I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), precedentemente noti come alternanza scuola-lavoro, rappresentano una metodologia didattica fondamentale nel sistema scolastico italiano. Essi mirano a integrare la formazione in aula con esperienze pratiche, aiutando gli studenti a consolidare le conoscenze e a orientarsi per il futuro. Per discipline come storia e filosofia, spesso percepite come puramente teoriche, i PCTO offrono un’opportunità unica per dimostrare la loro concreta rilevanza nel mondo contemporaneo, costruendo un ponte tra il pensiero critico e le esigenze del mercato del lavoro.
Questi percorsi, obbligatori per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, prevedono un monte ore minimo di 90 ore per i licei. L’obiettivo non è solo l’acquisizione di competenze professionali, ma soprattutto lo sviluppo di quelle competenze trasversali, come il problem solving, il lavoro di gruppo e la comunicazione efficace, che sono essenziali in qualsiasi percorso professionale e di vita. Attraverso i PCTO, la storia e la filosofia escono dalle aule per diventare strumenti di interpretazione della realtà, capaci di formare cittadini consapevoli e professionisti versatili.
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Il Valore del PCTO per le Discipline Umanistiche
In un mercato del lavoro sempre più dinamico e globale, le discipline umanistiche, in particolare la storia e la filosofia, offrono un valore aggiunto insostituibile. I PCTO in questo ambito permettono di tradurre il pensiero critico, l’analisi delle fonti e la capacità argomentativa in competenze pratiche e spendibili. Progetti legati alla valorizzazione del patrimonio culturale, all’archivistica, al giornalismo o all’organizzazione di eventi culturali dimostrano come lo studio del passato e della filosofia sia cruciale per comprendere il presente e progettare il futuro. Queste esperienze aiutano gli studenti a vedere le materie studiate non come un fine, ma come un mezzo per sviluppare una mente flessibile e critica.
L’approccio dei PCTO umanistici favorisce la connessione tra la scuola e il territorio, valorizzando la cultura mediterranea come radice comune e motore di sviluppo. Collaborare con musei, biblioteche, fondazioni culturali o case editrici locali permette agli studenti di applicare le loro conoscenze in contesti reali. Questa immersione pratica non solo consolida l’apprendimento, ma stimola anche la consapevolezza del proprio patrimonio culturale e delle opportunità professionali che esso offre. Si tratta di un’occasione per scoprire come la tradizione possa dialogare con l’innovazione, creando percorsi professionali originali e di grande valore.
Progettare un PCTO di Storia e Filosofia: Idee e Spunti
La progettazione di un PCTO efficace in storia e filosofia richiede creatività e una solida connessione con le realtà del territorio. I progetti possono spaziare dalla ricerca storica alla divulgazione filosofica, dall’organizzazione di eventi culturali all’analisi dei fenomeni sociali contemporanei. L’elemento chiave è la co-progettazione tra la scuola e l’ente ospitante, per garantire che l’esperienza sia formativa e professionalizzante. Un’attenta pianificazione permette di definire obiettivi chiari e attività pertinenti, trasformando l’esperienza in un vero e proprio laboratorio di competenze.
Focus su Tradizione e Cultura Mediterranea
Un’area ricca di opportunità per i PCTO di storia e filosofia è la valorizzazione della tradizione e della cultura mediterranea. Progetti come la digitalizzazione di archivi storici, la creazione di itinerari turistico-culturali o la realizzazione di documentari su tradizioni locali permettono agli studenti di diventare protagonisti della tutela e della promozione del loro patrimonio. Collaborare con enti come Italia Nostra o fondazioni locali può offrire un quadro strutturato per queste attività. Queste esperienze non solo rafforzano le conoscenze storiche, ma sviluppano anche competenze digitali, organizzative e di comunicazione, essenziali per il mercato del lavoro.
Un altro spunto interessante è quello di esplorare la filosofia come strumento di dialogo interculturale. Progetti che coinvolgono comunità locali, associazioni e centri studi possono affrontare temi come l’identità, la cittadinanza e l’integrazione, partendo dalle radici comuni del pensiero mediterraneo. Gli studenti possono organizzare dibattiti, laboratori di “philosophy for children” o produrre contenuti multimediali che stimolino la riflessione critica. Queste iniziative trasformano lo studio della filosofia in un’azione civica concreta, promuovendo inclusione e consapevolezza.
Spazio all’Innovazione e al Mercato Europeo
Oltre alla valorizzazione della tradizione, i PCTO di storia e filosofia devono guardare all’innovazione e alle esigenze del mercato europeo. Le competenze filosofiche e storiche sono sempre più richieste in settori come l’etica dell’intelligenza artificiale, la comunicazione strategica e l’analisi dei big data. Progetti in collaborazione con università o aziende innovative possono offrire agli studenti una visione delle nuove frontiere professionali. Ad esempio, un percorso potrebbe incentrarsi sull’analisi etica degli algoritmi o sulla ricostruzione storica di contesti per lo sviluppo di videogiochi e realtà virtuali.
L’apertura al contesto europeo è un altro elemento qualificante. I PCTO possono includere collaborazioni a distanza con scuole o enti di altri paesi, oppure prevedere esperienze di mobilità all’estero, anche grazie a specifici finanziamenti. Questo non solo potenzia le competenze linguistiche, ma abitua gli studenti a lavorare in contesti multiculturali e a confrontarsi con prospettive diverse. Progetti che analizzano la storia dell’integrazione europea o le radici filosofiche dei diritti umani a livello continentale preparano i giovani a diventare cittadini e professionisti europei, capaci di muoversi in un mercato del lavoro senza frontiere.
Le Competenze Sviluppate: un Ponte verso il Futuro
I PCTO sono progettati per sviluppare un set di competenze chiave per l’apprendimento permanente, come definite dalla Raccomandazione del Consiglio Europeo. Per la storia e la filosofia, queste si traducono in abilità concrete e preziose. La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare si rafforzano attraverso il lavoro autonomo e di gruppo, la gestione del tempo e la capacità di adattarsi a contesti nuovi. La competenza in materia di cittadinanza viene stimolata da progetti che affrontano temi di attualità, promuovendo la partecipazione attiva e la consapevolezza dei propri diritti e doveri.
La competenza imprenditoriale emerge quando gli studenti sono chiamati a trasformare un’idea in un progetto concreto, pianificandone le fasi, gestendo le risorse e valutandone l’impatto. Infine, la competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali è al cuore di ogni PCTO umanistico, poiché permette di comprendere e valorizzare il patrimonio culturale in tutte le sue forme. Queste competenze, certificate al termine del percorso, non solo arricchiscono il curriculum dello studente ma costituiscono una solida base per future scelte universitarie e professionali, come indicato nelle guide sui requisiti per l’insegnamento.
La Valutazione delle Competenze: Metodi e Strumenti
La valutazione dei PCTO è un processo complesso che va oltre il semplice voto disciplinare. Essa coinvolge il tutor scolastico, il tutor dell’ente ospitante e lo studente stesso, in un’ottica di valutazione formativa. L’obiettivo è misurare non solo le conoscenze acquisite, ma soprattutto le competenze trasversali sviluppate. Per farlo, si utilizzano strumenti specifici come diari di bordo, relazioni finali e griglie di valutazione che analizzano indicatori come l’autonomia, la capacità di problem solving, la proattività e la capacità di lavorare in team.
La valutazione finale, che confluisce nel giudizio complessivo e nell’attribuzione del credito scolastico, deve tenere conto dell’intero percorso. Le griglie di valutazione, spesso strutturate con punteggi da 1 a 5 o con livelli (base, intermedio, avanzato), permettono di oggettivare il giudizio su diverse aree: dalle competenze tecnico-professionali a quelle trasversali e comunicative. Questa valutazione multifattoriale è essenziale per certificare in modo attendibile le competenze acquisite dallo studente, che verranno inserite nel suo curriculum e saranno un requisito per l’ammissione all’Esame di Stato. L’approccio didattico basato su queste esperienze si allinea con metodologie innovative come le Unità di Apprendimento (UDA) per storia e filosofia.
Conclusioni

In conclusione, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento rappresentano una straordinaria opportunità per rinnovare la didattica della storia e della filosofia. Essi permettono di superare la percezione di queste materie come astratte, calandole nella realtà viva del territorio e del mercato del lavoro. Attraverso progetti che uniscono tradizione e innovazione, gli studenti non solo consolidano le loro conoscenze, ma acquisiscono quelle competenze trasversali che sono la chiave per affrontare le sfide di un mondo complesso e in continua evoluzione.
La progettazione di percorsi significativi, che spaziano dalla valorizzazione della cultura mediterranea all’esplorazione delle nuove frontiere digitali, e una valutazione attenta e multifattoriale sono gli elementi che garantiscono il successo di queste esperienze. I PCTO diventano così un vero e proprio laboratorio di futuro, in cui il pensiero critico e la consapevolezza storica si trasformano in strumenti concreti per l’orientamento personale e professionale. Rappresentano un investimento fondamentale per formare cittadini attivi e professionisti competenti, capaci di comprendere il passato, agire nel presente e progettare il domani, un percorso che può essere approfondito attraverso i nuovi percorsi abilitanti per la docenza.
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Domande frequenti

I PCTO, acronimo di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, sono percorsi formativi obbligatori che integrano lo studio in aula con esperienze pratiche. Per gli studenti di storia e filosofia, rappresentano un’opportunità preziosa per applicare le conoscenze teoriche a contesti reali, come archivi, musei, biblioteche o enti culturali. Questi percorsi aiutano a sviluppare competenze trasversali come il pensiero critico, la capacità di ricerca e la comunicazione, fondamentali sia per il proseguimento degli studi universitari che per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Le possibilità sono molteplici e mirano a valorizzare il patrimonio culturale. Gli studenti possono partecipare a progetti di digitalizzazione di archivi storici, curare mostre, collaborare alla creazione di itinerari culturali e turistici, partecipare a laboratori di archeologia o a progetti editoriali. Altri esempi includono la collaborazione con associazioni come Italia Nostra per la tutela dei beni culturali o la partecipazione a progetti teatrali che partono dallo studio di testi storici o filosofici.
La valutazione è un processo congiunto tra il tutor scolastico e il tutor della struttura ospitante. Si basa su una griglia che considera diverse competenze: da quelle specifiche del progetto (es. capacità di analisi delle fonti) a quelle trasversali come il lavoro di gruppo, l’autonomia e la capacità di risolvere problemi. Lo studente è inoltre chiamato a redigere una relazione finale o un diario di bordo autovalutativo, che contribuisce alla valutazione complessiva e può essere discusso durante l’esame di Stato.
Assolutamente sì. I progetti che legano storia e filosofia alla cultura mediterranea, alla valorizzazione del patrimonio e all’innovazione digitale sviluppano competenze molto richieste a livello europeo. La capacità di analizzare contesti complessi, di comunicare efficacemente (anche in lingua straniera) e di gestire progetti culturali sono abilità spendibili in settori come il turismo culturale, l’editoria, la comunicazione e la gestione di eventi. Esistono anche opportunità di svolgere i PCTO all’estero, potenziando ulteriormente le competenze linguistiche e interculturali.
Sì, indirettamente. Sebbene il PCTO in sé non si traduca automaticamente in un punteggio numerico per concorsi come le GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), le competenze certificate e l’esperienza maturata possono essere un vantaggio. Ad esempio, un PCTO qualificante può facilitare l’accesso a corsi di perfezionamento o master che, a loro volta, conferiscono punteggio. Inoltre, l’esperienza documentata nel Curriculum dello Studente arricchisce il profilo personale e può essere valutata positivamente in selezioni che prevedono un colloquio o la valutazione del curriculum vitae.