Lo Scambio sul Posto (SSP) è un meccanismo che consente ai proprietari di impianti fotovoltaici di immettere nella rete elettrica nazionale l’energia prodotta in eccesso rispetto al proprio consumo immediato. Questa energia viene poi "virtualmente" accumulata e resa disponibile al proprietario dell’impianto quando ne ha bisogno, ad esempio di notte o in giornate poco soleggiate.
In pratica, lo SSP funziona come una sorta di "conto energia":
- Produzione di energia: l’impianto fotovoltaico produce energia elettrica.
- Autoconsumo: una parte dell’energia prodotta viene consumata direttamente dal proprietario dell’impianto.
- Immissione in rete: l’energia prodotta in eccesso rispetto al consumo viene immessa nella rete elettrica nazionale.
- Prelievo dalla rete: quando l’impianto fotovoltaico non produce abbastanza energia (ad esempio di notte), il proprietario può prelevare dalla rete l’energia di cui ha bisogno.
- Contabilizzazione: il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) contabilizza l’energia immessa in rete e quella prelevata, calcolando il saldo energetico.
- Compensazione in bolletta: se il saldo energetico è positivo (cioè se l’energia immessa in rete è maggiore di quella prelevata), il proprietario dell’impianto riceve un rimborso in bolletta, proporzionale all’energia immessa. Se il saldo è negativo, il proprietario dovrà pagare la differenza.
Lo Scambio sul Posto è un’importante opportunità per i proprietari di impianti fotovoltaici, poiché consente di massimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta e di ridurre i costi in bolletta. Inoltre, contribuisce alla diffusione delle fonti rinnovabili e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
« Torna all'indice del Glossario