PEI e Inclusione Scuola Media: Guida a ruoli, tempi e documenti

Guida completa al PEI e all'inclusione nella scuola secondaria. Scopri ruoli, documenti, tempi e normative con esempi pratici, checklist e modelli utili.

In Breve (TL;DR)

Una guida completa al Piano Educativo Individualizzato (PEI) nella scuola secondaria di primo grado, per comprendere a fondo ruoli, documenti necessari e tempistiche da rispettare per una corretta inclusione.

Scopri nel dettaglio chi fa cosa, quali sono i documenti fondamentali e le scadenze cruciali per un’efficace attuazione del Piano Educativo Individualizzato.

Approfondiamo i passaggi amministrativi e i riferimenti normativi, offrendo consigli pratici e modelli scaricabili per un supporto completo.

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è il cuore pulsante dell’inclusione scolastica nella scuola secondaria di primo grado. Si tratta di un documento fondamentale che progetta un percorso su misura per ogni alunno con disabilità, garantendone la piena partecipazione alla vita scolastica e lo sviluppo delle sue potenzialità. Questo strumento non è un semplice atto burocratico, ma un patto di corresponsabilità che coinvolge docenti, famiglia e specialisti, con l’obiettivo comune di costruire un ambiente di apprendimento realmente accogliente. Navigare tra normative, ruoli e scadenze può sembrare complesso, ma comprendere a fondo il funzionamento del PEI è il primo passo per assicurare a ogni studente il diritto a un’istruzione di qualità.

La normativa italiana, in particolare con il Decreto Legislativo 66/2017 e i successivi decreti interministeriali (182/2020 e 153/2023), ha definito con precisione i contorni di questo strumento, introducendo modelli unici a livello nazionale e linee guida dettagliate. L’approccio si basa sul modello bio-psico-sociale dell’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) dell’OMS, che considera la disabilità come il risultato dell’interazione tra la condizione di salute di una persona e il suo contesto. Questo cambio di prospettiva sposta l’attenzione dalle limitazioni dell’individuo ai facilitatori e alle barriere presenti nell’ambiente, promuovendo un intervento che non si limita all’alunno, ma agisce sull’intero contesto classe.

Icona WhatsApp

Iscriviti al nostro canale WhatsApp!

Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte

Clicca qui per iscriverti
Icona Telegram

Iscriviti al nostro canale Telegram!

Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte

Clicca qui per iscriverti

L’inclusione è un percorso fatto di competenze e strumenti. Se vuoi approfondire le metodologie didattiche più efficaci e scoprire altre risorse pratiche per il tuo lavoro, esplora tutti i nostri articoli dedicati al sostegno e alla didattica inclusiva. Troverai guide, normative e consigli per supportare al meglio ogni studente.

*L’invio della richiesta di informazioni e/o iscrizione alla newsletter è gratis e senza impegno, ed equivale al conferimento del consenso facoltativo, ma necessario per offrirti il servizio. Inviando la richiesta e dunque accettando l’informativa sulla privacy, autorizzi a trasmettere i tuoi dati a fornitori di terze parti che verificheranno in maniera indipendente le informazioni trasmesse.
Privacy Redbit
Docente e studente della scuola secondaria di primo grado collaborano alla stesura di un documento su un banco di scuola.
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è lo strumento fondamentale per garantire l’inclusione. Approfondisci ruoli, procedure e tempistiche.

Il Contesto Inclusivo: Italia e Europa a Confronto

Il modello italiano di inclusione scolastica è considerato un’eccellenza in Europa, caratterizzato dall’inserimento di quasi tutti gli studenti con disabilità (circa il 97%) nelle classi comuni. Paesi come Portogallo, Spagna e Grecia seguono un approccio simile, noto come “inclusione totale”, mentre in altre nazioni europee, come Germania e Francia, persistono modelli misti con scuole speciali o classi separate. Questa scelta culturale e pedagogica, radicata nella Legge 104/92, pone l’Italia all’avanguardia, riconoscendo la diversità come una risorsa per l’intera comunità scolastica. L’Unione Europea promuove attivamente politiche per l’equità e l’inclusione, supportando gli Stati membri nella creazione di sistemi educativi più resilienti e capaci di valorizzare ogni studente.

La forza del sistema italiano risiede nella sua capacità di coniugare tradizione e innovazione. La tradizione si fonda su un solido impianto normativo e su una cultura dell’accoglienza che affonda le sue radici decenni addietro. L’innovazione si manifesta nell’adozione di approcci didattici flessibili e metodologie all’avanguardia, come la progettazione universale degli apprendimenti (Universal Design for Learning). Questo equilibrio, influenzato anche da una cultura mediterranea che valorizza la comunità e le relazioni, permette di creare percorsi personalizzati che non isolano, ma integrano, favorendo la coesione sociale e la crescita collettiva. La sfida costante è superare la tendenza alla delega al solo insegnante di sostegno, promuovendo una reale corresponsabilità di tutto il consiglio di classe.

Scopri di più →

I Documenti dell’Inclusione: Un Percorso a Tappe

Il percorso che porta alla stesura del PEI è scandito da una serie di documenti concatenati, che assicurano una progettazione fondata su dati oggettivi e una visione olistica dell’alunno. Ogni documento è propedeutico al successivo, in un flusso informativo che coinvolge la famiglia, la scuola e i servizi sanitari.

Dal Verbale di Accertamento al Profilo di Funzionamento

Il primo passo è l’accertamento della condizione di disabilità, formalizzato in un verbale redatto da una commissione medica. A questo segue la redazione del Profilo di Funzionamento (PF), un documento cruciale che sostituisce la vecchia Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale. Redatto da un’unità di valutazione multidisciplinare dell’ASL con la collaborazione della famiglia e della scuola, il PF descrive in dettaglio il funzionamento dell’alunno secondo i criteri dell’ICF, evidenziando non solo le difficoltà ma anche i punti di forza e i fattori ambientali che possono fungere da barriere o facilitatori. Sebbene le linee guida ministeriali siano state pubblicate, la piena adozione del Profilo di Funzionamento a livello nazionale è ancora in una fase transitoria.

Il Progetto Individuale: Un Ponte tra Scuola e Vita

Su richiesta della famiglia, l’Ente Locale redige il Progetto Individuale (previsto dalla Legge 328/2000), un documento che va oltre l’ambito scolastico. Esso delinea un progetto di vita complessivo per la persona con disabilità, integrando gli interventi scolastici con quelli sanitari, sociali e lavorativi. Il PEI si raccorda con il Progetto Individuale, assicurando che le azioni intraprese a scuola siano coerenti con gli obiettivi più ampi definiti per la persona, in un’ottica di piena partecipazione alla vita sociale.

Scopri di più →

Master – Centro di Alta Formazione

Stai cercando un corso in particolare? Scopri i corsi offerti da Master!

Impara facilmente, come vuoi, quando vuoi. Centinaia di corsi strutturati da professionisti per aiutarti ad apprendere velocemente e migliorarti!

Corsi.it

Il 1° sito di corsi in Italia! Corsi con Celebrity e autorità del settore.

Solo corsi in altissima qualità, in ogni dettaglio. Ogni elemento è studiato per garantire un’esperienza formativa di altissima professionilità, dalla didattica alla produzione audio e video, fino agli allegati.

Il PEI: Struttura, Ruoli e Tempistiche

Il Piano Educativo Individualizzato è il documento che traduce le indicazioni del Profilo di Funzionamento in una progettazione didattico-educativa concreta. La sua redazione e approvazione sono un processo collegiale che richiede competenze diverse e una stretta collaborazione.

Il Gruppo di Lavoro Operativo (GLO)

Il cuore operativo del processo è il Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO), presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. Questo gruppo è composto da tutti i docenti del consiglio di classe, dai genitori dell’alunno, o chi ne esercita la responsabilità genitoriale, e dalle figure professionali che seguono lo studente, sia interne che esterne alla scuola (come l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, lo psicologo, il neuropsichiatra infantile). Anche lo studente stesso, soprattutto nella scuola secondaria, è chiamato a partecipare attivamente, nel rispetto del principio di autodeterminazione. Il GLO ha il compito di elaborare e approvare il PEI, verificarne l’andamento durante l’anno e proporre la quantificazione delle ore di sostegno per l’anno successivo.

Le Fasi e le Scadenze del PEI

Il processo di stesura e revisione del PEI segue una precisa scansione temporale durante l’anno scolastico:

  • Entro il 30 giugno: Per gli alunni di nuova iscrizione o certificazione, viene redatto un PEI provvisorio. Per gli alunni già frequentanti, si tiene la verifica finale del PEI dell’anno in corso e si formulano le proposte per le risorse necessarie per l’anno successivo.
  • Entro il 31 ottobre: Il GLO si riunisce per approvare il PEI definitivo per l’anno scolastico in corso, basandosi sul documento provvisorio e sulle osservazioni raccolte nelle prime settimane di scuola.
  • Durante l’anno: Sono previsti incontri di verifica intermedia (almeno uno obbligatorio) per monitorare i progressi, valutare l’efficacia degli interventi e, se necessario, apportare modifiche al piano. Il PEI è infatti un documento dinamico, che si adatta all’evoluzione dei bisogni dello studente.
Tutti gli incontri del GLO devono essere verbalizzati, e il PEI firmato da tutti i membri. È fondamentale che la famiglia partecipi attivamente a questo percorso, portando il proprio punto di vista e collaborando con la scuola. In caso di inadempienze, come la mancata convocazione del GLO, la famiglia può diffidare il Dirigente Scolastico. Per chi aspira a diventare docente di scuola media, comprendere queste dinamiche è essenziale.
  • Entro il 30 giugno: Per gli alunni di nuova iscrizione o certificazione, viene redatto un PEI provvisorio. Per gli alunni già frequentanti, si tiene la verifica finale del PEI dell’anno in corso e si formulano le proposte per le risorse necessarie per l’anno successivo.
  • Entro il 31 ottobre: Il GLO si riunisce per approvare il PEI definitivo per l’anno scolastico in corso, basandosi sul documento provvisorio e sulle osservazioni raccolte nelle prime settimane di scuola.
  • Durante l’anno: Sono previsti incontri di verifica intermedia (almeno uno obbligatorio) per monitorare i progressi, valutare l’efficacia degli interventi e, se necessario, apportare modifiche al piano. Il PEI è infatti un documento dinamico, che si adatta all’evoluzione dei bisogni dello studente.

Tutti gli incontri del GLO devono essere verbalizzati, e il PEI firmato da tutti i membri. È fondamentale che la famiglia partecipi attivamente a questo percorso, portando il proprio punto di vista e collaborando con la scuola. In caso di inadempienze, come la mancata convocazione del GLO, la famiglia può diffidare il Dirigente Scolastico. Per chi aspira a diventare docente di scuola media, comprendere queste dinamiche è essenziale.

  • Entro il 30 giugno: Per gli alunni di nuova iscrizione o certificazione, viene redatto un PEI provvisorio. Per gli alunni già frequentanti, si tiene la verifica finale del PEI dell’anno in corso e si formulano le proposte per le risorse necessarie per l’anno successivo.
  • Entro il 31 ottobre: Il GLO si riunisce per approvare il PEI definitivo per l’anno scolastico in corso, basandosi sul documento provvisorio e sulle osservazioni raccolte nelle prime settimane di scuola.
  • Durante l’anno: Sono previsti incontri di verifica intermedia (almeno uno obbligatorio) per monitorare i progressi, valutare l’efficacia degli interventi e, se necessario, apportare modifiche al piano. Il PEI è infatti un documento dinamico, che si adatta all’evoluzione dei bisogni dello studente.

Tutti gli incontri del GLO devono essere verbalizzati, e il PEI firmato da tutti i membri. È fondamentale che la famiglia partecipi attivamente a questo percorso, portando il proprio punto di vista e collaborando con la scuola. In caso di inadempienze, come la mancata convocazione del GLO, la famiglia può diffidare il Dirigente Scolastico. Per chi aspira a diventare docente di scuola media, comprendere queste dinamiche è essenziale.

La Corresponsabilità Educativa: Oltre il Docente di Sostegno

Un principio cardine del modello inclusivo italiano è la corresponsabilità educativa. L’inclusione dell’alunno con disabilità non è compito esclusivo dell’insegnante di sostegno, ma dell’intero consiglio di classe. Ogni docente curricolare è chiamato a partecipare alla progettazione e all’attuazione del PEI, adattando la propria didattica per renderla accessibile. Questo approccio, che richiede una solida gestione della classe e una valutazione formativa attenta, valorizza le competenze di tutti e trasforma la classe in un vero laboratorio di inclusione. L’insegnante di sostegno, con la sua specializzazione, agisce come un facilitatore e un punto di riferimento, ma il successo del percorso dipende dal lavoro sinergico di tutta la squadra educativa. Un’altra risorsa importante può essere l’affidamento di supplenze a docenti preparati su queste tematiche.

Conclusioni

Il Piano Educativo Individualizzato nella scuola secondaria di primo grado è molto più di una procedura amministrativa; è la manifestazione concreta di un modello culturale e pedagogico che pone l’Italia all’avanguardia nel campo dell’inclusione. Attraverso il dialogo costante tra scuola, famiglia e territorio, e grazie al lavoro sinergico del GLO, si costruisce un percorso su misura che mira a valorizzare le potenzialità di ogni alunno. La normativa, pur complessa, fornisce una cornice chiara di ruoli, documenti e tempi, orientando le scuole verso una progettazione sempre più efficace. La sfida rimane quella di tradurre i principi in pratiche quotidiane, superando la logica della delega e abbracciando pienamente la corresponsabilità educativa. In questo modo, il PEI diventa uno strumento vivo e dinamico, capace non solo di garantire il diritto allo studio, ma di costruire una comunità scolastica più equa, solidale e pronta ad accogliere la ricchezza di ogni diversità.

Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

Cos’è esattamente il PEI e a chi è rivolto?

Il PEI, acronimo di Piano Educativo Individualizzato, è un documento ufficiale previsto dalla normativa italiana per garantire l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92. È un progetto educativo e didattico personalizzato, redatto annualmente per ogni studente con disabilità, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado. Il suo scopo è definire obiettivi, metodologie, strumenti e criteri di valutazione specifici per promuovere lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno in termini di apprendimento, comunicazione, relazione e socializzazione, assicurandone la piena partecipazione alla vita della classe e della scuola.

Chi sono i componenti del GLO e qual è il loro ruolo?

Il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione) è l’organo responsabile della stesura e dell’approvazione del PEI. È presieduto dal Dirigente Scolastico (o un suo delegato) ed è composto da: il team dei docenti del consiglio di classe, inclusi gli insegnanti curricolari e di sostegno; i genitori dell’alunno o chi ne esercita la responsabilità genitoriale; le figure professionali specifiche che seguono lo studente (es. neuropsichiatra, psicologo, assistente alla comunicazione); e lo studente stesso, con un ruolo attivo nel rispetto del principio di autodeterminazione. Il GLO si occupa di definire gli obiettivi, verificare i progressi e proporre le risorse necessarie per l’anno successivo.

Quali sono le principali scadenze per la redazione del PEI?

Le tempistiche per il PEI sono definite dalla normativa per scandire il processo durante l’anno scolastico. Le scadenze principali sono tre: entro il 30 giugno si svolge la verifica finale e si redige un PEI provvisorio per i nuovi iscritti; entro il 31 ottobre il GLO approva il PEI definitivo per l’anno in corso, integrandolo con le osservazioni iniziali; infine, sono previste verifiche intermedie (almeno una obbligatoria) durante l’anno per monitorare l’andamento e apportare eventuali modifiche, garantendo la flessibilità del piano.

Che differenza c’è tra Profilo di Funzionamento, Progetto Individuale e PEI?

Questi tre documenti sono strettamente collegati ma hanno finalità diverse. Il Profilo di Funzionamento (PF) è un documento medico-legale redatto dall’ASL che descrive il funzionamento della persona secondo il modello ICF dell’OMS ed è propedeutico al PEI. Il Progetto Individuale è redatto dall’Ente Locale su richiesta della famiglia e definisce un progetto di vita più ampio, che include aspetti sanitari, sociali e lavorativi, non solo scolastici. Il PEI, infine, è il documento prettamente scolastico che, partendo dalle indicazioni del PF e raccordandosi con il Progetto Individuale, traduce gli obiettivi in una concreta programmazione didattico-educativa all’interno della scuola.

L’inclusione è solo compito dell’insegnante di sostegno?

Assolutamente no. Uno dei pilastri del modello inclusivo italiano è il principio della corresponsabilità educativa. L’inclusione non è delegata al solo docente di sostegno, ma è un compito che coinvolge l’intero consiglio di classe e tutta la comunità scolastica. Ogni insegnante curricolare è chiamato a partecipare attivamente alla progettazione del PEI e ad adattare le proprie metodologie didattiche per rispondere ai bisogni dell’alunno con disabilità. L’insegnante di sostegno agisce come risorsa specializzata e facilitatore, ma il successo del percorso dipende dalla collaborazione e dall’impegno di tutte le figure educative coinvolte.

Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Che differenza c’è tra PEI e PDP?

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e il Piano Didattico Personalizzato (PDP) sono entrambi strumenti per l’inclusione, ma si rivolgono a studenti con esigenze diverse. Il PEI è obbligatorio per gli alunni con disabilità certificata (ai sensi della Legge 104/1992) e definisce un percorso formativo completo, che include aspetti didattici, riabilitativi e di socializzazione, coinvolgendo scuola, famiglia e servizi socio-sanitari. Il PDP, invece, è previsto per studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o con altri Bisogni Educativi Speciali (BES) e si concentra sull’adattamento della didattica, prevedendo strumenti compensativi e misure dispensative.

Chi sono i responsabili della redazione del PEI?

La redazione del PEI è un processo collaborativo che spetta al GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione). Il GLO è presieduto dal Dirigente Scolastico (o un suo delegato) ed è composto dal consiglio di classe, inclusi i docenti di sostegno. A questo gruppo partecipano a pieno titolo anche i genitori dell’alunno e le figure professionali che seguono lo studente, come gli specialisti dell’ASL e gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Nella scuola secondaria è prevista anche la partecipazione attiva dello studente stesso.

Quali sono le scadenze principali per il PEI durante l’anno scolastico?

Il percorso del PEI segue tempistiche precise. Per gli alunni già certificati, il PEI definitivo va approvato di norma entro il 31 ottobre. Sono previste verifiche periodiche durante l’anno per monitorare i progressi e, se necessario, modificare gli interventi. Un incontro finale del GLO, che si svolge solitamente entro giugno, serve per la valutazione conclusiva dei risultati e per formulare le proposte per l’anno scolastico successivo.

Qual è il ruolo dei genitori nella definizione del PEI?

I genitori hanno un ruolo centrale e partecipano “a pieno titolo” al GLO, l’organo che elabora e approva il PEI. La loro partecipazione è fondamentale perché conoscono a fondo il proprio figlio e possono fornire informazioni preziose per delineare un progetto efficace. La famiglia collabora alla stesura del documento, condivide gli obiettivi e deve firmare il PEI. Un PEI redatto senza il coinvolgimento attivo della famiglia è considerato illegittimo.

Cosa è il GLO e chi ne fa parte?

Il GLO, acronimo di Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione, è l’organo responsabile della stesura e dell’approvazione del PEI per ogni alunno con disabilità. È presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. I membri effettivi sono tutti i docenti del consiglio di classe, compreso l’insegnante di sostegno. Partecipano inoltre, con diritto di parola e apporto decisionale, i genitori dell’alunno, un rappresentante dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare dell’ASL, lo studente stesso (nella scuola secondaria) e altre figure professionali che seguono il percorso dell’alunno, come l’assistente alla comunicazione o eventuali esperti indicati dalla famiglia (questi ultimi con valore consultivo).