Il mercato della moda di seconda mano sta vivendo una crescita esponenziale, trasformandosi da nicchia a fenomeno di massa. In Italia, piattaforme come Vinted e Depop sono diventate protagoniste di questa rivoluzione, offrendo a chiunque la possibilità di trasformare abiti inutilizzati in un’opportunità di guadagno. Questo cambiamento non è solo una risposta alla crisi economica, ma riflette una nuova sensibilità culturale verso la sostenibilità e l’unicità. L’economia dell’usato, infatti, ha generato in Italia un valore record di 27 miliardi di euro, pari all’1,2% del PIL, con il settore online che ha raggiunto i 14,4 miliardi. Questa guida esplora come navigare con successo nel mondo di Vinted e Depop, due delle app più influenti nel panorama europeo.
Scegliere di vendere vestiti usati online non è più visto come una seconda scelta, ma come un modo intelligente e moderno di consumo. Le motivazioni sono diverse: il 77% degli utenti lo fa per liberare spazio in casa, mentre il 36% è spinto dal desiderio di riciclare, ottenendo un guadagno medio di 850 euro all’anno. Questo trend è particolarmente forte tra le generazioni più giovani, come Millennial e Gen Z, sempre più attente a una moda consapevole e autentica. La crescente popolarità di queste piattaforme ha trasformato la compravendita tra privati (C2C) in un modello di business consolidato, sdoganato anche grazie a campagne pubblicitarie mirate e a un’esperienza utente sempre più simile a quella dell’e-commerce tradizionale.
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Vinted e Depop: Due Piattaforme a Confronto
Sebbene entrambe le app facilitino la compravendita di abiti usati, Vinted e Depop si rivolgono a pubblici diversi e operano con modelli differenti. Capire queste differenze è fondamentale per scegliere la piattaforma più adatta ai propri articoli e obiettivi di guadagno. La scelta dipende molto dalla tipologia di capi che si intende vendere e dal pubblico che si vuole raggiungere.
Vinted è spesso descritta come la piattaforma ideale per chi vuole “svuotare l’armadio”. Il suo punto di forza è l’assenza di commissioni per il venditore, il che la rende perfetta per vendere articoli di fast fashion o capi su cui non si punta a un grande margine di profitto. La sua community è vasta ed eterogenea, composta da persone in cerca di affari e occasioni. L’algoritmo di Vinted tende a dare visibilità anche ai nuovi venditori con pochi follower, rendendo più semplice iniziare a vendere.
Depop, al contrario, si posiziona come una vetrina più curata, quasi un negozio virtuale. È la piattaforma ideale per articoli unici, vintage, di marca o di tendenza, dove è possibile spuntare prezzi più alti. La sua community è più giovane, attenta alla moda e alla self-expression. Tuttavia, Depop trattiene una commissione del 10% sul prezzo di vendita (spedizione inclusa) e richiede un maggiore impegno nella cura del profilo per ottenere visibilità, favorendo spesso influencer o utenti con una community già consolidata.
Creare Annunci Efficaci: La Chiave del Successo
Per vendere con successo su Vinted e Depop, non basta caricare una foto. È necessario creare annunci che catturino l’attenzione e convincano i potenziali acquirenti. La qualità delle immagini e la cura delle descrizioni sono determinanti per distinguersi in un mercato affollato.
L’arte della fotografia: come valorizzare i tuoi capi
Le fotografie sono il primo punto di contatto tra il prodotto e l’acquirente. Immagini di alta qualità possono aumentare le vendite in modo significativo. Non serve essere fotografi professionisti, ma seguire alcuni accorgimenti è fondamentale. Utilizza una buona illuminazione, preferibilmente luce naturale, per far risaltare colori e texture dei tessuti. Uno sfondo neutro e pulito aiuta a mantenere l’attenzione sul capo. È consigliabile mostrare l’articolo da diverse angolazioni (fronte, retro, lato) e includere scatti di dettagli come etichette, bottoni e cuciture, che ne attestano l’autenticità e la qualità. Presentare i capi indossati, su un manichino o con la tecnica del flat lay (disposti su una superficie piana), aiuta gli acquirenti a visualizzarne la vestibilità.
Scrivere descrizioni che vendono
Una descrizione ben scritta completa il lavoro delle fotografie, fornendo dettagli che un’immagine non può comunicare. Non limitarti a un elenco di caratteristiche; racconta una storia. Parla al tuo cliente ideale, anticipando le sue domande: come veste il capo? Per quale occasione è adatto? Sii onesto sulle condizioni dell’articolo, segnalando eventuali difetti per costruire un rapporto di fiducia. Utilizza parole chiave pertinenti nel titolo e nella descrizione per migliorare la visibilità dell’annuncio nelle ricerche. Includere le misure, soprattutto per capi vintage o di brand internazionali con sistemi di taglie diversi, è un dettaglio molto apprezzato. Una descrizione efficace non è solo informativa, ma anche persuasiva, capace di creare un legame emotivo con il prodotto.
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Logistica e Spedizioni: Gestire la Vendita
Una volta conclusa la vendita, la gestione della spedizione diventa un passaggio cruciale per garantire una buona esperienza all’acquirente e ricevere recensioni positive. Vinted e Depop gestiscono questo aspetto in modi molto diversi. È importante conoscere le opzioni per evitare problemi e ottimizzare i costi.
Su Vinted, il processo è largamente integrato e semplificato per il venditore. L’acquirente sceglie e paga il metodo di spedizione al momento dell’acquisto, e il venditore riceve un’etichetta prepagata. Le opzioni includono diversi corrieri come UPS, Poste Italiane e InPost. Questo sistema protegge il venditore e rende la spedizione più economica e tracciabile per l’acquirente. È fondamentale utilizzare l’etichetta fornita da Vinted per non incorrere nell’annullamento dell’ordine.
Depop, invece, lascia la responsabilità della spedizione interamente al venditore. Questo offre maggiore flessibilità ma richiede anche più organizzazione. Il venditore deve informarsi sui costi dei diversi corrieri, stimare un prezzo da includere nell’annuncio e decidere se addebitarlo all’acquirente o offrirlo gratuitamente. Sebbene Depop consigli spedizioni tracciate, non offre un servizio integrato, rendendo il venditore responsabile della corretta gestione del pacco fino alla consegna. Per chi vende, può essere utile esplorare opzioni come i servizi postali o piattaforme di spedizione online per trovare le tariffe più convenienti.
Tradizione e Innovazione nel Mercato Mediterraneo
Il successo del second-hand in Italia e nel bacino del Mediterraneo si nutre di un affascinante intreccio tra tradizione e innovazione. Da un lato, c’è un ritorno al valore dell’oggetto che dura nel tempo, una reazione culturale al consumismo sfrenato del fast fashion. Dall’altro, la tecnologia e i modelli di business innovativi hanno reso l’usato accessibile, desiderabile e persino di tendenza. Questo fenomeno non è più relegato a mercatini periferici, ma è diventato centrale nelle abitudini di consumo, specialmente per le nuove generazioni.
La cultura mediterranea, con la sua storica influenza sulla moda e sull’estetica, gioca un ruolo chiave. L’eleganza disinvolta, l’attenzione ai tessuti e l’idea di uno stile senza tempo si sposano perfettamente con la filosofia del pre-loved. Le piattaforme digitali non hanno fatto altro che modernizzare questa attitudine, trasformando la ricerca di un capo unico in un’esperienza di shopping online coinvolgente, simile a quella dei social media. In questo contesto, vendere un abito non è solo una transazione economica, ma un modo per partecipare a un’economia circolare, dare nuova vita a un oggetto e, in un certo senso, raccontare una storia. Per chi desidera approfondire le dinamiche del guadagno online, esistono molteplici strade, come quelle esplorate nella guida alle affiliazioni Amazon o le opportunità offerte da app che permettono di vendere foto e video.
Conclusioni

Guadagnare vendendo vestiti usati su Vinted e Depop è un’opportunità concreta e accessibile a tutti. Il mercato del second-hand in Italia e in Europa è in piena espansione, sostenuto da una crescente consapevolezza verso la sostenibilità e da un cambiamento nelle abitudini di consumo. Per avere successo, è essenziale comprendere le peculiarità delle diverse piattaforme, scegliendo quella più in linea con i propri articoli e obiettivi. La cura nella presentazione dei prodotti, attraverso fotografie di qualità e descrizioni dettagliate, rimane il fattore determinante per attrarre acquirenti e concludere le vendite. Infine, una gestione efficiente delle spedizioni e un’interazione trasparente con la community contribuiscono a costruire una reputazione solida e a trasformare una semplice attività di “svuota armadio” in una fonte di guadagno costante e gratificante.
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Domande frequenti

Il guadagno varia molto in base alla qualità e al brand dei capi, alla cura del profilo e alla strategia di prezzo. Utenti occasionali possono arrotondare lo stipendio con qualche decina o centinaia di euro al mese, mentre venditori più strategici, che trattano capi firmati o vintage ricercati, possono trasformarla in un’entrata economica più consistente. Su Depop, orientato a un pubblico attento ai trend, si possono spuntare prezzi mediamente più alti, mentre Vinted, con la sua assenza di commissioni per il venditore, massimizza il profitto su ogni singolo pezzo venduto, anche se a prezzi generalmente più bassi.
La scelta dipende da cosa vendi e a chi. **Vinted** è ideale per chi vuole vendere una vasta gamma di articoli (non solo moda) in modo semplice e senza pagare commissioni sul venduto, puntando sulla quantità e su prezzi competitivi. **Depop** è più indicato per capi vintage, streetwear e pezzi unici o di tendenza, rivolgendosi a una community più giovane e attenta allo stile. Su Depop i prezzi di vendita possono essere più alti, ma la piattaforma trattiene una commissione del 10%. Molti venditori scelgono di usare entrambe le piattaforme per massimizzare la visibilità.
In Italia, la vendita occasionale di beni personali usati non è soggetta a tassazione. Non devi quindi dichiarare i guadagni se vendi oggetti del tuo armadio. La situazione cambia se l’attività diventa continuativa e commerciale, cioè se compri per rivendere sistematicamente. La direttiva europea DAC7 obbliga piattaforme come Vinted a comunicare alle autorità fiscali i dati dei venditori che superano 30 vendite o 2.000€ di guadagni in un anno, ma questo non introduce nuove tasse per i venditori privati.
Per foto efficaci, la luce naturale è fondamentale: scatta di giorno e vicino a una finestra, evitando il flash. Usa uno sfondo neutro e ordinato per far risaltare il capo. Mostra il vestito indossato o su una gruccia per farne capire la vestibilità e scatta più foto da diverse angolazioni, includendo dettagli come etichette, tessuti e soprattutto eventuali difetti per massima trasparenza. Non usare filtri che alterino i colori reali del prodotto.
Su **Vinted**, la spedizione è integrata e a carico dell’acquirente. Il venditore riceve un’etichetta prepagata e deve solo imballare il pacco e portarlo al punto di ritiro indicato (es. UPS, Poste Italiane, InPost). Su **Depop**, la gestione è più flessibile: il venditore può scegliere il corriere che preferisce e decidere se includere i costi di spedizione nel prezzo o addebitarli all’acquirente. Questa autonomia richiede però al venditore di organizzare attivamente la spedizione.