Nell’era digitale, dove la vita quotidiana è scandita dall’uso di applicazioni e siti web, emerge una nuova opportunità di guadagno accessibile a molti: partecipare a test di usabilità. Le aziende, sempre più consapevoli dell’importanza di offrire un’esperienza utente impeccabile, sono disposte a pagare per ricevere feedback diretti. Questo apre le porte a chiunque possieda un computer o uno smartphone e desideri arrotondare lo stipendio, semplicemente navigando e condividendo le proprie impressioni. Non sono richieste competenze tecniche avanzate, ma piuttosto attenzione ai dettagli e capacità di esprimere chiaramente il proprio pensiero.
Il mercato dei test di usabilità è in piena espansione, non solo a livello globale ma anche nel contesto europeo e italiano. Questa attività si inserisce perfettamente in un quadro culturale, come quello mediterraneo, dove la tradizione del “passaparola” e del consiglio si evolve in forma digitale. L’opinione dell’utente diventa una risorsa preziosa che fonde innovazione e consuetudine. Le piattaforme specializzate mettono in contatto le aziende con i tester, creando un ecosistema in cui la qualità dei prodotti digitali migliora grazie al contributo di persone comuni, che possono così influenzare lo sviluppo tecnologico e, al contempo, ottenere un compenso.
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Cos’è un test di usabilità e perché è così importante
Un test di usabilità è un processo di valutazione di un prodotto digitale, come un sito web o un’applicazione, condotto da utenti reali. L’obiettivo è identificare problemi di navigazione, difficoltà di comprensione o qualsiasi ostacolo che possa compromettere l’esperienza complessiva. Durante un test, al partecipante viene chiesto di eseguire compiti specifici, come trovare un’informazione o completare un acquisto, mentre esprime ad alta voce i propri pensieri, dubbi e sensazioni. Questo metodo, noto come “think aloud”, permette ai team di sviluppo di comprendere il punto di vista dell’utente finale e di intervenire per migliorare il prodotto prima del suo lancio sul mercato.
L’importanza di questi test risiede nel loro potere di ridurre i rischi e i costi per le aziende. Lanciare un prodotto digitale che non risponde alle aspettative degli utenti può tradursi in un fallimento commerciale. Le statistiche dimostrano che investire in usabilità porta a un aumento delle conversioni e della soddisfazione del cliente. In un mercato competitivo, dove la permanenza di un’app su uno smartphone si decide in pochi secondi, garantire un’interfaccia intuitiva e funzionale è cruciale. Ecco perché le opinioni dei tester sono considerate una risorsa strategica per il successo di qualsiasi progetto digitale.
Come diventare un tester di siti e app
Iniziare a guadagnare con i test di usabilità è un percorso accessibile che non richiede particolari titoli di studio. Il primo passo consiste nel registrarsi su una delle numerose piattaforme online che mettono in contatto tester e aziende. Generalmente, è necessario avere almeno 16 o 18 anni, possedere un computer o uno smartphone con una connessione internet stabile e un microfono per registrare i commenti vocali. Molte piattaforme richiedono di parlare fluentemente la lingua del test, che spesso è la propria lingua madre, ma conoscere l’inglese può ampliare le opportunità.
Dopo la registrazione, solitamente viene richiesto di completare un breve test di qualificazione non retribuito. Questo serve a verificare la qualità dell’attrezzatura e la capacità del candidato di esprimere i propri pensieri in modo chiaro e utile. Una volta approvati, si inizia a ricevere inviti per partecipare a test retribuiti, selezionati in base al proprio profilo demografico e agli interessi. È un’attività flessibile, ideale per chi cerca un’entrata extra senza vincoli di orario, simile ad altre opportunità online come i sondaggi pagati.
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Le principali piattaforme attive in Italia e in Europa
Nel panorama europeo e italiano, diverse piattaforme offrono l’opportunità di diventare tester di prodotti digitali. Tra le più note a livello internazionale c’è UserTesting, che collabora con grandi marchi e permette di guadagnare testando siti e app. I compensi variano, ma in genere si aggirano intorno ai 10 dollari per un test di circa 20 minuti, con pagamenti effettuati tramite PayPal. Anche se il lavoro può essere incostante, rappresenta un modo per arrotondare.
Un’altra realtà interessante è UNGUESS, con la sua community di tester chiamata TRYBER. Si tratta della prima piattaforma italiana di crowdtesting, che vanta collaborazioni con brand importanti come Vodafone e Sky. I compensi partono da circa 20 euro per test semplici, ma possono raggiungere cifre molto più alte per progetti complessi. Altre opzioni valide includono Testapic, una piattaforma di origine francese molto attiva anche in Italia, che offre circa 7 euro per test di 15-20 minuti, e TestingTime, con sede in Svizzera, che propone test di usabilità per prodotti digitali e fisici. Queste piattaforme, insieme ad altre come uTest e Trymata, costituiscono un’ottima alternativa per diversificare le proprie fonti di guadagno.
Quanto si può guadagnare realmente
I guadagni derivanti dai test di usabilità possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la piattaforma utilizzata, la complessità e la durata del test. In generale, un test standard della durata di circa 20 minuti viene retribuito con una cifra che oscilla tra i 5 e i 20 euro. Ad esempio, piattaforme come UserTesting e Userfeel offrono tipicamente 10 dollari per un test di questa durata. Alcuni progetti più complessi o interviste dal vivo possono offrire compensi significativamente più alti, arrivando anche a 60 o 120 dollari per sessioni di 60-120 minuti.
È importante sottolineare che questa attività non garantisce un’entrata fissa e costante. Il numero di test disponibili dipende dal proprio profilo demografico, che deve corrispondere al target ricercato dall’azienda. Pertanto, è più realistico considerare i test di usabilità come un’opportunità per un’entrata extra piuttosto che una carriera a tempo pieno. Molti utenti riescono a guadagnare somme aggiuntive mensili che possono variare da poche decine a qualche centinaio di euro, a seconda della costanza e del numero di piattaforme a cui si è iscritti. È un’attività che si affianca bene ad altre forme di guadagno online, come guadagnare trascrivendo contenuti audio e video.
Tradizione e Innovazione: il ruolo del tester nella cultura mediterranea
Nel contesto culturale mediterraneo, e in particolare in Italia, la figura del tester di usabilità assume una valenza unica, fondendo tradizione e innovazione. La cultura italiana è storicamente basata sulla comunicazione orale, sul consiglio dell’esperto di fiducia e sul “passaparola”. Partecipare a un test di usabilità può essere visto come l’evoluzione digitale di questa abitudine: si offre il proprio parere per migliorare un prodotto, proprio come si farebbe con un artigiano locale o un negoziante di fiducia. Questa attività valorizza l’opinione individuale, trasformandola in un dato cruciale per l’innovazione tecnologica.
Le aziende che operano nel mercato europeo riconoscono l’importanza di adattare i loro prodotti alle specificità culturali locali. Un tester italiano, ad esempio, può fornire spunti unici legati a un certo stile di vita, a preferenze estetiche o a un modo particolare di interagire con la tecnologia. In questo senso, il tester non è solo un “cacciatore di bug“, ma un vero e proprio consulente culturale. Contribuire a rendere un’app di e-commerce più in linea con le abitudini d’acquisto italiane o un sito di prenotazioni più intuitivo per un turista europeo significa partecipare attivamente a un processo che rende la tecnologia più umana e vicina alle persone, unendo il pragmatismo dell’innovazione al valore della tradizione.
Vantaggi e svantaggi di questa attività
Partecipare a test di usabilità offre numerosi vantaggi, primo tra tutti la flessibilità. I tester possono lavorare da casa, scegliendo quando e quanto dedicare a questa attività, rendendola facilmente compatibile con altri impegni lavorativi o personali. Un altro punto di forza è la possibilità di guadagnare un’entrata extra in modo relativamente semplice, senza la necessità di competenze specialistiche. Inoltre, si ha l’opportunità di influenzare lo sviluppo di prodotti digitali di grandi marchi, contribuendo a migliorarli per tutti gli utenti. Questa attività può anche essere un modo per allenare il proprio spirito critico e rimanere aggiornati sulle ultime novità tecnologiche.
Tuttavia, esistono anche degli svantaggi da considerare. Il principale limite è l’incostanza delle opportunità di lavoro. Il numero di test disponibili è variabile e non sempre si rientra nel target demografico richiesto, quindi non può essere considerata una fonte di reddito stabile. Alcune piattaforme, inoltre, hanno un processo di valutazione dei test molto rigido e, se il feedback non è ritenuto di qualità sufficiente, il pagamento potrebbe essere rifiutato. Infine, sebbene l’attività sia flessibile, alcuni test, specialmente quelli dal vivo, richiedono disponibilità in orari specifici. È un’opportunità interessante, ma che richiede pazienza e le giuste aspettative, simile ad altre app che permettono di guadagnare con missioni nei negozi.
Conclusioni

Partecipare a test di usabilità per siti e app rappresenta un’opportunità concreta e accessibile per chiunque desideri guadagnare online nel mercato italiano ed europeo. Non richiede investimenti iniziali né competenze tecniche avanzate, ma valorizza l’opinione e l’esperienza quotidiana degli utenti. Questa attività si configura come un punto d’incontro tra la tradizione del consiglio e l’innovazione digitale, permettendo di influenzare attivamente la qualità dei prodotti che usiamo ogni giorno. Pur non potendo sostituire un’occupazione a tempo pieno a causa della sua natura discontinua, offre una notevole flessibilità e un’interessante fonte di reddito supplementare.
Per avere successo come tester, sono fondamentali l’attenzione ai dettagli, la capacità di comunicare in modo chiaro e la proattività nell’iscriversi a diverse piattaforme per massimizzare le opportunità. Affrontata con realismo e professionalità, questa attività può trasformare il tempo trascorso online in una risorsa economica, offrendo al contempo uno sguardo privilegiato sul futuro della tecnologia. In definitiva, diventare un tester di usabilità è un modo intelligente per far valere la propria voce nel mondo digitale e ottenere un compenso per un’abilità che tutti possediamo: quella di essere utenti.
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Domande frequenti

I guadagni variano in base alla piattaforma e alla complessità del test. Generalmente, un test standard di circa 20 minuti viene retribuito intorno ai 10€. Test più lunghi o sessioni moderate dal vivo possono arrivare a pagare cifre superiori, talvolta fino a 60-100€. Non è un’entrata fissa, ma può rappresentare un modo flessibile per guadagnare un extra mensile.
Per iniziare sono necessari pochi strumenti. Servono un computer o uno smartphone con una connessione internet stabile e un microfono, che può essere anche quello integrato nel dispositivo. Alcune piattaforme potrebbero richiedere anche una webcam. Fondamentale è avere un account su un sistema di pagamento online come PayPal, utilizzato dalla maggior parte dei siti per inviare i compensi.
No, non è necessario essere esperti. Anzi, le aziende cercano spesso il punto di vista di utenti comuni per capire la reale facilità d’uso dei loro prodotti. Le competenze più importanti sono l’attenzione ai dettagli, la capacità di seguire le istruzioni e, soprattutto, la bravura nell’esprimere a voce alta i propri pensieri e le proprie impressioni durante il test.
Dopo la registrazione su una piattaforma, si riceve una notifica per un test. Se il proprio profilo demografico è idoneo, si avvia il test. Viene richiesto di compiere determinate azioni su un sito o un’app (es. ‘cerca un prodotto e aggiungilo al carrello’) mentre un software registra lo schermo e la voce. Durante l’operazione, bisogna commentare ad alta voce ogni passaggio, esprimendo dubbi, impressioni e difficoltà. Al termine, si possono avere delle domande scritte a cui rispondere.
Esistono diverse piattaforme internazionali che operano anche in Italia. Tra le più conosciute ci sono UserTesting, uTest, Trymata (ex TryMyUI), Userlytics e la svizzera TestingTime. Esistono anche realtà nate in Italia come Unguess, che ha una community di tester chiamata TRYBER. È consigliabile iscriversi a più piattaforme per aumentare le possibilità di ricevere inviti ai test.