TFA Sostegno Primaria: guida a selezione e atenei 2025

TFA Sostegno Primaria 2025: la guida completa per superare la selezione. Scopri i requisiti, come scegliere l'ateneo migliore e i consigli per aumentare il tuo punteggio.

In Breve (TL;DR)

Questa guida completa analizza il percorso di specializzazione sul sostegno nella scuola primaria, con un focus sulle novità del TFA 2025, i criteri di selezione e i consigli per scegliere l’ateneo più adatto.

Analizziamo i requisiti, le prove di selezione e i criteri per scegliere l’università più adatta, con consigli pratici per aumentare il tuo punteggio.

Scopri come prepararti alle prove, aumentare il tuo punteggio e scegliere l’ateneo più adatto per il tuo percorso.

Diventare insegnante di sostegno nella scuola primaria è una scelta professionale che unisce vocazione e competenza, rispondendo a un bisogno crescente nel sistema educativo italiano. Questo percorso, noto come TFA (Tirocinio Formativo Attivo) Sostegno, rappresenta la via maestra per ottenere la specializzazione necessaria a supportare l’inclusione degli alunni con disabilità. Affrontare questo cammino richiede preparazione, consapevolezza delle recenti novità normative e una scelta ponderata dell’ateneo. Questa guida offre una panoramica completa sul TFA Sostegno per la scuola primaria, analizzando i cambiamenti, i requisiti di accesso e i criteri per orientarsi tra le diverse offerte formative universitarie, in un contesto che valorizza la tradizione pedagogica italiana e la spinta verso l’innovazione didattica.

Il ruolo dell’insegnante di sostegno, infatti, è cruciale per garantire il diritto allo studio e promuovere un ambiente di apprendimento realmente inclusivo. La sua figura non si limita all’assistenza del singolo alunno, ma arricchisce l’intero gruppo classe, collaborando con i docenti curricolari per creare percorsi didattici personalizzati e accessibili a tutti. In un panorama europeo che guarda con sempre maggiore attenzione ai modelli di inclusione, l’Italia, con la sua forte cultura mediterranea basata sull’accoglienza e la solidarietà, si trova a un bivio tra la consolidata tradizione e la necessità di innovare le pratiche formative.

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Insegnante di sostegno aiuta un bambino durante un'attività didattica personalizzata in un'aula di scuola primaria.
La specializzazione sul sostegno è un passo cruciale per una didattica inclusiva. Scopri le novità e i criteri per scegliere l’università più adatta alla tua formazione professionale.

Il Contesto Normativo: Cosa Cambia con i Nuovi Cicli TFA

Il percorso per la specializzazione sul sostegno è regolato da cicli periodici attivati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Con il Decreto Ministeriale n. 583 del 29 marzo 2024, è stato avviato il IX ciclo per l’anno accademico 2023/2024, che dovrà concludersi entro il 30 giugno 2025. Questi cicli definiscono il numero di posti disponibili a livello nazionale, suddivisi per ordine di scuola e per ateneo. Per il IX ciclo, ad esempio, sono stati autorizzati 32.317 posti totali, di cui 7.552 per la scuola primaria. Una delle novità più rilevanti, introdotta dal decreto interministeriale n. 549/2024, è la riserva del 35% dei posti per i docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni.

Parallelamente, il sistema è in continua evoluzione per rispondere alla carenza di personale specializzato. Sono stati introdotti percorsi straordinari, come quelli da 40 CFU per docenti con esperienza triennale e percorsi per chi ha conseguito un titolo all’estero, gestiti anche da INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione, Ricerca Educativa). Queste misure mirano ad ampliare la platea di docenti qualificati, in attesa di una riforma più strutturale del reclutamento che potrebbe ridefinire persino la terminologia, trasformando l’ “insegnante di sostegno” in “insegnante per l’inclusione” per valorizzarne il ruolo a beneficio dell’intera classe.

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Requisiti di Accesso per la Scuola Primaria

Per poter partecipare alla selezione del TFA Sostegno per la scuola primaria, è indispensabile possedere specifici titoli di studio. I candidati devono avere uno dei seguenti requisiti:

  • Laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM-85 bis), oppure un titolo di studio equivalente conseguito all’estero e riconosciuto ufficialmente in Italia.
  • Diploma Magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico o linguistico, conseguito presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002.

È importante sottolineare che, a differenza dei percorsi per la scuola secondaria, per la primaria non è richiesto il possesso dei 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Questo perché la laurea in Scienze della Formazione Primaria è già considerata abilitante all’insegnamento. Gli aspiranti docenti in possesso di questi titoli possono quindi candidarsi direttamente alle prove di selezione bandite dalle singole università. Per chi sogna di intraprendere questa carriera, il primo passo è verificare la piena corrispondenza del proprio percorso di studi ai requisiti richiesti, come dettagliato nella nostra guida per diventare insegnante di scuola primaria.

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Il Percorso di Selezione e Formazione

L’accesso al corso di specializzazione è subordinato al superamento di un concorso selettivo, che si articola in tre fasi distinte, volte a verificare le competenze e l’attitudine dei candidati:

  1. Prova preselettiva: Un test a risposta multipla, unico a livello nazionale per data e ora, che verte su competenze linguistiche, comprensione di testi, competenze socio-psico-pedagogiche e didattiche, empatia e intelligenza emotiva. Sono esonerati da questa prova i candidati con tre anni di servizio su sostegno e altre categorie specifiche.
  2. Prova scritta: Consiste in domande a risposta aperta su tematiche affini a quelle della preselettiva, ma con un maggior grado di approfondimento.
  3. Prova orale: Un colloquio che valuta le motivazioni del candidato, la capacità di argomentazione e la competenza su argomenti specifici dell’inclusione scolastica.

Una volta superate le selezioni, inizia il corso vero e proprio, della durata di almeno otto mesi. Il percorso prevede l’acquisizione di 60 Crediti Formativi Universitari (CFU), così ripartiti: 36 CFU di insegnamenti disciplinari, 9 CFU di laboratori, 12 CFU di tirocinio (diretto e indiretto) e 3 CFU per la prova finale. Il tirocinio, svolto direttamente nelle scuole, rappresenta un momento fondamentale per coniugare teoria e pratica, sotto la guida di un tutor esperto. Il superamento dell’anno di prova successivo all’assunzione consoliderà poi definitivamente il percorso professionale; per maggiori dettagli, è possibile consultare la guida completa all’anno di prova.

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Come Scegliere l’Ateneo Giusto

La scelta dell’università presso cui frequentare il TFA Sostegno è una decisione strategica che può influenzare non solo le probabilità di successo nella selezione, ma anche la qualità della formazione ricevuta. Non esiste una risposta univoca, ma diversi fattori vanno considerati attentamente. Un primo elemento è il rapporto tra posti disponibili e numero di candidati degli anni precedenti, che può dare un’indicazione sulla competitività della selezione in un dato ateneo. Tuttavia, una preparazione solida resta il fattore determinante.

Un altro aspetto cruciale è l’offerta formativa. Alcune università hanno una lunga tradizione negli studi pedagogici e possono offrire un approccio più consolidato, mentre altre puntano maggiormente sull’innovazione didattica, integrando ad esempio le nuove tecnologie per l’inclusione. È utile informarsi sui programmi, sui docenti e sulle strutture (biblioteche, laboratori). La logistica è altrettanto importante: la modalità di erogazione delle lezioni (in presenza, online o mista) e la loro organizzazione devono essere compatibili con eventuali impegni lavorativi o familiari. Infine, i costi possono variare notevolmente, con tasse di iscrizione che oscillano in media tra i 2.500 e i 4.000 euro, a cui si aggiunge il contributo per la partecipazione alle prove.

Sbocchi Professionali e Carriera

Il conseguimento della specializzazione sul sostegno apre le porte a importanti opportunità professionali nel mondo della scuola. Il titolo è un requisito indispensabile per l’iscrizione nella prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sui posti di sostegno, canale prioritario per l’assegnazione di incarichi a tempo determinato. Una volta ottenuto il titolo, è possibile migliorare ulteriormente il proprio posizionamento attraverso altre certificazioni, come spiegato nella nostra guida completa sulle GPS per la primaria.

L’obiettivo finale per molti è l’immissione in ruolo. La specializzazione consente di partecipare ai concorsi ordinari per i posti di sostegno, che vengono banditi periodicamente dal Ministero. Data la costante carenza di docenti specializzati, le possibilità di ottenere un contratto a tempo indeterminato sono generalmente più elevate rispetto ai posti comuni. La carriera dell’insegnante di sostegno non è statica: la formazione continua e l’esperienza sul campo permettono di sviluppare competenze sempre più specifiche, ad esempio nel supporto ad alunni con particolari tipologie di disabilità, e di diventare un punto di riferimento per l’inclusione all’interno del proprio istituto.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

Intraprendere il percorso del TFA Sostegno per la scuola primaria rappresenta un investimento significativo in termini di tempo, energie e risorse economiche, ma offre in cambio una qualifica professionale di grande valore e ad alta richiesta. Le recenti novità normative, pur introducendo complessità, testimoniano l’attenzione del sistema verso la formazione di docenti sempre più preparati a gestire la sfida dell’inclusione. La scelta dell’ateneo si rivela un passaggio cruciale, da ponderare attentamente valutando l’offerta formativa, la logistica e i costi, senza dimenticare l’importanza di una solida preparazione personale per affrontare le prove di selezione.

Diventare insegnante di sostegno significa abbracciare una professione che pone al centro la persona, valorizzando le differenze e costruendo ponti tra tradizione pedagogica e innovazione didattica. È un ruolo che richiede non solo competenze tecniche, ma anche profonde qualità umane come empatia, pazienza e creatività. Per chi è motivato da una forte passione per l’insegnamento e crede in una scuola aperta a tutti, la specializzazione sul sostegno è senza dubbio una delle strade più gratificanti e necessarie nel panorama educativo attuale.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Quali sono i requisiti per accedere al TFA Sostegno per la scuola primaria?

Per accedere al percorso di specializzazione sul sostegno (TFA) per la scuola primaria, è necessario possedere un titolo di abilitazione all’insegnamento. I titoli ammessi sono la Laurea in Scienze della Formazione Primaria o un diploma magistrale, compreso quello sperimentale a indirizzo psicopedagogico o linguistico, conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Anche un titolo analogo ottenuto all’estero e riconosciuto in Italia è valido per l’accesso.

Come si svolgono le prove di selezione per il TFA Sostegno?

La selezione per l’accesso al TFA Sostegno si articola in tre fasi: un test preselettivo, una o più prove scritte o pratiche e una prova orale. Il test preselettivo consiste in 60 quesiti a risposta multipla. La prova scritta, diversa per ogni grado di scuola, valuta le competenze in specifici ambiti tematici. Infine, la prova orale verte sulle materie delle prove scritte e sulla motivazione del candidato. Per superare ciascuna prova è richiesto un punteggio minimo di 21/30.

Come posso scegliere l’università migliore per frequentare il corso di specializzazione?

La scelta dell’ateneo per il TFA Sostegno dipende da vari fattori personali e logistici. È utile considerare la vicinanza geografica per ridurre i costi di trasporto e alloggio. Un altro aspetto fondamentale è il costo del corso, che varia notevolmente tra le università, da circa 2.000 a oltre 4.000 euro. Si consiglia di consultare i bandi dei singoli atenei per confrontare i costi, le scadenze, l’organizzazione didattica (es. lezioni in presenza o a distanza) e il supporto offerto per le attività di tirocinio.

Quanto costa il corso di specializzazione TFA Sostegno?

Il costo del TFA Sostegno varia significativamente a seconda dell’università scelta. In media, la spesa si aggira intorno ai 3.000 euro, ma può oscillare da un minimo di circa 2.000 euro, come all’Università di Milano Bicocca, fino a superare i 4.100 euro presso atenei come il Suor Orsola Benincasa di Napoli. A questa cifra va aggiunto il contributo per la partecipazione alle prove di selezione, che mediamente costa tra i 100 e i 200 euro. Molte università offrono la possibilità di rateizzare il pagamento.

La specializzazione sul sostegno garantisce di ottenere un posto di ruolo?

Il conseguimento della specializzazione sul sostegno (TFA) non garantisce automaticamente un’assunzione a tempo indeterminato. Tuttavia, è un titolo indispensabile per l’iscrizione nella prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) per i posti di sostegno e per partecipare ai concorsi dedicati. Data la costante carenza di insegnanti specializzati, questo titolo aumenta in modo significativo le opportunità di ottenere incarichi di supplenza, anche a lungo termine, e rappresenta un requisito fondamentale per l’immissione in ruolo.