La riforma della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti, introdotta dal DPCM del 4 agosto 2023, ha segnato una svolta per gli aspiranti insegnanti in Italia. Al centro di questa trasformazione ci sono i percorsi abilitanti da 60 CFU (Crediti Formativi Universitari), un nuovo requisito per accedere ai concorsi per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Per chi sogna di insegnare Storia dell’Arte (classe di concorso A054), questo cambiamento impone una scelta attenta e strategica dell’ateneo e del piano di studi. L’obiettivo è acquisire non solo l’abilitazione, ma anche competenze solide che sappiano dialogare con un mercato del lavoro europeo sempre più interconnesso, valorizzando il patrimonio culturale mediterraneo attraverso un approccio che unisca tradizione e innovazione.
Questo articolo si propone come una guida per orientare laureati e laureandi in questa nuova fase. Analizzeremo i criteri per scegliere l’università più adatta, la struttura dei piani di studio, e le prospettive professionali in un contesto globale. Comprendere a fondo queste dinamiche è il primo passo per trasformare un percorso di studi in una carriera di successo, capace di trasmettere la passione per l’arte alle nuove generazioni.
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Comprendere la Riforma: Cosa sono i 60 CFU per l’Insegnamento
I percorsi da 60 CFU sostituiscono i precedenti 24 CFU come requisito d’accesso all’insegnamento. Il DPCM del 4 agosto 2023 ha stabilito una nuova struttura formativa, mirata a fornire una preparazione più completa e approfondita. Questi percorsi sono erogati dalle università e dalle istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) che hanno ricevuto l’accreditamento dal Ministero. La struttura del percorso è pensata per integrare diverse aree del sapere: discipline di base, metodologie didattiche, tecnologie applicate all’insegnamento e un cospicuo monte ore di tirocinio. Il costo massimo è fissato per legge a 2.500 euro per il percorso completo, con una prova finale dal costo massimo di 150 euro. L’obiettivo è formare docenti preparati non solo sulla propria materia, ma anche sulle più moderne strategie pedagogiche.
Scegliere l’Ateneo Giusto: Criteri e Consigli Pratici
La scelta dell’ateneo è un momento cruciale. Non tutte le università offrono percorsi per ogni classe di concorso. È fondamentale, quindi, verificare quali istituti abbiano attivato il percorso per la classe A054 – Storia dell’Arte. Le università pubblicano bandi specifici con numero di posti, scadenze e modalità di selezione. Un primo criterio di scelta è la localizzazione geografica e la modalità di erogazione delle lezioni. Sebbene sia prevista una quota di didattica a distanza (fino al 50% escluso il tirocinio), la frequenza in presenza per laboratori e tirocinio diretto è obbligatoria. Un altro fattore determinante è l’offerta formativa specifica. Analizzate i piani di studio: quali docenti sono coinvolti? Quali laboratori vengono proposti? L’ateneo ha partnership con musei, soprintendenze o gallerie d’arte? Questi elementi arricchiscono l’esperienza e offrono preziose opportunità di networking.
Il Piano di Studi per la Classe A054: Un Equilibrio tra Teoria e Pratica
Il piano di studi per i 60 CFU in Storia dell’Arte è progettato per bilanciare conoscenze disciplinari e competenze pratiche. Sebbene la struttura possa variare leggermente tra atenei, essa segue le linee guida ministeriali. Generalmente, il percorso include insegnamenti di area comune e moduli specifici per la classe di concorso. Per la A054, ci si può aspettare un approfondimento su:
- Didattica della Storia dell’Arte: metodologie innovative per rendere la materia coinvolgente, anche con l’uso di tecnologie digitali.
- Legislazione dei Beni Culturali: per comprendere il quadro normativo che regola la tutela e la valorizzazione del patrimonio.
- Laboratori di lettura dell’opera d’arte: esercitazioni pratiche per affinare le capacità critiche e analitiche.
- Tirocinio: una parte fondamentale del percorso, con almeno 20 CFU da svolgere in scuole convenzionate, per mettere in pratica le competenze acquisite.
- Didattica della Storia dell’Arte: metodologie innovative per rendere la materia coinvolgente, anche con l’uso di tecnologie digitali.
- Legislazione dei Beni Culturali: per comprendere il quadro normativo che regola la tutela e la valorizzazione del patrimonio.
- Laboratori di lettura dell’opera d’arte: esercitazioni pratiche per affinare le capacità critiche e analitiche.
- Tirocinio: una parte fondamentale del percorso, con almeno 20 CFU da svolgere in scuole convenzionate, per mettere in pratica le competenze acquisite.
Approfondire i requisiti per l’insegnamento della storia dell’arte è un passo preliminare per assicurarsi di avere tutte le carte in regola prima di iscriversi.
- Didattica della Storia dell’Arte: metodologie innovative per rendere la materia coinvolgente, anche con l’uso di tecnologie digitali.
- Legislazione dei Beni Culturali: per comprendere il quadro normativo che regola la tutela e la valorizzazione del patrimonio.
- Laboratori di lettura dell’opera d’arte: esercitazioni pratiche per affinare le capacità critiche e analitiche.
- Tirocinio: una parte fondamentale del percorso, con almeno 20 CFU da svolgere in scuole convenzionate, per mettere in pratica le competenze acquisite.
Approfondire i requisiti per l’insegnamento della storia dell’arte è un passo preliminare per assicurarsi di avere tutte le carte in regola prima di iscriversi.
Tradizione e Innovazione: la Storia dell’Arte nel Contesto Mediterraneo ed Europeo
Insegnare storia dell’arte oggi significa confrontarsi con un mondo globalizzato. Il patrimonio italiano, culla della cultura mediterranea, è un punto di partenza privilegiato per dialogare con il resto d’Europa e del mondo. Un piano di studi efficace deve fornire gli strumenti per leggere le connessioni, le influenze e gli scambi che hanno caratterizzato la storia artistica del Mediterraneo. Questo approccio non solo arricchisce la didattica, ma apre anche a sbocchi professionali più ampi. La capacità di contestualizzare l’arte italiana in una prospettiva europea è una competenza sempre più richiesta, non solo nella scuola, ma anche in musei, fondazioni culturali e nel turismo. L’innovazione didattica, come l’uso di piattaforme digitali e approcci interdisciplinari, diventa cruciale per mantenere viva l’attenzione degli studenti e prepararli a essere cittadini consapevoli di un patrimonio culturale condiviso. Una solida preparazione può essere il trampolino di lancio per partecipare con successo al concorso di storia dell’arte.
Dall’Ammissione all’Abilitazione: Passaggi e Consigli Utili
Il percorso per ottenere l’abilitazione richiede attenzione agli aspetti burocratici e una pianificazione strategica. Il primo passo è controllare i requisiti di accesso, che includono il possesso di una laurea magistrale idonea per la classe A054 e degli eventuali CFU integrativi richiesti. Successivamente, è necessario monitorare la pubblicazione dei bandi universitari per presentare la domanda di ammissione entro i termini. La frequenza è obbligatoria per almeno il 70% di ogni attività formativa. Il percorso si conclude con una prova finale che comprende una lezione simulata e una prova scritta sulla didattica della disciplina. Superato l’esame, si ottiene l’abilitazione, titolo indispensabile per partecipare ai concorsi e per l’inserimento nelle graduatorie. Per chi ha già esperienza, è utile sapere come aumentare il punteggio GPS attraverso titoli e certificazioni.
Conclusioni
I nuovi percorsi abilitanti da 60 CFU rappresentano una sfida e un’opportunità per chi aspira a diventare docente di Storia dell’Arte. La scelta consapevole dell’università e l’analisi approfondita del piano di studi sono passaggi fondamentali per costruire un profilo professionale solido e competitivo. Un percorso formativo di qualità non si limita a fornire un’abilitazione, ma apre le porte a una comprensione più profonda della materia, integrando la ricca tradizione artistica italiana con le più moderne metodologie didattiche e una prospettiva culturale europea. Affrontare questo percorso con impegno e visione strategica significa investire nel proprio futuro e in quello della scuola italiana, formando le nuove generazioni alla bellezza e alla consapevolezza del patrimonio culturale che ci circonda.
Domande frequenti

Cosa sono i percorsi abilitanti 60 CFU per la storia dell’arte?
I percorsi abilitanti da 60 CFU per la classe di concorso A054 (Storia dell’Arte) sono un nuovo percorso formativo universitario introdotto dalla riforma del reclutamento docenti (DPCM 4 agosto 2023). Sostituiscono i precedenti 24 CFU e sono un requisito obbligatorio per ottenere l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado. Il percorso è strutturato per fornire competenze disciplinari, pedagogiche, metodologico-didattiche e include un tirocinio di 20 CFU.
Come si sceglie l’università giusta per il percorso 60 CFU in storia dell’arte?
La scelta dell’ateneo richiede un’attenta valutazione. Prima di tutto, è necessario verificare quali università hanno ricevuto l’accreditamento ministeriale per la classe di concorso A054. I criteri da considerare includono: l’offerta formativa specifica (docenti, laboratori, approcci didattici), le partnership con istituzioni culturali come musei e soprintendenze, le modalità di erogazione della didattica (in presenza e online) e la logistica. È consigliabile consultare i bandi pubblicati sui siti delle singole università per conoscere i dettagli su posti disponibili, costi e scadenze.
Quali sono gli sbocchi professionali con un’abilitazione in storia dell’arte?
Il principale sbocco professionale è l’insegnamento della storia dell’arte nelle scuole secondarie di secondo grado, previo superamento del concorso pubblico. Tuttavia, una solida formazione in questo campo, arricchita da competenze didattiche e una prospettiva europea, apre anche altre porte. I laureati possono trovare impiego in musei, gallerie d’arte, fondazioni culturali, nel settore dell’editoria specializzata, del turismo culturale e della valorizzazione dei beni culturali. Le competenze acquisite, come l’analisi critica, la comunicazione e la progettazione didattica, sono trasversali e apprezzate in diversi contesti lavorativi.
È possibile insegnare storia dell’arte in Europa con questa abilitazione?
L’abilitazione italiana è un titolo nazionale, ma rappresenta una qualifica professionale che può essere riconosciuta in altri paesi dell’Unione Europea, secondo le direttive comunitarie sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Il processo non è automatico e richiede una procedura di riconoscimento presso le autorità competenti del paese ospitante. Aver seguito un percorso di studi che valorizza il contesto culturale mediterraneo ed europeo e che magari include moduli CLIL (Content and Language Integrated Learning) può facilitare questo processo e rendere il profilo del docente più competitivo sul mercato del lavoro internazionale.
Domande frequenti

Per accedere al percorso da 60 CFU per la classe di concorso A054 (Storia dell’Arte), è necessaria una laurea magistrale o specialistica coerente, come la LM-89 in Storia dell’Arte o altre lauree del settore umanistico con i crediti specifici richiesti dalla normativa (DPR 19/2016 e DM 259/2017). È fondamentale verificare che il proprio piano di studi includa i CFU necessari nei settori scientifico-disciplinari richiesti. Possono accedere anche gli studenti iscritti a corsi di laurea magistrale che abbiano già acquisito almeno 180 CFU.
No. Se hai conseguito i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche entro il 31 ottobre 2022, puoi accedere a un percorso abbreviato da 36 CFU per ottenere l’abilitazione. I tuoi crediti verranno riconosciuti, permettendoti di completare la formazione in modo più rapido. Ricorda che i 24 CFU rimangono un requisito valido per l’accesso ai concorsi fino al 31 dicembre 2024.
Sì, ma solo parzialmente. La normativa prevede che i percorsi possano essere svolti con modalità telematiche sincrone fino a un massimo del 50% del totale. Le attività di tirocinio diretto e indiretto, così come i laboratori, devono essere svolte obbligatoriamente in presenza.
Il costo massimo per i percorsi abilitanti da 60 CFU è fissato per legge a 2.500 euro. Per i percorsi abbreviati (ad esempio da 30 o 36 CFU) il tetto massimo è di 2.000 euro. Le università possono decidere di applicare tariffe inferiori e sono previste riduzioni basate sull’ISEE. Il costo della prova finale di abilitazione non può superare i 150 euro.
Per scegliere l’ateneo giusto, valuta attentamente l’offerta formativa e il piano di studi proposto per la classe A054. Considera la reputazione dei docenti e le collaborazioni dell’università con musei, soprintendenze e gallerie, che possono offrire opportunità preziose per il tirocinio. È utile anche verificare l’approccio didattico, cercando un equilibrio tra lo studio della tradizione storico-artistica e l’innovazione, come le metodologie di didattica digitale e la valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo.