Nell’era digitale, la figura del docente si evolve costantemente, intrecciando la solidità della tradizione didattica con la fluidità delle nuove tecnologie. Per gli aspiranti insegnanti della scuola secondaria di primo grado in Italia, questo significa non solo padroneggiare la propria materia, ma anche dimostrare competenze digitali specifiche. Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) rappresentano un crocevia fondamentale per l’ingresso nel mondo della scuola, e le certificazioni informatiche e digitali sono diventate una leva strategica per migliorare il proprio posizionamento. Questi attestati non sono semplici “pezzi di carta”, ma strumenti concreti che certificano abilità preziose, capaci di fare la differenza in un sistema competitivo basato sui punteggi.
Comprendere quali certificazioni sono riconosciute, quanto valgono e come si inseriscono nel più ampio quadro delle competenze richieste dal mercato europeo è essenziale. Questo articolo offre una guida completa per orientarsi nel panorama delle certificazioni digitali valide ai fini GPS, esplorando il loro valore non solo in termini di punteggio, ma anche come investimento per una professionalità docente moderna e consapevole. Un percorso che unisce la cultura mediterranea, storicamente aperta all’innovazione, con le esigenze di una scuola proiettata verso il futuro.
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Il Contesto Attuale: Scuola, Digitale e Tradizione
La scuola italiana sta vivendo una profonda trasformazione, spinta da iniziative come il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). L’obiettivo è integrare le tecnologie nell’insegnamento quotidiano per renderlo più efficace, inclusivo e coinvolgente. In questo scenario, le competenze digitali del corpo docente non sono più un optional, ma un requisito fondamentale. Il contesto europeo, con framework come il DigCompEdu (Digital Competence Framework for Educators), definisce standard chiari per le abilità che un insegnante deve possedere. Si va dalla gestione delle risorse digitali alla creazione di contenuti, fino alla valutazione degli apprendimenti tramite strumenti tecnologici. L’approccio italiano, e più ampiamente mediterraneo, si caratterizza per la volontà di non sostituire la tradizione, ma di arricchirla, usando il digitale come un ponte per valorizzare il patrimonio culturale e favorire nuove forme di apprendimento.
Cosa Sono le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS)
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono elenchi utilizzati dagli Uffici Scolastici Provinciali per assegnare gli incarichi di supplenza a tempo determinato, annuali (fino al 31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). Funzionano con un sistema a punteggio, dove ogni aspirante docente viene inserito in base alla somma dei punti derivanti da titoli di studio, esperienza di servizio e altri titoli culturali. Tra questi, le certificazioni informatiche e digitali giocano un ruolo cruciale. Per un aspirante docente della scuola secondaria, accumulare punti attraverso questi attestati può significare scalare posizioni in graduatoria e aumentare concretamente le possibilità di ottenere un incarico. Per una visione più ampia su come funzionano, è utile consultare la guida a punteggi, titoli e servizi per le GPS della secondaria.
Le Certificazioni Informatiche che Danno Punteggio
Secondo le normative ministeriali che regolano l’aggiornamento delle GPS, le certificazioni informatiche e digitali sono un titolo culturale valutabile. Ogni certificazione riconosciuta vale 0,5 punti. È possibile presentare fino a un massimo di quattro certificazioni, per un totale complessivo di 2 punti. Questo limite di quattro titoli è cumulativo e tiene conto anche delle certificazioni dichiarate negli aggiornamenti precedenti. Le tabelle di valutazione dei titoli, allegate alle ordinanze ministeriali, specificano quali attestati sono validi. È fondamentale che la certificazione sia rilasciata da un ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), garanzia della sua validità e qualità. Tra le più note e diffuse vi sono EIPASS, ICDL (ex ECDL), PEKIT, e corsi specifici su strumenti come LIM, Tablet e Coding.
Analisi delle Principali Certificazioni Riconosciute
La scelta della certificazione giusta dipende dalle proprie esigenze formative e dagli obiettivi professionali. Sebbene tutte le certificazioni riconosciute valgano 0,5 punti, ognuna ha un focus specifico che può arricchire diversamente il bagaglio di competenze di un docente. È importante orientarsi tra le opzioni più consolidate e apprezzate nel settore scolastico.
Certificazione EIPASS
L’EIPASS (European Informatics Passport) è una delle certificazioni più diffuse e riconosciute. Attesta il possesso di competenze informatiche a vari livelli, con percorsi specifici pensati per il mondo della scuola, come EIPASS Teacher. Questo percorso è progettato per fornire ai docenti le abilità necessarie per integrare efficacemente il digitale nella didattica, coprendo argomenti che vanno dalla sicurezza online all’uso di software per creare lezioni interattive. Il vantaggio principale di EIPASS è la sua modularità e la vasta rete di centri accreditati su tutto il territorio nazionale, che offrono corsi sia in presenza che online. Questo la rende una scelta flessibile e accessibile per molti aspiranti docenti.
Certificazione ICDL (ex ECDL)
La Patente Europea per l’Uso del Computer (ECDL), oggi nota come ICDL (International Certification of Digital Literacy), è lo standard di riferimento storico per la certificazione delle competenze digitali di base. La sua evoluzione in ICDL ha ampliato l’offerta formativa, con moduli che vanno oltre l’uso del pacchetto Office e includono la sicurezza informatica, la collaborazione online e il digital marketing. Per un docente, possedere una certificazione ICDL significa dimostrare una solida base di competenze operative, universalmente riconosciute a livello europeo. Sebbene alcuni la considerino più tradizionale, la sua solidità e il suo riconoscimento internazionale la mantengono una scelta valida e affidabile per incrementare il proprio punteggio GPS.
Certificazione PEKIT
La certificazione PEKIT (Permanent Education and Knowledge on Information Technology) si distingue per il suo approccio orientato alle competenze pratiche e all’uso concreto degli strumenti informatici in contesti reali. È strutturata in diverse fasi, partendo dalle competenze di base fino ad arrivare a quelle più specialistiche. Il focus è sulla capacità di utilizzare la tecnologia per raggiungere obiettivi specifici, una prospettiva molto utile per un insegnante che deve progettare attività didattiche digitali. La certificazione PEKIT è apprezzata per la sua aderenza alle esigenze del mondo del lavoro, inclusa la scuola, e rappresenta un’ottima alternativa per chi cerca un percorso formativo meno teorico e più vicino alla pratica quotidiana.
Oltre il Punteggio: Il Valore Reale delle Competenze Digitali
Ottenere fino a 2 punti nelle GPS è un obiettivo importante, ma il valore delle certificazioni digitali va ben oltre. Acquisire queste competenze significa trasformare il proprio modo di insegnare. Un docente digitalmente competente può creare lezioni più dinamiche utilizzando una Lavagna Interattiva Multimediale (LIM), progettare attività collaborative con Google Suite o sviluppare il pensiero computazionale degli studenti attraverso il Coding. Queste abilità permettono di personalizzare l’apprendimento, rendendolo più accessibile e inclusivo, e preparano gli studenti alle sfide di un mondo sempre più tecnologico. Investire nella propria formazione digitale è un passo fondamentale verso l’apprendimento permanente, una mentalità che arricchisce la professionalità del docente e migliora la qualità dell’istruzione offerta.
Come e Dove Conseguire le Certificazioni
Il percorso per ottenere una certificazione informatica inizia con la scelta di un ente accreditato dal MIM. Molti di questi enti, come EIPASS o AICA per l’ICDL, dispongono di una rete capillare di test center in tutta Italia. È possibile scegliere tra percorsi di formazione online, che offrono massima flessibilità, o corsi in presenza per chi preferisce un approccio più tradizionale. I costi possono variare a seconda della certificazione e della modalità scelta, ma è utile considerare questa spesa come un investimento sulla propria carriera. Generalmente, il processo prevede la frequenza di un corso (spesso facoltativo) e il superamento di un esame finale, che può essere suddiviso in più moduli. È consigliabile informarsi direttamente presso gli enti certificatori per conoscere i dettagli su costi, tempistiche e modalità d’esame.
Un Investimento per il Futuro Professionale
Considerare le certificazioni informatiche solo come un mezzo per scalare le graduatorie sarebbe riduttivo. Esse rappresentano un vero e proprio investimento strategico per il futuro professionale di un docente. Le competenze digitali sono trasversali e altamente richieste non solo nella scuola, ma in tutto il mercato del lavoro, anche a livello europeo. Saper utilizzare strumenti digitali avanzati, comprendere i principi della sicurezza informatica e gestire la comunicazione online sono abilità che aumentano l’occupabilità e aprono a nuove opportunità di carriera. Un docente con un solido profilo digitale è più preparato ad affrontare le sfide della didattica a distanza, a collaborare con colleghi a livello internazionale e a partecipare a progetti innovativi. Per questo, integrare queste competenze nel proprio percorso è una scelta lungimirante, simile a frequentare corsi di formazione professionale per rimanere competitivi.
Conclusioni

Le certificazioni informatiche e digitali sono diventate un elemento imprescindibile per chiunque aspiri a insegnare nella scuola secondaria di primo grado in Italia. Offrono un doppio vantaggio: da un lato, un incremento concreto del punteggio nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, con la possibilità di ottenere fino a 2 punti; dall’altro, l’acquisizione di competenze pratiche fondamentali per una didattica moderna, efficace e inclusiva. In un mondo che fonde tradizione e innovazione, il docente del futuro è colui che sa padroneggiare gli strumenti digitali per arricchire l’esperienza formativa dei propri studenti. Scegliere di investire in una o più certificazioni riconosciute dal MIM è una decisione strategica che ripaga non solo nell’immediato, ma che costruisce le fondamenta per una carriera solida e al passo con i tempi.
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Domande frequenti

Secondo le normative vigenti per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), è possibile presentare un massimo di quattro certificazioni informatiche. Ogni certificato viene valutato 0,5 punti, permettendo di accumulare un totale massimo di 2 punti. È importante notare che questo limite include anche i titoli già dichiarati negli aggiornamenti precedenti.
Le certificazioni più comuni e riconosciute dal Ministero dell’Istruzione includono EIPASS, ICDL (ex ECDL), PEKIT, e corsi specifici sull’uso didattico di LIM, Tablet e Monitor Touch. Anche le certificazioni su Coding, Google Suite e Microsoft sono valide ai fini del punteggio. Ciascuno di questi titoli, se riconosciuto, conferisce 0,5 punti.
Sì, secondo l’Ordinanza Ministeriale che regola le GPS (O.M. n. 88/2024), ogni certificazione informatica o digitale riconosciuta vale 0,5 punti. Non è prevista una distinzione di punteggio basata sulla tipologia o sul livello della certificazione. Pertanto, sia una certificazione di base che una avanzata contribuiscono in egual misura al punteggio, fino al raggiungimento del tetto massimo di 2 punti.
Generalmente, le certificazioni informatiche come EIPASS e PEKIT non hanno una scadenza. Tuttavia, è fondamentale verificare le specifiche di ogni singola certificazione. Se una certificazione precedentemente dichiarata dovesse scadere, può essere sostituita con una nuova per mantenere o aggiornare il punteggio. Le normative delle GPS non impongono una scadenza generalizzata, ma contano i titoli posseduti entro la data di presentazione della domanda.
Per incrementare il punteggio nelle GPS, oltre ai 2 punti massimi ottenibili con le certificazioni informatiche, è possibile inserire altri titoli. Tra questi, i Master di primo livello e i Corsi di Perfezionamento valgono 1 punto ciascuno. Le certificazioni linguistiche sono particolarmente vantaggiose, assegnando 3 punti per il livello B2, 4 per il C1 e fino a 6 per il C2. Anche il corso CLIL, se abbinato a una certificazione linguistica, può aggiungere ulteriori punti.