Docente Tutor: Guida a Requisiti e Selezione

Scopri come diventare Docente Tutor: la guida completa ai requisiti per la candidatura, ai criteri di selezione delle scuole e alle competenze trasversali richieste per questo ruolo.

In Breve (TL;DR)

Questa guida completa illustra i requisiti, i criteri di selezione e le competenze chiave per intraprendere il percorso e diventare docente tutor.

Una guida completa che illustra i requisiti di servizio, i titoli valutabili e le competenze chiave per essere selezionati.

Scopri quali sono le competenze trasversali che fanno la differenza nel processo di selezione e nello svolgimento efficace del ruolo.

La figura del docente tutor rappresenta una delle più significative innovazioni nel panorama scolastico italiano, introdotta per rispondere alle sfide di un mondo in rapida evoluzione e per creare un ponte solido tra tradizione e innovazione. Nata nell’ambito della riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), questa figura si pone l’obiettivo di personalizzare i percorsi formativi, valorizzare i talenti di ogni studente e contrastare la dispersione scolastica. In un contesto europeo che richiede competenze sempre più trasversali e una cultura mediterranea che valorizza il rapporto interpersonale, il docente tutor emerge come un pilastro strategico per una scuola più inclusiva e orientata al futuro.

Introdotta ufficialmente con il Decreto Ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022, la funzione del docente tutor è diventata operativa a partire dall’anno scolastico 2023/2024. Questo ruolo non si sovrappone a quello degli altri insegnanti, ma agisce come mediatore e facilitatore, supportando gli studenti e le loro famiglie nelle delicate fasi di scelta del percorso di studi e professionale. L’obiettivo è superare il modello tradizionale di trasmissione delle conoscenze per abbracciare un approccio che pone al centro la crescita personale, la motivazione e la responsabilità di ogni singolo alunno, preparandolo a costruire un solido progetto di vita.

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Docente tutor che affianca uno studente, indicando un punto su un quaderno per illustrare il percorso formativo e di orientam
Il docente tutor è una figura chiave nell’orientamento degli studenti. Scopri i requisiti e le fasi di selezione per intraprendere questo ruolo strategico.

Il Ruolo Strategico del Docente Tutor nell’Orientamento

Il docente tutor assume una funzione centrale nel nuovo sistema di orientamento scolastico. Il suo compito principale è quello di guidare e supportare gruppi di studenti, solitamente composti da un minimo di 30 a un massimo di 50 alunni, nel loro percorso di crescita. Questa figura aiuta ogni studente a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità, a sviluppare le proprie competenze e a fare scelte informate e consapevoli per il futuro. Il tutor non si limita a fornire un supporto didattico, ma si pone come un vero e proprio consigliere per gli studenti e le loro famiglie, specialmente nei momenti cruciali di transizione tra cicli di studio o verso il mondo del lavoro.

Una delle attività qualificanti del docente tutor è la gestione dell’E-Portfolio personale dello studente. Si tratta di uno strumento digitale che raccoglie e documenta il percorso formativo, le competenze acquisite, le esperienze personalizzate e persino un “capolavoro” scelto dallo studente per ogni anno scolastico. Attraverso un dialogo costante, il tutor aiuta l’alunno a riflettere sul proprio percorso, a valorizzare i propri talenti e a integrare le informazioni con i dati sui fabbisogni formativi e professionali del territorio. Questo approccio innovativo mira a rafforzare il legame tra scuola, studente e contesto socio-economico, promuovendo un apprendimento personalizzato e significativo.

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Requisiti Preferenziali per la Candidatura

Per potersi candidare al ruolo di docente tutor, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha delineato una serie di requisiti preferenziali, volti a garantire la presenza di figure professionali con l’esperienza e le competenze adeguate. Sebbene non siano tutti strettamente obbligatori, il loro possesso costituisce un criterio di precedenza nella selezione. Il primo requisito riguarda l’anzianità di servizio: è preferibile essere docenti di ruolo con un contratto a tempo indeterminato e aver maturato almeno cinque anni di servizio, anche con contratti a tempo determinato. Questo criterio mira a selezionare personale con una solida esperienza nel contesto scolastico.

Un altro requisito fondamentale è aver già svolto compiti affini a quelli del tutor. Si valorizzano esperienze pregresse come funzione strumentale per l’orientamento, referente per il contrasto alla dispersione scolastica, tutor per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) o altre attività legate all’inclusione. Infine, è richiesta la disponibilità a ricoprire l’incarico per almeno un triennio scolastico, assicurando così continuità al progetto e al rapporto con gli studenti. Questi criteri, deliberati dal Collegio dei Docenti, guidano il Dirigente Scolastico nella scelta dei candidati più idonei.

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Il Processo di Selezione e Nomina

Il processo per diventare docente tutor inizia con un’iniziativa del Dirigente Scolastico, che avvia la procedura di selezione interna all’istituto. I docenti interessati presentano la propria candidatura su base volontaria. La selezione avviene tra coloro che possiedono, preferibilmente, i requisiti stabiliti dalla normativa e deliberati dal Collegio dei Docenti. La comunicazione dei docenti selezionati per la fase successiva avviene tramite la piattaforma “FUTURA PNRR”, lo strumento designato dal Ministero per la gestione di queste iniziative.

Una volta individuati, i docenti devono partecipare a un percorso formativo specifico, condizione indispensabile per poter essere nominati. Questa formazione, della durata di 20 ore e curata da INDIRE, è erogata online e ha lo scopo di fornire le competenze necessarie per svolgere efficacemente il ruolo. Al termine del corso, e dopo averne verificato l’esito positivo, il Dirigente Scolastico procede con la nomina ufficiale dei docenti tutor per l’anno scolastico di riferimento, nel pieno rispetto delle prerogative degli organi collegiali. La formazione seguita non obbliga il docente ad accettare l’incarico, ma ne è il presupposto fondamentale. Per approfondire le modalità della formazione, è possibile consultare la guida completa ai corsi INDIRE da 20 ore.

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La Formazione: Un Pilastro per l’Innovazione

La formazione rappresenta un elemento cruciale nel definire la professionalità del docente tutor. Il percorso, gestito da INDIRE attraverso la piattaforma “Scuola Futura”, è articolato in moduli online per un totale di 20 ore e mira a fornire un solido bagaglio di competenze. L’obiettivo è preparare i docenti non solo a gestire gli strumenti operativi come l’E-Portfolio, ma anche a sviluppare capacità di ascolto, consulenza e progettazione di percorsi di orientamento personalizzati. Questa formazione, pur essendo un prerequisito per la nomina, è anche un’importante occasione di aggiornamento professionale che viene inserita nel curriculum del docente.

Oltre al corso iniziale, sono previste ulteriori attività di accompagnamento e la promozione di comunità di pratiche tra docenti. Questo approccio sistemico, finanziato anche con risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE+), punta a creare una rete di professionisti in grado di scambiarsi esperienze e strategie efficaci. La formazione non si esaurisce in un singolo evento, ma si configura come un processo continuo che abilita i docenti a innovare la didattica, orientandola allo sviluppo di competenze trasversali e alla valorizzazione dei talenti, elementi essenziali per guidare gli studenti verso scelte consapevoli e un solido progetto di vita. Questo impegno nella formazione continua è in linea con la necessità di aumentare il proprio punteggio in graduatoria attraverso percorsi qualificanti.

Competenze Trasversali e Valutazione

Oltre ai requisiti formali, al docente tutor sono richieste spiccate competenze trasversali. La capacità di instaurare un dialogo costante ed empatico con studenti e famiglie è fondamentale. Sono inoltre necessarie abilità nella progettazione, nel monitoraggio dei percorsi di orientamento e nell’osservazione delle dinamiche di classe per individuare punti di forza e aree di miglioramento di ogni alunno. Il tutor deve essere un abile mediatore, capace di collaborare con il consiglio di classe, il docente orientatore e le altre figure professionali della scuola per creare un ambiente di apprendimento inclusivo e stimolante. L’obiettivo è rendere lo studente protagonista del proprio percorso, consapevole delle sue attitudini e motivazioni.

La selezione dei docenti tutor tiene conto anche di una tabella di valutazione dei titoli, che può essere definita da ogni singola istituzione scolastica in sede di contrattazione integrativa. In questi strumenti di valutazione vengono generalmente attribuiti punteggi specifici per titoli culturali, come lauree e corsi post-laurea, e per titoli professionali, come l’esperienza pregressa in ruoli affini. Ad esempio, corsi di formazione su didattica orientativa, inclusione o dispersione scolastica possono conferire un punteggio aggiuntivo. L’attività svolta come tutor è inoltre riconosciuta economicamente e può essere valorizzata ai fini della mobilità docenti, confermando l’importanza strategica di questo ruolo nel sistema scolastico.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

L’introduzione del docente tutor segna una svolta significativa per la scuola italiana, proiettandola verso un modello educativo che fonde la solidità della tradizione culturale con le necessarie spinte all’innovazione richieste dal contesto europeo. Questa figura non è un semplice adempimento burocratico, ma l’incarnazione di una nuova alleanza tra scuola, studenti e famiglie, finalizzata a costruire percorsi di successo personalizzati. I requisiti chiari, un processo di selezione trasparente e una formazione mirata sono i pilastri su cui si fonda l’efficacia di questo ruolo strategico.

Il docente tutor è chiamato a essere una guida esperta, un mentore capace di riconoscere e coltivare i talenti, supportando gli studenti non solo nelle difficoltà, ma anche nello sviluppo delle loro eccellenze. Attraverso strumenti innovativi come l’E-Portfolio e un dialogo costante, contribuisce a ridurre la dispersione scolastica e a promuovere scelte consapevoli, preparando i giovani a diventare cittadini attivi e professionisti competenti. L’investimento su questa figura, sostenuto da importanti risorse del PNRR, rappresenta una chiara volontà di costruire una scuola più equa, inclusiva e capace di rispondere alle sfide del futuro, valorizzando il capitale umano che ogni studente rappresenta.

Domande frequenti

Quali sono i requisiti principali per diventare docente tutor?

Per candidarsi al ruolo di docente tutor, è preferibile essere un insegnante di ruolo con contratto a tempo indeterminato e avere almeno cinque anni di anzianità di servizio. Altri requisiti importanti includono aver maturato esperienze in ruoli affini, come referente per l’orientamento o per il contrasto alla dispersione scolastica, e manifestare la disponibilità a ricoprire l’incarico per almeno un triennio. Questi criteri, pur essendo “preferenziali” e non obbligatori, guidano la selezione effettuata dal dirigente scolastico.

Come si svolge la selezione e la nomina del docente tutor?

Il processo inizia con il dirigente scolastico che avvia una selezione interna per i docenti volontari. I candidati ritenuti idonei sulla base dei requisiti preferenziali vengono ammessi a un corso di formazione obbligatorio di 20 ore, gestito da INDIRE. Solo dopo aver concluso positivamente questo percorso formativo, il dirigente scolastico, sentiti gli organi collegiali, procede con la nomina ufficiale. La candidatura e l’iscrizione alla formazione avvengono tramite la piattaforma ministeriale “FUTURA PNRR”.

Quali sono i compiti fondamentali del docente tutor?

Il docente tutor ha il compito di supportare un gruppo di studenti (tra 30 e 50) nella loro crescita personale e formativa. Le sue attività principali includono aiutare ogni studente a compilare e gestire il proprio E-Portfolio, un documento digitale che traccia il percorso di studi e le competenze acquisite. Inoltre, agisce come consigliere per le famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi e professionali, facilitando un dialogo costruttivo e supportando gli studenti a valorizzare i propri talenti e a fare scelte consapevoli.

È prevista una retribuzione e un punteggio aggiuntivo per il docente tutor?

Sì, per l’attività di docente tutor è previsto un compenso economico, che varia indicativamente tra 2.850 e 4.750 euro lordi annui, definito in sede di contrattazione integrativa d’istituto. L’incarico, inoltre, viene attestato e inserito nel curriculum professionale del docente. Si sta discutendo anche l’attribuzione di un punteggio specifico per la mobilità e le graduatorie interne di istituto, come riconoscimento del valore strategico di questa funzione.

La formazione per diventare docente tutor è obbligatoria?

Sì, la partecipazione al percorso formativo di 20 ore online, curato da INDIRE, è un requisito indispensabile per poter essere nominati docenti tutor. Tuttavia, aver completato la formazione non comporta l’obbligo di accettare l’incarico. Il corso è propedeutico e mira a fornire tutte le competenze necessarie per svolgere al meglio le funzioni previste, dall’uso degli strumenti digitali alle tecniche di dialogo e orientamento.