Guida Pratica all’Installazione Locale di Modelli AI sul Tuo Computer

Scopri come installare modelli IA in locale sul tuo PC: privacy, performance, hardware, software e guida passo-passo per iniziare oggi.

In Breve (TL;DR)

Installare modelli IA in locale offre vantaggi significativi in termini di privacy, controllo, costi (a lungo termine) e personalizzazione.

I requisiti hardware, specialmente una GPU potente con abbondante VRAM, sono cruciali per prestazioni ottimali con i modelli più grandi.

La preparazione dell’ambiente software (driver, Python, ambienti virtuali, tool specifici come Ollama o Automatic1111) è un passaggio fondamentale per un’installazione di successo.

L’intelligenza artificiale (IA) ha smesso da tempo di essere un concetto relegato ai laboratori di ricerca o alle grandi aziende tecnologiche. Oggi, grazie alla proliferazione di modelli open source e a strumenti sempre più accessibili, chiunque disponga di un computer mediamente potente può esplorare le capacità dell’IA direttamente da casa. Installare un modello di IA in locale, ovvero sul proprio personal computer, offre numerosi vantaggi, tra cui maggiore privacy, nessun costo ricorrente per l’utilizzo di API esterne (dopo l’eventuale acquisto iniziale di hardware adeguato), e la possibilità di personalizzare e affinare i modelli per scopi specifici. In questa guida, ti accompagnerò passo dopo passo nel mondo dell’installazione locale di modelli IA, un percorso affascinante che ti aprirà nuove prospettive sull’utilizzo di questa tecnologia rivoluzionaria.

Affronteremo insieme i requisiti hardware e software, le diverse tipologie di modelli installabili, gli strumenti più popolari per la gestione e l’esecuzione, e le best practice per un’esperienza fluida e produttiva. Che tu sia uno sviluppatore, un ricercatore, o semplicemente un appassionato di tecnologia desideroso di mettere le “mani in pasta”, questa guida ti fornirà le basi per iniziare il tuo viaggio nell’IA locale. Preparati a trasformare il tuo PC in un vero e proprio laboratorio di intelligenza artificiale!

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Guida all’installazione locale di modelli AI sul computer – immagine con donna sorridente, laptop, scrivania tech
Immagine di copertina: Guida pratica all’installazione di modelli di intelligenza artificiale in locale sul proprio computer.

Comprendere i Vantaggi dell’IA Locale

Prima di addentrarci negli aspetti tecnici, è utile sottolineare perché dovresti considerare di installare un modello di IA sul tuo computer anziché affidarti esclusivamente a servizi cloud.

  • Privacy e Controllo dei Dati: Quando utilizzi un modello IA in locale, i tuoi dati (prompt, documenti, output generati) rimangono sul tuo computer. Questo è un vantaggio enorme se lavori con informazioni sensibili o semplicemente preferisci mantenere il massimo controllo sulla tua privacy. Non devi preoccuparti di come i fornitori di servizi cloud potrebbero utilizzare o archiviare i tuoi dati, come discusso in articoli sulla sicurezza finanziaria online e protezione dalle truffe o sulla più generica sicurezza email: guida completa per proteggere la tua casella di posta.
  • Nessun Costo Ricorrente (o Minore): Molti servizi IA basati su cloud prevedono costi basati sull’utilizzo (API calls, token consumati). Se prevedi un uso intensivo, i costi possono lievitare rapidamente. Con un’installazione locale, dopo l’eventuale investimento iniziale in hardware, l’utilizzo del modello è generalmente gratuito.
  • Personalizzazione e Fine-Tuning: Avere il modello in locale ti permette, in molti casi, di personalizzarlo o di effettuare il “fine-tuning” con i tuoi dataset specifici. Questo ti consente di adattare il modello a compiti particolari, migliorandone le prestazioni per le tue esigenze.
  • Accesso Offline: Una volta installato, il modello IA può funzionare anche senza una connessione internet attiva, garantendoti operatività continua. Questo può essere cruciale in contesti con connettività limitata o instabile, a differenza di servizi che necessitano sempre della migliore connessione internet per la casa.
  • Apprendimento e Sperimentazione: Gestire un modello IA in locale è un’eccellente opportunità di apprendimento. Ti permette di capire meglio come funzionano questi sistemi, quali sono i loro limiti e come ottimizzare le loro prestazioni.

Certo, esistono anche delle sfide, come la necessità di hardware adeguato e una maggiore complessità tecnica iniziale, ma i benefici in termini di controllo, privacy e flessibilità possono essere determinanti.

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Requisiti Hardware: Il Tuo PC è Pronto per l’IA?

L’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale, specialmente quelli più grandi e performanti (Large Language Models – LLM, modelli di generazione di immagini, ecc.), può essere molto esigente in termini di risorse hardware. Ecco i componenti chiave da considerare:

  • GPU (Graphics Processing Unit): È il componente più critico per la maggior parte dei task di IA moderni.
    • NVIDIA: Le GPU NVIDIA (serie RTX, ma anche alcune GTX più recenti o le schede professionali) sono generalmente le più supportate grazie all’ecosistema CUDA. La quantità di VRAM (memoria video) è fondamentale: più VRAM hai, più grandi e complessi saranno i modelli che potrai caricare ed eseguire efficientemente. Per un’esperienza decente con LLM di medie dimensioni, si consigliano almeno 8GB di VRAM, ma 12GB, 16GB o addirittura 24GB (e oltre) sono preferibili per modelli più avanzati.
    • AMD: Anche le GPU AMD stanno recuperando terreno grazie a ROCm, ma il supporto software è ancora meno maturo rispetto a CUDA. Verifica la compatibilità specifica del software e dei modelli che intendi usare.
    • Intel Arc: Le nuove GPU Intel Arc offrono un’altra alternativa, con supporto in crescita.
    • GPU Integrata (iGPU) e CPU: Alcuni modelli più piccoli o framework specifici (come llama.cpp per LLM) possono girare anche solo su CPU o sfruttare le iGPU più recenti (es. quelle dei processori Intel Core Ultra o AMD Ryzen con grafica RDNA), ma le prestazioni saranno significativamente inferiori rispetto a una GPU dedicata potente.
  • CPU (Central Processing Unit): Sebbene la GPU sia primaria per l’inferenza, una CPU moderna e performante (multi-core, alta frequenza) è comunque importante per la gestione generale del sistema, il pre/post-processing dei dati e per far girare modelli ottimizzati per CPU.
  • RAM (Random Access Memory): Una quantità generosa di RAM di sistema è cruciale, specialmente se la VRAM della GPU è limitata, poiché parte del modello potrebbe dover essere caricata nella RAM di sistema (con un impatto sulle prestazioni). 16GB è un minimo, 32GB è consigliato, e 64GB o più possono essere utili per modelli molto grandi o per multitasking intensivo.
  • Archiviazione (Storage): I modelli IA possono occupare molto spazio su disco (da pochi GB a decine o centinaia di GB per i modelli più grandi e i loro checkpoint). Un SSD NVMe veloce è altamente raccomandato per caricare rapidamente i modelli e i dati. Considera che anche gli ambienti di sviluppo e le dipendenze software richiederanno spazio. Potrebbe essere utile approfondire come sostituire l’SSD del tuo MacBook e clonare il vecchio disco su un JetDrive 855 se necessiti di un upgrade.
  • Alimentatore (PSU) e Raffreddamento: GPU e CPU potenti consumano molta energia e generano calore. Assicurati di avere un alimentatore di buona qualità con potenza sufficiente e un sistema di raffreddamento adeguato per mantenere le temperature sotto controllo durante carichi di lavoro intensi.

Prima di acquistare nuovo hardware, valuta attentamente quali tipi di modelli intendi utilizzare e verifica i loro requisiti specifici.

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Software Essenziali: Preparare l’Ambiente

Una volta che l’hardware è pronto, devi configurare l’ambiente software. Questo può variare a seconda del sistema operativo e dei modelli specifici, ma ecco alcuni componenti comuni:

  • Sistema Operativo:
    • Linux (Ubuntu, Debian, Arch, ecc.): È spesso il sistema operativo preferito per lo sviluppo IA grazie al suo robusto supporto per driver, tool e librerie open source.
    • Windows (con WSL2): Windows Subsystem for Linux (WSL2) permette di eseguire un ambiente Linux direttamente su Windows, offrendo un buon compromesso e un ampio supporto per i driver GPU NVIDIA. Molti tool IA funzionano anche nativamente su Windows.
    • macOS: Anche macOS è supportato, specialmente per i chip Apple Silicon (M1, M2, M3) che hanno le loro GPU integrate e framework come Metal.
  • Driver GPU: Installa sempre i driver più recenti e appropriati per la tua GPU (NVIDIA CUDA Toolkit, driver AMD per ROCm, driver Intel).
  • Python: È il linguaggio di programmazione dominante nell’IA. Installa una versione recente di Python (es. 3.9+) e familiarizza con pip (il package installer per Python) e gli ambienti virtuali (venv o conda).
  • Ambienti Virtuali (Consigliato):
    • venv: Integrato in Python, leggero e facile da usare per isolare le dipendenze di progetto.
    • Conda (Anaconda/Miniconda): Molto popolare nella data science e IA, gestisce pacchetti Python e non-Python, e semplifica la gestione di dipendenze complesse e versioni di CUDA.
  • Git: Essenziale per scaricare modelli e tool da repository come GitHub.
  • Framework e Librerie Specifiche:
    • Per LLM (Large Language Models):
      • transformers (Hugging Face): Una libreria popolarissima che dà accesso a migliaia di modelli pre-addestrati.
      • llama.cpp: Permette di eseguire LLM (come Llama, Mistral) in modo efficiente su CPU e, con supporto crescente, su GPU (anche non NVIDIA).
      • Ollama: Semplifica il download e l’esecuzione di vari LLM open source con un’interfaccia a riga di comando e API.
      • LM Studio, GPT4All: Applicazioni desktop con GUI che facilitano il download e l’interazione con diversi LLM.
    • Per la Generazione di Immagini (es. Stable Diffusion):
      • Automatic1111 Stable Diffusion WebUI: Un’interfaccia web molto popolare e ricca di funzionalità per Stable Diffusion.
      • ComfyUI: Un’altra potente interfaccia basata su nodi per Stable Diffusion, molto flessibile.
      • InvokeAI: Soluzione user-friendly per Stable Diffusion.
    • Librerie di Deep Learning Generali:
      • PyTorch: Un framework di deep learning open source molto diffuso.
      • TensorFlow/Keras: Un altro importante framework di deep learning.

La scelta del software dipenderà molto dal modello specifico che vuoi installare. Spesso, la pagina del modello o del tool che hai scelto fornirà istruzioni dettagliate sull’installazione.

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Passaggi Generali per l’Installazione di un Modello IA

Sebbene i dettagli varino, il processo generale per installare un modello IA localmente spesso segue questi passaggi:

  1. Scegliere il Modello:
    • Identifica il tipo di modello che ti serve (LLM per testo, modello di diffusione per immagini, ecc.).
    • Ricerca modelli open source popolari (Hugging Face è un ottimo punto di partenza). Considera le dimensioni del modello, i requisiti di VRAM/RAM e le licenze d’uso.
    • Leggi la documentazione e le discussioni della community per capire le performance e le eventuali problematiche. Ricorda che anche l’ intelligenza artificiale può sbagliare o generare output non desiderati, quindi una comprensione del modello è fondamentale.
  2. Preparare l’Ambiente (come descritto sopra):
    • Installa i driver GPU più recenti.
    • Configura Python e un ambiente virtuale (es. con conda).
    • Installa Git.
  3. Installare il Software di Gestione/Esecuzione:
    • A seconda del modello, potresti installare Ollama, LM Studio, Automatic1111 WebUI, o direttamente le librerie Python come transformers o diffusers.
    • Esempio con Ollama (per LLM):
      • Vai sul sito di Ollama e scarica l’installer per il tuo OS.
      • Segui le istruzioni di installazione.
      • Apri il terminale e digita ollama pull nome_modello (es. ollama pull llama3).
      • Una volta scaricato, puoi eseguirlo con ollama run nome_modello.
    • Esempio con Automatic1111 (per Stable Diffusion):
      • Clona il repository da GitHub: git clone https://github.com/AUTOMATIC1111/stable-diffusion-webui.git
      • Entra nella directory: cd stable-diffusion-webui
      • Esegui lo script di avvio (webui-user.bat su Windows, webui.sh su Linux/macOS). Questo script solitamente scaricherà le dipendenze necessarie e i modelli base.
      • Scarica i checkpoint (.ckpt o .safetensors) dei modelli Stable Diffusion che desideri da siti come Hugging Face o Civitai e mettili nella cartella models/Stable-diffusion.
  4. Scaricare i Pesi del Modello:
    • I “pesi” sono i file che contengono la conoscenza appresa dal modello. Possono essere molto grandi.
    • Alcuni tool (come Ollama, LM Studio) gestiscono il download automaticamente.
    • Per altri, dovrai scaricarli manualmente (es. da Hugging Face) e posizionarli nella cartella corretta richiesta dal software di gestione.
  5. Configurazione Iniziale:
    • Potrebbe essere necessario configurare alcuni parametri nel software di gestione, come la GPU da utilizzare, le opzioni di ottimizzazione, o i percorsi ai modelli.
  6. Eseguire il Modello (Inferenza):
  7. Troubleshooting:
    • È probabile incontrare errori o problemi. Consulta la documentazione del modello/tool, i forum della community, e i log di errore per risolverli. Problemi comuni includono memoria insufficiente (OOM – Out Of Memory), conflitti di dipendenze, o configurazioni errate.

Ricorda che la community intorno ai modelli open source è molto attiva. Forum, Discord server, e GitHub issues sono risorse preziose.

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Esempio Pratico: Installare un LLM con Ollama

Ollama è uno strumento fantastico per iniziare con i Large Language Models (LLM) in locale grazie alla sua semplicità.

  1. Download e Installazione di Ollama:
    • Visita ollama.com e scarica la versione per il tuo sistema operativo (Windows, macOS, Linux).
    • Esegui l’installer. Su Linux, potrebbe essere un comando da terminale.
  2. Verifica dell’Installazione:
    • Apri un terminale o prompt dei comandi.
    • Digita ollama --version. Se installato correttamente, vedrai la versione.
  3. Scaricare un Modello:
    • Puoi vedere la lista dei modelli disponibili con ollama list (se ne hai già) o visitando la libreria di modelli sul sito di Ollama.
    • Scegli un modello, ad esempio llama3 (uno dei modelli di Meta AI) o mistral (un altro LLM popolare).
    • Digita: ollama pull llama3
    • Ollama scaricherà i file del modello. Questo potrebbe richiedere del tempo a seconda della dimensione del modello e della tua connessione internet.
  4. Eseguire il Modello:
    • Una volta completato il download, digita: ollama run llama3
    • Si aprirà una chat interattiva nel terminale. Puoi iniziare a scrivere i tuoi prompt.
    • Per uscire, digita /bye.
  5. Utilizzo tramite API (Avanzato):
    • Ollama espone anche un’API locale (di solito su http://localhost:11434) che puoi utilizzare per integrare i modelli nelle tue applicazioni.

Questo è solo un esempio base. Ollama supporta molti altri modelli e opzioni di configurazione.

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Esempio Pratico: Installare Stable Diffusion con Automatic1111 WebUI

Automatic1111 Stable Diffusion WebUI è una delle interfacce più complete per generare immagini con Stable Diffusion.

  1. Prerequisiti:
    • Python 3.10.6 (altre versioni potrebbero funzionare, ma questa è spesso raccomandata).
    • Git.
    • Driver NVIDIA aggiornati (se hai una GPU NVIDIA).
  2. Installazione:
    • Apri un terminale o Git Bash.
    • Clona il repository: git clone https://github.com/AUTOMATIC1111/stable-diffusion-webui.git
    • Entra nella directory: cd stable-diffusion-webui
  3. Scaricare i Modelli (Checkpoint):
    • Avrai bisogno di almeno un modello “checkpoint” di Stable Diffusion (file .ckpt o .safetensors). Puoi trovarli su:
      • Hugging Face (cerca “stable-diffusion-v1-5”, “stable-diffusion-xl-base-1.0”, ecc.)
      • Civitai (una grande community per modelli e risorse per Stable Diffusion)
    • Crea una cartella models/Stable-diffusion all’interno della directory stable-diffusion-webui (se non esiste già).
    • Posiziona i file .ckpt o .safetensors scaricati in questa cartella.
  4. Primo Avvio:
    • Su Windows: Esegui il file webui-user.bat.
    • Su Linux/macOS: Esegui ./webui.sh dal terminale.
    • Al primo avvio, lo script scaricherà PyTorch, le dipendenze necessarie e configurerà l’ambiente. Questo processo può richiedere molto tempo.
    • Se tutto va bene, vedrai un messaggio nel terminale simile a: Running on local URL: http://127.0.0.1:7860
  5. Utilizzo:
    • Apri il tuo browser web e naviga all’indirizzo http://127.0.0.1:7860.
    • Vedrai l’interfaccia web. In alto a sinistra, potrai selezionare il checkpoint del modello Stable Diffusion che hai scaricato.
    • Scrivi un prompt nella casella “Prompt”, aggiusta i parametri (dimensioni immagine, numero di passaggi, ecc.) e clicca su “Generate”.

Questa interfaccia offre una miriade di opzioni, estensioni (come ControlNet), e possibilità di personalizzazione. Esplorare le sue funzionalità richiederà tempo e sperimentazione.

Considerazioni sulla Sicurezza e l’Etica

Quando si lavora con modelli IA, specialmente quelli capaci di generare contenuti (testo, immagini, codice), è fondamentale considerare gli aspetti di sicurezza ed etica:

  • Fonti dei Modelli: Scarica modelli solo da fonti affidabili e verificate (come Hugging Face, repository ufficiali) per evitare malware.
  • Bias nei Modelli: Molti modelli IA sono addestrati su grandi dataset presi da internet e possono riflettere (e amplificare) bias esistenti nella società (razziali, di genere, ecc.). Sii consapevole di questo e critico verso gli output. Comprendere come funziona l’ intelligenza artificiale e il suo impatto sulla vita e sul lavoro è un buon punto di partenza.
  • Disinformazione e Uso Improprio: I modelli generativi possono essere usati per creare deepfake, notizie false, o altri contenuti dannosi. Utilizza queste tecnologie in modo responsabile.
  • Copyright e Proprietà Intellettuale: La questione del copyright per i contenuti generati dall’IA e per i dati usati per l’addestramento è complessa e in evoluzione. Informati sulle licenze dei modelli e dei dati che utilizzi.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

L’installazione locale di modelli di intelligenza artificiale rappresenta una frontiera entusiasmante per chiunque desideri esplorare appieno le potenzialità di questa tecnologia. Sebbene possa sembrare un compito arduo all’inizio, specialmente per la complessità della configurazione hardware e software, i benefici che ne derivano sono considerevoli. Avere il pieno controllo sui propri dati è, forse, il vantaggio più significativo nell’era digitale odierna, dove la privacy è costantemente sotto esame. La possibilità di operare offline, liberandosi dalla dipendenza da connessioni internet e da API di terze parti, apre scenari d’uso flessibili e resilienti.

Inoltre, la capacità di personalizzare e fare il fine-tuning dei modelli permette di adattare l’IA a esigenze specifiche, trasformandola da uno strumento generico a un assistente altamente specializzato. Questo non solo migliora l’efficacia del modello per i task desiderati, ma offre anche una profonda opportunità di apprendimento, consentendo di comprendere meglio i meccanismi interni dell’intelligenza artificiale. L’assenza di costi ricorrenti per l’inferenza, una volta ammortizzato l’eventuale investimento hardware, rende l’esplorazione e la sperimentazione economicamente sostenibili nel lungo periodo, incentivando un uso più estensivo e creativo.

Certo, il percorso richiede pazienza e una certa propensione al troubleshooting. Non sempre tutto funziona al primo colpo, e la consultazione di documentazione, forum e community online diventa parte integrante dell’esperienza. Tuttavia, ogni problema risolto è un passo avanti nella comprensione e nella padronanza di questi potenti strumenti. L’evoluzione rapidissima dei modelli open source e dei tool di gestione sta progressivamente abbassando la barriera d’ingresso, rendendo l’IA locale sempre più accessibile. Che si tratti di generare testo, immagini, codice, o analizzare dati, avere un modello IA che gira sul proprio computer è come avere un superpotere a portata di mano. È un invito a sperimentare, creare e innovare, spingendo i confini di ciò che è possibile fare con la tecnologia attuale e preparando il terreno per le future evoluzioni dell’intelligenza artificiale. L’investimento di tempo e risorse iniziali è ampiamente ripagato dalla libertà e dalle capacità che si acquisiscono.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Posso installare modelli IA su un computer portatile?

Sì, è possibile, ma le prestazioni dipenderanno molto dalle specifiche del portatile. I portatili gaming o workstation mobili con GPU dedicate NVIDIA (serie RTX) o AMD recenti e buona quantità di RAM/VRAM offriranno le migliori prestazioni. Portatili meno potenti potrebbero riuscire a far girare modelli più piccoli o ottimizzati per CPU (come quelli tramite llama.cpp), ma con limitazioni.

Quanto spazio su disco mi serve?

Dipende dai modelli. Un singolo LLM può variare da pochi GB (es. un modello a 7 miliardi di parametri quantizzato) a oltre 100 GB per modelli molto grandi non compressi. I modelli di generazione immagini come Stable Diffusion richiedono qualche GB per il modello base, più spazio per checkpoint aggiuntivi, LoRA, ecc. È saggio avere almeno qualche centinaio di GB liberi se si prevede di sperimentare con diversi modelli. Un SSD è fortemente consigliato per velocità di caricamento migliori.

È difficile installare questi modelli?

La difficoltà varia. Strumenti come Ollama, LM Studio o GPT4All hanno semplificato molto l’installazione e l’uso di LLM, rendendola accessibile anche a utenti meno tecnici. Per interfacce più complesse come Automatic1111 Stable Diffusion WebUI o la gestione manuale tramite librerie Python, è richiesta una maggiore familiarità con la riga di comando, Python e la gestione delle dipendenze. Tuttavia, le guide e le community online sono di grande aiuto.

Quali sono i migliori modelli IA da installare in locale al momento (Maggio 2025)?

Il panorama dei modelli IA è in continua evoluzione. Per i Large Language Models (LLM), modelli come Llama 3 (di Meta), Mistral (e le sue varianti come Mixtral), e Phi-3 (di Microsoft) sono molto popolari per le loro prestazioni e l’apertura (o relativa apertura). Per la generazione di immagini, Stable Diffusion (nelle sue varie versioni come SDXL, SD 1.5, e i nuovi modelli che emergeranno) rimane un punto di riferimento. È sempre bene consultare risorse aggiornate come Hugging Face, blog specializzati e forum per le ultime novità.

Ho bisogno di saper programmare per usare l’IA in locale?

Non necessariamente per tutti gli usi. Applicazioni con interfaccia grafica (GUI) come LM Studio, Ollama (per uso base da terminale), o Automatic1111 WebUI permettono di interagire con i modelli senza scrivere codice. Tuttavia, avere competenze di programmazione (specialmente Python) apre molte più possibilità in termini di personalizzazione, integrazione dei modelli in altri software, e sviluppo di applicazioni basate sull’IA.