Nell’era digitale, le nostre caselle di posta elettronica sono diventate archivi preziosi di vita personale e professionale. Email, contatti e appuntamenti nel calendario rappresentano un patrimonio di informazioni che merita di essere protetto. Perdere questi dati a causa di un guasto hardware, un errore umano o un attacco informatico può avere conseguenze significative. Proprio come un tempo si conservavano lettere e agende cartacee, oggi è fondamentale adottare una nuova tradizione: il backup periodico di Outlook. Questa operazione non è un vezzo per esperti di tecnologia, ma una pratica di buon senso accessibile a tutti.
Eseguire un backup completo di Outlook significa creare una copia di sicurezza di tutti i dati, da conservare in un luogo sicuro per poterli ripristinare in caso di necessità. Questa guida è pensata per accompagnare chiunque, dal professionista all’utente domestico, attraverso i passaggi necessari per mettere al sicuro il proprio mondo digitale. Vedremo insieme, in modo semplice e diretto, come trasformare un’operazione che può sembrare complessa in un’abitudine rapida e sicura, unendo la saggezza della prudenza tradizionale con l’efficacia degli strumenti innovativi.
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Perché il backup di Outlook è una tradizione da non perdere
Considerare il backup dei dati come una moderna tradizione significa riconoscere il valore delle informazioni che gestiamo ogni giorno. La perdita di dati non è un’eventualità remota; può derivare da guasti del computer, eliminazioni accidentali o attacchi malware sempre più sofisticati. Non avere una copia di sicurezza può significare perdere comunicazioni di lavoro cruciali, contatti costruiti in anni di attività o scadenze importanti annotate nel calendario. È un rischio che né un’azienda né un privato possono permettersi di correre.
L’importanza di questa pratica è tale da essere richiamata anche in normative come il GDPR, che sottolinea la responsabilità di proteggere adeguatamente i dati personali. Creare una copia di sicurezza dei propri dati di Outlook è un passo fondamentale per garantire la continuità operativa e la tranquillità personale. È un piccolo investimento di tempo che offre una grande protezione, assicurando che il nostro patrimonio digitale, frutto di lavoro e relazioni, rimanga sempre al sicuro e accessibile, qualunque cosa accada.
Prima di iniziare: conoscere i file di Outlook (PST vs. OST)
Prima di procedere con il backup, è utile comprendere come Outlook memorizza i dati. Principalmente, utilizza due tipi di file: PST (Personal Storage Table) e OST (Offline Storage Table). La differenza è sostanziale: un file .PST è un archivio personale salvato direttamente sul tuo computer. Viene tipicamente usato per gli account email con protocollo POP. Questo file contiene tutti i tuoi dati (email, contatti, calendario) ed è facilmente trasportabile, rendendolo ideale per i backup.
Al contrario, un file .OST è una copia sincronizzata della tua casella di posta che si trova sul server (come per account Microsoft 365, Exchange o IMAP). Permette di lavorare offline, ma il file originale rimane sul server. Per questo motivo, la procedura di backup standard di Outlook consiste proprio nell’esportare i dati da un qualsiasi tipo di account in un file .PST. Per approfondire le differenze e la gestione di questi file, puoi consultare la guida definitiva per gestirli correttamente.
La guida passo-passo al backup completo di Outlook
Il processo di backup in Outlook è reso semplice da una procedura guidata integrata. Non richiede competenze tecniche avanzate, ma solo di seguire alcuni passaggi con attenzione. Questa funzione permette di esportare l’intera casella di posta o solo elementi specifici, come i contatti o il calendario, in un file di dati di Outlook (.pst) che potrai salvare dove preferisci. Vediamo insieme come procedere, passo dopo passo, per creare la tua copia di sicurezza completa.
Accedere alla funzione di Importazione/Esportazione
Per avviare il processo, apri l’applicazione desktop di Outlook. Nell’angolo in alto a sinistra, fai clic sulla scheda File. Nel menu che appare sulla sinistra, seleziona l’opzione Apri ed esporta. Successivamente, nel pannello centrale, fai clic sul pulsante Importa/esporta. Questa azione aprirà la “Procedura guidata Importa/esporta”, il punto di partenza per tutte le operazioni di trasferimento dati da e verso Outlook.
Esportare i dati in un file PST
Una volta aperta la procedura guidata, ti verrà presentata una lista di azioni possibili. Per creare un backup, devi seguire questi passaggi:
- Seleziona l’opzione Esporta in un file e fai clic su Avanti.
- Nella schermata successiva, scegli File di dati di Outlook (.pst) e prosegui cliccando su Avanti.
- Ora dovrai decidere quali dati includere nel backup.
Questo processo crea un file .pst, un formato universale per i dati di Outlook che può essere facilmente salvato e importato successivamente su qualsiasi computer in cui sia installato il programma.
Scegliere cosa includere nel backup
A questo punto, la procedura ti chiederà di selezionare le cartelle da esportare. Per un backup completo, seleziona la riga più in alto, che solitamente corrisponde al nome del tuo account email. È fondamentale assicurarsi che la casella Includi sottocartelle sia spuntata. In questo modo, sarai certo di esportare ogni singolo elemento: la posta in arrivo, le cartelle create, le bozze, la posta inviata, il calendario, i contatti e le attività. Se invece hai bisogno di salvare solo una parte dei dati, come la rubrica, puoi selezionare unicamente la cartella “Contatti”.
Proteggere il backup con una password (Opzionale ma consigliato)
Dopo aver scelto dove salvare il file, Outlook offre la possibilità di proteggerlo con una password. Questo passaggio è opzionale ma fortemente consigliato, soprattutto se il file di backup contiene dati sensibili o se intendi salvarlo su un dispositivo esterno o un servizio cloud. Impostare una password impedisce accessi non autorizzati al tuo archivio di email, contatti e calendari. Ricorda di scegliere una password sicura ma che tu possa facilmente ricordare, poiché senza di essa non sarà più possibile accedere ai dati contenuti nel file .pst.
Dove salvare il tuo file di backup PST
Una volta creato, il file .pst deve essere conservato in un luogo sicuro. Salvarlo semplicemente sul desktop dello stesso computer non è una strategia efficace, perché in caso di guasto del disco rigido perderesti sia i dati originali sia la copia di sicurezza. La scelta migliore è utilizzare un supporto di archiviazione esterno, come un hard disk USB o una chiavetta USB capiente. Questo ti permette di conservare fisicamente il backup in un luogo diverso dal computer.
Un’alternativa sempre più diffusa è il salvataggio su un servizio di cloud storage come OneDrive, Google Drive o Dropbox. Questa opzione offre il vantaggio di poter accedere al backup da qualsiasi dispositivo connesso a Internet e garantisce una protezione contro danni fisici o furti del computer. L’importante è seguire la cosiddetta regola del 3-2-1: avere almeno tre copie dei dati, su due supporti diversi, di cui uno in una postazione geografica differente.
Oltre il backup manuale: soluzioni innovative
Sebbene il backup manuale tramite esportazione in file .pst sia efficace, richiede disciplina per essere eseguito regolarmente. Per chi cerca una soluzione più comoda e continuativa, esistono alternative innovative. Molti account moderni, come quelli di Microsoft 365, mantengono i dati costantemente sincronizzati sul cloud. Questo agisce di fatto come una forma di backup continuo, poiché i dati originali risiedono sul server e sono meno esposti a guasti del singolo dispositivo.
Esistono anche software di terze parti specializzati nel backup automatico di Outlook. Questi programmi possono essere configurati per eseguire copie di sicurezza a intervalli regolari (giornalieri, settimanali) senza alcun intervento manuale, salvando i dati su dischi di rete o cloud. Un’altra strategia utile è l’archiviazione della posta, che sposta i messaggi più vecchi in un file .pst separato, alleggerendo la casella di posta principale e creando allo stesso tempo un archivio storico.
Come ripristinare i dati da un file di backup
Avere un backup è inutile se non si sa come ripristinarlo. Fortunatamente, il processo di importazione di un file .pst in Outlook è altrettanto semplice di quello di esportazione. Questa operazione è necessaria quando si cambia computer o si deve recuperare la posta dopo una formattazione o una perdita di dati. Per iniziare, torna alla funzione Importa/esporta (File > Apri ed esporta > Importa/esporta).
Nella procedura guidata, seleziona Importa dati da altri programmi o file e clicca su Avanti. Scegli File di dati di Outlook (.pst), quindi individua il file di backup che avevi salvato. Outlook ti chiederà come gestire gli elementi duplicati; l’opzione predefinita “Sostituisci i duplicati con gli elementi importati” è solitamente la scelta migliore. Una volta completata l’operazione, ritroverai tutte le tue email, i contatti e gli appuntamenti del calendario di Outlook esattamente come li avevi lasciati.
Conclusioni

Proteggere le proprie comunicazioni digitali è un’azione fondamentale nel mondo di oggi. Eseguire un backup completo di Outlook non è un’operazione complessa, ma un’abitudine strategica che mette al riparo da imprevisti e perdite di dati potenzialmente dannose. Attraverso la semplice esportazione in un file .pst, chiunque può creare una copia di sicurezza di email, contatti e calendario, garantendosi una solida rete di sicurezza. Ricorda che la regolarità è la chiave: un backup datato è poco utile. Imposta un promemoria per eseguire questa operazione a intervalli regolari, in base all’importanza e alla frequenza con cui usi la posta elettronica.
Che tu scelga il metodo manuale, ti affidi alla sincronizzazione cloud del tuo account o utilizzi strumenti automatici, l’importante è agire con consapevolezza. La cura dei propri dati è una forma di previdenza digitale, un gesto che unisce la prudenza della tradizione alla potenza dell’innovazione. Con le informazioni di questa guida, hai tutti gli strumenti per gestire in autonomia la sicurezza della tua casella di posta Outlook e dormire sonni più tranquilli, sapendo che il tuo archivio digitale è al sicuro. Per una maggiore protezione, valuta anche di implementare le best practice descritte nella nostra guida alla sicurezza di Outlook.
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Domande frequenti

Un file .PST (Personal Storage Table) è un archivio personale salvato sul tuo computer, ideale per i backup. Contiene email, contatti e calendario. Un file .OST (Offline Storage Table) è invece una copia della tua casella di posta (come Microsoft 365 o Exchange) che ti permette di lavorare anche senza connessione a internet, sincronizzando i dati non appena torni online. Per creare una copia di sicurezza da conservare, si usa il file .PST.
Durante la procedura guidata di esportazione, Outlook ti chiederà di scegliere un nome e una posizione per il file .PST. Puoi salvarlo in una cartella a tua scelta sul computer, come ‘Documenti’, oppure, per maggiore sicurezza, su un dispositivo esterno come un hard disk o una chiavetta USB. Salvarlo su un’unità esterna è consigliato per proteggere i dati da guasti del computer.
Assolutamente sì. Questo è uno dei vantaggi principali del backup in formato .PST. Dopo aver creato il file sul vecchio PC, ti basta copiarlo sul nuovo computer (ad esempio tramite una chiavetta USB) e utilizzare la funzione ‘Importa’ di Outlook per ripristinare tutte le tue email, i contatti e gli eventi del calendario nella nuova installazione del programma.
La frequenza dipende dall’importanza e dalla quantità di dati che gestisci. Per un utente aziendale che riceve decine di email importanti ogni giorno, un backup settimanale è una buona pratica. Per un uso personale o meno intensivo, un backup mensile può essere sufficiente. L’importante è stabilire una routine per non rischiare di perdere informazioni preziose.
Sì, il processo di esportazione in un file .PST crea una copia completa e fedele degli elementi che hai scelto di salvare. Questo significa che tutti gli allegati contenuti nelle email verranno inclusi nel file di backup. Quando importerai il file .PST, ritroverai i messaggi con i loro allegati originali, pronti per essere aperti.