I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) nel campo dell’informatica rappresentano un ponte fondamentale tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Questi percorsi, eredi dell’alternanza scuola-lavoro, sono progettati per fornire agli studenti delle scuole superiori competenze pratiche e teoriche immediatamente spendibili in un mercato sempre più digitalizzato. L’obiettivo è duplice: da un lato, arricchire la formazione curricolare con abilità richieste dalle aziende; dall’altro, orientare i giovani verso scelte future più consapevoli, sia universitarie che professionali. In un contesto globale, la progettazione di questi percorsi deve tenere conto delle esigenze del mercato del lavoro europeo e, per l’Italia, della valorizzazione del proprio patrimonio culturale, creando un equilibrio tra tradizione e innovazione.
La normativa italiana, a partire dalla legge 107/2015 e con le successive modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2019, ha reso i PCTO una componente obbligatoria del curriculum nel triennio finale delle scuole superiori. Il monte ore minimo varia in base all’indirizzo di studi: 90 ore per i licei, 150 per gli istituti tecnici e 210 per i professionali. Le Linee Guida ministeriali (DM 774/2019) sottolineano l’importanza di integrare questi percorsi nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), assicurando coerenza tra la dimensione curricolare, quella esperienziale e quella orientativa. Questo quadro normativo mira a superare un modello di istruzione prettamente teorico, riducendo il divario tra le competenze in uscita dalla scuola e quelle richieste dal mondo produttivo.
In Breve (TL;DR)
Questa guida completa esplora i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) nel settore informatico, con un focus sui progetti pratici e sulla valutazione delle competenze acquisite dagli studenti.
Scopri come sviluppare progetti informatici di valore e quali strumenti usare per valutare le competenze trasversali e tecniche degli studenti.
Scopri come valorizzare questa esperienza per la valutazione scolastica e per orientare le tue future scelte professionali nel settore.
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Progetti di PCTO in ambito informatico: tra azienda e creatività
Le opportunità per progetti di PCTO in ambito informatico sono vaste e diversificate, spaziando dalla collaborazione con grandi multinazionali a quella con piccole e medie imprese innovative. Gli studenti possono essere coinvolti in attività concrete come lo sviluppo di semplici applicazioni software, l’assistenza tecnica per la risoluzione di problemi hardware e software, o il testing di nuovi prodotti. Aziende del settore ICT accolgono regolarmente studenti per percorsi personalizzati che possono includere laboratori pratici su intelligenza artificiale, cybersecurity e digitalizzazione. Un esempio pratico è lo sviluppo di un’applicazione Android per interfacciarsi con dispositivi esterni, un progetto che combina programmazione, problem solving e rispetto delle scadenze aziendali.
Oltre alle esperienze in azienda, esistono progetti che stimolano la creatività e l’imprenditorialità. Iniziative come la “Startupper School Academy” promuovono la creazione di idee imprenditoriali innovative da parte degli studenti, che imparano a trasformare un’idea in un prototipo e in un progetto concreto. Altri percorsi si focalizzano sull’educazione digitale, offrendo moduli formativi online su temi come la programmazione e la transizione energetica, certificando le ore svolte tramite project work finali. Queste esperienze, sia pratiche che creative, permettono agli studenti di “toccare con mano” il mondo del lavoro, apprendendone linguaggi e regole.
Il ruolo della cultura mediterranea: unire tradizione e innovazione
Un approccio innovativo alla progettazione dei PCTO consiste nel legare le competenze informatiche alla valorizzazione del patrimonio culturale locale, in particolare quello della cultura mediterranea. Questo connubio tra tradizione e innovazione permette di creare percorsi formativi unici, che non solo sviluppano competenze digitali avanzate, ma le applicano a contesti reali e significativi per il territorio. Ad esempio, gli studenti potrebbero lavorare allo sviluppo di applicazioni per la fruizione turistica di siti archeologici, alla digitalizzazione di archivi storici o alla creazione di piattaforme per la promozione di prodotti enogastronomici locali. Questi progetti insegnano a usare la tecnologia come strumento per raccontare e preservare l’identità culturale, preparando professionisti capaci di operare in settori strategici per l’economia italiana.
La valutazione delle competenze: un processo integrato
La valutazione dei PCTO è un momento cruciale che va oltre il semplice voto. È un processo complesso che coinvolge il tutor scolastico, il tutor aziendale e lo studente stesso attraverso l’autovalutazione. L’obiettivo è certificare non solo le hard skills (competenze tecniche specifiche), ma anche e soprattutto le competenze trasversali, come il problem solving, il lavoro di squadra, la comunicazione efficace e la responsabilità. Queste abilità sono fondamentali in qualsiasi ambiente di lavoro e vengono sviluppate attraverso l’esperienza pratica. La valutazione si basa su strumenti diversificati come rubriche, diari di bordo, portfolio digitali e relazioni finali, che documentano il percorso di crescita dello studente.
Le competenze acquisite durante i PCTO hanno una ricaduta diretta sulla valutazione scolastica complessiva. Incidono sul voto delle discipline coinvolte, sul comportamento e sull’attribuzione del credito scolastico. Inoltre, l’esperienza viene riportata nel Curriculum dello Studente, un documento ufficiale che accompagna il diploma e che rappresenta un primo, importante biglietto da visita per il mondo del lavoro o per l’università. Una valutazione ben strutturata permette di dare il giusto valore all’esperienza, evidenziando la crescita personale e professionale dello studente. Per approfondire come le certificazioni possono arricchire il proprio percorso, è utile consultare la guida alle certificazioni informatiche per GPS.
Le competenze digitali per il mercato europeo
Il mercato del lavoro europeo richiede professionisti con competenze digitali sempre più avanzate e specifiche. I PCTO in informatica sono strategici per colmare il digital mismatch, ovvero il divario tra le abilità possedute dai giovani e quelle richieste dalle aziende. Le competenze più ricercate nel 2025 includono l’intelligenza artificiale, il machine learning, la cybersecurity, l’analisi dei big data e il cloud computing. Percorsi formativi che integrano queste aree preparano gli studenti ad affrontare le sfide di un’economia globale e digitale.
L’Unione Europea, attraverso iniziative come l’Anno europeo delle competenze, promuove attivamente la formazione e la riqualificazione per rispondere al fabbisogno del mercato. I PCTO si inseriscono in questa visione, offrendo un’opportunità per acquisire quelle “competenze chiave per l’apprendimento permanente” definite a livello europeo, come la competenza digitale e quella imprenditoriale. L’esperienza pratica in contesti lavorativi internazionali, ad esempio tramite programmi specifici, può ulteriormente arricchire il profilo dello studente, rendendolo più competitivo. Per chi aspira all’insegnamento, integrare queste competenze è fondamentale, come spiegato nella guida su come insegnare informatica.
Conclusioni

In conclusione, i PCTO in ambito informatico sono uno strumento didattico e orientativo di straordinaria importanza. Essi non solo forniscono agli studenti le competenze tecniche e trasversali richieste dal mercato del lavoro italiano ed europeo, ma li aiutano a crescere come individui consapevoli e proattivi. L’integrazione di questi percorsi con la valorizzazione del patrimonio culturale, come quello mediterraneo, offre un valore aggiunto, legando l’innovazione tecnologica alle radici del territorio. La collaborazione sinergica tra scuole, aziende ed enti formativi è la chiave per progettare esperienze di alta qualità, capaci di ridurre il divario tra formazione e lavoro. Per gli studenti, partecipare attivamente a un PCTO significa investire sul proprio futuro, costruendo un bagaglio di conoscenze e abilità che sarà decisivo per le scelte post-diploma e per un inserimento di successo nel mondo professionale. Per chi desidera intraprendere la carriera di docente, i percorsi abilitanti sono un passo cruciale, e una risorsa utile è la guida ai percorsi 60 CFU in informatica.
Domande frequenti

Il PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) in ambito informatico è un’esperienza formativa che integra lo studio scolastico con esperienze pratiche in aziende, enti o università. L’obiettivo è avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, permettendo loro di applicare le conoscenze teoriche, sviluppare competenze tecniche (come programmazione, cybersecurity o gestione di reti) e trasversali (come il problem solving e il lavoro di squadra) e orientarsi per le future scelte professionali e di studio.
Le attività sono molto variegate e possono includere lo sviluppo di siti web o app, la gestione della sicurezza informatica, la manutenzione di laboratori, progetti di robotica e automazione, e l’applicazione di intelligenza artificiale a processi aziendali. Altri esempi concreti sono la creazione di portali per la gestione di dispositivi, l’analisi di dati sismologici o la digitalizzazione di archivi.
La valutazione è un processo congiunto tra il tutor scolastico e quello della struttura ospitante. Si utilizzano apposite schede o griglie che considerano sia le competenze tecniche specifiche del settore informatico (es. sviluppo software, troubleshooting), sia le competenze trasversali come l’autonomia, la capacità di lavorare in gruppo e la partecipazione. La valutazione finale contribuisce al voto di condotta, agli apprendimenti disciplinari e all’attribuzione dei crediti scolastici.
Sì, un’esperienza di PCTO in informatica è molto utile. Permette di acquisire competenze pratiche e certificate che sono altamente richieste nel mercato del lavoro, non solo italiano ma anche europeo. Molti istituti, inoltre, incoraggiano esperienze di mobilità internazionale come l’Erasmus+, che permettono di arricchire ulteriormente il curriculum e di confrontarsi con contesti lavorativi e culturali diversi, aumentando la propria competitività.
Oltre alle competenze tecniche specifiche dell’indirizzo di studi, sono fondamentali le cosiddette *soft skills* o competenze trasversali. Nel settore informatico, sono particolarmente apprezzate la capacità di *problem solving*, il pensiero critico, la creatività, la capacità di lavorare in team e di comunicare efficacemente. Acquisire familiarità con la programmazione di base, la sicurezza informatica e la gestione di strumenti digitali per la collaborazione è un ottimo punto di partenza per affrontare con successo il percorso.