L’insegnamento della lingua spagnola in Italia rappresenta un’opportunità professionale ricca di valore culturale e umano. Lo spagnolo, lingua globale parlata da centinaia di milioni di persone, è un ponte verso la cultura mediterranea e un mercato del lavoro sempre più europeo. Intraprendere il percorso per diventare docente di spagnolo richiede una pianificazione attenta, che parte dalla scelta del giusto percorso di studi fino all’ottenimento dell’abilitazione. Questa guida offre una panoramica completa dei requisiti necessari, analizzando i titoli di studio, i Crediti Formativi Universitari (CFU) e le procedure di abilitazione, in un contesto che valorizza sia la tradizione letteraria che le moderne metodologie didattiche.
Affrontare questo cammino significa non solo padroneggiare una lingua, ma anche saper trasmettere una cultura vibrante, unendo le solide basi della letteratura ispanica con approcci innovativi richiesti dalla scuola di oggi. La passione per il mondo ispanofono, unita a una preparazione metodologica e normativa, è la chiave per formare le nuove generazioni di studenti, cittadini del mondo e futuri professionisti.
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Il Contesto: Insegnare Spagnolo tra Tradizione e Innovazione
Insegnare lo spagnolo oggi significa muoversi in un contesto dinamico. Da un lato, c’è il ricco patrimonio della tradizione letteraria e culturale ispanica, un pilastro fondamentale della cultura mediterranea. Dall’altro, il mercato europeo richiede competenze linguistiche solide e una didattica al passo con i tempi. L’insegnante di spagnolo deve quindi essere un mediatore culturale capace di coniugare lo studio di autori come Cervantes e García Márquez con l’uso di tecnologie digitali e metodologie interattive. L’interesse crescente per lo spagnolo, seconda lingua comunitaria in molte scuole, apre scenari professionali interessanti, ma richiede una preparazione che sappia integrare tradizione e innovazione per rispondere alle esigenze di un mondo globalizzato.
Requisiti di Accesso: I Titoli di Studio Validi
Il primo passo per accedere all’insegnamento della lingua spagnola è il possesso di un titolo di studio universitario idoneo. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) definisce con precisione le lauree magistrali che consentono l’accesso alle classi di concorso specifiche. Tra i titoli più comuni troviamo le lauree in Lingue e Letterature Moderne (LM-37), Traduzione Specialistica e Interpretariato (LM-94) e altre lauree affini. È fondamentale che il piano di studi del candidato includa specifici esami in lingua e letteratura spagnola. Senza il titolo corretto, ogni sforzo successivo, come l’acquisizione dei CFU o la partecipazione ai concorsi, risulterebbe vano. Pertanto, una verifica attenta della propria laurea e del relativo piano di studi è il punto di partenza imprescindibile per ogni aspirante docente.
I Crediti Formativi Universitari (CFU) Necessari
Oltre al titolo di studio, per accedere all’insegnamento dello spagnolo è indispensabile aver maturato un numero specifico di Crediti Formativi Universitari (CFU) in determinati settori scientifico-disciplinari (SSD). Per le classi di concorso di lingua spagnola, i requisiti si concentrano principalmente su Lingua e Traduzione – Lingua Spagnola (L-LIN/05) e Letteratura Spagnola (L-LIN/06). Generalmente, per la classe di concorso A-24 (scuole superiori), sono richiesti almeno 36 CFU nella lingua e 24 CFU nella relativa letteratura. A questi si aggiungono crediti in glottologia e linguistica (L-LIN/01 o L-LIN/02). È cruciale controllare il proprio certificato di laurea con l’elenco degli esami sostenuti per assicurarsi di possedere tutti i crediti richiesti. Qualora mancassero dei crediti, è possibile colmare i debiti formativi attraverso corsi singoli universitari.
Il Percorso per l’Abilitazione: Dai 24 ai 60 CFU
Il sistema di formazione e reclutamento dei docenti in Italia ha subito una significativa riforma, segnando il passaggio dai precedenti 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche ai nuovi percorsi abilitanti da 60 CFU. Questi percorsi sono strutturati per fornire una preparazione completa che include competenze disciplinari, pedagogiche, didattiche e un tirocinio. L’obiettivo è formare insegnanti pronti ad affrontare le sfide della scuola moderna. L’abilitazione all’insegnamento, ottenuta al termine di questo percorso, è un requisito fondamentale per poter partecipare ai concorsi per l’immissione in ruolo. Esistono anche percorsi abbreviati da 30 o 36 CFU per specifiche categorie di candidati, come coloro che hanno già un’altra abilitazione o anni di servizio.
Le Classi di Concorso per lo Spagnolo
Per insegnare spagnolo nella scuola pubblica italiana, è necessario fare riferimento a specifiche classi di concorso (CdC). Le principali sono:
- A-24 (ex AC24) – Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado: Questa classe permette di insegnare spagnolo nei licei, negli istituti tecnici e professionali. I requisiti di CFU sono più stringenti e richiedono una solida preparazione sia linguistica che letteraria.
- A-25 (ex AC25) – Lingua inglese e seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado: Questa classe di concorso abilita all’insegnamento dello spagnolo come seconda lingua comunitaria nelle scuole medie.
Recentemente, il DM 255/2023 ha previsto un accorpamento di queste classi nella nuova A-22 Lingue e culture straniere nell’istruzione secondaria di I e II grado, pur mantenendo distinte le prove e le graduatorie per i diversi gradi di scuola. È essenziale verificare i requisiti specifici per ciascuna classe, poiché determinano il percorso formativo da seguire.
Strategie per Aumentare il Punteggio in Graduatoria
Per chi ambisce a ottenere incarichi di supplenza attraverso le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), aumentare il proprio punteggio è una strategia vincente. Oltre al titolo di studio e all’abilitazione, esistono altri titoli valutabili che possono fare la differenza. Le certificazioni linguistiche, come il DELE (Diploma de Español como Lengua Extranjera) o il SIELE, sono fondamentali e attribuiscono un punteggio incrementale in base al livello raggiunto (B2, C1, C2). Anche i Master di I livello, i corsi di perfezionamento e, in particolare, il corso CLIL (Content and Language Integrated Learning), che certifica la capacità di insegnare una disciplina non linguistica in lingua straniera, contribuiscono in modo significativo ad aumentare il punteggio in GPS. Una pianificazione attenta di questi titoli può accelerare l’ingresso nel mondo della scuola.
L’Insegnamento dello Spagnolo nel Mercato Europeo
L’abilitazione all’insegnamento ottenuta in Italia è un titolo che, in base alle direttive europee sul riconoscimento delle qualifiche professionali, può aprire le porte anche al mercato del lavoro europeo. Analogamente, è possibile conseguire l’abilitazione in altri Paesi UE, come la Spagna, attraverso percorsi come il “Máster en Formación del Profesorado”, e chiederne poi il riconoscimento in Italia. Questa reciprocità arricchisce il profilo professionale del docente e amplia le opportunità di carriera. La conoscenza dello spagnolo, una delle lingue più parlate al mondo, è una competenza strategica che offre sbocchi professionali non solo nella scuola, ma anche in molti altri settori del mercato globale, rafforzando il ruolo dell’insegnante come figura chiave nella formazione di cittadini europei.
Conclusioni

Diventare insegnante di spagnolo in Italia è un percorso strutturato che richiede dedizione e chiarezza di obiettivi. Dalla verifica del proprio titolo di studio all’integrazione dei CFU necessari, fino al completamento del nuovo percorso abilitante da 60 CFU, ogni passo deve essere pianificato con cura. La comprensione delle classi di concorso e delle strategie per incrementare il punteggio in graduatoria, come le certificazioni linguistiche e i master, è cruciale per posizionarsi efficacemente nel mondo della scuola. In un contesto che unisce la ricchezza della cultura mediterranea alle esigenze del mercato europeo, il docente di spagnolo gioca un ruolo fondamentale, fondendo tradizione e innovazione per preparare studenti competenti e consapevoli. Con la giusta preparazione, la passione per la lingua di Cervantes può trasformarsi in una professione stimolante e di grande valore sociale.
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Domande frequenti

Per insegnare spagnolo nelle scuole italiane, è necessaria una laurea magistrale o specialistica. I percorsi più comuni sono lauree in Lingue e Letterature Straniere (dove lo spagnolo è una delle lingue studiate) o in Mediazione Linguistica. È fondamentale che il piano di studi includa specifici Crediti Formativi Universitari (CFU) richiesti per l’accesso alle classi di concorso dedicate all’insegnamento dello spagnolo.
Le classi di concorso sono codici che identificano le materie che si possono insegnare. Per lo spagnolo, la classe di concorso di riferimento è la A-22 (ex A-24 e A-25), che copre l’insegnamento sia nelle scuole secondarie di I grado (medie) sia di II grado (superiori). I requisiti di accesso prevedono il possesso di una laurea magistrale idonea e un numero specifico di CFU, che generalmente includono: almeno 36 CFU nella lingua spagnola (L-LIN/07), 24 CFU nella relativa letteratura (L-LIN/05) e almeno 18 CFU in glottologia e linguistica (L-LIN/01 o L-LIN/02).
I 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022 restano un requisito valido per partecipare ai concorsi a cattedra fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, la riforma del reclutamento docenti ha introdotto un nuovo percorso abilitante da 60 CFU, che diventerà obbligatorio per tutti a partire dal 1° gennaio 2025. Chi possiede già i 24 CFU può accedere a percorsi formativi ridotti da 36 CFU per completare la formazione e ottenere l’abilitazione.
Sì, è possibile insegnare spagnolo anche senza l’abilitazione, principalmente attraverso due canali. Il primo è la Messa a Disposizione (MAD), una candidatura spontanea che si invia alle scuole per coprire supplenze brevi. Il secondo canale sono le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), a cui ci si può iscrivere con il solo titolo di studio e i CFU richiesti, ma l’abilitazione conferisce un punteggio maggiore e priorità. Si può anche insegnare in scuole private o centri di formazione.
Per aumentare il punteggio nelle graduatorie docenti (GPS) è utile conseguire titoli aggiuntivi. Tra i più efficaci ci sono: Master di I o II livello (1 punto), Corsi di Perfezionamento (1 punto), certificazioni informatiche come LIM o EIPASS (fino a 2 punti totali) e certificazioni linguistiche di spagnolo di livello C1 o C2. Anche la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), se abbinata a una certificazione linguistica, garantisce un incremento significativo del punteggio.