Insegnare Arte: Guida a Titoli, CFU e Abilitazione

Vuoi insegnare Arte e Immagine? La guida completa ai requisiti: scopri quali titoli, CFU e abilitazione sono necessari per accedere alla cattedra e iniziare il tuo percorso.

In Breve (TL;DR)

Scopri quali sono i titoli di studio, i CFU e i percorsi di abilitazione necessari per accedere all’insegnamento della materia di arte e immagine nelle scuole.

Approfondiamo i passaggi amministrativi, i consigli per aumentare il punteggio e le strategie per pianificare il tuo percorso fino al ruolo.

Infine, l’articolo illustra le strategie per aumentare il punteggio in graduatoria e gli step burocratici necessari per ottenere l’abilitazione e il ruolo.

Diventare insegnante di Arte e Immagine è un percorso che unisce passione per la creatività, solide competenze accademiche e una profonda comprensione del patrimonio culturale. Questa professione richiede un iter formativo specifico, definito da normative precise che regolano i titoli di studio, i crediti formativi universitari (CFU) e le procedure di abilitazione. Per chi aspira a formare le nuove generazioni, trasmettendo l’importanza del linguaggio visivo, è fondamentale conoscere ogni passaggio di questo cammino. Significa non solo formare artisti, ma educare cittadini consapevoli della bellezza e della storia che li circonda.

L’insegnamento dell’arte in Italia si colloca in un contesto unico, quello mediterraneo, un crocevia di civiltà che ha dato vita a un patrimonio artistico ineguagliabile. Il docente di oggi ha il compito di fare da ponte tra questa ricca tradizione e le spinte innovative della contemporaneità. Deve saper utilizzare tanto le tecniche classiche quanto gli strumenti digitali, preparando gli studenti a un mondo in cui la comunicazione per immagini è sempre più centrale. Navigare tra i requisiti burocratici è il primo passo per trasformare questa vocazione in una professione concreta e riconosciuta.

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Lavagna con rappresentazione schematica del percorso per l'insegnamento: icona di laurea, crediti cfu e simbolo di abilitazio
Il cammino per diventare docente di Arte e Immagine richiede titoli specifici e CFU. Approfondisci i requisiti necessari per accedere all’insegnamento.

Il Ruolo dell’Insegnante di Arte e Immagine Oggi

L’insegnante di Arte e Immagine nella scuola secondaria di primo grado svolge un ruolo cruciale. Non si limita a insegnare tecniche di disegno o a narrare la storia dell’arte, ma educa lo sguardo degli studenti. Il suo compito è fornire gli strumenti per comprendere, interpretare e rielaborare criticamente la realtà attraverso il linguaggio visivo. Questo approccio integra la tradizione, radicata nel patrimonio artistico italiano e mediterraneo, con l’innovazione, esplorando le nuove frontiere della creatività digitale. La sua figura professionale è quella di un mediatore culturale che stimola la creatività e il pensiero critico, competenze trasversali indispensabili per i cittadini del domani.

In un contesto europeo sempre più interconnesso, la capacità di dialogare con culture diverse attraverso l’arte diventa una competenza fondamentale. Il docente promuove progetti che valorizzano il patrimonio locale mettendolo in connessione con altre realtà europee, ad esempio attraverso programmi come Erasmus+. L’obiettivo è superare una visione puramente nozionistica della materia per abbracciare un approccio laboratoriale e progettuale. In questo modo, l’ora di arte diventa un’officina di idee, un luogo dove si impara a “fare” e a “pensare” in modo creativo, coniugando manualità e intelletto.

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Le Classi di Concorso per Arte e Immagine

Per accedere all’insegnamento di Arte e Immagine, il primo passo è identificare la corretta classe di concorso. A seguito della razionalizzazione attuata con il Decreto Ministeriale 255 del 22 dicembre 2023, la materia è stata unificata sotto la nuova classe di concorso A-01 Disegno e storia dell’arte nell’istruzione secondaria di I e II grado. Questa nuova classe accorpa le precedenti A-01 (Arte e immagine nella scuola secondaria di I grado) e A-17 (Disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado).

Nonostante l’accorpamento, il sistema mantiene una distinzione dei ruoli attraverso specifici sottocodici per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Chi ottiene l’abilitazione nella nuova classe A-01 è abilitato per entrambi i gradi di istruzione. Questo cambiamento mira a una maggiore flessibilità e semplificazione del sistema di reclutamento, pur garantendo che i docenti posseggano le competenze adeguate per i rispettivi livelli scolastici. La conoscenza della propria classe di concorso è il punto di partenza per verificare tutti i requisiti successivi.

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Requisiti di Accesso: I Titoli di Studio Ammessi

L’accesso all’insegnamento nella classe di concorso A-01 è consentito a chi possiede specifici titoli di studio. La normativa prevede una vasta gamma di lauree del vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS), lauree magistrali (LM) e diplomi accademici di I e II livello. È fondamentale che il proprio titolo rientri tra quelli elencati nelle tabelle ministeriali per poter procedere con i passaggi successivi. La verifica del proprio percorso di studi è un’operazione preliminare e indispensabile per ogni aspirante docente.

Lauree del Vecchio Ordinamento, Specialistiche e Magistrali

I titoli universitari che consentono l’accesso includono lauree come Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Design e Storia dell’Arte. Tra le lauree magistrali (LM) più comuni troviamo la LM-4 Architettura e ingegneria edile-architettura, la LM-12 Design, e la LM-89 Storia dell’arte. Per alcune lauree, l’accesso è diretto, mentre per altre è necessario aver maturato un certo numero di crediti formativi in specifici settori scientifico-disciplinari durante il percorso universitario. Ad esempio, per la LM-10 (Conservazione dei beni architettonici ed ambientali) sono richiesti almeno 60 CFU nel settore ICAR/17.

Diplomi Accademici di Secondo Livello

Oltre ai percorsi universitari, anche i titoli rilasciati dalle istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) sono validi per l’accesso. In particolare, sono ammessi i Diplomi Accademici di II livello rilasciati dalle Accademie di Belle Arti e i Diplomi di II livello degli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche (ISIA). Questi percorsi, fortemente professionalizzanti, offrono una preparazione specifica nel campo delle arti visive e del design, perfettamente in linea con le competenze richieste per l’insegnamento della materia.

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I CFU Necessari per la Classe di Concorso A-01

Oltre al titolo di studio, spesso è richiesto il possesso di un determinato numero di Crediti Formativi Universitari (CFU) in specifici Settori Scientifico-Disciplinari (SSD). Questi crediti garantiscono che il candidato abbia una preparazione completa e mirata sugli argomenti che dovrà insegnare. Per la classe di concorso A-01, i settori di riferimento sono principalmente quelli dell’area artistica (L-ART) e dell’architettura (ICAR). La mancanza di questi CFU rappresenta un debito formativo che deve essere colmato prima di poter accedere ai percorsi di abilitazione o ai concorsi.

Secondo le normative più recenti, per molti titoli di studio è richiesto il possesso di almeno 48 CFU nei settori ICAR e L-ART. La distribuzione di questi crediti è specificata nel dettaglio: ad esempio, possono essere richiesti 16 CFU in ICAR/17 (Disegno) e altri crediti distribuiti tra settori come L-ART/01 (Storia dell’arte medievale), L-ART/02 (Storia dell’arte moderna), L-ART/03 (Storia dell’arte contemporanea) e L-ART/04 (Museologia e critica artistica e del restauro). È essenziale controllare la tabella ministeriale corrispondente al proprio titolo di studio per verificare l’esatta composizione dei CFU richiesti.

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Il Percorso per l’Abilitazione: La Riforma dei 60 CFU

L’abilitazione all’insegnamento è un requisito obbligatorio per ottenere un contratto a tempo indeterminato. La recente riforma del reclutamento docenti, delineata dal DPCM del 4 agosto 2023, ha introdotto i percorsi abilitanti da 60 CFU. Questi percorsi sostituiscono i precedenti 24 CFU e rappresentano il nuovo standard per la formazione iniziale degli insegnanti. Sono organizzati dalle università e dalle istituzioni AFAM e includono discipline pedagogiche, metodologie didattiche specifiche per la materia e un tirocinio pratico nelle scuole.

L’obiettivo di questa riforma è fornire una preparazione più robusta e professionalizzante, che integri le conoscenze disciplinari con le competenze pratiche necessarie per gestire una classe. Il percorso da 60 CFU è strutturato per essere completato parallelamente o dopo la laurea magistrale. Esistono anche percorsi abbreviati da 30 o 36 CFU per specifiche categorie di candidati, come coloro che hanno già esperienza di insegnamento o sono già abilitati in un’altra classe di concorso. Per una visione completa, è utile consultare una guida ai percorsi 60 CFU che dettaglia requisiti, costi e modalità di accesso.

Dall’Accesso all’Insegnamento: Concorsi e Graduatorie GPS

Una volta in possesso dei titoli e dei CFU necessari, si aprono due strade principali per entrare nel mondo della scuola: i concorsi pubblici e l’inserimento nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Il concorso ordinario è la via maestra per l’immissione in ruolo, ovvero per ottenere una cattedra a tempo indeterminato. Superare un concorso, che prevede prove scritte e orali, garantisce l’accesso a una graduatoria di merito da cui si attinge per le assunzioni. La preparazione richiede uno studio approfondito del programma specifico della classe di concorso A-01.

Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono invece utilizzate per l’assegnazione di incarichi a tempo determinato (supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche). L’inserimento in queste graduatorie avviene su base periodica e il punteggio è determinato dai titoli di studio, dai CFU, dalle certificazioni e dal servizio svolto. Per molti aspiranti docenti, le GPS rappresentano il primo contatto con l’insegnamento, un’occasione per accumulare esperienza e punteggio in attesa di un concorso docenti o di ottenere l’abilitazione. È possibile incrementare la propria posizione nelle graduatorie GPS attraverso master e corsi di perfezionamento.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

Il percorso per diventare insegnante di Arte e Immagine in Italia è articolato e richiede una pianificazione attenta. Dalla scelta del titolo di studio universitario o accademico alla verifica meticolosa dei CFU richiesti, ogni passo è regolato da una normativa precisa. La recente introduzione dei percorsi abilitanti da 60 CFU ha ridefinito la formazione iniziale, puntando a una maggiore integrazione tra teoria e pratica. Affrontare i concorsi pubblici o inserirsi nelle graduatorie per le supplenze sono le tappe finali per trasformare l’aspirazione in una carriera stabile e gratificante. Diventare docente di arte significa assumersi la responsabilità di coltivare la creatività e la sensibilità estetica delle future generazioni, un compito di inestimabile valore per la società.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Quali lauree servono per insegnare Arte e Immagine?

Per insegnare Arte e Immagine (classe di concorso A-01 per la scuola secondaria di I grado e A-17 per il II grado) sono valide diverse lauree. Tra le principali ci sono le lauree magistrali in Architettura (LM-4), Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali (LM-10), Design (LM-12), Storia dell’Arte (LM-89) e i Diplomi Accademici di II livello delle Accademie di Belle Arti. È fondamentale, però, che il proprio piano di studi includa specifici Crediti Formativi Universitari (CFU) come richiesto dalla normativa vigente.

Cosa sono i CFU e quanti ne servono per la classe di concorso di Arte?

I CFU (Crediti Formativi Universitari) sono l’unità di misura del lavoro di apprendimento richiesto a uno studente. Per accedere all’insegnamento di Arte, oltre alla laurea, è necessario possedere un certo numero di CFU in specifici settori scientifico-disciplinari (SSD). Ad esempio, per alcune lauree può essere richiesto di avere almeno 48 o 60 CFU in settori come L-ART (discipline artistiche) e ICAR (discipline di architettura e disegno). Il numero esatto e i settori specifici variano in base al titolo di studio posseduto e alla normativa in vigore al momento del conseguimento della laurea, quindi è essenziale controllare le tabelle ministeriali.

L’abilitazione all’insegnamento è sempre obbligatoria per iniziare?

No, non sempre. È possibile iniziare a insegnare tramite le supplenze iscrivendosi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) anche senza abilitazione, purché si posseggano il titolo di studio e i CFU richiesti. Tuttavia, l’abilitazione è un requisito fondamentale per poter partecipare ai concorsi per i ruoli a tempo indeterminato e garantisce un punteggio più alto nelle graduatorie. I nuovi percorsi abilitanti (da 60, 30 o 36 CFU a seconda dei casi) sono la via principale per ottenere l’abilitazione.

Come posso recuperare i CFU mancanti per la mia classe di concorso?

Se dal controllo del tuo piano di studi risulta che ti mancano dei CFU per accedere a una classe di concorso, puoi integrarli in diversi modi. La soluzione più comune è iscriversi a corsi singoli universitari presso atenei, anche telematici, che permettono di sostenere esattamente gli esami mancanti. Un’altra opzione è frequentare un Master di I livello specifico per l’integrazione CFU, che oltre a colmare le lacune formative, fornisce anche punteggio aggiuntivo per le graduatorie.

Una volta ottenuti i requisiti, qual è il percorso per diventare insegnante di ruolo?

Una volta in possesso di laurea e CFU necessari, il percorso per diventare insegnante di ruolo prevede diversi passaggi. Il primo è ottenere l’abilitazione all’insegnamento tramite i percorsi formativi da 60 CFU (o i percorsi abbreviati previsti dalla fase transitoria della riforma). Con l’abilitazione si può partecipare ai concorsi pubblici banditi dal Ministero dell’Istruzione. Superato il concorso, si accede a un anno di prova in servizio, al termine del quale, con valutazione positiva, si ottiene l’immissione in ruolo a tempo indeterminato.