). È sempre necessario verificare di possedere i 96 CFU richiesti nelle aree disciplinari specifiche (filosofica, pedagogica, psicologica e sociologica).
Dove posso trovare le tracce delle prove dei concorsi precedenti?
Le tracce delle prove scritte dei concorsi precedenti sono una risorsa preziosa per la preparazione. Generalmente, vengono pubblicate sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) nella sezione dedicata ai concorsi. Inoltre, diverse case editrici specializzate, come Edises, offrono volumi che raccolgono e commentano le tracce d’esame degli anni passati, fornendo esempi di svolgimento e aiutando i candidati a familiarizzare con la struttura della prova.
Domande frequenti

Per accedere al concorso per la classe A-18 (Filosofia e Scienze Umane), è necessaria una laurea magistrale specifica, come quelle in Filosofia (LM-78), Psicologia (LM-51), Scienze Pedagogiche (LM-85) o Sociologia (LM-88). Oltre alla laurea, è richiesto il possesso di almeno 96 crediti formativi universitari (CFU) in specifici settori scientifico-disciplinari (SSD), suddivisi equamente tra filosofia, pedagogia, psicologia e sociologia. Dal 2023, è inoltre obbligatorio completare un percorso abilitante da 60 CFU per partecipare ai concorsi.
Il concorso si articola in una prova scritta e una prova orale. La prova scritta è computer-based e consiste in 50 quesiti a risposta multipla da risolvere in 100 minuti. Di questi, 40 domande vertono sulle materie specifiche della classe di concorso (filosofia, pedagogia, psicologia, antropologia e sociologia), 5 sulla conoscenza della lingua inglese (livello B2) e 5 sulle competenze digitali in ambito didattico. Le tracce possono includere l’analisi di testi di autori rilevanti, la discussione di teorie pedagogiche o sociologiche e la progettazione di interventi didattici.
Il programma d’esame per la classe A-18 copre un’ampia gamma di discipline. I nuclei tematici fondamentali sono: Filosofia (dalle origini al pensiero contemporaneo), Pedagogia (storia, modelli e autori principali come Dewey, Montessori, Piaget), Psicologia (linee fondamentali, scuole di pensiero e psicologia dell’età evolutiva) e Sociologia (teorie classiche e contemporanee, processi sociali). È richiesta una conoscenza approfondita degli autori e delle correnti di pensiero che hanno segnato l’evoluzione di queste discipline.
Il punteggio finale è dato dalla somma dei voti ottenuti nella prova scritta e in quella orale, a cui si aggiunge il punteggio derivante dalla valutazione dei titoli, per un massimo di 50 punti. I titoli valutabili includono il voto della laurea di accesso, altre lauree, master, dottorati di ricerca, certificazioni linguistiche (come il CLIL) e il servizio di insegnamento prestato sulla specifica classe di concorso. I titoli devono essere dichiarati al momento della presentazione della domanda.
Esistono diverse risorse per prepararsi. Manuali specifici per la classe di concorso A-18 sono pubblicati da case editrici specializzate come Edises e Simone, e spesso includono raccolte di tracce svolte e quesiti a risposta aperta. Online si possono trovare corsi di formazione, video-lezioni su piattaforme come YouTube e simulazioni di quiz. È utile anche consultare gli archivi delle prove dei concorsi precedenti e le simulazioni ministeriali per familiarizzare con la tipologia di domande.