La compilazione della domanda per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) rappresenta un momento cruciale per migliaia di aspiranti docenti in Italia. Si tratta di una procedura complessa che richiede attenzione a numerosi dettagli, tra cui la corretta valutazione dei servizi svolti, la dichiarazione dei titoli di riserva e l’indicazione delle preferenze. Comprendere a fondo questi elementi è fondamentale per massimizzare il proprio punteggio e, di conseguenza, le possibilità di ottenere un incarico di supplenza. L’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 2024 è il riferimento normativo principale che disciplina l’aggiornamento delle GPS per il biennio 2024/2026, fornendo le linee guida per la valutazione di titoli e servizi.
Questo articolo si propone come una guida completa per orientare i candidati attraverso i passaggi più delicati della domanda. Analizzeremo in dettaglio come vengono valutati i diversi tipi di servizio, chi ha diritto alla riserva dei posti e come funzionano i titoli di preferenza a parità di punteggio. L’obiettivo è fornire informazioni chiare e strumenti pratici per affrontare la compilazione con maggiore sicurezza, sfruttando al meglio ogni opportunità offerta dalla normativa vigente. Un processo ben gestito può fare la differenza nel percorso verso la stabilizzazione professionale nel mondo della scuola.
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I Servizi Valutabili nelle GPS
La valutazione del servizio di insegnamento è uno degli aspetti più importanti per la determinazione del punteggio nelle GPS. Il sistema attribuisce un valore diverso al servizio a seconda che sia specifico o aspecifico. Il servizio specifico è quello prestato nella stessa classe di concorso o tipologia di posto per cui si richiede l’inserimento in graduatoria. Questo tipo di servizio riceve la valutazione più alta: 2 punti per ogni mese o frazione di almeno 16 giorni, fino a un massimo di 12 punti per anno scolastico. Il servizio aspecifico, invece, è quello svolto in una classe di concorso o su un posto differente, e viene valutato la metà, ovvero 1 punto al mese fino a un massimo di 6 punti annuali.
È possibile cumulare punteggi derivanti da più servizi, anche aspecifici, ma il totale per un singolo anno scolastico non può superare i 12 punti. Un aspetto rilevante riguarda il servizio svolto su posto di sostegno, che viene considerato specifico sia per la GPS sostegno del medesimo grado, sia per tutte le classi di concorso di quel grado. Anche il servizio prestato senza il possesso del titolo di accesso è valutabile, a condizione che il titolo sia stato conseguito entro la data di scadenza della domanda. La corretta dichiarazione di ogni servizio, scegliendo se indicarlo come specifico o aspecifico qualora valga per più graduatorie, è un’operazione strategica per ottimizzare il proprio punteggio. Per un supporto nel percorso di abilitazione, può essere utile consultare la guida completa su come diventare docente.
Casi Particolari di Servizio
Esistono diverse situazioni particolari che meritano attenzione durante la compilazione della domanda. Ad esempio, il servizio prestato nelle scuole paritarie è pienamente valutabile, così come quello svolto con contratti atipici, a condizione che riguardi insegnamenti curricolari. Anche il servizio militare di leva o il servizio civile sono valutabili se prestati in costanza di nomina. Una novità introdotta riguarda la valutazione del servizio prestato in virtù di provvedimenti giurisdizionali poi annullati, che viene comunque riconosciuto ai fini del punteggio. Al contrario, attività come quella di assistente di lingua all’estero non sono considerate valide per il punteggio.
Un altro elemento da considerare è il servizio svolto dagli studenti iscritti a Scienze della Formazione Primaria, che è valutabile come specifico per le graduatorie di infanzia e primaria. Per quanto riguarda il calcolo dei giorni, è importante ricordare che non devono essere necessariamente continuativi: bastano 166 giorni di servizio, anche frammentati, per ottenere il massimo di 12 punti annuali. Questa flessibilità permette di valorizzare anche supplenze brevi accumulate nel corso dell’anno scolastico. La gestione di queste casistiche richiede un’attenta lettura delle normative e delle FAQ ministeriali per evitare errori che potrebbero compromettere il punteggio finale.
Le Riserve dei Posti: Chi ne ha Diritto e Come Funzionano
La normativa italiana prevede una quota di posti riservata a determinate categorie protette, un principio di inclusione che trova applicazione anche nelle GPS. La Legge 68/1999 è il riferimento principale in materia, stabilendo una riserva del 7% dei posti per persone con disabilità (invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, invalidi del lavoro, di guerra o per servizio) e dell’1% per orfani, coniugi superstiti e categorie equiparate. Per beneficiare di questa riserva, è indispensabile essere iscritti nelle liste del collocamento mirato presso i centri per l’impiego al momento della presentazione della domanda.
Oltre alla Legge 68/99, altre disposizioni normative prevedono riserve di posti. Il Decreto Legislativo 66/2010 riserva una quota ai volontari delle Forze Armate congedati senza demerito. Più di recente, il Decreto Legge 44/2023 ha introdotto una riserva del 15% dei posti per chi ha svolto il Servizio Civile Universale. È fondamentale comprendere che i beneficiari della riserva vengono assunti con priorità, fino a coprire il 50% dei posti disponibili per le nomine, a prescindere dalla loro posizione in graduatoria. Questo meccanismo garantisce un accesso facilitato al lavoro per le categorie tutelate dalla legge.
La Differenza tra Riserva e Preferenza
È essenziale non confondere i titoli di riserva con i titoli di preferenza. Sebbene entrambi offrano un vantaggio, operano in modi molto diversi. Il titolo di riserva dà diritto a una quota di posti accantonati, permettendo al candidato di ottenere un incarico anche se il suo punteggio è inferiore a quello di altri aspiranti non riservisti. Questo diritto si applica fino al raggiungimento delle aliquote previste per legge a livello provinciale per ogni classe di concorso.
Il titolo di preferenza, invece, interviene solo in caso di parità di punteggio tra due o più candidati. In questa situazione, il candidato che possiede un titolo di preferenza avrà la precedenza nella graduatoria. Se anche i titoli di preferenza sono pari, si considerano altri criteri come il genere meno rappresentato e, in ultima istanza, la minore età anagrafica. La dichiarazione corretta di entrambi i tipi di titoli nella domanda è cruciale per far valere i propri diritti. Per approfondire le strategie di valutazione, può essere utile la guida alla gestione della classe e valutazione.
I Titoli di Preferenza: Un Vantaggio a Parità di Punteggio
I titoli di preferenza rappresentano un elemento determinante nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze quando più candidati si trovano nella stessa posizione con identico punteggio. In tali circostanze, l’aspirante in possesso di un titolo di preferenza ottiene la precedenza. L’elenco di questi titoli è gerarchico: chi possiede un titolo di rango superiore prevale su chi ne ha uno inferiore, anche se quest’ultimo ne possedesse molteplici. Tra i principali titoli di preferenza figurano gli insigniti di medaglia al valor militare, i mutilati e invalidi di guerra, e gli orfani di guerra.
L’elenco prosegue con altre categorie, come i mutilati e invalidi per servizio nel settore pubblico e privato, e coloro che hanno prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche. Anche avere un certo numero di figli a carico costituisce un titolo di preferenza. È fondamentale che gli aspiranti docenti verifichino con attenzione il possesso di tali titoli e li dichiarino correttamente nella domanda di aggiornamento delle GPS. Omettere questa informazione significa rinunciare a un potenziale vantaggio che potrebbe rivelarsi decisivo per l’assegnazione di una supplenza. Per chi è all’inizio del percorso, la guida all’anno di prova e bilancio delle competenze offre spunti preziosi.
Compilazione della Domanda: Un Processo Delicato
La presentazione della domanda di aggiornamento delle GPS è un processo interamente telematico, che si svolge attraverso il portale INPA. Per accedere è necessario essere in possesso delle credenziali SPID o della Carta d’Identità Elettronica (CIE) ed essere abilitati al servizio “Istanze on line”. La procedura guidata richiede di inserire o aggiornare i propri dati anagrafici, i titoli di accesso, i servizi svolti, e le eventuali riserve e preferenze. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito mette a disposizione delle guide dettagliate per supportare i candidati in ogni fase della compilazione.
Una delle sezioni più importanti è quella relativa alla scelta delle sedi. Ogni aspirante può indicare fino a un massimo di 20 istituzioni scolastiche per ciascuna classe di concorso per cui si inserisce, valide per le supplenze brevi conferite dalle graduatorie d’istituto. È fondamentale prestare la massima attenzione durante l’inserimento di ogni informazione, poiché eventuali errori o omissioni possono portare a una valutazione errata del punteggio o, nei casi più gravi, all’esclusione dalla graduatoria. È consigliabile rivedere attentamente tutti i dati prima dell’inoltro definitivo della domanda.
Conclusioni

In sintesi, la corretta compilazione della domanda per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze è un’operazione che richiede precisione, conoscenza della normativa e una buona dose di strategia. La valutazione dei servizi, distinguendo tra specifici e aspecifici, è cruciale per massimizzare il proprio punteggio, con un tetto massimo di 12 punti per anno scolastico. Allo stesso modo, la dichiarazione dei titoli di riserva, basati su leggi come la 68/1999, e dei titoli di preferenza, che intervengono a parità di punteggio, può determinare l’esito della propria candidatura.
Il processo, interamente digitalizzato, richiede l’utilizzo di credenziali SPID o CIE e un’attenta navigazione attraverso le sezioni del portale ministeriale. Ogni aspirante docente deve dedicare il tempo necessario a verificare ogni singolo dato inserito, dai titoli di studio ai servizi, fino alla scelta delle sedi, per evitare errori che potrebbero compromettere le opportunità di incarico. Affrontare questa procedura con consapevolezza e preparazione è il primo passo per un percorso professionale di successo nel mondo della scuola.
La compilazione della domanda per le GPS è un passaggio cruciale per la tua carriera. Non lasciare che dubbi su servizi, titoli o preferenze compromettano il tuo punteggio. Affidati ai nostri esperti per una consulenza personalizzata e assicurati di valorizzare al massimo ogni tua esperienza. Contattaci ora per ottimizzare la tua domanda e fare un passo decisivo verso il ruolo che desideri.
Domande frequenti

Il servizio specifico è quello prestato nella stessa classe di concorso o sullo stesso grado di sostegno per cui ci si candida. Il servizio aspecifico, invece, è quello svolto su una classe di concorso, tipo di posto o grado differente. La distinzione è fondamentale perché il punteggio viene calcolato diversamente: il servizio specifico vale il doppio di quello aspecifico (massimo 12 punti all’anno per lo specifico, 6 per l’aspecifico).
Il punteggio per il servizio specifico si calcola attribuendo 2 punti per ogni mese o frazione di almeno 16 giorni, fino a un massimo di 12 punti per anno scolastico. Per il servizio aspecifico, il punteggio è dimezzato: 1 punto per ogni mese o frazione di almeno 16 giorni, fino a un massimo di 6 punti annuali. Non è possibile sommare i giorni di supplenza di anni scolastici diversi per il calcolo.
La ‘riserva dei posti’ è una quota di supplenze destinata per legge a determinate categorie protette, indipendentemente dal loro punteggio in graduatoria. Ne hanno diritto, ad esempio, gli invalidi civili (con invalidità superiore al 45%), invalidi di guerra o per servizio, orfani, vedove di guerra o per lavoro e altre categorie previste dalla Legge 68/99. Recentemente è stata introdotta anche una riserva del 15% per chi ha svolto il Servizio Civile Universale.
Le preferenze sono titoli che, a parità di punteggio, danno priorità nella scelta per l’assegnazione di una supplenza. L’elenco delle preferenze segue un ordine gerarchico preciso stabilito dalla normativa (DPR 487/1994). Ad esempio, un candidato con figli a carico avrà la preferenza su un altro con lo stesso punteggio ma senza figli. A parità di punteggio e preferenze, si considera la minore età anagrafica.
Il Servizio Civile Universale, istituito dopo il 2017, non dà punteggio aggiuntivo nelle GPS. Tuttavia, dà diritto a una riserva del 15% dei posti disponibili per le supplenze. Per usufruirne, è necessario dichiararlo nell’apposita sezione della domanda GPS, allegando l’attestato di servizio. È importante non confonderlo con il servizio civile sostitutivo della leva, che invece è valutabile in termini di punteggio solo se prestato in costanza di nomina.