Comprare casa è un sogno radicato nella cultura italiana, un passo che simboleggia stabilità e futuro. Ma addentrarsi nel mondo dei mutui può sembrare un percorso a ostacoli, disseminato di sigle e termini tecnici. Tra questi, TAN e TAEG sono i protagonisti indiscussi. Capire la differenza tra questi due indicatori non è un mero esercizio di finanza, ma lo strumento fondamentale per comprendere il costo totale del proprio finanziamento ed evitare spiacevoli sorprese. Questo articolo nasce per fare chiarezza, guidando chiunque, dal giovane professionista alla famiglia consolidata, verso una scelta consapevole e trasparente.
L’obiettivo è semplice: trasformare l’incertezza in conoscenza. Analizzeremo cosa rappresentano queste due percentuali, quali costi includono e perché una delle due è molto più importante dell’altra per confrontare le offerte delle banche. Con esempi pratici e un linguaggio diretto, sveleremo come una corretta informazione sia il primo e più importante mattone su cui costruire il proprio progetto di casa, unendo la tradizione del “sogno del mattone” con l’innovazione di una finanza personale più consapevole.
Iscriviti al nostro canale WhatsApp!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiIscriviti al nostro canale Telegram!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiOra che hai compreso l’importanza del TAEG per valutare il costo completo di un mutuo, sei pronto a fare la scelta giusta. Confronta le migliori offerte, analizza i costi reali e trova la soluzione più vantaggiosa per realizzare il tuo sogno.

Il TAN: il Tasso di Interesse Puro
Il TAN, acronimo di Tasso Annuo Nominale, rappresenta il tasso di interesse puro applicato al capitale che la banca ci presta. In parole semplici, è il “prezzo” del denaro che prendiamo in prestito, espresso su base annua. Quando una banca ci offre un mutuo con un certo TAN, sta comunicando esclusivamente la percentuale di interessi che dovremo restituire sul capitale finanziato. Questo tasso è l’elemento base per calcolare la rata del mutuo, in particolare la quota interessi che, soprattutto nei primi anni di un piano di ammortamento alla francese, costituisce una parte significativa del pagamento mensile. Tuttavia, il TAN è un indicatore parziale perché non tiene conto di nessun altro costo legato al finanziamento. Guardare solo al TAN è come scegliere un prodotto al supermercato basandosi solo sul prezzo esposto a scaffale, senza considerare costi aggiuntivi alla cassa.
Il TAEG: l’Indicatore del Costo Totale
Il TAEG, o Tasso Annuo Effettivo Globale, è l’indicatore che fa la vera differenza. Conosciuto a livello europeo anche come ISC (Indicatore Sintetico di Costo), il suo scopo è fornire una visione completa e trasparente del costo totale del finanziamento. Oltre al TAN, il TAEG include una serie di spese accessorie obbligatorie che incidono sul costo finale del mutuo. Tra le principali troviamo: le spese di istruttoria della pratica, i costi della perizia sull’immobile, le polizze assicurative obbligatorie (come quella contro incendio e scoppio), le imposte e le eventuali spese di gestione del conto corrente se richiesto dalla banca. Per legge, grazie a direttive europee sulla trasparenza, ogni istituto di credito è obbligato a comunicare il TAEG in ogni offerta e documento precontrattuale, permettendo così un confronto equo e immediato tra le varie proposte. È questo il numero da guardare per capire quale mutuo è davvero più conveniente.
TAN e TAEG a Confronto: un Esempio Pratico
Per capire l’importanza di non fermarsi al TAN, un esempio pratico è più efficace di mille parole. Immaginiamo di dover scegliere tra due offerte di mutuo per 150.000 euro a 25 anni.
- Banca A propone un TAN del 2,90%. Le spese di istruttoria sono di 1.500 euro, la perizia costa 300 euro e non ci sono altre spese iniziali.
- Banca B attira l’attenzione con un TAN più basso, al 2,80%. Tuttavia, le spese di istruttoria ammontano a 2.500 euro e la perizia a 400 euro.
A prima vista, l’offerta della Banca B sembra più vantaggiosa per via del TAN inferiore. Ma quando calcoliamo il TAEG, che include tutti i costi, la prospettiva cambia. Le maggiori spese accessorie della Banca B faranno inevitabilmente lievitare il suo TAEG, che potrebbe risultare superiore a quello della Banca A. Ad esempio, il TAEG della Banca A potrebbe attestarsi al 3,05%, mentre quello della Banca B potrebbe salire al 3,10%. Questo dimostra che un TAN più basso non garantisce un mutuo più economico. Il confronto va sempre fatto sul TAEG, l’unico indicatore che rivela il costo “tutto compreso” del finanziamento.
Perché la Trasparenza è un Diritto del Consumatore
La chiara indicazione del TAEG non è una cortesia delle banche, ma un obbligo sancito da precise normative europee e nazionali, come la Direttiva 2014/17/UE. L’obiettivo di questa legislazione è proteggere i consumatori, garantendo un mercato del credito più trasparente e competitivo. In Italia, la Banca d’Italia vigila affinché gli intermediari finanziari rispettino queste regole, imponendo la massima chiarezza nelle comunicazioni pubblicitarie e nei documenti informativi. Il documento chiave in questo processo è il PIES (Prospetto Informativo Europeo Standardizzato), che deve essere consegnato al cliente prima della firma del contratto. Il PIES riassume tutte le condizioni economiche dell’offerta, mettendo in evidenza proprio il TAEG per facilitare il confronto tra le diverse proposte sul mercato. Essere consapevoli di questo diritto permette di pretendere sempre informazioni chiare e complete.
Tradizione e Innovazione nella Scelta del Mutuo
Il desiderio di possedere una casa è una tradizione profondamente radicata nella nostra cultura, un traguardo che unisce generazioni. Se un tempo la scelta della banca si basava sul passaparola o sul rapporto di fiducia con la filiale locale, oggi l’innovazione tecnologica ha rivoluzionato questo processo. Comprendere la differenza tra TAN e TAEG è il perfetto esempio di come una competenza moderna sia essenziale per realizzare un sogno antico. Gli strumenti digitali, i comparatori online e i blog di informazione finanziaria hanno democratizzato l’accesso alle informazioni, permettendo a chiunque di analizzare e confrontare decine di offerte. Saper leggere correttamente questi dati è un’abilità cruciale. Affrontare il percorso per richiedere un mutuo per la prima casa con questa nuova consapevolezza significa unire il valore della tradizione alla potenza dell’innovazione, per una scelta non solo sognata, ma anche informata e sicura.
Conclusioni

In sintesi, la distinzione tra TAN e TAEG è netta e fondamentale. Il TAN indica solo il tasso di interesse applicato al capitale, offrendo una visione parziale del costo del mutuo. Il TAEG, al contrario, è l’indicatore onnicomprensivo che racchiude tutti i costi obbligatori legati al finanziamento, rappresentando il vero costo totale del credito. Per questo motivo, quando si confrontano diverse offerte di mutuo, l’unico parametro che garantisce una comparazione equa e trasparente è il TAEG. Un TAN allettante può nascondere spese accessorie elevate che rendono il finanziamento più oneroso di altre proposte apparentemente meno convenienti. Essere un consumatore informato, capace di decifrare queste sigle e di pretendere chiarezza, è il primo passo per trasformare il sogno di una casa in una solida realtà finanziaria, senza imprevisti.
Ora che hai compreso l’importanza del TAEG per valutare il costo completo di un mutuo, sei pronto a fare la scelta giusta. Confronta le migliori offerte, analizza i costi reali e trova la soluzione più vantaggiosa per realizzare il tuo sogno.
Domande frequenti

Il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso di interesse ‘puro’ che la banca applica al capitale che ti presta. Indica solo il costo degli interessi. Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), invece, è l’indicatore che esprime il costo totale del mutuo, perché include, oltre al TAN, anche tutte le spese accessorie obbligatorie, come i costi di istruttoria, le perizie, le polizze assicurative imposte e le spese di gestione.
Il TAEG è decisamente più importante. Mentre un TAN basso può sembrare attraente, non racconta tutta la storia. Il TAEG, includendo tutte le spese obbligatorie, ti dà una visione completa e realistica del costo totale del finanziamento. Per confrontare in modo equo diverse offerte di mutuo, l’indicatore fondamentale da considerare è sempre il TAEG.
Una grande differenza tra TAEG e TAN indica che ci sono costi accessori significativi legati al mutuo. Questi costi possono includere spese di istruttoria elevate, commissioni, perizie o polizze assicurative obbligatorie. Pertanto, un’offerta con un TAN molto basso ma un TAEG sproporzionato potrebbe nascondere costi aggiuntivi che la rendono meno conveniente di quanto sembri a prima vista.
Nel TAEG sono inclusi: il TAN, le spese di istruttoria della pratica, i costi delle assicurazioni obbligatorie (come quella per incendio e scoppio), le spese di incasso rata e altre commissioni bancarie. Sono generalmente esclusi dal calcolo del TAEG i costi non obbligatori o non prevedibili, come le spese notarili per l’atto di compravendita e di mutuo, le imposte, le penali per estinzione anticipata e le assicurazioni facoltative.
Dipende dal tipo di mutuo. In un mutuo a tasso fisso, il TAN (e di conseguenza la quota interessi della rata) rimane invariato per tutta la durata del finanziamento. In un mutuo a tasso variabile, il TAN cambia seguendo le fluttuazioni di un indice di riferimento (come l’Euribor). Di conseguenza, anche il TAEG di un mutuo a tasso variabile è una stima calcolata al momento della stipula e può variare nel tempo.