Il contratto a chiamata, noto anche come lavoro intermittente o job on call, sta diventando sempre più comune nel panorama lavorativo italiano. Questa forma di impiego, caratterizzata dalla sua flessibilità, offre opportunità sia ai lavoratori che alle aziende, ma solleva anche importanti interrogativi riguardo alla sua convenienza e alle tutele previste.
In questo articolo, approfondiremo cos’è esattamente il contratto a chiamata, quali sono i suoi vantaggi e svantaggi, per chi è più adatto e quali sono gli aspetti legali da conoscere. Se sei un lavoratore in cerca di flessibilità o un’azienda che necessita di personale in modo discontinuo, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione informata.
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Cos’è il Contratto a Chiamata?
Il contratto a chiamata, noto anche come lavoro intermittente o job on call, è una particolare forma di contratto di lavoro subordinato disciplinata dal Decreto Legislativo 81/2015 (Jobs Act) e successive modifiche.
Ciò che lo distingue dalle altre tipologie contrattuali è la sua natura discontinua: le prestazioni lavorative non sono continuative nel tempo, ma vengono svolte a intermittenza, in base alle esigenze del datore di lavoro. In altre parole, il lavoratore viene chiamato a svolgere la propria attività solo quando c’è effettiva necessità, senza un orario o una cadenza predeterminata.
Questa caratteristica lo distingue nettamente dal contratto a tempo indeterminato, che prevede un rapporto di lavoro stabile e continuativo, e dal contratto a tempo determinato, che ha una durata predefinita.
Il contratto a chiamata può essere stipulato sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. Nel primo caso, la durata del rapporto di lavoro è stabilita nel contratto, mentre nel secondo caso il rapporto non ha una scadenza prefissata.
Vantaggi del Contratto a Chiamata
Il contratto a chiamata, nonostante le sue peculiarità, offre una serie di vantaggi che possono renderlo una scelta interessante per diverse categorie di lavoratori:
- Flessibilità oraria e lavorativa: uno dei principali vantaggi del contratto a chiamata è la sua flessibilità. Il lavoratore non è vincolato da un orario fisso e può gestire il proprio tempo in base alle proprie esigenze. Questa caratteristica è particolarmente apprezzata da studenti, genitori e chiunque abbia bisogno di conciliare il lavoro con altri impegni.
- Opportunità di ingresso nel mondo del lavoro: per molti giovani, studenti o persone in cerca della prima occupazione, il contratto a chiamata può rappresentare un’opportunità per entrare nel mondo del lavoro e acquisire esperienza. Può essere un trampolino di lancio per future opportunità lavorative più stabili.
- Acquisizione di esperienza in diversi settori: la natura discontinua del contratto a chiamata può permettere al lavoratore di sperimentare diverse realtà aziendali e settori lavorativi. Questa varietà di esperienze può arricchire il curriculum e ampliare le competenze del lavoratore.
- Integrazione del reddito: per pensionati, lavoratori part-time o chiunque abbia bisogno di un’entrata extra, il contratto a chiamata può essere un modo per integrare il proprio reddito senza dover impegnarsi in un lavoro a tempo pieno.
Svantaggi del Contratto a Chiamata
Nonostante i vantaggi sopracitati, il contratto a chiamata presenta anche alcuni svantaggi che è importante considerare attentamente prima di accettarlo:
- Precarietà e instabilità: la principale criticità del contratto a chiamata è la sua natura discontinua e imprevedibile, che può rendere difficile la pianificazione a lungo termine delle proprie finanze e della propria vita. Non essendoci una garanzia di continuità lavorativa, il lavoratore può trovarsi in una situazione di precarietà, con difficoltà nella pianificazione a lungo termine delle proprie finanze e della propria vita.
- Minori tutele rispetto ad altri contratti: i lavoratori a chiamata godono di minori tutele rispetto ai lavoratori con contratti a tempo indeterminato. Ad esempio, potrebbero non avere diritto all’indennità di malattia, alla maternità/paternità o ad altri benefici previsti per i dipendenti a tempo pieno.
- Retribuzione variabile e spesso bassa: la retribuzione del lavoratore a chiamata è strettamente legata alle ore effettivamente lavorate. Questo può portare a un reddito discontinuo e spesso inferiore rispetto a quello di un lavoratore a tempo pieno. Inoltre, la retribuzione oraria potrebbe essere inferiore a quella prevista per contratti più stabili.
- Difficoltà di accesso al credito: la mancanza di un reddito fisso e la discontinuità lavorativa possono rendere difficile per i lavoratori a chiamata ottenere prestiti, mutui o altre forme di finanziamento.
A Chi Conviene il Contratto a Chiamata?
Nonostante i suoi limiti, il contratto a chiamata può essere una soluzione vantaggiosa in determinate situazioni, sia per i lavoratori che per le aziende:
Lavoratori
- Studenti: il contratto a chiamata offre agli studenti la flessibilità necessaria per conciliare il lavoro con lo studio.Possono lavorare durante i fine settimana, le vacanze o in orari serali, senza compromettere il loro percorso accademico.
- Pensionati: per i pensionati che desiderano mantenersi attivi e integrare la propria pensione, il contratto a chiamata può essere un’ottima opzione. Possono lavorare in base alle proprie disponibilità, senza dover sostenere un impegno a tempo pieno.
- Persone in cerca di prima occupazione: il contratto a chiamata può essere un trampolino di lancio per chi è alla ricerca del primo impiego. Consente di acquisire esperienza lavorativa e di farsi conoscere nel mercato del lavoro.
- Lavoratori part-time: chi ha già un lavoro part-time può utilizzare il contratto a chiamata per incrementare il proprio reddito, sfruttando i momenti liberi.
Aziende
- Aziende con picchi di lavoro stagionali: il contratto a chiamata è particolarmente adatto per le aziende che hanno bisogno di personale aggiuntivo solo in determinati periodi dell’anno, come ad esempio durante le festività natalizie o la stagione estiva.
- Attività commerciali con orari flessibili: negozi, bar, ristoranti e altre attività con orari di apertura variabili possono beneficiare della flessibilità del contratto a chiamata per coprire le fasce orarie più critiche.
- Settori specifici: il contratto a chiamata è molto diffuso in settori come la ristorazione, il turismo, gli eventi e la logistica, dove la domanda di lavoro può variare notevolmente in base alla stagione o a eventi specifici.
Normativa e Aspetti Legali del Contratto a Chiamata
Il contratto a chiamata è regolato da una specifica normativa che ne definisce i requisiti, i limiti e le tutele per i lavoratori.Conoscere questi aspetti è fondamentale sia per chi cerca lavoro che per chi intende assumere con questa tipologia contrattuale.
Normativa di Riferimento
La disciplina principale del contratto a chiamata è contenuta nel Decreto Legislativo 81/2015 (Jobs Act), in particolare agli articoli da 13 a 18. Questa normativa ha introdotto importanti novità rispetto alla precedente legislazione, ampliando le possibilità di utilizzo del contratto a chiamata e definendo in modo più preciso i diritti e i doveri delle parti coinvolte.
Requisiti e Limiti
Per essere valido, il contratto a chiamata deve rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- Forma scritta: il contratto deve essere stipulato in forma scritta, a pena di nullità.
- Indicazione delle causali: Il contratto deve specificare le ragioni oggettive che giustificano il ricorso al lavoro intermittente, come ad esempio picchi di lavoro stagionali o esigenze produttive particolari.
- Limiti di utilizzo: il contratto a chiamata non può essere utilizzato per sostituire lavoratori in sciopero o per svolgere attività per le quali è previsto l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato.
- Durata massima: la durata massima del contratto a chiamata a tempo determinato è di 400 giornate di lavoro effettivo nell’arco di 3 anni. Per il contratto a chiamata a tempo indeterminato non sono previsti limiti di durata, ma il datore di lavoro deve rispettare le causali indicate nel contratto.
Diritti e Doveri del Lavoratore
Il lavoratore a chiamata ha diritto a una serie di tutele, tra cui:
- Retribuzione: il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alle ore effettivamente lavorate, non inferiore ai minimi stabiliti dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
- Contributi: Il datore di lavoro è tenuto a versare i contributi previdenziali e assistenziali in base alle ore lavorate.
- Ferie e permessi: il lavoratore ha diritto a ferie e permessi retribuiti in proporzione alle ore lavorate.
- Malattia e infortunio: In caso di malattia o infortunio, il lavoratore ha diritto all’indennità economica e alla conservazione del posto di lavoro.
- Sicurezza sul lavoro: il datore di lavoro è tenuto a garantire la sicurezza e la salute del lavoratore, fornendo adeguate informazioni e formazione sui rischi specifici dell’attività lavorativa.
Differenze Rispetto ad Altri Contratti
Il contratto a chiamata si differenzia dagli altri contratti di lavoro subordinato per la sua natura discontinua e per le minori tutele previste per il lavoratore.
Rispetto al contratto a tempo indeterminato, il lavoratore a chiamata non ha la garanzia di una continuità lavorativa e di un reddito stabile. Inoltre, non ha diritto ad alcune tutele previste per i lavoratori a tempo indeterminato, come l’indennità di licenziamento o il trattamento di fine rapporto (TFR).
Rispetto al contratto a tempo determinato, il contratto a chiamata offre maggiore flessibilità al datore di lavoro, che può chiamare il lavoratore solo quando ne ha effettiva necessità. Tuttavia, anche in questo caso le tutele per il lavoratore sono inferiori rispetto a quelle previste per il contratto a tempo determinato.
Esempi di Contratto a Chiamata
Per comprendere meglio l’applicazione pratica del contratto a chiamata, vediamo alcuni esempi concreti di come viene utilizzato in diversi settori e professioni:
- Ristorazione: un ristorante può assumere camerieri, baristi e personale di cucina con contratto a chiamata per far fronte ai picchi di lavoro durante i fine settimana, le festività o gli eventi speciali. In questo caso, il contratto potrebbe essere a tempo determinato, legato alla stagione estiva o al periodo natalizio, e le causali potrebbero essere l’incremento dell’attività o la necessità di sostituire personale assente.
- Turismo: un hotel può utilizzare il contratto a chiamata per assumere bagnini, animatori, addetti alle pulizie o personale di reception durante i mesi estivi, quando l’affluenza turistica è maggiore. Il contratto potrebbe essere a tempo determinato, legato alla stagione turistica, e le causali potrebbero essere l’aumento della domanda di servizi o la necessità di coprire turni di lavoro specifici.
- Eventi: un’agenzia di organizzazione eventi può ricorrere al contratto a chiamata per ingaggiare hostess, steward,addetti alla sicurezza o personale tecnico per fiere, congressi, concerti o manifestazioni sportive. In questo caso, il contratto potrebbe essere a tempo determinato, legato alla durata dell’evento, e le causali potrebbero essere la natura temporanea dell’attività o la necessità di personale specializzato per compiti specifici.
- Logistica: un’azienda di trasporti o un magazzino possono assumere autisti, facchini o addetti alla movimentazione merci con contratto a chiamata per gestire picchi di lavoro imprevisti, sostituire personale assente o far fronte a fluttuazioni della domanda. Il contratto potrebbe essere sia a tempo determinato che indeterminato, a seconda delle esigenze aziendali, e le causali potrebbero essere l’aumento degli ordini, la necessità di consegne urgenti o la gestione di resi.
- Agricoltura: un’azienda agricola può utilizzare il contratto a chiamata per assumere lavoratori stagionali durante la raccolta di frutta,verdura o altri prodotti, in base alle specifiche esigenze dell’attività agricola. Il contratto potrebbe essere a tempo determinato, legato alla durata della stagione di raccolta, e le causali potrebbero essere la necessità di manodopera aggiuntiva per un periodo limitato o la natura stagionale dell’attività.
In tutti questi esempi, il contratto a chiamata offre alle aziende la flessibilità di adeguare la forza lavoro alle proprie esigenze, mentre ai lavoratori offre la possibilità di conciliare il lavoro con altri impegni o di acquisire esperienza in diversi settori. Tuttavia, è importante ricordare che il contratto a chiamata comporta anche alcune criticità, come la precarietà e le minori tutele per i lavoratori, che devono essere attentamente valutate prima di accettare questa tipologia contrattuale.
Tabella riepilogativa
Aspetto | Vantaggi | Svantaggi | Regole |
---|---|---|---|
Flessibilità | Elevata flessibilità oraria e lavorativa | Precarietà e instabilità lavorativa | Nessun orario o cadenza di lavoro predefinita |
Opportunità | Opportunità di ingresso nel mondo del lavoro e di acquisire esperienza in diversi settori | Minori tutele rispetto ad altri contratti (tempo indeterminato e determinato) | Forma scritta obbligatoria, indicazione delle causali, limiti di utilizzo e durata massima |
Retribuzione | Integrazione del reddito per pensionati, studenti o lavoratori part-time | Retribuzione variabile e spesso bassa, legata alle ore effettivamente lavorate | Retribuzione non inferiore ai minimi stabiliti dai CCNL, maggiorazioni per lavoro straordinario, festivo o notturno |
Tutele | Diritto a ferie, permessi retribuiti, malattia, infortunio e sicurezza sul lavoro | Difficoltà di accesso al credito a causa della discontinuità lavorativa | Versamento dei contributi previdenziali e assistenziali in base alle ore lavorate |
Adatto a | Studenti, pensionati, persone in cerca di prima occupazione, lavoratori part-time | Aziende con picchi di lavoro stagionali, attività commerciali con orari flessibili, settori come ristorazione, turismo, eventi e logistica | – |
Riassumendo
Il contratto a chiamata, o lavoro intermittente, offre flessibilità sia ai lavoratori che alle aziende, ma presenta anche aspetti critici come la precarietà e le minori tutele per i lavoratori.
È particolarmente adatto a studenti, pensionati, persone in cerca di prima occupazione e aziende con picchi di lavoro stagionali o orari flessibili.
Prima di optare per questa tipologia contrattuale, è fondamentale valutare attentamente i pro e i contro, nonché conoscere la normativa di riferimento per tutelare i propri diritti.
Conclusioni
In conclusione, il contratto a chiamata rappresenta una forma di lavoro che, se da un lato offre indubbi vantaggi in termini di flessibilità sia per i lavoratori che per le aziende, dall’altro lato presenta alcune criticità legate alla precarietà e alle minori tutele per i lavoratori.
Abbiamo visto come questa tipologia contrattuale possa essere particolarmente adatta a determinate categorie di lavoratori, come studenti, pensionati e persone in cerca di prima occupazione, che possono beneficiare della sua flessibilità per conciliare il lavoro con altri impegni o per acquisire esperienza nel mondo del lavoro. Allo stesso tempo, il contratto a chiamata può rispondere alle esigenze di aziende che operano in settori caratterizzati da picchi di lavoro stagionali o da orari flessibili, come la ristorazione, il turismo, gli eventi e la logistica.
Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei potenziali svantaggi del contratto a chiamata, come la mancanza di continuità lavorativa, l’instabilità economica e le minori tutele rispetto ad altre forme contrattuali. Prima di accettare un lavoro a chiamata, è quindi importante valutare attentamente i pro e i contro, considerando le proprie esigenze e aspettative, nonché informarsi sulla normativa di riferimento per conoscere i propri diritti e doveri.
Il contratto a chiamata può essere uno strumento utile se utilizzato correttamente e consapevolmente, ma è fondamentale approcciarlo con realismo e attenzione, tenendo sempre presenti sia le opportunità che i rischi che comporta. Solo così sarà possibile sfruttare al meglio i suoi vantaggi, minimizzando gli svantaggi e tutelando i propri interessi.
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Domande frequenti
La chiamata può avvenire con diverse modalità, come telefono, SMS, e-mail o tramite app. Il lavoratore ha il diritto di rifiutare la chiamata senza fornire alcuna giustificazione, ma è tenuto a comunicare la propria disponibilità o indisponibilità entro un termine stabilito dal contratto o dal CCNL di riferimento.
La retribuzione del lavoratore a chiamata è calcolata in base alle ore effettivamente lavorate. La tariffa oraria non può essere inferiore ai minimi previsti dal CCNL applicato. In caso di lavoro straordinario, festivo o notturno, sono previste maggiorazioni retributive.
Il datore di lavoro è tenuto a versare i contributi previdenziali e assistenziali in base alle ore lavorate. Questi contributi sono utili per il calcolo della pensione e per l’accesso alle prestazioni sociali come la malattia, la maternità e la disoccupazione.
Il lavoratore a chiamata ha diritto alle ferie e ai permessi retribuiti in proporzione alle ore lavorate. In caso di malattia, ha diritto all’indennità economica solo se ha maturato un numero minimo di ore di lavoro nei 12 mesi precedenti, come stabilito dalla normativa vigente.
Il recesso dal contratto a chiamata può avvenire sia da parte del lavoratore che del datore di lavoro. Le modalità e i termini di preavviso dipendono dal tipo di contratto (a tempo determinato o indeterminato) e dal CCNL applicato.
La principale differenza tra il contratto a chiamata e il contratto a tempo determinato è la durata. Il contratto a tempo determinato ha una scadenza prefissata, mentre il contratto a chiamata può essere sia a tempo determinato che indeterminato. Inoltre, il lavoratore a chiamata non ha la garanzia di una continuità lavorativa, a differenza del lavoratore a tempo determinato.