Entrare nel mondo della scuola secondaria di secondo grado può sembrare un percorso complesso, ma strumenti come la Messa a Disposizione (MAD) e le supplenze rappresentano un’opportunità concreta per avviare la propria carriera. Questa guida offre una panoramica completa, analizzando i passaggi fondamentali, i consigli pratici e gli errori da non commettere. Affrontare questo percorso con la giusta preparazione è essenziale, in un contesto educativo che bilancia tradizione e innovazione, proiettato verso le dinamiche del mercato europeo pur mantenendo salde le radici nella cultura mediterranea.
La Messa a Disposizione è una candidatura spontanea che gli aspiranti docenti e personale ATA possono presentare alle istituzioni scolastiche. Si tratta di un’istanza informale, non vincolata a graduatorie, che permette di dichiarare la propria disponibilità per incarichi di supplenza a tempo determinato. Questo strumento si rivela particolarmente efficace quando le graduatorie ufficiali (GAE e GPS) si esauriscono e le scuole hanno necessità di coprire cattedre vacanti. È una via d’accesso flessibile e diretta al mondo dell’insegnamento, che consente di maturare esperienza e punteggio validi per il futuro.
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Comprendere il sistema: GPS, Interpelli e MAD
Il sistema di reclutamento dei supplenti nella scuola italiana si articola principalmente attraverso le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) e le Graduatorie di Istituto (GI). Le GPS vengono utilizzate per l’assegnazione di supplenze annuali (fino al 31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (fino al 30 giugno). Quando queste graduatorie si esauriscono, le scuole procedono con lo scorrimento delle Graduatorie di Istituto. Qualora anche queste ultime non fossero sufficienti, la normativa recente ha introdotto la procedura degli interpelli. Gli interpelli sono avvisi pubblici con cui le scuole ricercano docenti, dando priorità a chi è in possesso di abilitazione o specializzazione. La MAD, quindi, rappresenta l’ultima risorsa, utilizzata quando nessuna delle procedure precedenti ha dato esito positivo, ma rimane uno strumento valido, specialmente per le supplenze brevi e improvvise.
Requisiti per candidarsi nella scuola secondaria di secondo grado
Per inviare la MAD per la scuola secondaria di secondo grado, il requisito preferenziale è il possesso di un titolo di studio che dia accesso a una specifica classe di concorso. Questo significa avere una laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento completa degli eventuali CFU necessari per l’insegnamento di una determinata materia. È fondamentale verificare la corrispondenza del proprio titolo di studio con le classi di concorso tramite le tabelle ministeriali. Tuttavia, data la carenza di docenti in alcune aree, i dirigenti scolastici possono prendere in considerazione anche candidati con laurea triennale o addirittura con diploma, soprattutto per le classi di concorso ITP (Insegnante Tecnico Pratico). Anche chi non possiede il titolo pieno può candidarsi, specificando il proprio percorso di studi.
Come aumentare il punteggio e le possibilità di convocazione
Per scalare le graduatorie e aumentare le probabilità di essere convocati, è strategico investire nella propria formazione. Acquisire titoli aggiuntivi permette di incrementare il proprio punteggio. Tra i più rilevanti troviamo:
- Master di I livello: valgono 1 punto.
- Corsi di Perfezionamento: valgono 1 punto.
- Certificazioni informatiche: vengono valutate 0,5 punti ciascuna, fino a un massimo di quattro certificazioni per un totale di 2 punti.
- Certificazioni linguistiche: il punteggio varia in base al livello (B2 vale 3 punti, C1 4 punti, C2 6 punti).
- Corso CLIL (Content and Language Integrated Learning), se abbinato a una certificazione linguistica, conferisce ulteriori 3 punti.
Oltre ai titoli, il servizio svolto tramite MAD è un ottimo modo per accumulare punteggio, a condizione di possedere il titolo di accesso alla classe di concorso per cui si presta servizio. Un anno scolastico di servizio può valere fino a 12 punti. Per massimizzare le chance, è consigliabile inviare la MAD in periodi strategici, come tra fine agosto e ottobre, o a ridosso delle vacanze natalizie. Inoltre, candidarsi in province con alta richiesta di supplenti, come quelle del Nord Italia, può fare la differenza.
La compilazione della domanda: consigli pratici ed errori da evitare
Una Messa a Disposizione ben compilata è il primo biglietto da visita. È cruciale essere precisi e completi, evitando errori che potrebbero portare all’esclusione della candidatura. Un errore comune è non specificare chiaramente la classe di concorso per cui ci si candida o indicarla in modo errato. È altrettanto importante inserire tutti i dati richiesti, come il voto di laurea e l’anno di conseguimento, e non dimenticare i recapiti per essere contattati. La domanda deve essere chiara, concisa e professionale. Molti aspiranti si affidano a servizi online che, a fronte di un costo contenuto, guidano nella compilazione e gestiscono l’invio massivo alle scuole di una o più province, garantendo correttezza formale e aumentando la visibilità della candidatura. Questi servizi offrono anche consulenza per evitare gli sbagli più comuni, come inviare la MAD a indirizzi non corretti o in formati non accettati dalle segreterie.
Dalla tradizione all’innovazione: il ruolo del docente oggi
Essere docente oggi, in un sistema che affonda le sue radici nella solida tradizione culturale italiana ma che si apre con decisione all’innovazione, richiede competenze trasversali. Non basta più la sola conoscenza della materia. È necessario saper integrare le nuove tecnologie nella didattica, come la LIM o gli strumenti per il coding, e adottare metodologie innovative come il CLIL per un insegnamento in lingua veicolare. Questo approccio non solo arricchisce l’offerta formativa, ma risponde anche alle esigenze di un mercato del lavoro sempre più europeo e competitivo. Il docente diventa un facilitatore di apprendimento, capace di guidare gli studenti nello sviluppo del pensiero critico e delle competenze necessarie per il loro futuro, come quelle promosse dai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). La capacità di unire il sapere umanistico, tipico della cultura mediterranea, con le competenze scientifiche e digitali è la vera sfida della scuola moderna.
Conclusioni

Intraprendere la carriera di insegnante nella scuola secondaria di secondo grado attraverso la Messa a Disposizione e le supplenze è una strada percorribile e ricca di opportunità. Richiede proattività, una pianificazione strategica e un investimento costante nella propria formazione. Comprendere le dinamiche di reclutamento, dai nuovi interpelli alle più tradizionali MAD, è il primo passo per muoversi con efficacia. È fondamentale curare la propria candidatura, evitare gli errori più banali e arricchire il proprio profilo con titoli e certificazioni per aumentare il punteggio. In un mondo della scuola che si evolve, la capacità di coniugare tradizione e innovazione, insieme a una solida preparazione, come quella richiesta per diventare docente di ruolo, rappresenta la chiave per trasformare una supplenza in una carriera stabile e gratificante.
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Domande frequenti

La Messa a Disposizione, o MAD, è una candidatura spontanea che un aspirante docente o personale ATA invia direttamente alle scuole per dichiarare la propria disponibilità a coprire incarichi di supplenza. Funziona come un’istanza informale che permette ai dirigenti scolastici di reperire supplenti quando le graduatorie ufficiali (GPS e Graduatorie d’Istituto) sono esaurite. La MAD consente un contatto diretto tra la scuola e il candidato, senza passare per le procedure concorsuali.
Per inviare la MAD per la scuola secondaria, il requisito preferenziale è il possesso di una laurea magistrale, specialistica o del vecchio ordinamento che dia accesso a una specifica classe di concorso. Tuttavia, è possibile candidarsi anche con una laurea triennale o con un diploma, in particolare se di tipo ITP (Insegnante Tecnico Pratico), che consente l’accesso diretto ad alcune classi di concorso per i laboratori. Anche chi non possiede tutti i requisiti può essere preso in considerazione in caso di forte carenza di supplenti.
La normativa generale prevede che la MAD possa essere presentata solo da chi non è inserito in alcuna graduatoria. Tuttavia, in via eccezionale e per far fronte alla carenza di docenti, il Ministero ha talvolta concesso deroghe, permettendo l’invio della MAD anche a chi è già iscritto nelle GPS di un’altra provincia. È fondamentale verificare le circolari ministeriali più recenti, poiché queste disposizioni possono variare di anno in anno.
I periodi più propizi per inviare la MAD sono diversi durante l’anno. Un momento chiave è tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre, quando le scuole definiscono l’organico e cercano di coprire i posti vacanti. Un altro periodo favorevole è gennaio e febbraio, dopo le vacanze natalizie, a causa di assenze per malattia o congedi. Anche i mesi di giugno e luglio possono essere strategici per candidarsi ai corsi di recupero estivi.
Sì, il servizio svolto tramite Messa a Disposizione è valido a tutti gli effetti e consente di accumulare punteggio per le graduatorie. Si tratta di una supplenza regolare che permette di maturare fino a 12 punti per anno scolastico, a seconda della durata del contratto e della classe di concorso. Questo punteggio è spendibile sia per migliorare la propria posizione nelle graduatorie d’istituto e provinciali (GPS), sia per i futuri concorsi scuola.