fumetto di un maestro e un'allieva davanti ad uno lavagna digitale

Lavoro di cura

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Il lavoro di cura comprende tutte quelle attività quotidiane necessarie per il benessere fisico, emotivo e sociale delle persone, in particolare di coloro che non sono in grado di provvedere autonomamente a se stessi. Queste attività, spesso svolte in ambito familiare e domestico, sono fondamentali per la società, ma spesso non vengono riconosciute né valorizzate adeguatamente.

Cosa comprende il lavoro di cura

  • Cura dei figli: accudire, educare, accompagnare i bambini nella loro crescita e sviluppo.
  • Assistenza agli anziani: prendersi cura delle necessità quotidiane degli anziani, aiutarli nelle attività di base e offrire loro compagnia e sostegno emotivo.
  • Assistenza ai disabili: fornire supporto alle persone con disabilità, aiutarle nelle attività quotidiane e favorire la loro inclusione sociale.
  • Lavori domestici: cucinare, pulire, fare la spesa, lavare i vestiti, stirare, ecc.
  • Supporto emotivo: ascoltare, confortare, offrire sostegno psicologico ai familiari e alle persone care.

Chi svolge il lavoro di cura

Il lavoro di cura è svolto principalmente dalle donne, sia all’interno della famiglia che come professioniste nel settore dell’assistenza. Questo squilibrio di genere ha radici storiche e culturali, ma è ancora oggi una realtà che penalizza le donne in termini di opportunità di lavoro, carriera e benessere personale.

Conseguenze del lavoro di cura non retribuito

  • Povertà femminile: le donne che si dedicano al lavoro di cura non retribuito sono più esposte al rischio di povertà,soprattutto in età avanzata.
  • Disuguaglianze di genere: il lavoro di cura non retribuito perpetua le disuguaglianze di genere, limitando le opportunità di partecipazione delle donne al mercato del lavoro e alla vita sociale.
  • Stress e sovraccarico: le donne che si occupano del lavoro di cura spesso sperimentano stress, sovraccarico e difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia.

Misure per valorizzare il lavoro di cura

  • Riconoscimento economico: introdurre forme di retribuzione o indennità per il lavoro di cura svolto in ambito familiare.
  • Servizi di supporto: potenziare i servizi pubblici di assistenza domiciliare, asili nido, scuole dell’infanzia e centri diurni per anziani e disabili.
  • Condivisione equa: promuovere una cultura della condivisione equa del lavoro di cura tra uomini e donne, sia in famiglia che nella società.
  • Politiche di conciliazione: adottare politiche aziendali e pubbliche che favoriscano la conciliazione tra lavoro e famiglia, come il congedo parentale paritario e il lavoro flessibile.

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