Diventare insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia è un percorso che richiede dedizione, competenza e una formazione specifica. Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) Sostegno rappresenta la via maestra per ottenere l’abilitazione necessaria a supportare i bambini con bisogni educativi speciali, promuovendo la loro inclusione fin dai primi anni di vita. Questo cammino, sebbene professionalmente gratificante, è scandito da precisi requisiti di accesso, prove selettive e costi da affrontare. Comprendere a fondo ogni fase del processo è il primo passo per intraprendere con successo questa carriera, fondamentale per costruire una scuola realmente inclusiva e attenta alle esigenze di ogni bambino.
Il percorso per diventare docente specializzato si inserisce in un contesto educativo italiano che valorizza sempre più l’inclusione, in linea con le direttive europee. L’insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia non è solo un supporto per l’alunno con disabilità, ma una risorsa per l’intero gruppo classe e un mediatore fondamentale nel rapporto tra scuola, famiglia e servizi territoriali. Affrontare il TFA significa quindi acquisire non solo nozioni, ma un insieme di competenze trasversali che uniscono pedagogia, psicologia e didattica speciale, bilanciando tradizione educativa e approcci innovativi.
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Clicca qui per iscrivertiLa selezione per il TFA Sostegno è un passo decisivo per la tua carriera. Affronta le prove con la migliore preparazione: scopri i corsi e le risorse più efficaci per superare il concorso e realizzare il tuo sogno di diventare insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia.

Chi può accedere al TFA Sostegno per la Scuola dell’Infanzia
Per poter partecipare alle selezioni del TFA Sostegno per la scuola dell’infanzia, è necessario essere in possesso di specifici titoli di studio. Il requisito principale è l’abilitazione all’insegnamento. I candidati devono avere una Laurea in Scienze della Formazione Primaria a ciclo unico (LM-85bis) o un titolo analogo conseguito all’estero e debitamente riconosciuto in Italia. In alternativa, è valido anche il Diploma Magistrale, compresi gli indirizzi sperimentali psicopedagogico o linguistico, purché conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Questi titoli sono considerati abilitanti e costituiscono la base indispensabile per l’ammissione al percorso di specializzazione.
È fondamentale verificare con attenzione i requisiti specificati nel bando ministeriale, che per il X ciclo (2024-2025) ha autorizzato 35.784 posti a livello nazionale per tutti gli ordini di scuola. Ogni università pubblica poi il proprio bando, specificando le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande. Oltre al titolo di accesso, non bisogna avere pendenze o esclusioni da procedure precedenti. La partecipazione è un passo cruciale per chi aspira a diventare docente di ruolo nella scuola dell’infanzia, poiché il TFA è il corso universitario che abilita alla professione di insegnante di sostegno.
Il percorso di selezione: dal test preselettivo alla prova orale
L’accesso al corso di specializzazione TFA Sostegno è subordinato al superamento di un processo di selezione articolato in tre fasi. La prima tappa è un test preselettivo a carattere nazionale, ma gestito dai singoli atenei. Questa prova consiste in 60 quesiti a risposta multipla, con cinque opzioni di cui una sola corretta. I quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione di testi in italiano (almeno 20 domande), oltre a competenze socio-psico-pedagogiche, intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente, e conoscenze giuridiche sull’autonomia scolastica. Per superare il test, che dura due ore, è necessario ottenere un punteggio minimo, solitamente fissato a 21/30.
La prova scritta e la prova orale
I candidati che superano la preselezione accedono alla prova scritta, la cui struttura e durata sono definite da ciascuna università. Generalmente, questa prova mira a valutare in modo più approfondito le competenze su pedagogia, didattica dell’inclusione e strategie educative. Per essere ammessi alla fase successiva, è richiesto un punteggio minimo di 21/30. L’ultimo step è la prova orale, che verte sugli argomenti della prova scritta e approfondisce le motivazioni personali del candidato. Anche in questo caso, la soglia per il superamento è di 21/30. La valutazione finale tiene conto anche dei titoli posseduti, secondo una tabella ministeriale.
I costi del TFA Sostegno: una panoramica
Affrontare il percorso del TFA Sostegno comporta un investimento economico che varia significativamente in base all’ateneo scelto. I costi si compongono principalmente di due voci: la tassa di partecipazione alle prove di selezione e la retta di iscrizione al corso. La prima, necessaria per sostenere il test preselettivo, si attesta in media tra i 100 e i 200 euro, a seconda dell’università. Questa quota non è rimborsabile, indipendentemente dall’esito delle prove.
La spesa più consistente è rappresentata dalla retta di immatricolazione per chi supera le selezioni. In media, il costo del corso si aggira intorno ai 3.000 euro, ma può oscillare da un minimo di circa 2.500 euro fino a superare i 4.000 euro in alcuni atenei. Ad esempio, per il X ciclo, si registrano costi di 4.100 euro presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e di 3.700 euro in diverse università siciliane, mentre altre si mantengono su cifre inferiori. Ai costi diretti si aggiungono eventuali spese logistiche per i candidati fuori sede, come trasporti e alloggio, da considerare nella pianificazione economica del percorso. La gestione finanziaria del proprio percorso formativo è un aspetto importante, tanto quanto la preparazione per le prove. Per approfondire come gestire gli aspetti economici legati alla professione docente, può essere utile la nostra guida allo stipendio dei docenti.
Il ruolo del docente di sostegno: tra tradizione e innovazione
L’insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia è una figura chiave per l’inclusione, un professionista che unisce competenze radicate nella tradizione pedagogica italiana con approcci didattici innovativi. Il suo ruolo, definito dalla Legge 104/1992, è di contitolare della classe, non un semplice assistente dell’alunno con disabilità. Questo implica una piena responsabilità nella progettazione educativa, nella valutazione e nella gestione delle dinamiche di gruppo, in stretta collaborazione con gli altri docenti. Le competenze richieste sono vaste: dalla conoscenza delle diverse tipologie di disabilità alla capacità di gestire relazioni complesse, adottando un approccio empatico e basato sull’intelligenza emotiva.
In un contesto che richiama la cultura mediterranea, incentrata sulla comunità e sulla relazione, il docente di sostegno diventa un ponte tra scuola, famiglia e territorio. Deve saper creare un ambiente di apprendimento che valorizzi le differenze, utilizzando strategie come la didattica laboratoriale e il gioco, strumenti tradizionali della scuola dell’infanzia, integrandoli con le nuove tecnologie digitali per una didattica inclusiva. Questo equilibrio tra tradizione e innovazione è fondamentale per rispondere ai bisogni educativi di ogni bambino, promuovendo uno sviluppo armonico e completo. Un’efficace gestione della classe e della valutazione è cruciale per il successo di questo approccio.
Il TFA Sostegno nel contesto del mercato europeo
L’abilitazione al sostegno conseguita in Italia attraverso il TFA è un titolo specifico del sistema formativo nazionale, che risponde a un modello di inclusione scolastica considerato avanzato in Europa. La figura del docente di sostegno come contitolare di classe è una peculiarità italiana. Tuttavia, il tema del riconoscimento dei titoli formativi all’interno dell’Unione Europea è complesso e attuale. Secondo le normative europee, i titoli conseguiti in uno Stato membro, presso università autorizzate, dovrebbero avere lo stesso valore legale negli altri Paesi.
Nonostante ciò, per il sostegno esistono delle specificità. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha evidenziato come la formazione ottenuta all’estero possa mancare di alcuni aspetti peculiari del sistema italiano. Per questo, sono stati attivati percorsi integrativi, gestiti anche da INDIRE, per allineare le competenze di chi ha ottenuto il titolo in altri paesi dell’UE, come Spagna o Romania, agli standard richiesti in Italia. Questo scenario evidenzia come, sebbene il mercato del lavoro europeo sia integrato, la formazione degli insegnanti, specialmente in un’area così delicata come il sostegno, mantenga delle forti specificità nazionali legate ai diversi modelli di welfare e di scuola.
Conclusioni

Il percorso del TFA Sostegno per la scuola dell’infanzia si conferma un cammino impegnativo ma essenziale per formare professionisti dell’inclusione. L’accesso, regolato da requisiti precisi e da un processo selettivo rigoroso, garantisce la preparazione di base necessaria per un ruolo di grande responsabilità. I costi, sebbene rappresentino un investimento significativo, aprono le porte a una carriera di fondamentale importanza sociale ed educativa. L’insegnante specializzato è chiamato a essere un innovatore, capace di integrare la solida tradizione pedagogica italiana con le nuove metodologie didattiche, in un dialogo costante con il contesto europeo. Affrontare questa sfida significa credere in una scuola che non lascia indietro nessuno, costruendo fin dall’infanzia le basi per una società più equa e inclusiva. Per chi desidera intraprendere questa strada, una pianificazione attenta e una solida preparazione sono le chiavi per il successo.
La selezione per il TFA Sostegno è un passo decisivo per la tua carriera. Affronta le prove con la migliore preparazione: scopri i corsi e le risorse più efficaci per superare il concorso e realizzare il tuo sogno di diventare insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia.
Domande frequenti

Per accedere al TFA Sostegno per la scuola dell’infanzia è necessario possedere uno dei seguenti titoli: la laurea in Scienze della Formazione Primaria (vecchio o nuovo ordinamento), oppure un diploma magistrale, anche a indirizzo sperimentale, conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. In alcuni casi, è ammesso anche il diploma triennale di scuola magistrale. A differenza della scuola secondaria, non sono richiesti i 24 CFU.
La selezione per il TFA Sostegno si articola in tre fasi: un test preselettivo, una prova scritta e una prova orale. Il test preselettivo consiste in un quiz a risposta multipla. La prova scritta, invece, solitamente prevede domande a risposta aperta per valutare le capacità di argomentazione. Infine, la prova orale verte sulle materie delle prove scritte e su aspetti motivazionali.
Il costo del corso TFA Sostegno varia a seconda dell’università che lo organizza. In media, la spesa si aggira intorno ai 3.000 euro, ma può oscillare tra i 2.500 e i 4.000 euro. A questa cifra va aggiunto il costo di iscrizione alle prove di selezione, che mediamente è di circa 150 euro.
No, per l’accesso alla selezione per la scuola dell’infanzia e primaria non sono richiesti i 24 CFU. I titoli di accesso, come la Laurea in Scienze della Formazione Primaria o il diploma magistrale abilitante, sono considerati di per sé sufficienti per la partecipazione.
I candidati che superano tutte le prove (preselettiva, scritta e orale) e si collocano in posizione utile in graduatoria possono immatricolarsi al corso di specializzazione. Il percorso formativo ha una durata di circa 8 mesi, durante i quali si devono acquisire 60 CFU tramite lezioni, laboratori e tirocinio diretto e indiretto.