L’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) rappresenta un momento cruciale per migliaia di aspiranti docenti e personale educativo in Italia. Questo processo, che si ripete con cadenza biennale, definisce le possibilità di ottenere incarichi a tempo determinato nelle scuole statali per il successivo biennio. Comprendere a fondo i meccanismi di inserimento e aggiornamento è fondamentale per massimizzare le proprie opportunità professionali. La procedura, interamente digitalizzata, richiede attenzione ai dettagli, dalla verifica dei requisiti al corretto inserimento dei titoli e dei servizi.
Per il biennio 2024/2026, l’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 maggio 2024 ha fissato le regole e le scadenze. La finestra temporale per la presentazione delle istanze, inizialmente prevista dal 20 maggio al 10 giugno, è stata prorogata fino alle 23:59 del 24 giugno 2024, offrendo più tempo per il conseguimento e la dichiarazione di titoli e servizi. Questa guida passo passo è pensata per orientare i candidati attraverso le complessità della domanda, unendo la tradizione di un sistema scolastico consolidato con le innovazioni delle procedure telematiche, in un contesto che guarda sempre più all’Europa per la validazione dei percorsi formativi.
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Cosa sono le GPS e come funzionano
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono elenchi di docenti, suddivisi per provincia e classe di concorso, utilizzati per l’assegnazione di supplenze di lunga durata. Nello specifico, si ricorre alle GPS per coprire i posti vacanti fino al 31 agosto (supplenze annuali) o fino al termine delle attività didattiche, il 30 giugno. Questi elenchi sono strutturati in due fasce: la prima fascia è riservata ai docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento o specializzazione su sostegno, mentre la seconda fascia accoglie gli aspiranti con il solo titolo di studio richiesto per l’accesso a una specifica classe di concorso, unitamente ai CFU necessari.
Il funzionamento si basa su un sistema di punteggio, dove ogni titolo di studio, servizio svolto, certificazione e ulteriore qualifica contribuisce a determinare la posizione dell’aspirante in graduatoria. Al momento dell’apertura della finestra per le supplenze, gli Uffici Scolastici Territoriali (UST) scorrono queste graduatorie per assegnare gli incarichi. È un meccanismo che unisce la tradizione del reclutamento pubblico con l’innovazione di una procedura informatizzata, che gestisce migliaia di nomine in modo automatizzato. Dalle GPS, inoltre, derivano le Graduatorie di Istituto (GI), utilizzate dai dirigenti scolastici per le supplenze brevi e saltuarie.
I requisiti per l’inserimento e l’aggiornamento
Per presentare la domanda GPS, è essenziale possedere i requisiti specifici per la fascia e la tipologia di posto desiderata. Per la prima fascia, il requisito indispensabile è il possesso dell’abilitazione specifica per la classe di concorso o della specializzazione per il sostegno. Per la seconda fascia, è richiesto il titolo di studio che dà accesso alla classe di concorso, come una laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento, integrato dai CFU/CFA previsti dalla normativa vigente per quella specifica materia di insegnamento. È fondamentale consultare le tabelle ministeriali per verificare la corrispondenza tra il proprio titolo e i requisiti.
Una novità importante per il biennio 2024-2026 è la possibilità di inserimento con riserva in prima fascia per chi consegue l’abilitazione o la specializzazione sul sostegno entro il 30 giugno 2024. Questa opzione è aperta, ad esempio, ai laureandi in Scienze della Formazione Primaria e agli iscritti ai percorsi abilitanti o al TFA sostegno. La riserva dovrà poi essere sciolta positivamente entro luglio per rendere efficace l’inserimento. Tutti i candidati, in ogni caso, sono ammessi con riserva, in attesa del controllo dei titoli dichiarati da parte delle scuole al momento del primo contratto.
La procedura di compilazione online: guida passo passo
La compilazione della domanda di inserimento o aggiornamento GPS avviene esclusivamente in modalità telematica. Il primo passo è accedere al portale INPA (www.inpa.gov.it) o al servizio “Istanze on line” del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per l’accesso sono necessarie le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica). Una volta autenticati, si accede alla piattaforma dedicata alla compilazione dell’istanza.
Le sezioni della domanda
La domanda è strutturata in diverse sezioni che guidano il candidato nella dichiarazione dei propri dati. Si inizia con la scelta delle graduatorie di interesse, indicando le classi di concorso per cui si ha titolo. Segue la sezione cruciale dei titoli d’accesso, dove va inserito il diploma o la laurea che permette l’iscrizione. Successivamente, si passa alla compilazione delle altre sezioni:
- Titoli ulteriori rispetto al titolo di accesso: qui si inseriscono master, corsi di perfezionamento, certificazioni informatiche e linguistiche, che contribuiscono ad aumentare il punteggio.
- Titoli di servizio: è la sezione dedicata all’inserimento dei periodi di insegnamento svolti.
- Titoli di riserva e preferenze: per dichiarare il diritto alla riserva dei posti (es. Legge 68/99) o titoli di preferenza a parità di punteggio (es. numero di figli a carico).
- Altre dichiarazioni: include dichiarazioni obbligatorie sulla veridicità dei dati inseriti.
L’ultima fase consiste nella scelta delle sedi per le Graduatorie di Istituto. È possibile indicare fino a 20 istituzioni scolastiche per provincia, che verranno utilizzate per le supplenze brevi. Una volta completate tutte le sezioni, la domanda deve essere inoltrata. Il sistema genera un PDF di riepilogo che attesta l’avvenuto invio.
Valutazione dei titoli e calcolo del punteggio
Il posizionamento nelle GPS è determinato da un punteggio calcolato sulla base delle tabelle di valutazione dei titoli allegate all’ordinanza ministeriale. Ogni titolo dichiarato, se pertinente, concorre a formare il punteggio finale. Il titolo di accesso (laurea o abilitazione) viene valutato in base al voto di conseguimento. Ad esempio, per l’abilitazione in prima fascia, un voto più alto corrisponde a un punteggio maggiore, fino a un massimo di 12 punti.
Il servizio di insegnamento è uno degli elementi che incide maggiormente. Il servizio specifico, cioè prestato sulla propria classe di concorso, viene valutato fino a un massimo di 12 punti per anno scolastico. Anche il servizio aspecifico, svolto su altre classi di concorso o gradi di istruzione, attribuisce un punteggio, sebbene inferiore. Per massimizzare le proprie chance, è cruciale valorizzare anche i cosiddetti titoli culturali. Master e corsi di perfezionamento valgono 1 punto ciascuno, le certificazioni informatiche 0,5 punti (fino a un massimo di 2 punti) e le certificazioni linguistiche possono attribuire fino a 6 punti per il livello C2. Un percorso di studi ben pianificato, come illustrato nella guida per diventare docente, può fare la differenza.
Errori da evitare e consigli pratici
La compilazione della domanda GPS richiede la massima attenzione per non incorrere in errori che potrebbero compromettere la valutazione del punteggio o, nei casi più gravi, l’esclusione dalla graduatoria. Un errore comune è il caricamento errato dei servizi: lo stesso servizio non deve essere inserito più volte come specifico e aspecifico, poiché il sistema lo valuta automaticamente per tutte le graduatorie. Altro sbaglio frequente riguarda i titoli culturali, che devono essere dichiarati per ogni “tipologia” di graduatoria (es. per la secondaria e per il sostegno) se si partecipa a entrambe.
È fondamentale non dichiarare titoli non ancora conseguiti (fatta salva l’iscrizione con riserva) o certificazioni non riconosciute dal Ministero. Ad esempio, le certificazioni linguistiche rilasciate dai centri linguistici universitari interni ai corsi di laurea non sono valide ai fini del punteggio. Un consiglio pratico è quello di non attendere l’ultimo giorno per la compilazione e l’inoltro. In caso di errore, è possibile annullare l’istanza inoltrata e procedere con un nuovo invio entro la scadenza. Dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie, è comunque prevista una finestra per presentare reclamo e chiedere eventuali rettifiche.
La scelta delle 150 preferenze per le supplenze
Dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive, si apre una seconda fase cruciale: la presentazione della domanda per l’attribuzione delle supplenze al 30 giugno e al 31 agosto. Questa istanza, nota come “scelta delle 150 preferenze”, permette agli aspiranti di indicare le sedi e le tipologie di cattedra desiderate. La domanda si compila sempre online e consente di esprimere fino a 150 preferenze per una singola provincia.
Le preferenze possono essere puntuali (una singola scuola) o sintetiche (un comune o un distretto). Indicando una preferenza sintetica, l’algoritmo considererà tutte le scuole presenti in quel territorio, secondo un ordine alfanumerico. È possibile specificare il tipo di contratto (annuale, fino al termine delle attività, spezzone orario), la tipologia di posto (comune o sostegno) e la disponibilità a completare l’orario su cattedre con orario ridotto. Una strategia oculata nella scelta e nell’ordine delle preferenze è essenziale per ottimizzare le possibilità di ottenere un incarico gradito. Una gestione attenta di questa fase, così come delle convocazioni da Graduatorie d’Istituto, è parte integrante del percorso verso la supplenza.
Conclusioni

La domanda di inserimento e aggiornamento delle GPS è un processo complesso ma strutturato, che fonde la tradizione del sistema di reclutamento scolastico italiano con le innovazioni digitali. Per il biennio 2024/2026, la procedura ha confermato la sua natura interamente telematica, richiedendo agli aspiranti docenti non solo il possesso dei titoli adeguati, ma anche una crescente dimestichezza con le piattaforme ministeriali. La proroga dei termini al 24 giugno 2024 ha offerto un’opportunità in più per completare percorsi formativi e ottimizzare il proprio profilo. Affrontare questo passaggio con preparazione, attenzione ai dettagli e una strategia chiara, dalla valutazione dei propri titoli alla scelta delle preferenze, è il primo passo per costruire un percorso professionale solido e ricco di soddisfazioni nel mondo della scuola.
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Domande frequenti

Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) vengono aggiornate ogni due anni. L’ultimo aggiornamento si è svolto nella primavera del 2024 per il biennio 2024/2026. Di conseguenza, la prossima finestra utile per i nuovi inserimenti o per l’aggiornamento della propria posizione è prevista per la primavera del 2026. È fondamentale monitorare le comunicazioni ufficiali del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per conoscere le date esatte.
Per l’inserimento nella seconda fascia delle GPS, per un posto comune, è generalmente richiesto il possesso del titolo di studio idoneo per l’accesso alla specifica classe di concorso (come la laurea magistrale), comprensivo di tutti i Crediti Formativi Universitari (CFU) previsti dalla normativa vigente. A differenza della prima fascia, non è richiesta l’abilitazione all’insegnamento, ma il possesso dei titoli deve essere completo entro la data di scadenza della domanda.
Sì, è possibile incrementare il proprio punteggio. Oltre al voto del titolo di accesso e al servizio maturato, si possono accumulare punti attraverso i cosiddetti ‘titoli culturali’. Tra questi rientrano Master di I livello (1 punto), corsi di perfezionamento (1 punto), certificazioni informatiche (fino a 2 punti totali, 0,5 per ogni certificazione) e certificazioni linguistiche (fino a 6 punti per il livello C2).
Una volta inoltrata, la domanda può essere modificata solo entro il termine di scadenza. Eventuali errori o dichiarazioni non veritiere possono portare alla rettifica del punteggio o, nei casi più gravi di dichiarazioni mendaci, all’esclusione dalle graduatorie. Dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie, è solitamente prevista una breve finestra temporale per presentare un reclamo per correggere eventuali errori materiali o di valutazione da parte degli uffici competenti.
La distinzione fondamentale riguarda l’abilitazione all’insegnamento. La prima fascia è riservata ai docenti che possiedono già l’abilitazione specifica per la classe di concorso per cui fanno domanda. La seconda fascia, invece, è destinata agli aspiranti docenti che, pur non essendo abilitati, hanno il titolo di studio richiesto e tutti i requisiti necessari per l’accesso a quella classe di concorso. I docenti di prima fascia hanno la precedenza nell’assegnazione delle supplenze.