Tetti verdi: la guida a risparmio e benessere urbano

Scopri i benefici dei tetti verdi e dei giardini pensili: isolamento termico naturale per l'edificio, risparmio energetico e miglioramento dell'ambiente urbano. Leggi la guida completa.

In Breve (TL;DR)

I tetti verdi sono una soluzione strategica per l’edilizia sostenibile, offrendo un isolamento termico naturale che porta a un significativo risparmio energetico e a numerosi benefici per l’ambiente urbano.

Approfondiamo come questa scelta sostenibile migliori l’isolamento termico, la gestione delle acque piovane e la qualità dell’aria, trasformando le nostre città in oasi di benessere.

Migliorano la gestione delle acque piovane e la qualità dell’aria, contribuendo al benessere e alla sostenibilità dell’ambiente urbano.

Immagina le nostre città, spesso dominate da cemento e asfalto, trasformate da un’ondata di verde che si estende sui tetti. Non è una visione futuristica, ma una realtà concreta e in crescita: quella dei tetti verdi e dei giardini pensili. Queste soluzioni non sono solo esteticamente affascinanti, ma rappresentano un’efficace strategia per migliorare l’ambiente urbano, l’efficienza energetica degli edifici e la qualità della vita. Dall’isolamento naturale alla gestione delle acque piovane, i benefici sono molteplici e supportati da un crescente interesse sia a livello di mercato che normativo, anche in un contesto ricco di tradizione come quello italiano e mediterraneo.

Un tetto verde, noto anche come “green roof”, è una copertura che prevede la messa a dimora di vegetazione sull’involucro di un edificio, con lo scopo di migliorarne le prestazioni e ridurre l’impatto ambientale. Questa pratica, le cui origini remote risalgono ai celebri giardini pensili di Babilonia, ha visto una moderna rinascita in Europa, soprattutto in Germania, a partire dagli anni ’80. Oggi, il mercato è vivace in molti paesi europei, e anche in Italia sta guadagnando terreno, spinto da una nuova sensibilità ecologica e dalla ricerca di soluzioni innovative per città più resilienti.

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Il futuro dell’edilizia è verde e sostenibile. Se i vantaggi dei tetti pensili ti hanno conquistato, esplora tutte le soluzioni innovative per l’isolamento termico e l’efficienza energetica. Trasforma la tua casa in un esempio di bioedilizia, migliorando il comfort abitativo e contribuendo attivamente al benessere del nostro pianeta.

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Tetto di un edificio moderno in un contesto urbano, coperto da un prato verde e diverse piante rigogliose.
I tetti verdi trasformano gli spazi urbani, offrendo un efficace isolamento termico e acustico e promuovendo la biodiversità. Scopri tutti i vantaggi nel nostro articolo.

Le tipologie di tetto verde: estensivo e intensivo

La scelta di un tetto verde dipende da vari fattori, tra cui la portata della struttura, il budget e il livello di manutenzione desiderato. La distinzione principale è tra due macro-categorie: tetti verdi estensivi e intensivi. Questa classificazione si basa principalmente sullo spessore del substrato colturale e, di conseguenza, sul tipo di vegetazione che può essere ospitata.

Il tetto verde estensivo è la soluzione più leggera e diffusa, caratterizzata da un basso spessore di terriccio (generalmente tra 8 e 15 cm) e un peso che di solito non supera i 150 kg/m². Questa tipologia ospita piante resistenti e a bassa crescita, come muschi e specie del genere Sedum, che richiedono poca acqua e una manutenzione minima, limitata a 1-2 interventi l’anno. I tetti estensivi non sono calpestabili, se non per le operazioni di manutenzione, e si adattano bene a grandi superfici come coperture di capannoni o garage.

Il tetto verde intensivo, al contrario, è un vero e proprio giardino pensile. Con uno strato di substrato che può variare da 15 cm a oltre un metro, è in grado di accogliere una grande varietà di piante, inclusi arbusti, ortaggi e persino alberi di piccole dimensioni. Questa soluzione è spesso accessibile e può essere utilizzata come spazio ricreativo, ma richiede un’attenta progettazione strutturale a causa del peso maggiore e una manutenzione paragonabile a quella di un giardino tradizionale, incluso un sistema di irrigazione ben progettato.

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Isolamento termico e risparmio energetico

Uno dei vantaggi più significativi di un tetto verde è la sua capacità di agire come un efficace isolamento naturale per l’edificio. La copertura vegetale funziona come un “cappotto verde” durante tutto l’anno, ma i suoi effetti sono particolarmente evidenti in estate. Durante i mesi caldi, le piante, attraverso l’ombreggiamento e il processo di evapotraspirazione, estraggono calore dall’ambiente, contribuendo a mantenere gli interni più freschi. Studi condotti da ENEA hanno dimostrato che i tetti verdi possono ridurre la temperatura superficiale del tetto fino a 25-13 °C rispetto a una copertura tradizionale, abbattendo il flusso termico verso l’interno di quasi il 50%. Questo si traduce in un notevole risparmio energetico, con una riduzione dei consumi per il condizionamento estivo che può arrivare fino a un quarto del totale.

In inverno, lo strato di vegetazione e il substrato trattengono il calore all’interno dell’edificio, riducendo i costi per il riscaldamento. L’efficacia isolante di un tetto verde è tanto maggiore quanto meno performante è la coibentazione preesistente dell’edificio. Inoltre, l’integrazione di un tetto verde con un impianto fotovoltaico può migliorare l’efficienza dei pannelli: mantenendo la temperatura della copertura più bassa, attorno ai 30-35 gradi, si può ottenere un aumento della produzione di elettricità fino al 5%. Questo connubio tra verde e tecnologia rappresenta una frontiera interessante per l’efficienza energetica.

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Benefici per l’ambiente urbano

Oltre ai vantaggi per il singolo edificio, i tetti verdi apportano enormi benefici all’intero ecosistema urbano, contribuendo a creare città più resilienti e sostenibili. Uno dei problemi più sentiti nelle metropoli è l’effetto “isola di calore“, un fenomeno per cui le temperature nelle aree urbane sono significativamente più alte rispetto alle campagne circostanti a causa dell’assorbimento di calore da parte di asfalto e cemento. I tetti verdi contrastano efficacemente questo fenomeno, raffrescando l’aria attraverso l’evapotraspirazione e riducendo la temperatura ambiente anche di 3°C.

Gestione delle acque piovane e qualità dell’aria

In un contesto di cambiamenti climatici, con eventi meteorici sempre più intensi, la gestione delle acque piovane è una sfida cruciale per le città. I tetti verdi agiscono come una spugna naturale, trattenendo una parte significativa dell’acqua piovana (fino al 50%) e rilasciandola gradualmente, riducendo così il carico sulle reti fognarie e il rischio di allagamenti. L’acqua accumulata viene poi restituita all’atmosfera o utilizzata per l’irrigazione, favorendo un ciclo idrico più naturale.

La vegetazione sui tetti contribuisce inoltre a migliorare la qualità dell’aria. Le piante filtrano le particelle inquinanti e assorbono l’anidride carbonica (CO2), uno dei principali gas serra. Un tetto verde non è solo un elemento decorativo, ma un piccolo polmone che aiuta la città a respirare meglio.

Un rifugio per la biodiversità

Le città, con le loro vaste superfici sigillate, spesso mancano di spazi vitali per la flora e la fauna. I tetti verdi creano nuovi habitat e fonti di nutrimento, diventando veri e propri rifugi per insetti impollinatori come api e farfalle, ma anche per uccelli e altre piccole specie. Funzionando come “biotopi di transizione”, collegano le diverse aree verdi della città (parchi, giardini, viali alberati), creando una rete ecologica che favorisce la conservazione e l’aumento della biodiversità urbana. La scelta di piante autoctone e la creazione di microhabitat specifici possono ulteriormente potenziare questo ruolo ecologico.

Tradizione e innovazione nel contesto italiano e mediterraneo

Mentre in Nord Europa il mercato dei tetti verdi è consolidato, in Italia e in altri paesi del Mediterraneo la sua diffusione è più recente ma in crescita. Il clima mediterraneo, con estati calde e secche e piogge talvolta violente, richiede un approccio progettuale specifico. Aziende specializzate stanno sviluppando tecnologie e substrati pensati appositamente per queste condizioni, che garantiscano lo sviluppo della vegetazione con un ridotto consumo di acqua e manutenzione, massimizzando al contempo l’isolamento termico estivo e la gestione delle acque.

La cultura mediterranea del giardino, ricca di storia e tradizione, trova nei giardini pensili una nuova forma di espressione, unendo estetica e funzionalità. Dai tetti delle cantine vinicole, che si integrano nel paesaggio, agli interventi di riqualificazione su edifici storici nei centri urbani, come a Roma o Bolzano, i tetti verdi dimostrano la loro versatilità. A Bolzano, ad esempio, in 20 anni sono stati realizzati oltre 33 ettari di verde pensile sui tetti, un caso studio che testimonia l’impegno verso la sostenibilità.

In Italia, la norma UNI 11235:2015 definisce i criteri di progettazione, esecuzione, controllo e manutenzione delle coperture a verde, fornendo un riferimento tecnico completo per garantire la qualità e la durabilità degli interventi. Sebbene manchi ancora un pieno riconoscimento della loro funzione isolante ai fini dei bonus per l’efficientamento energetico, la realizzazione di tetti verdi e giardini pensili può beneficiare del “Bonus Verde“, una detrazione IRPEF del 36% su una spesa massima di 5.000 euro, valida fino al 31 dicembre 2024.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

I tetti verdi e i giardini pensili sono molto più di una semplice tendenza architettonica. Rappresentano una risposta concreta e multifunzionale alle sfide ambientali, energetiche e sociali delle nostre città. Offrono un eccellente isolamento termico, che si traduce in un tangibile risparmio in bolletta, migliorano la gestione delle acque piovane, purificano l’aria e creano preziosi corridoi ecologici per la biodiversità. Sebbene il mercato italiano sia ancora in una fase di sviluppo rispetto a quello nordeuropeo, l’innovazione tecnologica e una crescente consapevolezza stanno spingendo la loro diffusione, adattando questa soluzione alle specificità del clima e della cultura mediterranea. Investire in un tetto verde significa non solo valorizzare il proprio immobile, ma contribuire attivamente a un futuro urbano più sostenibile, resiliente e in armonia con la natura.

La loro implementazione, supportata da normative tecniche come la UNI 11235 e da incentivi fiscali, è un passo fondamentale verso la rigenerazione urbana. Dalla grande copertura industriale al piccolo terrazzo privato, ogni metro quadro di verde recuperato sul costruito è un tassello che compone il mosaico di una città più vivibile per tutti.

Il futuro dell’edilizia è verde e sostenibile. Se i vantaggi dei tetti pensili ti hanno conquistato, esplora tutte le soluzioni innovative per l’isolamento termico e l’efficienza energetica. Trasforma la tua casa in un esempio di bioedilizia, migliorando il comfort abitativo e contribuendo attivamente al benessere del nostro pianeta.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Quanto costa realizzare un tetto verde in Italia?

Il costo di un tetto verde varia in base alla tipologia. Un tetto verde *estensivo*, più leggero e con meno manutenzione, ha un costo che oscilla tra 30 e 70 euro al metro quadro. Per un tetto verde *intensivo*, che è un vero e proprio giardino pensile con piante più grandi, il prezzo può salire da 60 fino a oltre 170 euro al metro quadro, a seconda della complessità e della vegetazione scelta.

Che tipo di manutenzione richiede un giardino pensile?

La manutenzione dipende dalla tipologia. I tetti *estensivi* richiedono interventi minimi, circa 1-2 volte l’anno, principalmente per rimuovere erbe infestanti e controllare lo stato della vegetazione. I tetti *intensivi*, essendo giardini a tutti gli effetti, necessitano di cure costanti come irrigazione regolare, potature, concimazioni e controllo di parassiti, con interventi che possono avvenire 4-5 volte l’anno o più.

È necessario un permesso per costruire un tetto verde?

La realizzazione di un tetto verde, specialmente se intensivo, è un intervento che modifica la struttura e l’aspetto dell’edificio. Pertanto, è quasi sempre necessario verificare le normative comunali e richiedere i permessi edilizi appropriati. Fondamentale è la valutazione preliminare della capacità di carico del solaio da parte di un tecnico qualificato. La normativa tecnica di riferimento in Italia è la UNI 11235:2015, che stabilisce i criteri per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione.

Esistono incentivi fiscali per i tetti verdi in Italia?

Sì, in Italia è disponibile il “Bonus Verde”, che permette di ottenere una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. La detrazione è calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo e viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Qual è la differenza principale tra un tetto verde estensivo e uno intensivo?

La differenza fondamentale risiede nel peso, nello spessore del substrato e nel tipo di vegetazione. Un tetto *estensivo* è leggero (sotto i 150 kg/mq), ha uno strato di terra sottile (8-15 cm) e ospita piante resistenti come il sedum, che richiedono poca manutenzione. Un tetto *intensivo* è più pesante (anche oltre 300 kg/mq), ha uno strato di terra più profondo (da 20 cm in su) e può ospitare arbusti e piccoli alberi, configurandosi come un giardino calpestabile che richiede cure regolari.

Fonti e Approfondimenti

disegno di un ragazzo seduto con un laptop sulle gambe che ricerca dal web le fonti per scrivere un post
  1. enea.it