fumetto di un maestro e un'allieva davanti ad uno lavagna digitale

Gender pay gap

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Il Gender Pay Gap (divario retributivo di genere) è un indicatore statistico che misura la differenza percentuale media tra la retribuzione oraria lorda degli uomini e quella delle donne. Questo divario viene calcolato a livello nazionale, settoriale o aziendale e può essere espresso in termini assoluti (differenza in euro) o relativi (percentuale).

Cosa indica il Gender Pay Gap

  • Discriminazione diretta: differenze salariali ingiustificate tra uomini e donne che svolgono lo stesso lavoro.
  • Segregazione occupazionale: concentrazione delle donne in settori o professioni meno retribuiti.
  • Soffitto di cristallo: ostacoli invisibili che impediscono alle donne di raggiungere posizioni apicali e meglio retribuite.
  • Maternità e cura dei figli: interruzioni di carriera o riduzione dell’orario di lavoro per motivi familiari, che penalizzano la crescita professionale e retributiva delle donne.

Cause del Gender Pay Gap

  • Stereotipi di genere: convinzioni radicate sulla minore produttività o ambizione delle donne.
  • Pregiudizi inconsci: bias cognitivi che influenzano le decisioni di assunzione e promozione.
  • Mancanza di trasparenza salariale: difficoltà nel confrontare le retribuzioni e denunciare eventuali discriminazioni.
  • Politiche di conciliazione vita-lavoro inadeguate: difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia, che penalizzano soprattutto le donne.

Conseguenze del Gender Pay Gap

  • Povertà femminile: maggiore rischio di povertà per le donne, soprattutto in età avanzata.
  • Disuguaglianze economiche: ampliamento del divario economico tra uomini e donne.
  • Perdita di talento: spreco di competenze e potenziale umano.
  • Danno all’economia: riduzione della produttività e della competitività.

Misure per ridurre il Gender Pay Gap

  • Trasparenza salariale: rendere pubbliche le retribuzioni e i criteri di valutazione.
  • Pari opportunità: promuovere l’accesso delle donne a tutti i livelli e settori professionali.
  • Conciliazione vita-lavoro: offrire servizi di cura per l’infanzia e politiche flessibili per i genitori.
  • Formazione e sensibilizzazione: contrastare gli stereotipi di genere e promuovere una cultura aziendale inclusiva.

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