Per i laureati in Storia e Filosofia che aspirano a una carriera nell’insegnamento, le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) rappresentano un passaggio fondamentale. Scalare queste graduatorie è un obiettivo cruciale per ottenere incarichi a tempo determinato e, in prospettiva, per l’immissione in ruolo. Una strategia efficace per raggiungere questo scopo è arricchire il proprio profilo con titoli culturali specifici, come master e corsi di perfezionamento, che attribuiscono punteggio aggiuntivo. Questi percorsi non solo migliorano il posizionamento in graduatoria, ma offrono anche l’opportunità di approfondire competenze che fondono tradizione e innovazione, con uno sguardo al contesto culturale mediterraneo ed europeo.
La scelta del percorso formativo post-laurea deve essere ponderata e strategica. Non si tratta solo di accumulare punti, ma di investire in una formazione qualificante che possa realmente fare la differenza in aula. Per un laureato in discipline umanistiche, coniugare il sapere tradizionale con le nuove metodologie didattiche e le tecnologie digitali è una sfida e, al contempo, una grande opportunità. Percorsi focalizzati sulla didattica innovativa, sulla gestione del patrimonio culturale o sugli studi europei possono aprire nuove prospettive professionali e rendere il profilo del docente più competitivo e moderno.
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Clicca qui per iscrivertiAumenta il tuo punteggio nelle graduatorie GPS per la classe di concorso A-19 (Filosofia e Storia). Scopri i Master e i corsi di perfezionamento online riconosciuti dal MIUR, pensati per integrare le tue competenze e garantirti i punti necessari per scalare la classifica. Scegli ora il percorso formativo più adatto a te.

Comprendere il sistema di punteggio GPS per la classe A-19
Per pianificare efficacemente la propria formazione, è indispensabile conoscere il funzionamento delle tabelle di valutazione dei titoli allegate all’ordinanza ministeriale che regola le GPS. Per la classe di concorso A-19 (Filosofia e Storia), così come per le altre, il punteggio deriva da diversi elementi: il voto di laurea, il servizio prestato e, appunto, i titoli culturali aggiuntivi. Un’attenta analisi di queste tabelle permette di identificare quali titoli offrono il maggior incremento di punteggio e di orientare le proprie scelte formative. Una pianificazione strategica è essenziale per massimizzare le possibilità di ottenere incarichi.
I titoli valutabili sono numerosi e diversificati. Tra questi, i Master di I e II livello, i corsi di perfezionamento, le certificazioni informatiche e quelle linguistiche giocano un ruolo di primo piano. Ogni titolo posseduto deve essere dichiarato per ogni graduatoria in cui si è inseriti, per garantire una corretta valutazione da parte degli Uffici Scolastici Provinciali. Investire nella formazione continua è quindi una leva cruciale non solo per aggiornare le proprie competenze, ma anche per migliorare progressivamente la propria posizione in graduatoria.
Master di I livello: un punto strategico
Un Master di I livello, del valore di 1500 ore e 60 CFU, rappresenta una delle opzioni più solide per chi vuole aumentare il proprio punteggio. Secondo le tabelle ministeriali, il conseguimento di un Master vale 1 punto nelle GPS. Molte università, anche telematiche, offrono percorsi specifici per la classe di concorso A-19, pensati per fornire competenze didattiche e disciplinari aggiornate. Questi master mirano a formare docenti capaci di conciliare conoscenze settoriali con una moderna sensibilità didattica, sviluppando abilità necessarie per un efficace processo di insegnamento-apprendimento.
Esistono numerosi master e corsi utili per aumentare il punteggio docenti, focalizzati sull’insegnamento della filosofia e della storia negli istituti secondari. Questi percorsi sono rivolti sia a neolaureati che intendono accedere alla professione, sia a docenti già in servizio che desiderano aggiornarsi. La scelta può spaziare da master più tradizionali a percorsi innovativi che integrano, ad esempio, la storia e la filosofia della scienza e della tecnologia, creando figure interdisciplinari capaci di dialogare tra le “due culture”. È importante notare che è possibile inserire fino a un massimo di tre titoli tra Master e Corsi di Perfezionamento, a patto che siano conseguiti in anni accademici differenti.
Corsi di perfezionamento: un’alternativa flessibile
Simili ai master per valore in termini di punteggio, i corsi di perfezionamento offrono un’altra via per ottenere 1 punto aggiuntivo nelle GPS. Questi corsi, anch’essi da 60 CFU, sono spesso pensati per approfondire specifiche metodologie didattiche o tematiche di grande attualità. Rappresentano una soluzione flessibile, rivolta sia a laureati che a diplomati, per arricchire il proprio bagaglio di competenze professionali. La loro durata e il focus mirato li rendono particolarmente adatti a chi cerca un aggiornamento specifico senza impegnarsi in un percorso di master completo.
La scelta di un corso di perfezionamento può essere strategica per colmare lacune specifiche o per specializzarsi in ambiti emergenti. Ad esempio, corsi sulla didattica inclusiva, sulla gestione dei conflitti in classe o sulle nuove tecnologie per l’insegnamento delle materie umanistiche possono fornire strumenti pratici e immediatamente spendibili nella professione. Come per i master, anche per i corsi di perfezionamento vale la regola di poter presentare fino a un massimo di tre titoli, purché conseguiti in anni accademici diversi.
Il valore aggiunto delle certificazioni
Oltre ai master e ai corsi di perfezionamento, le certificazioni informatiche e linguistiche rappresentano un tassello fondamentale per costruire un profilo competitivo e incrementare significativamente il proprio punteggio. Questi titoli, infatti, attestano competenze trasversali sempre più richieste nel mondo della scuola e riconosciute con un punteggio specifico nelle graduatorie.
Certificazioni informatiche: le competenze digitali
Nell’era della didattica digitale, possedere competenze informatiche certificate è un requisito quasi indispensabile. Le tabelle di valutazione delle GPS riconoscono 0,5 punti per ogni certificazione informatica, fino a un massimo di quattro titoli, per un totale di 2 punti. Sono valutabili diverse tipologie di certificazioni, come quelle sull’uso della LIM, del Tablet, sul Coding o su specifici software per la didattica. Molti enti formativi offrono pacchetti che includono più certificazioni, permettendo di massimizzare il punteggio con un unico percorso.
Certificazioni linguistiche e metodologia CLIL
La competenza linguistica è un altro elemento che riceve un’alta valutazione. Una certificazione di lingua inglese di livello B2 vale 3 punti, una di livello C1 ne vale 4, mentre il livello C2 conferisce ben 6 punti. Questo rende le certificazioni linguistiche uno degli investimenti più redditizi in termini di punteggio. È importante sottolineare che viene valutato un solo titolo per ciascuna lingua straniera, scegliendo quello con il punteggio maggiore.
Un’ulteriore opportunità è rappresentata dal corso di perfezionamento in metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Questo corso, se abbinato a una certificazione linguistica di livello almeno B2, attribuisce ulteriori 3 punti. Un docente di storia e filosofia con una certificazione C2 (6 punti) e il CLIL (3 punti) può quindi ottenere un totale di 9 punti, un incremento notevole che può fare la differenza nel posizionamento in graduatoria. Questo percorso formativo non solo aumenta il punteggio, ma abilita anche all’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera, una competenza sempre più richiesta nel contesto scolastico europeo. Per approfondire i requisiti e i vantaggi, è utile consultare una guida completa sulla metodologia CLIL.
Tradizione e innovazione: focus sul Mediterraneo e il mercato europeo
Per i laureati in Storia e Filosofia, la sfida è valorizzare il proprio sapere in un mercato del lavoro in continua evoluzione. Un modo per farlo è scegliere percorsi post-laurea che sappiano coniugare la solida base umanistica con le esigenze del presente. Master e corsi incentrati sul patrimonio culturale mediterraneo, sulla sua gestione e valorizzazione attraverso le nuove tecnologie (Digital Humanities), rappresentano una scelta strategica. Questi percorsi offrono sbocchi non solo nell’insegnamento, ma anche nel settore culturale, turistico ed editoriale, ampliando l’orizzonte professionale.
Allo stesso modo, è fondamentale guardare al contesto europeo. Master in Studi Europei, in Relazioni Internazionali o in Bioetica (un campo dove la filosofia trova applicazione pratica e attuale) possono fornire una prospettiva internazionale e competenze spendibili in un mercato del lavoro più ampio. L’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, ad esempio, promuove una didattica che unisce la tradizione a uno sguardo rivolto al futuro, con un’offerta formativa aperta all’innovazione e all’internazionalizzazione. Scegliere un percorso che integri la conoscenza della cultura classica e della storia mediterranea con le competenze digitali e una visione europea significa formare professionisti capaci di interpretare la complessità del mondo contemporaneo e di trasmetterla efficacemente alle nuove generazioni, rispondendo così anche alle esigenze del sistema di reclutamento scolastico.
Conclusioni

Per un laureato in Storia e Filosofia, aumentare il proprio punteggio nelle GPS è un obiettivo raggiungibile attraverso una pianificazione attenta e strategica della propria formazione. La combinazione di Master di I livello, corsi di perfezionamento, certificazioni informatiche e linguistiche, con un focus particolare sulla metodologia CLIL, rappresenta la via più efficace per scalare le graduatorie. Ogni punto guadagnato è un passo in più verso l’ottenimento di un incarico e la stabilizzazione professionale.
Tuttavia, la scelta dei titoli non deve essere guidata unicamente dal punteggio. È un’occasione per investire su se stessi, aggiornare le proprie competenze e aprirsi a nuovi orizzonti culturali e professionali. Percorsi che valorizzano il patrimonio mediterraneo attraverso l’innovazione digitale o che offrono una prospettiva europea possono arricchire il profilo del docente, rendendolo più completo e preparato ad affrontare le sfide della scuola contemporanea. In definitiva, una formazione continua e mirata è il miglior investimento per il proprio futuro professionale, unendo la passione per il sapere umanistico alla necessità di essere un insegnante efficace e innovativo nel 2025.
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Domande frequenti

Per aumentare il punteggio nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), un laureato in storia o filosofia può iscriversi a diversi percorsi. I Master di I e II livello, così come i Corsi di Perfezionamento da 60 CFU (1500 ore), valgono 1 punto ciascuno. Un’eccezione rilevante è il Master in ‘Insegnamento dell’italiano come lingua straniera L2’, che vale 3 punti. È possibile inserire fino a un massimo di tre titoli tra Master e corsi di perfezionamento, purché conseguiti in anni accademici differenti, per un totale di 3 punti. La coerenza del Master con la classe di concorso non è più un requisito per la sua valutazione.
Le certificazioni sono un ottimo modo per incrementare il punteggio. Ogni certificazione informatica (come LIM, Tablet, Coding, EIPASS) vale 0,5 punti, fino a un massimo cumulabile di 2 punti (corrispondenti a quattro certificazioni). Le certificazioni linguistiche hanno un peso maggiore: un livello B2 vale 3 punti, un C1 vale 4 punti e un C2 ben 6 punti. Inoltre, il corso CLIL (Content and Language Integrated Learning), se abbinato a una certificazione linguistica di livello B2 o superiore, aggiunge altri 3 punti.
Sì, è possibile sommare i punteggi, ma con delle limitazioni. Le tabelle di valutazione dei titoli per le GPS consentono di presentare un massimo di tre titoli accademici e culturali, tra cui rientrano Master di I e II livello e Corsi di Perfezionamento (da 60 CFU). Ognuno di questi titoli viene valutato 1 punto, ma devono essere stati conseguiti in anni accademici diversi. Quindi, si possono accumulare fino a 3 punti frequentando tre corsi (o master) in tre anni accademici separati.
Le tabelle ufficiali per la valutazione dei titoli sono sempre allegate all’Ordinanza Ministeriale che regola l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Per il biennio 2024/2026, il riferimento è l’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 maggio 2024. È fondamentale consultare questi documenti, disponibili sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e sui portali specializzati, per avere il dettaglio preciso dei punteggi assegnati a ogni titolo (es. Allegato A.3 e A.4 per la scuola secondaria).
Sì, il voto di laurea è la base di partenza del punteggio in GPS. La valutazione parte da 12 punti per un voto di 76/110. Per ogni voto in più rispetto a 76, si aggiungono 0,50 punti. Si può arrivare a un massimo di 29 punti con un voto di 110/110. Se si è ottenuta la lode, vengono aggiunti ulteriori 4 punti, per un totale di 33 punti.