La cartella esattoriale è un atto formale con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione richiede il pagamento di un debito tributario. Questo debito può derivare da diverse fonti, come ad esempio:
- tasse non pagate (es. Irpef, Imu, Tari)
- multe stradali
- contributi previdenziali non versati
- bolli auto non pagati
In pratica, la cartella esattoriale è l’ultimo passo di un processo che inizia con l’accertamento del debito da parte dell’ente creditore (es. Agenzia delle Entrate, Comune) e si conclude con l’affidamento del credito all’Agente della riscossione per il recupero coattivo.
Contenuto della Cartella Esattoriale
La cartella esattoriale deve contenere una serie di informazioni obbligatorie, tra cui:
- i dati del debitore
- i dati dell’ente creditore
- la descrizione del debito
- l’importo dovuto
- le modalità di pagamento
- il termine per il pagamento
- le conseguenze del mancato pagamento
Cosa Fare in Caso di Cartella Esattoriale
Ricevere una cartella esattoriale può essere un’esperienza spiacevole, ma è importante non farsi prendere dal panico e valutare attentamente le opzioni a disposizione. In generale, è possibile:
- pagare la somma richiesta: se si riconosce il debito e si hanno le possibilità economiche, è la soluzione più semplice e rapida.
- presentare istanza di rateizzazione: se non si è in grado di pagare l’intero importo in un’unica soluzione, è possibile chiedere di rateizzare il debito.
- contestare la cartella esattoriale: se si ritiene che la cartella sia illegittima o errata, è possibile presentare ricorso all’ente creditore o all’Autorità Giudiziaria.
- richiedere la sospensione della riscossione: in alcuni casi, è possibile chiedere la sospensione della riscossione in attesa della decisione sul ricorso.
Come Contestare una Cartella Esattoriale
La contestazione di una cartella esattoriale può avvenire per diverse ragioni, ad esempio:
- vizi formali: la cartella non contiene tutte le informazioni obbligatorie o presenta errori.
- prescrizione del debito: il debito è ormai prescritto.
- pagamento già effettuato: il debito è già stato pagato in precedenza.
- errore nel calcolo del debito: l’importo richiesto è errato.
Per contestare una cartella esattoriale, è necessario presentare un ricorso all’ente creditore o all’Autorità Giudiziaria entro i termini previsti. Il ricorso deve essere motivato e documentato, e deve contenere tutte le informazioni necessarie per dimostrare l’illegittimità o l’erroneità della cartella.
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