Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) rappresentano un crocevia fondamentale per chiunque aspiri a una carriera nel mondo della scuola in Italia. Questo sistema di reclutamento, che si aggiorna con cadenza biennale, determina l’assegnazione di incarichi a tempo determinato, aprendo le porte delle aule a migliaia di docenti. Comprendere a fondo i meccanismi che regolano i punteggi GPS non è solo un vantaggio, ma una necessità strategica per pianificare il proprio percorso professionale. In un contesto che bilancia la solida tradizione del sistema educativo italiano con le spinte innovative del mercato europeo, massimizzare il proprio punteggio diventa un obiettivo primario.
Questo articolo offre una guida completa e strategica per navigare nel complesso mondo dei punteggi GPS. Analizzeremo in dettaglio come ogni elemento — dal titolo di accesso al servizio svolto, passando per master e certificazioni — contribuisca a costruire la propria posizione in graduatoria. L’obiettivo è fornire strumenti pratici e conoscenze aggiornate per consentire ad ogni aspirante docente di valorizzare al meglio il proprio profilo, trasformando ogni esperienza formativa e professionale in un passo concreto verso il ruolo desiderato.
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Cosa sono le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS)
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono elenchi di insegnanti su base provinciale, istituiti per l’assegnazione di supplenze annuali (fino al 31 agosto) e temporanee (fino al termine delle attività didattiche, il 30 giugno). Questo sistema, disciplinato da ordinanze ministeriali periodiche come la recente OM n. 88/2024, ha lo scopo di rendere più trasparente ed efficiente il reclutamento dei docenti precari. Le graduatorie sono suddivise per ordine e grado di scuola (infanzia, primaria, secondaria di I e II grado) e per classe di concorso, ovvero le materie di insegnamento.
Le GPS si articolano in due fasce distinte. La prima fascia è riservata ai docenti in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento. La seconda fascia, invece, accoglie gli aspiranti docenti che possiedono il titolo di studio necessario per accedere a una specifica classe di concorso, ma non sono ancora abilitati. La posizione in graduatoria è determinata da un punteggio, calcolato sulla base di tabelle ministeriali che valutano il titolo di accesso, altri titoli culturali e il servizio prestato. L’aggiornamento, previsto ogni due anni, è il momento cruciale in cui è possibile inserirsi per la prima volta o aggiornare il proprio punteggio con nuovi titoli e servizi.
Il Valore del Titolo di Accesso: la Base del Tuo Punteggio
Il punto di partenza per il calcolo del punteggio in GPS è il titolo di studio che consente l’accesso all’insegnamento. Il suo valore è tutt’altro che simbolico, poiché costituisce la base su cui si andranno a sommare tutti gli altri punti. Per la seconda fascia delle scuole secondarie, ad esempio, il voto di laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento viene convertito in un punteggio specifico. Un voto di partenza di 76/110 corrisponde a 12 punti, a cui si aggiungono 0,50 punti per ogni voto in più. Questo significa che un 110/110 vale 29 punti, che salgono a 33 in caso di lode.
Per la prima fascia, invece, il punteggio è legato al voto di abilitazione. Ad esempio, un’abilitazione conseguita con un voto tra 96 e 100 garantisce 12 punti. È evidente come un brillante percorso accademico si traduca in un vantaggio competitivo concreto. Per questo motivo, è fondamentale conoscere i requisiti specifici per la propria classe di concorso, assicurandosi che il proprio piano di studi includa tutti i Crediti Formativi Universitari (CFU) necessari, un aspetto che può essere verificato consultando le tabelle ministeriali ufficiali.
Massimizzare il Punteggio con i Titoli Valutabili
Oltre al titolo di accesso, esistono numerosi altri titoli culturali che permettono di incrementare significativamente il proprio punteggio. Questi rappresentano un investimento strategico nella propria formazione, capace di fare la differenza al momento dell’aggiornamento delle graduatorie. Una pianificazione attenta, che unisca la passione per l’approfondimento a una scelta mirata dei percorsi formativi, è la chiave per scalare posizioni in GPS e aumentare le proprie opportunità di ottenere un incarico.
Master e Corsi di Perfezionamento
I Master di I e II livello e i Corsi di Perfezionamento post-laurea rappresentano una delle vie più efficaci per arricchire il proprio profilo. Un Master, che corrisponde a 60 CFU e ha durata annuale, viene valutato 1 punto. È possibile inserire fino a un massimo di tre titoli, conseguiti in anni accademici differenti, per un totale di 3 punti. Anche i corsi di perfezionamento, purché di durata annuale (1500 ore e 60 CFU) e con esame finale, garantiscono 1 punto. Questa opportunità permette di specializzarsi in aree di grande attualità, come la didattica inclusiva o le nuove metodologie di insegnamento, coniugando crescita professionale e vantaggio strategico.
Certificazioni Informatiche e Digitali
In un mondo della scuola sempre più digitalizzato, le competenze informatiche sono diventate imprescindibili. Le certificazioni informatiche e digitali sono un ottimo modo per dimostrare le proprie abilità e, al contempo, guadagnare punti. Ogni certificazione riconosciuta (come EIPASS, Pekit, LIM, Tablet, Coding) vale 0,5 punti. È possibile presentare fino a un massimo di quattro titoli, per un totale complessivo di 2 punti. Conseguire queste certificazioni, spesso accessibili tramite corsi online flessibili, non solo arricchisce il curriculum, ma fornisce anche strumenti pratici per una didattica più innovativa e coinvolgente, come richiesto dalle nuove sfide educative.
Certificazioni Linguistiche e CLIL
La padronanza di una lingua straniera, in un contesto europeo sempre più interconnesso, è una competenza di grande valore. Le certificazioni linguistiche, rilasciate da enti accreditati, offrono un notevole contributo al punteggio. Una certificazione di livello B2 vale 3 punti, una di livello C1 ne vale 4, e una di livello C2 ben 6 punti. Un ulteriore bonus deriva dal corso di perfezionamento CLIL (Content and Language Integrated Learning), che da solo vale 1 punto. Se abbinato a una certificazione linguistica, il valore del CLIL sale a 3 punti, che si sommano a quelli della certificazione. Ad esempio, un C2 (6 punti) unito al CLIL (3 punti) porta a un totale di 9 punti, un vero e proprio balzo in avanti nella graduatoria dei docenti.
Il Punteggio del Servizio: l’Esperienza che Paga
L’esperienza sul campo è uno dei pilastri della valutazione in GPS. Il servizio di insegnamento, infatti, genera un punteggio che si accumula anno dopo anno, premiando la continuità e la dedizione. Un anno di servizio completo permette di ottenere fino a 12 punti. Il calcolo si basa sui giorni di lavoro effettivo: si ottengono 2 punti per ogni mese o frazione di almeno 16 giorni, fino al massimo annuale. È fondamentale distinguere tra servizio specifico e aspecifico. Il primo è quello prestato nella propria classe di concorso o sul sostegno per lo stesso grado, e garantisce il punteggio pieno.
Il servizio aspecifico, ovvero quello svolto su un’altra classe di concorso o un altro grado di istruzione, viene valutato la metà, garantendo un massimo di 6 punti all’anno. Anche le supplenze ottenute tramite la Messa a Disposizione (MAD) contribuiscono al punteggio, a condizione di possedere il titolo di studio richiesto. Questo meccanismo rende la MAD uno strumento prezioso, soprattutto all’inizio della carriera, per iniziare a lavorare e accumulare un’esperienza che si tradurrà in punti preziosi per le future graduatorie GPS.
Strategie Vincenti per l’Aggiornamento GPS
Affrontare l’aggiornamento delle GPS richiede una visione strategica e una pianificazione a lungo termine. Il primo passo è consultare con attenzione le tabelle di valutazione dei titoli allegate all’ordinanza ministeriale in vigore. Questi documenti sono la “bibbia” del punteggio e contengono tutte le informazioni necessarie per capire quali titoli sono valutabili e con quale punteggio. È essenziale verificare periodicamente i propri CFU e pianificare l’acquisizione di nuovi titoli, come master e corsi di perfezionamento, distribuendoli su anni accademici diversi per massimizzarne la valutazione.
Una strategia efficace combina la formazione continua con la ricerca attiva di opportunità di servizio. Non bisogna sottovalutare il potere delle supplenze brevi o degli incarichi tramite MAD, poiché ogni giorno di servizio contribuisce al punteggio finale. In vista dell’aggiornamento, previsto per il 2026, è consigliabile creare un portfolio personale con tutti i titoli e i certificati di servizio, pronti per essere dichiarati. Sfruttare le certificazioni informatiche e linguistiche è un altro modo intelligente per guadagnare punti relativamente in fretta. Agire con anticipo e metodo è il segreto per presentarsi preparati all’appuntamento con le GPS e trasformarlo in un’occasione di crescita.
Conclusioni

Scalare le Graduatorie Provinciali per le Supplenze è un percorso che richiede impegno, strategia e una profonda conoscenza del sistema. Non si tratta di una corsa, ma di una maratona in cui ogni passo, dalla scelta del percorso di studi all’ultimo corso di aggiornamento, ha un peso specifico. La massimizzazione del punteggio nasce da un equilibrio sapiente tra tre elementi chiave: una solida base data dal titolo di accesso, un arricchimento costante attraverso titoli culturali mirati come master e certificazioni, e l’accumulo di preziosa esperienza tramite il servizio sul campo. L’approccio vincente è proattivo: informarsi, pianificare e investire nella propria formazione con uno sguardo rivolto al futuro.
Il sistema scolastico italiano, pur radicato nella tradizione, si apre sempre più all’innovazione e alle competenze richieste dal mercato europeo. Saper cogliere queste opportunità, valorizzando le competenze digitali e linguistiche, non è solo un modo per guadagnare punti, ma per diventare docenti più preparati e versatili. Affrontare l’aggiornamento delle GPS con consapevolezza e preparazione strategica significa trasformare un adempimento burocratico in un trampolino di lancio per la propria carriera professionale nel mondo dell’insegnamento.
Ora che sai come massimizzare il tuo punteggio, non perdere tempo. Trasforma la teoria in pratica e ottieni i punti che fanno la differenza. Scopri le certificazioni e i master più richiesti per scalare le Graduatorie GPS e assicurarti l’incarico che desideri.
Domande frequenti

Il punteggio per il servizio si calcola in base ai giorni di supplenza. Per il servizio specifico, svolto nella propria classe di concorso, si ottengono 2 punti per ogni mese o frazione di almeno 16 giorni, fino a un massimo di 12 punti per anno scolastico (corrispondenti a 166 giorni di servizio). Per il servizio aspecifico, cioè svolto in una classe di concorso diversa, il punteggio viene dimezzato. È possibile sommare più servizi aspecifici per raggiungere il massimo di 12 punti annuali.
Le certificazioni linguistiche sono quelle che offrono il punteggio maggiore. Una certificazione di livello B2 vale 3 punti, una di livello C1 vale 4 punti e una di livello C2 arriva a valere 6 punti. Anche il corso CLIL (Content and Language Integrated Learning), se abbinato a una certificazione linguistica, incrementa notevolmente il punteggio, aggiungendo 3 punti. Le certificazioni informatiche forniscono 0,5 punti ciascuna, fino a un massimo di 2 punti cumulabili (quindi per un massimo di 4 certificazioni).
No, di norma tutti i titoli (di servizio, culturali, certificazioni) devono essere posseduti entro la data di scadenza per la presentazione della domanda di aggiornamento delle GPS. Per l’aggiornamento 2024-2026, era prevista una deroga per chi conseguiva l’abilitazione o la specializzazione su sostegno entro il 30 giugno 2024, che poteva inserirsi con riserva. I titoli conseguiti dopo la scadenza potranno essere dichiarati nel successivo aggiornamento delle graduatorie.
Non esiste un punteggio minimo garantito per ottenere una supplenza, poiché le possibilità di convocazione dipendono da molteplici fattori. Tra questi, i più importanti sono la provincia scelta, la classe di concorso, la disponibilità di cattedre e il punteggio degli altri candidati in quella specifica graduatoria. Indicativamente, un punteggio di 35-40 punti può essere considerato buono in alcune province e per alcune classi di concorso, ma potrebbe non essere sufficiente in altre più competitive.
Il ‘servizio specifico’ è l’insegnamento prestato nella stessa classe di concorso o tipologia di posto per cui si è inseriti in graduatoria. Questo servizio viene valutato con punteggio pieno (fino a 12 punti all’anno). Il ‘servizio aspecifico’, invece, è quello svolto in una classe di concorso o su un posto differente. In questo caso, il punteggio attribuito è la metà rispetto a quello specifico (fino a 6 punti all’anno).