Gli scatti di anzianità sono aumenti automatici dello stipendio base di un lavoratore dipendente, che vengono riconosciuti periodicamente in base al numero di anni di servizio trascorsi presso la stessa azienda. Questo meccanismo retributivo è previsto dalla maggior parte dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e ha lo scopo di premiare la fedeltà e l’esperienza maturata dal dipendente nel corso del tempo.
Ecco alcuni aspetti chiave degli scatti di anzianità:
- Periodicità: gli scatti di anzianità vengono generalmente riconosciuti ogni due o tre anni, ma la frequenza può variare a seconda del CCNL applicato e del livello di inquadramento del lavoratore.
- Importo: l’aumento di stipendio previsto per ogni scatto è stabilito dal CCNL e può essere espresso in valore assoluto (ad esempio, 50 euro al mese) o in percentuale sullo stipendio base.
- Limiti: il numero massimo di scatti di anzianità che un lavoratore può maturare nel corso della sua carriera è generalmente definito dal CCNL.
- Effetti sulla retribuzione: gli scatti di anzianità contribuiscono ad aumentare gradualmente lo stipendio base del lavoratore, migliorando la sua condizione economica nel tempo.
Gli scatti di anzianità sono un elemento importante della retribuzione dei lavoratori dipendenti, in quanto riconoscono il valore dell’esperienza e della fedeltà all’azienda. Questo meccanismo incentiva i lavoratori a rimanere nella stessa azienda per un periodo prolungato, contribuendo alla stabilità e alla continuità del rapporto di lavoro.
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