Crowdfunding Immobiliare: Investi nel Mattone con Piccole Cifre

Scopri come investire nel mattone con piccole cifre grazie al crowdfunding immobiliare. La guida completa per iniziare: dalle migliori piattaforme alle strategie di equity e lending.

In Breve (TL;DR)

Il crowdfunding immobiliare è una forma di investimento alternativa che, attraverso piattaforme online, permette a chiunque di investire nel mercato del mattone anche con piccole cifre.

Attraverso piattaforme specializzate, puoi partecipare a operazioni immobiliari prestando denaro in cambio di un interesse (lending) o acquistando quote di proprietà del progetto (equity).

Questa forma di investimento alternativa ti permette di scegliere tra prestare denaro in cambio di interessi (lending) o acquistare quote di un progetto immobiliare (equity).

L’investimento nel mattone è da sempre nel cuore e nella cultura degli italiani, percepito come un bene rifugio solido e tangibile. Tuttavia, l’accesso a questo mercato ha storicamente richiesto capitali importanti, escludendo di fatto i piccoli risparmiatori. Oggi, grazie all’innovazione digitale, questo scenario sta cambiando radicalmente. Il crowdfunding immobiliare emerge come una soluzione democratica, permettendo a chiunque di partecipare a progetti immobiliari con somme contenute. Questo strumento fonde la tradizionale passione per l’immobiliare con le opportunità offerte dalla finanza alternativa, creando un ponte tra passato e futuro.

Questa forma di investimento collettivo, gestita tramite piattaforme online specializzate, consente di finanziare operazioni come la riqualificazione di edifici, la costruzione di nuovi complessi o il frazionamento di grandi proprietà. Gli investitori possono così diversificare il proprio portafoglio e accedere a un settore prima riservato a pochi, condividendo rischi e profitti. L’Italia, con il suo immenso patrimonio storico e culturale, offre un terreno fertile per questo tipo di iniziative, che uniscono la valorizzazione del territorio alla ricerca di rendimento.

Icona WhatsApp

Iscriviti al nostro canale WhatsApp!

Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte

Clicca qui per iscriverti
Icona Telegram

Iscriviti al nostro canale Telegram!

Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte

Clicca qui per iscriverti

Sei pronto a diversificare i tuoi investimenti e a entrare nel mercato immobiliare? Scopri le migliori piattaforme di crowdfunding, confronta le opportunità e inizia a costruire il tuo portafoglio nel mattone, un progetto alla volta.

*L’invio della richiesta di informazioni e/o iscrizione alla newsletter è gratis e senza impegno, ed equivale al conferimento del consenso facoltativo, ma necessario per offrirti il servizio. Inviando la richiesta e dunque accettando l’informativa sulla privacy, autorizzi a trasmettere i tuoi dati a fornitori di terze parti che verificheranno in maniera indipendente le informazioni trasmesse.
Privacy Redbit
Mani di persone diverse che sorreggono insieme un modellino di casa, a simboleggiare l'investimento collettivo.
L’unione di piccoli capitali costruisce grandi opportunità. Il crowdfunding immobiliare rende il mercato accessibile a tutti. Scopri come partecipare.

Cos’è il Crowdfunding Immobiliare e Come Funziona

Il crowdfunding immobiliare è un modello di finanziamento collettivo in cui un gruppo di investitori finanzia un progetto del settore immobiliare attraverso piattaforme web autorizzate. In pratica, anziché un singolo soggetto che acquista un intero immobile, una “folla” (dall’inglese crowd) di persone contribuisce con piccole o grandi quote di capitale per raggiungere l’obiettivo economico necessario. Le società promotrici dei progetti, dopo una rigorosa valutazione di sostenibilità da parte della piattaforma, presentano le loro opportunità online, rendendole accessibili a un vasto pubblico di risparmiatori.

Esistono due modalità principali per partecipare: il lending crowdfunding e l’equity crowdfunding. La scelta tra i due modelli dipende dalla propensione al rischio e dagli obiettivi di rendimento dell’investitore. Entrambe le opzioni hanno democratizzato l’accesso al mercato immobiliare, abbattendo le barriere all’ingresso e offrendo nuove opportunità di guadagno.

Lending Crowdfunding: Prestare Denaro per un Interesse

Nel modello del lending crowdfunding, l’investitore agisce come un prestatore. Si concede un prestito alla società che sviluppa il progetto immobiliare, ricevendo in cambio un rendimento sotto forma di interessi. Questo meccanismo è simile a sottoscrivere un’obbligazione: il capitale viene rimborsato alla scadenza del progetto, insieme agli interessi maturati, che possono essere corrisposti periodicamente o in un’unica soluzione finale (rimborso bullet). Questa opzione è generalmente considerata meno rischiosa, poiché il rendimento è predeterminato e non direttamente legato al successo commerciale dell’operazione, salvo il rischio di insolvenza del proponente.

Equity Crowdfunding: Diventare Soci del Progetto

Con l’equity crowdfunding, l’investitore diventa socio a tutti gli effetti della società veicolo (SPV – Special Purpose Vehicle) creata appositamente per realizzare l’operazione immobiliare. Si acquistano quote societarie e, di conseguenza, si partecipa direttamente ai risultati economici del progetto. Il guadagno deriva dalla divisione degli utili generati, ad esempio, dalla vendita o dalla messa a reddito dell’immobile. Sebbene questa modalità offra potenziali rendimenti più elevati, comporta anche un rischio maggiore, legato all’andamento del mercato e al successo dell’iniziativa.

Scopri di più →

Il Mercato Italiano nel Contesto Europeo

Il mercato del crowdfunding immobiliare in Italia sta mostrando una notevole robustezza e una crescita costante, inserendosi in un trend europeo positivo. Nonostante un contesto economico globale complesso e un calo generale del crowdinvesting, il segmento del real estate continua a espandersi. Secondo il nono report dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, negli ultimi 12 mesi il settore immobiliare ha registrato un aumento del 7,2%. L’Italia si posiziona come uno dei mercati più dinamici, seconda in Europa solo alla Francia per numero di piattaforme autorizzate, confermando l’interesse crescente per questo strumento.

A livello europeo, la raccolta complessiva del real estate crowdfunding ha raggiunto i 12,4 miliardi di euro alla fine del 2023, dimostrando la resilienza del settore. In Italia, la raccolta cumulata ha toccato i 544,5 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Questi dati evidenziano come la cultura mediterranea, e in particolare quella italiana, con la sua storica predilezione per l’investimento nel “mattone”, abbia trovato nel crowdfunding una via innovativa e accessibile per continuare a coltivare questa passione. L’introduzione di un quadro normativo europeo (ECSPR) ha ulteriormente consolidato il mercato, aumentando la trasparenza e la protezione per gli investitori.

Leggi anche →

Tradizione e Innovazione: Il Mattone Diventa Digitale

Il crowdfunding immobiliare rappresenta un perfetto esempio di come l’innovazione tecnologica possa rivitalizzare un settore tradizionale come quello immobiliare. La cultura italiana dell’investimento nel mattone, vista come garanzia di stabilità e sicurezza, si sposa con la flessibilità e l’accessibilità della finanza digitale. Questa sinergia permette di superare uno degli ostacoli storici più grandi: l’elevato capitale iniziale necessario per l’acquisto di una proprietà. Oggi, attraverso piattaforme online intuitive, è possibile partecipare a progetti di valorizzazione del patrimonio immobiliare italiano, anche con poche centinaia di euro.

Questa evoluzione non solo democratizza l’investimento, ma apre anche nuove opportunità per le imprese del settore, che possono accedere a canali di finanziamento alternativi rispetto al credito bancario tradizionale. Si crea così un circolo virtuoso: i piccoli risparmiatori possono diversificare i loro investimenti e puntare a rendimenti interessanti, mentre gli operatori immobiliari ottengono la liquidità necessaria per avviare progetti di costruzione o riqualificazione, contribuendo allo sviluppo del territorio. È un modo per rendere l’investimento immobiliare più dinamico e partecipativo, senza perdere di vista la solidità che da sempre lo contraddistingue.

Scopri di più →

Vantaggi e Opportunità per il Piccolo Risparmiatore

Il crowdfunding immobiliare offre numerosi vantaggi, soprattutto per chi desidera avvicinarsi al mercato del real estate senza disporre di grandi capitali. Il primo e più evidente è l’accessibilità: alcune piattaforme consentono di iniziare a investire con ticket minimi molto bassi, a volte anche solo 100 o 500 euro. Questo abbassa drasticamente la barriera all’ingresso rispetto all’acquisto diretto di un immobile.

Un altro beneficio fondamentale è la diversificazione. Anziché concentrare tutte le proprie risorse su un’unica proprietà, il crowdfunding permette di distribuire il capitale su più progetti, magari diversi per area geografica o tipologia (residenziale, commerciale). Questa strategia aiuta a mitigare il rischio complessivo del portafoglio. Infine, i rendimenti potenziali sono un forte attrattore: le piattaforme di lending offrono in media tassi di interesse annui lordi che possono aggirarsi intorno al 9,5%-9,8%, mentre l’equity può puntare a ritorni anche superiori, sebbene con un rischio maggiore.

Scopri di più →

Rischi e Come Mitigarli

Come ogni forma di investimento, anche il crowdfunding immobiliare comporta dei rischi che è fondamentale conoscere e comprendere prima di investire. Il rischio principale è la perdita parziale o totale del capitale investito, che può verificarsi se il progetto immobiliare non va a buon fine o se la società proponente diventa insolvente. Un altro fattore da considerare è il rischio di illiquidità: a differenza delle azioni quotate in borsa, le quote o i prestiti sottoscritti non possono essere facilmente venduti prima della scadenza del progetto.

Per mitigare questi rischi, la prima regola è la due diligence. È essenziale informarsi approfonditamente sul progetto, analizzando il business plan, la solidità della società proponente e il suo storico. La seconda strategia è la già citata diversificazione: investire piccole somme su molti progetti diversi riduce l’impatto negativo di un’eventuale singola operazione in perdita. Infine, è cruciale affidarsi esclusivamente a piattaforme autorizzate dalla CONSOB, che operano nel rispetto di una regolamentazione volta a tutelare gli investitori e garantire la trasparenza delle operazioni. Sebbene affrontare la burocrazia possa essere complesso, come spiegato nella nostra guida alla burocrazia senza stress, scegliere operatori regolamentati è un passo non negoziabile per la propria sicurezza.

Leggi anche →

Scegliere la Piattaforma Giusta

La scelta della piattaforma di crowdfunding è un passo decisivo per investire in sicurezza e con profitto. Il primo criterio di selezione, non negoziabile, è verificare che il portale sia autorizzato a operare in Italia dalla CONSOB, l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari. L’elenco delle piattaforme autorizzate è pubblico e consultabile, e questa autorizzazione garantisce che l’operatore rispetti le normative europee e italiane a protezione degli investitori.

Oltre all’aspetto normativo, è importante valutare la trasparenza della piattaforma. Le informazioni sui progetti devono essere chiare, complete e facilmente accessibili, includendo dettagli sui costi, sui rischi e sui rendimenti attesi. Analizzare lo storico delle performance (track record) è altrettanto utile: quante campagne sono state finanziate? Qual è stato il tasso di successo? Ci sono stati ritardi nei rimborsi? Leggere le recensioni di altri utenti e comprendere le commissioni applicate, sia all’investitore che al proponente, completa il quadro. Un’attenta valutazione di questi elementi, simile a quella che si farebbe nel confrontare diverse offerte di mutuo, è fondamentale per una scelta consapevole.

Un Esempio Pratico di Investimento

Immaginiamo un piccolo risparmiatore, Marco, che desidera esplorare il mercato immobiliare ma non ha la liquidità per acquistare una casa. Marco scopre il crowdfunding immobiliare e decide di investire 2.000 euro. Dopo aver analizzato diverse piattaforme autorizzate, sceglie di diversificare il suo investimento. Destina 1.000 euro a un progetto di lending crowdfunding a Milano, che prevede la ristrutturazione di un appartamento da rivendere. Il progetto ha una durata di 18 mesi e offre un rendimento annuo lordo del 9%.

Marco decide di investire i restanti 1.000 euro in un’operazione di equity crowdfunding a Roma, per la costruzione di un piccolo complesso residenziale. Questo progetto ha una durata stimata di 30 mesi e un ROI (Return on Investment) atteso più alto, ma anche un rischio maggiore. In questo modo, Marco partecipa a due operazioni immobiliari in due delle principali città italiane. Mentre il primo investimento gli garantirà un flusso di interessi più sicuro, il secondo gli offre la possibilità di un guadagno più consistente, bilanciando così il suo portafoglio. Questa strategia gli permette di entrare nel mercato del mattone, un passo che, per molti, inizia con una solida pianificazione finanziaria, come quella necessaria per l’acquisto della prima casa in coppia.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

Il crowdfunding immobiliare si sta affermando come uno strumento potente e democratico, capace di riconciliare la tradizionale passione italiana per il mattone con le esigenze di un mondo finanziario in continua evoluzione. Offre una risposta concreta a chi cerca alternative per far fruttare i propri risparmi, rendendo l’investimento immobiliare accessibile, flessibile e diversificabile. La crescita costante del mercato in Italia, supportata da una solida regolamentazione europea, testimonia la vitalità e il potenziale di questo settore.

Tuttavia, come per ogni investimento, è cruciale procedere con consapevolezza. Informarsi, comprendere le differenze tra lending ed equity, valutare attentamente i rischi e affidarsi solo a piattaforme autorizzate sono passi imprescindibili. Con il giusto approccio, il crowdfunding immobiliare può rappresentare non solo un’opportunità di rendimento, ma anche un modo per partecipare attivamente alla valorizzazione e allo sviluppo del patrimonio immobiliare del nostro Paese, un progetto alla volta.

Sei pronto a diversificare i tuoi investimenti e a entrare nel mercato immobiliare? Scopri le migliori piattaforme di crowdfunding, confronta le opportunità e inizia a costruire il tuo portafoglio nel mattone, un progetto alla volta.

*L’invio della richiesta di informazioni e/o iscrizione alla newsletter è gratis e senza impegno, ed equivale al conferimento del consenso facoltativo, ma necessario per offrirti il servizio. Inviando la richiesta e dunque accettando l’informativa sulla privacy, autorizzi a trasmettere i tuoi dati a fornitori di terze parti che verificheranno in maniera indipendente le informazioni trasmesse.
Privacy Redbit

Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Cos’è esattamente il crowdfunding immobiliare e come funziona?

Il crowdfunding immobiliare è una forma di investimento collettivo che permette a più persone di contribuire con piccole somme di denaro per finanziare un progetto immobiliare. In pratica, invece di un singolo grande investitore, una “folla” (crowd) di piccoli risparmiatori finanzia (funding) un’operazione, come la costruzione o la ristrutturazione di un immobile, attraverso piattaforme online specializzate. Gli investitori scelgono un progetto, versano la propria quota e, al termine dell’operazione (ad esempio con la vendita o l’affitto dell’immobile), ottengono un rendimento economico proporzionale al capitale investito.

Qual è la differenza tra lending ed equity crowdfunding immobiliare?

La differenza principale risiede nel ruolo dell’investitore. Nel **lending crowdfunding**, si presta denaro alla società che sviluppa il progetto, diventandone creditori. Al termine del periodo pattuito, si riceve indietro il capitale più un interesse fisso. Nell’**equity crowdfunding**, invece, si acquistano quote della società promotrice, diventandone soci a tutti gli effetti. In questo caso, il guadagno non è fisso, ma dipende dal successo del progetto e si partecipa agli utili (o alle perdite) derivanti dalla vendita o dalla messa a reddito dell’immobile.

Quali sono i principali rischi da considerare prima di investire?

Come ogni investimento, il crowdfunding immobiliare non è esente da rischi. Il rischio principale è la **perdita parziale o totale del capitale** investito, che può verificarsi se il progetto immobiliare fallisce o non raggiunge i risultati sperati a causa di fluttuazioni del mercato o problemi di gestione. Un altro fattore è il **rischio di illiquidità**: spesso non è possibile ritirare il proprio denaro prima della scadenza del progetto. Esistono anche il **rischio di default** della società promotrice, che potrebbe non essere in grado di rimborsare il prestito (nel lending), e il **conflitto di interessi** delle piattaforme, che guadagnano sulle commissioni indipendentemente dall’esito dell’operazione.

È possibile iniziare a investire con piccole cifre? Qual è l’investimento minimo?

Sì, uno dei maggiori vantaggi del crowdfunding immobiliare è la sua accessibilità. È possibile iniziare a investire con cifre relativamente basse, rendendo il mercato immobiliare alla portata di molti. L’investimento minimo varia a seconda della piattaforma e del progetto specifico. Generalmente, le soglie di ingresso partono da circa **250 o 500 euro**, anche se alcune piattaforme possono richiedere importi superiori, fino a 5.000 euro per determinate operazioni.

Come vengono tassati i guadagni derivanti dal crowdfunding immobiliare in Italia?

In Italia, la tassazione dei proventi per le persone fisiche che non agiscono in regime d’impresa è generalmente regolata da una **ritenuta a titolo d’imposta del 26%**. Questo si applica principalmente agli interessi generati dal lending crowdfunding. Se la piattaforma opera come sostituto d’imposta autorizzato dalla Banca d’Italia, la tassazione avviene direttamente alla fonte e l’investitore riceve il guadagno netto, senza doverlo inserire nella dichiarazione dei redditi. In caso contrario, i proventi devono essere dichiarati nel modello redditi. È sempre consigliabile verificare le modalità applicate dalla piattaforma scelta e consultare un commercialista.