Nell’era digitale, la posta elettronica è diventata il cuore pulsante della nostra comunicazione quotidiana, sia in ambito privato che professionale. In Italia e in tutta Europa, milioni di persone e aziende si affidano a Microsoft Outlook per gestire questo flusso incessante di informazioni. Ma cosa succede dietro le quinte di questo potente strumento? La risposta risiede in due acronimi fondamentali: PST e OST. Questi file sono i custodi dei nostri dati, gli archivi digitali che contengono anni di conversazioni, contatti e appuntamenti.
Comprendere la natura e le differenze tra file PST e OST non è un esercizio per soli tecnici informatici. È una competenza essenziale per chiunque desideri avere il pieno controllo delle proprie informazioni, garantire la sicurezza dei dati e ottimizzare le prestazioni del proprio client di posta. Che tu sia un libero professionista che archivia fatture, uno studente che organizza appunti o un manager che coordina un team, questa guida ti fornirà le conoscenze necessarie per gestire questi file in modo consapevole ed efficiente, unendo l’innovazione degli strumenti moderni alla tradizionale cura per la conservazione dei dati importanti.
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File PST: l’archivio storico della tua posta
Il file PST, acronimo di Personal Storage Table, può essere immaginato come un robusto archivio digitale personale. È un contenitore che risiede direttamente sul tuo computer e conserva una copia di messaggi, contatti, eventi del calendario e altri elementi di Outlook. Storicamente, i file PST erano associati agli account di tipo POP3, un protocollo che scarica le email dal server e le salva localmente, spesso rimuovendole dal server stesso. Oggi, il loro ruolo principale è legato all’archiviazione manuale e al backup dei dati.
Il grande vantaggio di un file PST è la sua indipendenza e portabilità. Poiché è un file locale, hai il pieno controllo su di esso: puoi spostarlo su un disco esterno, salvarlo su un servizio cloud o trasferirlo su un nuovo computer. Questa caratteristica lo rende lo strumento ideale per creare copie di sicurezza della tua posta o per l’archiviazione della posta elettronica più vecchia, liberando spazio sulla casella principale e mantenendo Outlook scattante. Gestire un PST è come curare un archivio di famiglia: richiede attenzione e ordine, ma garantisce la conservazione dei dati nel tempo.
File OST: lo specchio sincronizzato del tuo account
Il file OST, o Offline Storage Table, funziona in modo completamente diverso. Invece di essere l’archivio primario, è una copia cache, uno specchio sincronizzato della tua casella di posta che si trova sul server. Questo tipo di file è utilizzato dagli account moderni come IMAP, Microsoft 365 ed Exchange. La sua funzione principale è permetterti di lavorare offline: puoi leggere, scrivere e organizzare le tue email anche senza una connessione a Internet. Appena torni online, Outlook sincronizza automaticamente tutte le modifiche con il server.
Il punto di forza del file OST è la continuità e la sincronizzazione tra più dispositivi. Poiché la versione “originale” dei tuoi dati risiede sul server, puoi accedere alla tua posta da computer, smartphone e tablet avendo sempre una visione coerente e aggiornata. A differenza di un PST, un file OST è strettamente legato al profilo Outlook che lo ha generato e non è pensato per essere spostato o aperto su altri computer. Se il file OST viene cancellato, Outlook ne creerà semplicemente uno nuovo scaricando nuovamente i dati dal server, garantendo una grande resilienza.
PST vs OST: le differenze chiave in sintesi
La distinzione fondamentale tra questi due file risiede nel loro scopo: il PST è un archivio locale e portatile, mentre l’OST è una copia cache per la sincronizzazione offline. Questa differenza si riflette in ogni aspetto della loro gestione e del loro utilizzo. Comprendere queste divergenze è cruciale per evitare perdite di dati e per scegliere la configurazione più adatta alle proprie esigenze, unendo la sicurezza di un archivio personale alla flessibilità del cloud.
- Scopo Principale: Il PST serve per archiviare e fare backup. L’OST serve per lavorare offline con account moderni.
- Tipo di Account: Il PST è associato ad account POP e ad archivi manuali. L’OST è generato da account IMAP, Microsoft 365 ed Exchange.
- Origine dei Dati: Il file PST è l’archivio dati primario salvato localmente. Il file OST è una copia dei dati presenti sul server.
- Portabilità: Un file PST può essere facilmente copiato e spostato su altri dispositivi. Un file OST è legato al profilo specifico e non può essere trasferito.
- Recupero Dati: Se si cancella il profilo Outlook, il file PST rimane accessibile. Se si cancella un profilo che usa un OST, il file diventa illeggibile e i dati devono essere recuperati dal server.
Come gestire i tuoi file di dati Outlook
Una corretta gestione dei file di dati di Outlook è essenziale per garantire la sicurezza delle informazioni e le prestazioni del programma. Non si tratta di operazioni complesse, ma di buone abitudini che, come la manutenzione di un’auto d’epoca, preservano il valore del bene nel tempo. Sapere dove si trovano i file, come eseguirne il backup e come mantenerli “in salute” previene problemi e assicura un’esperienza d’uso fluida e senza intoppi.
Individuare i file PST e OST
Trovare la posizione dei tuoi file di dati è più semplice di quanto si pensi. Il metodo più affidabile non è cercare manualmente nelle cartelle di sistema, ma lasciare che sia Outlook a indicarci la via. Per farlo, segui questi passaggi:
- Apri Outlook e vai sulla scheda File.
- Clicca su Impostazioni account e poi di nuovo su Impostazioni account.
- Nella finestra che si apre, seleziona la scheda File di dati.
- Qui vedrai un elenco di tutti i file PST e OST associati al tuo profilo. Seleziona quello che ti interessa e clicca su Apri percorso file.
Questa procedura ti porterà direttamente nella cartella in cui il file è salvato, eliminando ogni dubbio. Tipicamente, i file OST si trovano in una cartella nascosta del profilo utente, mentre i PST sono spesso in “DocumentiFile di Outlook”.
Backup: una tradizione da non perdere
Nell’era del cloud, il concetto di backup può sembrare obsoleto, ma è una tradizione di prudenza che non va mai abbandonata. Eseguire il backup di un file PST è fondamentale, poiché contiene dati originali che potrebbero non esistere altrove. Per farlo, è sufficiente chiudere Outlook e copiare il file PST in un luogo sicuro, come un disco rigido esterno o uno spazio di archiviazione cloud. È un’operazione semplice che può salvare anni di lavoro e comunicazioni.
Per i file OST, la questione è diversa. Poiché sono una copia dei dati sul server, tecnicamente non necessitano di un backup manuale. Tuttavia, se desideri creare un archivio portatile dei contenuti di un account IMAP o Exchange, la soluzione migliore è utilizzare la funzione di esportazione di Outlook per creare un file PST. Questo processo ti permette di avere una copia di sicurezza gestibile e indipendente dal server, unendo la modernità della sincronizzazione con la sicurezza di un archivio tangibile. Una buona politica di backup è un pilastro della sicurezza della posta elettronica.
Prevenire la corruzione e mantenere le prestazioni
Uno dei nemici principali di Outlook sono i file di dati troppo grandi. File PST o OST che superano decine di gigabyte possono rallentare il programma e aumentare notevolmente il rischio di corruzione. Per evitare questi problemi, è buona norma mantenere i file snelli. La strategia più efficace è l’archiviazione periodica: sposta le email più vecchie dal tuo file di dati principale a un file PST di archivio separato. In questo modo, il file di lavoro rimane leggero e veloce, migliorando anche l’efficienza della ricerca di email importanti.
Un’altra buona pratica è quella di chiudere sempre Outlook correttamente prima di spegnere il computer, per evitare che arresti anomali danneggino i file. In caso di problemi, Microsoft fornisce uno strumento integrato chiamato SCANPST.EXE (Strumento di ripristino Posta in arrivo) che può risolvere errori minori. Infine, compattare regolarmente i file di dati dall’interno delle impostazioni di Outlook aiuta a recuperare spazio inutilizzato e a mantenerli in salute.
Conclusioni

In conclusione, i file PST e OST sono i due pilastri su cui si fonda la gestione dei dati in Microsoft Outlook. Il file PST agisce come un archivio personale, locale e portatile, ideale per backup e conservazione a lungo termine, incarnando un approccio tradizionale e controllato alla gestione delle informazioni. Al contrario, il file OST rappresenta l’innovazione e la flessibilità, funzionando come una copia sincronizzata che permette di lavorare offline e di mantenere i dati allineati su più dispositivi grazie al server.
Padroneggiare le loro differenze e le corrette pratiche di gestione non è un mero dettaglio tecnico, ma una competenza fondamentale per chiunque utilizzi la posta elettronica in modo professionale o personale. Eseguire backup regolari dei file PST, archiviare la posta per mantenere i file agili e comprendere il ruolo di ciascun file ti permetterà di garantire la sicurezza dei tuoi dati, prevenire problemi di corruzione e assicurare che Outlook rimanga uno strumento efficiente e affidabile. Dedicare pochi minuti a queste operazioni significa investire nella salvaguardia del tuo archivio digitale.
La gestione dei file .PST e .OST può essere complessa e soggetta a errori. Se hai bisogno di assistenza per il backup, il recupero di dati corrotti o vuoi ottimizzare la gestione della tua posta elettronica, il nostro team di esperti è a tua disposizione. Contattaci per una consulenza personalizzata e metti al sicuro le tue comunicazioni.
Domande frequenti

La differenza principale risiede nella loro funzione e modalità di utilizzo. Un file .PST (Personal Storage Table) è un file di dati locale, usato principalmente per account email di tipo POP, che archivia messaggi, contatti e calendario direttamente sul tuo computer. È come un archivio personale, ideale per backup o per trasferire dati su un altro PC. Un file .OST (Offline Storage Table), invece, è una copia sincronizzata della tua casella di posta su server come Microsoft Exchange o IMAP. Questo ti permette di lavorare offline: le modifiche verranno sincronizzate con il server non appena tornerai online. In sintesi, il PST è un archivio indipendente, mentre l’OST è una copia cache legata al server.
No, non direttamente. Il file .OST è crittografato e strettamente legato al profilo MAPI originale di Outlook che lo ha creato. Questo significa che non puoi semplicemente copiare il file su un altro computer e aprirlo con un altro Outlook. Per accedere ai dati di un file OST su un altro dispositivo o profilo, è necessario prima convertirlo in formato .PST utilizzando strumenti specifici. Una volta convertito in PST, il file diventa portatile e può essere importato in qualsiasi installazione di Outlook.
Il modo più sicuro per fare il backup delle email è creare un file .PST. Questa operazione si esegue direttamente da Outlook, attraverso la funzione ‘Importa/Esporta’. Puoi selezionare le cartelle di cui desideri eseguire il backup (posta in arrivo, inviata, contatti, ecc.) e Outlook le esporterà in un singolo file .PST. Questo file può essere salvato su un hard disk esterno o su un servizio cloud, garantendo una copia di sicurezza dei tuoi dati importanti, indipendente dal server di posta.
La corruzione dei file .PST può avvenire per diverse ragioni: chiusure anomale di Outlook, problemi hardware come settori danneggiati del disco, attacchi di virus o il superamento dei limiti di dimensione del file. Per le versioni più recenti di Outlook (dal 2010 in poi), il limite è di 50 GB. Per prevenire la corruzione, è fondamentale chiudere sempre Outlook correttamente, mantenere le dimensioni del file gestibili archiviando le email più vecchie e usare un buon antivirus. È anche sconsigliato accedere a un file PST direttamente da una rete, poiché aumenta il rischio di danneggiamento.
La posizione dei file .PST e .OST dipende dalla versione di Outlook e di Windows. Il modo più rapido per trovarli è attraverso Outlook stesso: vai su ‘File’, poi ‘Impostazioni account’, e nella scheda ‘File di dati’ vedrai l’elenco dei file con il loro percorso. Cliccando su ‘Apri percorso cartella’ verrai portato direttamente alla directory. Generalmente, per le versioni recenti di Windows, i file PST si trovano in ‘DocumentiFile di Outlook’, mentre i file OST sono in una cartella nascosta chiamata ‘AppData’ all’interno del tuo profilo utente.
Fonti e Approfondimenti
