Nell’attuale panorama scolastico, caratterizzato da una continua evoluzione digitale, le competenze informatiche sono diventate un requisito imprescindibile per gli insegnanti della scuola dell’infanzia. Non si tratta più solo di un vantaggio, ma di una necessità per interagire efficacemente con le nuove generazioni di nativi digitali e per gestire le pratiche amministrative. In questo contesto, le certificazioni informatiche e digitali assumono un ruolo strategico, non solo per arricchire il proprio bagaglio di competenze, ma anche per migliorare il posizionamento nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Ottenere questi titoli permette di incrementare il proprio punteggio, un fattore decisivo per ottenere incarichi di supplenza.
Questo articolo si propone come una guida completa per orientarsi nel mondo delle certificazioni informatiche valide ai fini delle GPS per la scuola dell’infanzia. Analizzeremo quali sono i titoli riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), il punteggio attribuito a ciascuno di essi e le strategie migliori per massimizzare i benefici in termini di carriera e crescita professionale. Un percorso che unisce la necessità di innovazione, richiesta dal mercato europeo, con la valorizzazione di un approccio educativo che, nella cultura mediterranea, pone sempre al centro il bambino, in un equilibrio tra tradizione e modernità.
Iscriviti al nostro canale WhatsApp!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiIscriviti al nostro canale Telegram!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiNon restare indietro. Incrementa subito il tuo punteggio nelle graduatorie GPS per la Scuola dell’Infanzia. Scegli una delle nostre certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR e fai un passo decisivo verso il ruolo che desideri.

Il valore delle competenze digitali nella scuola dell’infanzia
L’integrazione della tecnologia nella didattica della scuola dell’infanzia non significa sostituire le attività tradizionali, ma arricchirle con nuovi strumenti. L’uso consapevole di dispositivi come la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) o i tablet può trasformare l’apprendimento in un’esperienza più coinvolgente e interattiva. Questi strumenti, se usati correttamente, stimolano la creatività, il pensiero critico e le capacità di problem solving dei bambini fin dai primi anni di vita. Le competenze digitali consentono agli insegnanti di creare lezioni dinamiche, accedere a una vasta gamma di risorse educative online e personalizzare i percorsi di apprendimento in base alle esigenze di ogni singolo alunno, promuovendo un’educazione inclusiva e al passo con i tempi.
Oltre all’aspetto didattico, la digitalizzazione ha investito anche la gestione amministrativa della scuola. La comunicazione con le famiglie, la compilazione del registro elettronico e la gestione della documentazione richiedono oggi competenze informatiche di base. Un insegnante in possesso di certificazioni specifiche dimostra non solo di saper utilizzare gli strumenti tecnologici, ma anche di comprendere le dinamiche della scuola digitale, un aspetto sempre più valutato positivamente dagli istituti scolastici. Investire nella propria formazione digitale significa, quindi, investire sulla qualità del proprio insegnamento e sulla propria professionalità.
Certificazioni informatiche e punteggio GPS: come funziona
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono lo strumento principale per l’assegnazione degli incarichi a tempo determinato nella scuola italiana. Il posizionamento in queste graduatorie dipende da un punteggio, calcolato sulla base dei titoli di studio, del servizio prestato e di altri titoli valutabili, tra cui, appunto, le certificazioni informatiche e digitali. Secondo le tabelle di valutazione dei titoli allegate all’ordinanza ministeriale, per ogni certificazione informatica riconosciuta viene attribuito un punteggio di 0,5 punti. È importante sottolineare che è possibile presentare un massimo di quattro certificazioni, per un totale complessivo di 2 punti.
Questa regola si applica sia alla prima che alla seconda fascia delle GPS per la scuola dell’infanzia e primaria. Il Ministero, attraverso una specifica FAQ, ha chiarito che non vi è distinzione tra “certificazioni informatiche” e “certificazioni digitali”, rendendo di fatto valutabili entrambe le tipologie. Questo apre a un ventaglio di opportunità formative per gli aspiranti docenti, che possono scegliere i percorsi più in linea con le proprie esigenze e ambizioni professionali. Acquisire questi titoli diventa una mossa strategica per chiunque desideri aumentare il punteggio nelle GPS e, di conseguenza, le proprie possibilità di ottenere un incarico.
Le principali certificazioni riconosciute dal MIUR
Il panorama delle certificazioni informatiche è vasto, ma ai fini delle GPS è fondamentale scegliere percorsi erogati da enti accreditati dal Ministero dell’Istruzione. Tra le più note e diffuse troviamo:
- EIPASS (European Informatics Passport): Riconosciuta a livello internazionale, offre diversi percorsi specifici per il mondo della scuola, come EIPASS Teacher, LIM, Tablet e Coding. Ogni certificazione è valutata 0,5 punti.
- PEKIT (Permanent Education and Knowledge on Information Technology): Anche questa certificazione, in particolare il percorso PEKIT Expert, è riconosciuta dal MIUR e valida per l’attribuzione di 0,5 punti.
- ICDL (International Certification of Digital Literacy): Conosciuta in passato come ECDL, è la “patente europea del computer” e attesta le competenze informatiche di base.
- Corsi specifici su strumenti didattici: Certificazioni relative all’uso della LIM, del Tablet o del Monitor Touch sono molto richieste e valutate, in quanto forniscono competenze pratiche immediatamente spendibili in aula.
- Coding e pensiero computazionale: Corsi che certificano competenze in programmazione e pensiero computazionale sono sempre più importanti, data l’introduzione di queste discipline fin dalla scuola primaria.
È essenziale verificare sempre che l’ente formatore sia presente negli elenchi ufficiali del MIUR per avere la certezza della validità del titolo conseguito. La maggior parte di questi percorsi può essere seguita online, offrendo massima flessibilità agli aspiranti docenti.
Strategie per massimizzare il punteggio
Dato il limite massimo di quattro titoli valutabili, è cruciale pianificare con attenzione quali certificazioni conseguire. Una strategia efficace consiste nel diversificare le competenze, scegliendo percorsi che coprano aree differenti ma complementari. Ad esempio, si potrebbe abbinare una certificazione di base come EIPASS 7 Moduli User a corsi più specifici e orientati alla didattica, come quelli su LIM, Tablet e Coding. Questa combinazione non solo garantisce il massimo punteggio possibile (2 punti), ma fornisce anche un set di abilità completo e moderno.
Un altro aspetto da considerare è l’equilibrio tra tradizione e innovazione, un tema centrale nella cultura educativa mediterranea. Mentre si acquisiscono competenze su strumenti digitali all’avanguardia, è importante saperli integrare in un progetto pedagogico solido, che valorizzi anche il gioco, la narrazione e le attività manuali. La tecnologia deve essere un mezzo per arricchire l’esperienza educativa, non il fine. Questa visione olistica è fondamentale per formare un insegnante di scuola dell’infanzia completo e preparato alle sfide del futuro, in linea con le competenze richieste a livello europeo.
Come inserire i titoli nella domanda GPS
La procedura per dichiarare le certificazioni informatiche nella domanda di inserimento o aggiornamento delle GPS è interamente digitalizzata e si svolge sul portale Istanze Online o sul portale unico del reclutamento (inPA). All’interno della domanda, è presente una sezione specifica dedicata ai “Titoli ulteriori rispetto al titolo di accesso”. Qui, l’aspirante docente deve inserire i dettagli di ciascuna certificazione posseduta, indicando l’ente che l’ha rilasciata e la data di conseguimento.
È fondamentale possedere la certificazione entro la data di scadenza per la presentazione delle domande. Il sistema calcolerà automaticamente il punteggio corrispondente, sommando 0,5 punti per ogni titolo valido fino al massimo di 2 punti. Si consiglia di conservare con cura gli attestati originali, in quanto gli uffici scolastici provinciali possono effettuare controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni. Una compilazione attenta e precisa è il primo passo per veder riconosciuto il proprio percorso formativo e per pianificare con successo il proprio cammino verso l’insegnamento, magari puntando a percorsi abilitanti come i 60 CFU per la scuola dell’infanzia.
Conclusioni

In un mondo del lavoro sempre più competitivo, e in un settore delicato come quello dell’educazione infantile, le certificazioni informatiche e digitali non sono più un optional. Per un aspirante docente della scuola dell’infanzia, rappresentano una doppia opportunità: da un lato, arricchiscono il profilo professionale con competenze pratiche e innovative, essenziali per una didattica moderna ed efficace; dall’altro, costituiscono un investimento strategico per migliorare il proprio posizionamento nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. L’acquisizione di un massimo di 2 punti può fare una differenza significativa nell’ottenimento di un incarico, avvicinando l’obiettivo della stabilità lavorativa.
Scegliere corsi riconosciuti dal MIUR, diversificare le proprie competenze e integrare l’innovazione tecnologica con un solido approccio pedagogico sono i passi chiave per costruire un profilo di successo. L’insegnante del futuro è colui che sa dialogare con la tradizione educativa, valorizzando la ricchezza della cultura mediterranea, e al contempo padroneggiare gli strumenti del presente per formare i cittadini di domani. Investire oggi nella propria formazione digitale è la scelta più lungimirante per chiunque ambisca a un ruolo da protagonista nella scuola che verrà.
Non restare indietro. Incrementa subito il tuo punteggio nelle graduatorie GPS per la Scuola dell’Infanzia. Scegli una delle nostre certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR e fai un passo decisivo verso il ruolo che desideri.
Domande frequenti

Per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) della scuola dell’infanzia, sono riconosciute diverse certificazioni informatiche e digitali. Tra le più comuni ci sono EIPASS, ICDL (ex ECDL), PEKIT, e corsi specifici sull’uso didattico di strumenti come la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), il Tablet, il Coding e il Monitor Touch. Anche le certificazioni relative a software come Google Suite sono valutabili. È importante che siano rilasciate da enti accreditati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).
Ogni singola certificazione informatica o digitale, purché riconosciuta, viene valutata 0,5 punti. È possibile presentare fino a un massimo di quattro titoli, per un punteggio complessivo che può arrivare fino a 2 punti. Questo limite si applica al totale delle certificazioni dichiarate, includendo anche quelle inserite negli aggiornamenti precedenti.
No, le certificazioni informatiche rilasciate da enti accreditati dal Ministero non hanno una scadenza di validità ai fini dell’inserimento in graduatoria. Tuttavia, se una certificazione dichiarata in passato fosse scaduta secondo i termini dell’ente erogatore, potrebbe essere sostituita con una nuova. È sempre consigliabile mantenersi aggiornati sulle competenze digitali, dato che il settore è in continua evoluzione.
Sì, ai fini delle GPS non c’è distinzione tra certificazioni informatiche e certificazioni digitali. Entrambe le tipologie sono considerate valide per l’attribuzione del punteggio. Pertanto, un candidato può inserire un mix di certificazioni, come ad esempio EIPASS, LIM, Tablet e Coding, fino al raggiungimento del limite massimo di quattro titoli.
Per verificare che un ente sia accreditato, è fondamentale consultare l’elenco ufficiale pubblicato e aggiornato periodicamente sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Molti enti certificatori, come Certipass (per EIPASS), indicano chiaramente il loro accreditamento sui propri siti web. È importante distinguere tra l’ente erogatore del corso e l’ente aggregatore che lo vende, poiché nell’elenco ministeriale compare solo l’ente erogatore accreditato.