fumetto di un maestro e un'allieva davanti ad uno lavagna digitale

DDoS

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DDoS è l’acronimo di Distributed Denial of Service, che in italiano si traduce come "negazione distribuita del servizio". Si tratta di un tipo di attacco informatico che mira a rendere un server, un sito web o una risorsa di rete inaccessibile agli utenti legittimi. In pratica, l’attaccante inonda il bersaglio con un volume enorme di traffico proveniente da molteplici sorgenti, sovraccaricando il sistema e impedendogli di rispondere alle richieste legittime.

Come funziona un attacco DDoS?

Un attacco DDoS sfrutta una rete di dispositivi compromessi, chiamata botnet, per generare il traffico malevolo. Il processo si può riassumere in queste fasi:

  • Creazione della botnet: l’attaccante infetta un gran numero di dispositivi (computer, smartphone, server) con malware, trasformandoli in bot controllati a distanza.
  • Lancio dell’attacco: l’attaccante invia un comando ai bot nella botnet, ordinando loro di inviare contemporaneamente un flusso massiccio di richieste al bersaglio.
  • Sovraccarico del sistema: il bersaglio, ricevendo un volume di traffico superiore alla sua capacità di gestione, viene sovraccaricato e non riesce più a rispondere alle richieste legittime.
  • Negazione del servizio: di conseguenza, gli utenti legittimi non possono accedere al sito web, al server o alla risorsa di rete sotto attacco.

Quali sono gli obiettivi di un attacco DDoS?

Gli attacchi DDoS possono avere diverse motivazioni:

  • Sabotaggio: danneggiare la reputazione di un’azienda o di un’organizzazione, interrompendo i suoi servizi online.
  • Ritorsione: vendicarsi di un individuo o di un’organizzazione.
  • Estrazione di denaro: estorcere denaro alle vittime minacciando di lanciare o proseguire un attacco DDoS.
  • Distrazione: creare un diversivo per nascondere altre attività illecite, come il furto di dati.
  • Protesta: utilizzare gli attacchi DDoS come forma di protesta politica o sociale (hacktivism).

Quali sono le conseguenze di un attacco DDoS?

Un attacco DDoS può avere gravi conseguenze per le vittime:

  • Perdite finanziarie: interruzione delle attività online, perdita di clienti, danni alla reputazione.
  • Danni all’immagine: perdita di fiducia da parte dei clienti, difficoltà a ripristinare la reputazione.
  • Problemi legali: responsabilità per i danni causati dall’interruzione del servizio.
  • Rischio di furto di dati: in alcuni casi, l’attacco DDoS può essere utilizzato come copertura per nascondere altre attività illecite, come il furto di dati.

Come mitigare gli attacchi DDoS?

Esistono diverse misure per mitigare gli attacchi DDoS:

  • Utilizzare un servizio di protezione DDoS: questi servizi filtrano il traffico malevolo e proteggono le risorse online dagli attacchi.
  • Aumentare la capacità di banda: una maggiore capacità di banda può aiutare a gestire un volume di traffico più elevato.
  • Implementare sistemi di rilevamento e risposta: questi sistemi identificano e bloccano il traffico malevolo in tempo reale.
  • Utilizzare tecniche di load balancing: distribuire il traffico su più server per ridurre il carico su un singolo sistema.
  • Adottare misure di sicurezza: implementare firewall, sistemi di intrusion detection e altre misure di sicurezza per proteggere le risorse online.

La protezione dagli attacchi DDoS richiede un approccio proattivo che combina tecnologie di sicurezza, pianificazione e monitoraggio costante.

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