Ricevere un avviso di giacenza nella cassetta della posta può generare una certa apprensione. L’impossibilità di conoscere immediatamente il mittente e il contenuto della comunicazione lascia spazio a dubbi e preoccupazioni. Quando sull’avviso compare la dicitura CMP Venezia, è utile sapere che non si tratta del mittente originario, ma del centro logistico che ha processato la spedizione. Questo articolo offre una guida completa per interpretare i codici più comuni associati alle raccomandate gestite dal Centro di Meccanizzazione Postale di Venezia, aiutandoti a identificare la natura della comunicazione prima ancora di recarti all’ufficio postale.
Comprendere il significato dei codici presenti sull’avviso di giacenza è il primo passo per affrontare con serenità la situazione. Questi codici numerici, infatti, seguono una logica precisa che permette di distinguere una semplice comunicazione da un atto giudiziario o una cartella di pagamento. Conoscere queste informazioni in anticipo consente di prepararsi adeguatamente e di gestire al meglio le proprie pratiche quotidiane, trasformando un momento di incertezza in un’azione consapevole e informata.
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Che cos’è il CMP Venezia
Il CMP di Venezia è uno dei principali Centri di Meccanizzazione Postale di Poste Italiane. Situato a Tessera, vicino all’aeroporto Marco Polo, questo grande impianto svolge un ruolo cruciale nella logistica postale del Nord-Est Italia. La sua funzione è quella di ricevere, smistare e instradare enormi volumi di corrispondenza, inclusi pacchi, lettere e, soprattutto, raccomandate, utilizzando sistemi automatizzati avanzati. Quando un avviso di giacenza riporta la provenienza “CMP Venezia”, significa semplicemente che la vostra raccomandata è transitata attraverso questo centro per essere processata, ma il mittente effettivo è un altro ente, un’azienda o un privato.
Come leggere l’avviso di giacenza
L’avviso di giacenza è un documento essenziale che fornisce diverse informazioni. Oltre a indicare che è stato tentato un recapito, riporta l’ufficio postale presso cui ritirare la spedizione e i termini per farlo (solitamente 30 giorni per le raccomandate e 180 per gli atti giudiziari). L’elemento più importante, tuttavia, è il codice a barre di 12 cifre. Le prime due o tre cifre di questo codice sono fondamentali per ipotizzare la natura del contenuto e l’identità del mittente. Un altro indizio può essere il colore del cartoncino: un avviso bianco indica generalmente una comunicazione ordinaria, mentre un avviso di colore verde è quasi sempre associato ad atti giudiziari o multe.
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Decifrare i codici raccomandata più comuni
I codici numerici sull’avviso di giacenza sono la chiave per svelare il mistero del mittente. Sebbene non esista una certezza assoluta fino al ritiro, le prime cifre offrono un’indicazione molto attendibile. È possibile suddividerli in categorie per facilitarne l’interpretazione e capire se si tratta di una comunicazione urgente o di una semplice lettera.
Codici per Atti Giudiziari e Multe
I codici che iniziano con le cifre 75, 76, 77, 78 e 79 sono quelli che richiedono maggiore attenzione. Essi identificano quasi sempre atti giudiziari, multe per violazioni del Codice della Strada o comunicazioni importanti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
- Codici 781, 782, 783: Spesso legati ad atti giudiziari, ma anche a comunicazioni fiscali. Per una guida più dettagliata, puoi consultare l’articolo specifico sulla raccomandata con codice 783.
- Codici 786, 787: Sono quasi esclusivamente associati ad atti giudiziari come citazioni, decreti ingiuntivi, sentenze o avvisi di garanzia.
- Codice 789: Simile ai precedenti, indica spesso un atto giudiziario o una cartella di pagamento di enti come l’Agenzia delle Entrate o l’INPS.
- Codici 781, 782, 783: Spesso legati ad atti giudiziari, ma anche a comunicazioni fiscali. Per una guida più dettagliata, puoi consultare l’articolo specifico sulla raccomandata con codice 783.
- Codici 786, 787: Sono quasi esclusivamente associati ad atti giudiziari come citazioni, decreti ingiuntivi, sentenze o avvisi di garanzia.
- Codice 789: Simile ai precedenti, indica spesso un atto giudiziario o una cartella di pagamento di enti come l’Agenzia delle Entrate o l’INPS.
Anche il codice 668 è frequentemente utilizzato per notifiche di atti giudiziari, procedimenti amministrativi o mandati di comparizione.
- Codici 781, 782, 783: Spesso legati ad atti giudiziari, ma anche a comunicazioni fiscali. Per una guida più dettagliata, puoi consultare l’articolo specifico sulla raccomandata con codice 783.
- Codici 786, 787: Sono quasi esclusivamente associati ad atti giudiziari come citazioni, decreti ingiuntivi, sentenze o avvisi di garanzia.
- Codice 789: Simile ai precedenti, indica spesso un atto giudiziario o una cartella di pagamento di enti come l’Agenzia delle Entrate o l’INPS.
Anche il codice 668 è frequentemente utilizzato per notifiche di atti giudiziari, procedimenti amministrativi o mandati di comparizione.
Codici dell’Agenzia delle Entrate e INPS
Molte comunicazioni provenienti da enti pubblici come l’Agenzia delle Entrate o l’INPS passano attraverso i centri di meccanizzazione postale.
- Codici 613, 615: Generalmente indicano comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate, come notifiche di accertamento o imposte da pagare.
- Codice 616: Può riferirsi a diverse tipologie di avvisi, tra cui comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, mancato pagamento del bollo auto o solleciti di pagamento per utenze.
- Codici 648, 649, 665: Spesso utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per accertamenti, solleciti o rimborsi fiscali.
- Codici 63, 65, 630, 650: Indicano comunicazioni provenienti dall’INPS, relative a pensioni, accertamenti o visite mediche.
- Codice 689: Può essere una cartella di pagamento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o una comunicazione dell’INPS su contributi o pensioni.
- Codici 613, 615: Generalmente indicano comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate, come notifiche di accertamento o imposte da pagare.
- Codice 616: Può riferirsi a diverse tipologie di avvisi, tra cui comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, mancato pagamento del bollo auto o solleciti di pagamento per utenze.
- Codici 648, 649, 665: Spesso utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per accertamenti, solleciti o rimborsi fiscali.
- Codici 63, 65, 630, 650: Indicano comunicazioni provenienti dall’INPS, relative a pensioni, accertamenti o visite mediche.
- Codice 689: Può essere una cartella di pagamento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o una comunicazione dell’INPS su contributi o pensioni.
- Codici 613, 615: Generalmente indicano comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate, come notifiche di accertamento o imposte da pagare.
- Codice 616: Può riferirsi a diverse tipologie di avvisi, tra cui comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, mancato pagamento del bollo auto o solleciti di pagamento per utenze.
- Codici 648, 649, 665: Spesso utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per accertamenti, solleciti o rimborsi fiscali.
- Codici 63, 65, 630, 650: Indicano comunicazioni provenienti dall’INPS, relative a pensioni, accertamenti o visite mediche.
- Codice 689: Può essere una cartella di pagamento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o una comunicazione dell’INPS su contributi o pensioni.
Codici per comunicazioni generiche
Non tutte le raccomandate contengono brutte notizie. Molti codici identificano comunicazioni di natura commerciale o privata.
- Codici 12, 13, 14, 15 (e derivati come 151, 152, 1513): Identificano una raccomandata semplice, inviata da privati, aziende o avvocati per comunicazioni che non hanno carattere di urgenza o natura giudiziaria.
- Codici 612, 614: Solitamente si riferiscono a comunicazioni da parte di banche, istituti di credito o da Poste Italiane stessa, come l’invio di nuove carte.
- Codice 618: È un codice molto generico che può indicare comunicazioni da banche, avvocati, richiami di case automobilistiche o solleciti di pagamento per bollette.
- Codice 628: Spesso riguarda comunicazioni relative al pagamento del bollo auto, il recapito di carte di credito o lettere da parte di privati o avvocati.
- Codici 12, 13, 14, 15 (e derivati come 151, 152, 1513): Identificano una raccomandata semplice, inviata da privati, aziende o avvocati per comunicazioni che non hanno carattere di urgenza o natura giudiziaria.
- Codici 612, 614: Solitamente si riferiscono a comunicazioni da parte di banche, istituti di credito o da Poste Italiane stessa, come l’invio di nuove carte.
- Codice 618: È un codice molto generico che può indicare comunicazioni da banche, avvocati, richiami di case automobilistiche o solleciti di pagamento per bollette.
- Codice 628: Spesso riguarda comunicazioni relative al pagamento del bollo auto, il recapito di carte di credito o lettere da parte di privati o avvocati.
Per una panoramica completa sui servizi offerti dai centri postali, è possibile consultare la guida su CMP Venezia e la posta raccomandata.
- Codici 12, 13, 14, 15 (e derivati come 151, 152, 1513): Identificano una raccomandata semplice, inviata da privati, aziende o avvocati per comunicazioni che non hanno carattere di urgenza o natura giudiziaria.
- Codici 612, 614: Solitamente si riferiscono a comunicazioni da parte di banche, istituti di credito o da Poste Italiane stessa, come l’invio di nuove carte.
- Codice 618: È un codice molto generico che può indicare comunicazioni da banche, avvocati, richiami di case automobilistiche o solleciti di pagamento per bollette.
- Codice 628: Spesso riguarda comunicazioni relative al pagamento del bollo auto, il recapito di carte di credito o lettere da parte di privati o avvocati.
Per una panoramica completa sui servizi offerti dai centri postali, è possibile consultare la guida su CMP Venezia e la posta raccomandata.
Conclusioni

Ricevere un avviso di giacenza con la dicitura CMP Venezia non deve più essere fonte di ansia. Comprendere che si tratta di un centro di smistamento e non del mittente finale è il primo passo per decifrare la comunicazione. Analizzando con attenzione il colore dell’avviso e, soprattutto, le prime cifre del codice raccomandata, è possibile farsi un’idea precisa e attendibile del suo contenuto. Che si tratti di un atto giudiziario, di una comunicazione fiscale o di una semplice lettera, essere informati permette di agire con prontezza e consapevolezza. Questa guida fornisce gli strumenti necessari per interpretare i segnali e gestire con maggiore tranquillità le proprie comunicazioni postali, trasformando l’incertezza in controllo.
Hai ricevuto un avviso di giacenza e temi possa trattarsi di una multa o di un atto giudiziario? Dopo aver decifrato il codice e identificato il mittente, è il momento di agire. Consulta le nostre guide per scoprire come gestire la comunicazione, conoscere i tuoi diritti e rispettare le scadenze.
Domande frequenti

La sigla CMP sta per Centro di Meccanizzazione Postale. Si tratta di un centro di smistamento di Poste Italiane dove la corrispondenza viene lavorata e suddivisa in modo automatizzato. La dicitura ‘CMP Venezia’ su un avviso o su una busta indica semplicemente che la tua posta è stata smistata in quel centro specifico. Non identifica il mittente, ma solo una tappa del percorso logistico della spedizione prima di arrivare a destinazione.
Non è possibile identificare con certezza assoluta il nome del mittente, ma si possono ottenere indizi molto utili. I due elementi da controllare sull’avviso di giacenza sono il colore e il codice. Un avviso di colore verde indica quasi sempre atti giudiziari o multe. Un avviso bianco riguarda comunicazioni più generiche. L’indizio più importante, però, è il codice a barre: le prime 2-3 cifre (il cosiddetto ‘codice raccomandata’) identificano la tipologia di invio, permettendo di ipotizzare la natura del contenuto e la categoria del mittente (es. banca, ente pubblico, privato).
Anche se non c’è una regola fissa, alcuni codici sono statisticamente associati a comunicazioni fiscali o sanzioni. I codici che iniziano con 75, 76, 77, 78 e 79 sono tipicamente collegati a multe e atti giudiziari. I codici 695, 696 e 697 sono spesso utilizzati dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione per cartelle esattoriali, come il mancato pagamento del bollo auto o del canone Rai. Anche i codici 670, 671 e 689 possono indicare cartelle di pagamento.
Il codice 618 è piuttosto generico e solitamente non è legato ad atti giudiziari o cartelle esattoriali, quindi il livello di preoccupazione può essere più basso rispetto ad altri codici. Molto spesso, questo codice identifica comunicazioni da parte di istituti di credito (come l’invio di una nuova carta di credito o debito), compagnie assicurative, solleciti di pagamento per bollette, o comunicazioni relative a un veicolo, come il richiamo da parte della casa costruttrice. Potrebbe anche trattarsi di una lettera di diffida inviata da un avvocato o una semplice comunicazione da un privato.
Ignorare un avviso di giacenza è una scelta sconsigliata. La raccomandata rimane a disposizione per il ritiro presso l’ufficio postale per 30 giorni (il periodo si estende per gli atti giudiziari). Se non viene ritirata entro questo termine, la busta viene rispedita al mittente con la dicitura ‘compiuta giacenza’. Per la legge, la notifica si considera comunque avvenuta e produce tutti i suoi effetti legali. Ciò significa che eventuali scadenze per pagamenti, ricorsi o altre azioni inizieranno a decorrere, che tu abbia ritirato o meno la comunicazione.