La cedolare secca è un regime fiscale opzionale che si applica ai redditi da locazione di immobili ad uso abitativo. Invece di essere tassati con le aliquote IRPEF ordinarie (che possono arrivare fino al 43%), i redditi soggetti a cedolare secca sono tassati con un’aliquota fissa.
Attualmente, le aliquote della cedolare secca sono:
- 21% per i contratti a canone libero stipulati su immobili che non costituiscono abitazione principale del locatore.
- 10% per i contratti a canone concordato.
Dal 1° gennaio 2024, l’aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi è stata aumentata:
- 26% per i contratti a canone libero stipulati su immobili che non costituiscono abitazione principale del locatore.
- 21% per i contratti a canone libero stipulati su immobili che costituiscono abitazione principale del locatore (anche se stipulati più contratti di locazione breve nel corso dell’anno).
- 10% per i contratti a canone concordato.
È importante sottolineare che la nuova aliquota del 26% si applica solo ai contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2024.Per i contratti stipulati in precedenza, continua ad applicarsi l’aliquota del 21%.
Come funziona?
Il proprietario dell’immobile può scegliere di optare per la cedolare secca al momento della registrazione del contratto di locazione. Una volta fatta questa scelta, non si può più tornare indietro per tutta la durata del contratto.
Vantaggi della cedolare secca:
- Tassazione agevolata: l’aliquota fissa è generalmente inferiore alle aliquote IRPEF ordinarie, soprattutto per i contribuenti con redditi elevati.
- Semplicità: il calcolo dell’imposta è molto semplice, basta applicare l’aliquota fissa al canone di locazione annuo.
- Nessun adempimento aggiuntivo: non è necessario presentare la dichiarazione dei redditi per i redditi soggetti a cedolare secca, né pagare acconti o addizionali.
Svantaggi della cedolare secca:
- Impossibilità di aggiornare il canone: il canone di locazione non può essere aggiornato annualmente in base all’inflazione, come invece è possibile con i contratti ordinari.
- Non deducibilità delle spese: le spese sostenute per l’immobile (ad esempio, per manutenzione o assicurazione) non sono deducibili dal reddito imponibile.
Chi può optare per la cedolare secca?
Possono optare per la cedolare secca i proprietari di immobili ad uso abitativo locati con contratti a canone libero o a canone concordato. Sono esclusi gli immobili locati ad uso commerciale o a società.
Quando conviene optare per la cedolare secca?
La convenienza della cedolare secca dipende da diversi fattori, come l’aliquota IRPEF del contribuente, l’ammontare del canone di locazione e le spese sostenute per l’immobile. In generale, la cedolare secca è più conveniente per i contribuenti con redditi elevati e per gli immobili con canoni di locazione bassi.
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