I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), precedentemente noti come alternanza scuola-lavoro, rappresentano un ponte fondamentale tra l’istruzione formale e il mondo professionale. Inseriti nel percorso di studi, questi progetti mirano a fornire agli studenti un’esperienza pratica per arricchire la loro formazione e orientare le scelte future. La geografia, con la sua natura intrinsecamente connessa al territorio e alle dinamiche socio-economiche, si rivela una disciplina straordinariamente adatta a questo tipo di approccio didattico. Attraverso i PCTO, la geografia esce dall’aula per diventare uno strumento concreto di analisi e interpretazione della realtà, preparando i giovani a comprendere le complessità del mondo contemporaneo.
L’obiettivo dei PCTO in ambito geografico non è solo applicare le conoscenze teoriche, ma soprattutto sviluppare competenze trasversali cruciali. Parliamo di pensiero critico, problem solving, capacità di lavorare in team e di comunicare efficacemente. Questi percorsi diventano un’opportunità per gli studenti di misurarsi con contesti reali, analizzare le caratteristiche di un territorio e definire un proprio progetto di vita e professionale. La normativa, definita con la Legge di Bilancio 2019, ha ridisegnato i percorsi, stabilendo un monte ore minimo obbligatorio per il triennio: 90 ore per i licei, 150 per gli istituti tecnici e 210 per i professionali, rendendoli un requisito per l’ammissione agli esami di Stato.
Iscriviti al nostro canale WhatsApp!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiIscriviti al nostro canale Telegram!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiSei alla ricerca di nuovi spunti per i tuoi PCTO? Esplora le nostre guide e scopri progetti innovativi, strumenti di valutazione e approfondimenti normativi per arricchire la tua didattica e orientare al meglio i tuoi studenti.

Il Valore del PCTO in Ambito Geografico
La geografia è una materia che, per sua essenza, studia le relazioni tra l’uomo e l’ambiente. Un progetto di PCTO in questo campo permette di trasformare concetti astratti in esperienze tangibili. Analizzare la filiera di un prodotto locale, mappare le risorse turistiche di un’area, studiare l’impatto di un’infrastruttura sul paesaggio: sono tutte attività che collegano direttamente la formazione in aula con l’esperienza pratica. Questo approccio favorisce un apprendimento attivo e consapevole, in cui lo studente non è un mero recettore di informazioni, ma un protagonista che osserva, analizza e propone soluzioni. Si tratta di un’occasione unica per valorizzare le vocazioni personali e gli interessi degli studenti, mettendoli in contatto con professionisti del settore e realtà aziendali.
Integrare i PCTO con la geografia significa anche educare alla cittadinanza attiva e globale. Progetti incentrati sulla sostenibilità ambientale, sulla gestione delle risorse idriche o sulla pianificazione urbana spingono i giovani a riflettere sul loro ruolo nella società e sulle sfide del futuro. La geografia, in questo contesto, diventa una chiave di lettura per interpretare fenomeni complessi come le migrazioni, i cambiamenti climatici e gli squilibri economici. Attraverso la collaborazione con enti di ricerca, associazioni del terzo settore o aziende, gli studenti possono contribuire a progetti concreti, sviluppando non solo competenze professionali ma anche una profonda sensibilità civica. Per approfondire le metodologie didattiche, può essere utile la guida alle Unità di Apprendimento (UDA) di geografia, che offre strumenti e approcci vincenti.
Progettare un PCTO di Geografia: Fasi e Idee
La progettazione di un PCTO efficace richiede una stretta collaborazione tra la scuola e l’ente ospitante. Il punto di partenza è l’individuazione di obiettivi formativi chiari e coerenti con il piano di studi. Il ruolo dei Consigli di Classe è fondamentale per selezionare le competenze da sviluppare e garantire che il percorso sia in linea con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Ogni studente deve avere un Progetto Formativo Individuale (PFI) che ne delinei obiettivi e modalità di svolgimento. Fondamentale è anche la figura del tutor, sia scolastico che aziendale, che ha il compito di guidare lo studente, monitorare le attività e facilitare il processo di apprendimento e valutazione.
Esempi Pratici di Progetti: Tra Tradizione e Innovazione
I progetti di PCTO in geografia possono spaziare in numerosi ambiti, combinando la valorizzazione delle tradizioni locali con l’uso di tecnologie innovative. Un’idea potrebbe essere un progetto sul marketing territoriale, volto a promuovere le eccellenze di un’area attraverso la creazione di itinerari turistici, l’analisi dei flussi di visitatori e lo sviluppo di campagne di comunicazione digitale. Un altro esempio è l’utilizzo di sistemi informativi geografici (GIS) per mappare fenomeni ambientali, come il consumo di suolo o la distribuzione di aree verdi, in collaborazione con enti locali o parchi naturali. Questi percorsi permettono di sviluppare competenze digitali avanzate e di applicare la geografia a contesti professionali moderni, come la pianificazione territoriale e la gestione sostenibile delle risorse.
Un’altra area di grande interesse è quella legata alla cultura mediterranea. Progetti focalizzati sulla dieta mediterranea, sulla storia dell’agricoltura locale o sulle tradizioni artigianali possono connettere gli studenti alle loro radici, facendone comprendere il valore economico e culturale. L’Università Mediterranea, ad esempio, propone percorsi che consolidano il legame tra sistema educativo e mondo del lavoro in questo specifico contesto. L’innovazione può entrare in gioco attraverso l’uso di tecnologie come la stampa 3D per ricreare manufatti o la realizzazione di documentari e prodotti multimediali che raccontino il patrimonio culturale. Questi progetti non solo arricchiscono il curriculum, ma insegnano anche a “imparare a imparare”, una competenza chiave per il futuro.
Focus Tematici: Connettere l’Italia al Contesto Globale
Un PCTO ben strutturato deve preparare gli studenti a muoversi in un contesto sempre più interconnesso. La geografia offre la prospettiva ideale per analizzare il posizionamento dell’Italia nel mercato europeo e globale. I progetti possono concentrarsi sull’analisi delle catene del valore di prodotti Made in Italy, studiando le rotte commerciali, le strategie di export e le normative internazionali. Collaborare con Camere di Commercio o aziende esportatrici permette agli studenti di comprendere le dinamiche economiche reali e di acquisire competenze spendibili in settori come la logistica, il commercio internazionale e il marketing. La possibilità di svolgere percorsi all’estero, inoltre, arricchisce l’esperienza con l’acquisizione di competenze linguistiche e interculturali.
La geografia diventa così uno strumento strategico per formare professionisti capaci di leggere le trasformazioni economiche e sociali. Un progetto potrebbe, ad esempio, analizzare l’impatto della geopolitica sulle forniture energetiche o le opportunità offerte dai nuovi accordi commerciali europei per le imprese locali. Queste esperienze concrete aiutano a sviluppare una mentalità imprenditoriale e una maggiore consapevolezza delle dinamiche globali. Comprendere i requisiti per l’insegnamento di questa materia è il primo passo per formare docenti preparati a guidare tali percorsi, come illustrato nella guida su come insegnare geografia.
La Valutazione delle Competenze Trasversali e Disciplinari
La valutazione dei PCTO è un momento cruciale che va oltre la semplice misurazione delle conoscenze. Deve essere un processo multifattoriale che considera gli apprendimenti formali, non formali e informali. La valutazione finale, effettuata dal Consiglio di Classe, tiene conto delle osservazioni del tutor esterno e si concentra sulle competenze acquisite, sia quelle specifiche della disciplina sia quelle trasversali come la capacità di comunicazione, il problem solving e l’autonomia. Questa valutazione incide sui risultati di apprendimento e confluisce nel curriculum dello studente, un documento che certifica il profilo completo di ogni maturando.
Per una valutazione efficace, è utile avvalersi di strumenti specifici come griglie di osservazione e schede di valutazione che assegnano punteggi a diverse aree (es. impegno, autonomia, competenze tecniche). Al termine del percorso, lo studente è spesso chiamato a redigere una relazione o a preparare una presentazione, momenti che costituiscono essi stessi un’occasione di autovalutazione e di riflessione critica sull’esperienza vissuta. È importante che la valutazione valorizzi il ruolo attivo dello studente e il suo comportamento durante l’attività, aspetti che possono incidere anche sul voto di condotta. L’approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning) può rappresentare un’ulteriore sfida e un’opportunità di sviluppo, come spiegato nella guida al CLIL per la geografia.
Conclusioni

In conclusione, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento rappresentano un’opportunità strategica per rinnovare la didattica della geografia, rendendola più pratica, coinvolgente e aderente alle esigenze del mondo contemporaneo. Attraverso progetti ben strutturati, che spaziano dalla valorizzazione della cultura mediterranea all’analisi del mercato europeo, gli studenti possono sviluppare non solo conoscenze disciplinari, ma anche quelle competenze trasversali e di cittadinanza oggi indispensabili. La chiave del successo risiede nella co-progettazione tra scuole ed enti esterni, nel ruolo attento dei tutor e in un sistema di valutazione che sappia riconoscere e valorizzare ogni aspetto della crescita dello studente. Il PCTO, quindi, non è solo un obbligo di legge, ma un vero e proprio investimento sul futuro dei giovani, fornendo loro gli strumenti per orientarsi con consapevolezza nelle scelte di studio e di lavoro.
Sei alla ricerca di nuovi spunti per i tuoi PCTO? Esplora le nostre guide e scopri progetti innovativi, strumenti di valutazione e approfondimenti normativi per arricchire la tua didattica e orientare al meglio i tuoi studenti.
Domande frequenti

Un PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) a indirizzo geografico è un progetto formativo che permette agli studenti delle scuole superiori di applicare le conoscenze geografiche in un contesto pratico, come un’azienda o un ente. L’obiettivo è duplice: da un lato, sviluppare competenze professionalizzanti (ad esempio, l’uso di software GIS o l’analisi territoriale); dall’altro, potenziare le competenze trasversali, o soft skill, come il problem solving, il lavoro di squadra e la comunicazione. Serve a orientare gli studenti nelle loro scelte future, sia universitarie che lavorative, collegando in modo concreto lo studio alla realtà del territorio.
I progetti possono essere molto vari. Un esempio concreto è la creazione di itinerari di turismo sostenibile che valorizzino le tradizioni enogastronomiche e artigianali del Mediterraneo, utilizzando strumenti digitali come mappe interattive e app per la promozione. Un altro progetto potrebbe consistere nell’analizzare come le aziende agricole locali stiano innovando le colture tradizionali per rispondere ai cambiamenti climatici, studiandone l’impatto sul mercato europeo. Altri percorsi possono focalizzarsi sulla tutela del paesaggio costiero o sulla mappatura dei beni culturali a rischio, unendo tradizione e innovazione tecnologica.
La valutazione è un processo articolato che coinvolge sia il tutor scolastico sia quello della struttura ospitante. Si basa su griglie di osservazione e schede di valutazione che misurano diverse aree. Vengono valutate le *competenze trasversali* (impegno, autonomia, capacità di lavorare in gruppo) e le *competenze tecnico-specifiche* legate alla geografia (es. capacità di analizzare dati territoriali, creare mappe tematiche, redigere report). La valutazione finale, che può includere anche un colloquio o la presentazione di una relazione, contribuisce al credito scolastico e viene inserita nel curriculum dello studente.
Sì, un’esperienza di PCTO ben strutturata in ambito geografico può essere un eccellente trampolino di lancio. Fornisce competenze oggi molto ricercate, come l’analisi dei dati geospaziali (geo-marketing), la pianificazione territoriale sostenibile e la gestione di progetti legati al turismo culturale. Un percorso focalizzato sul contesto mediterraneo, ad esempio, prepara a professioni nel settore turistico, logistico o della cooperazione internazionale. Inoltre, esperienze di PCTO svolte all’estero, magari tramite programmi come Erasmus+, sono particolarmente apprezzate perché dimostrano flessibilità, competenza linguistica e una mentalità aperta, tutti requisiti fondamentali per competere nel mercato del lavoro globale.
L’attivazione di un PCTO segue una procedura definita. Innanzitutto, la scuola, tramite il docente tutor, individua una struttura ospitante (azienda, ente pubblico, associazione) coerente con gli obiettivi formativi della geografia. Successivamente, viene stipulata una convenzione che definisce responsabilità, obiettivi e modalità di svolgimento del percorso. Viene poi redatto un Progetto Formativo Individuale (PFI) per ogni studente, che personalizza le attività e le competenze da acquisire. Infine, è obbligatoria una formazione specifica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’intero percorso è monitorato dal tutor scolastico e da quello della struttura ospitante.