Vishing: non cadere nella trappola telefonica

Cos'è il vishing? Scopri le tecniche di ingegneria sociale usate nelle truffe telefoniche per rubare i tuoi dati. Impara a riconoscere i segnali di pericolo e a difenderti per non cadere in trappola.

Una telefonata inaspettata. Dall’altra parte, una voce calma e professionale che si presenta come un operatore della tua banca o, peggio, delle forze dell’ordine. Ti avvisano di un’attività sospetta sul tuo conto corrente, di un tentativo di accesso non autorizzato. La richiesta è sempre la stessa: confermare i tuoi dati personali per “mettere in sicurezza” il conto. Questo è lo scenario tipico del vishing, una truffa telefonica sempre più sofisticata e pericolosa. Unendo tradizione, come la fiducia nella voce umana, e innovazione, come le tecnologie per mascherare il numero di telefono, i criminali sfruttano la nostra psicologia per accedere ai nostri risparmi.

Il termine vishing nasce dalla fusione di due parole inglesi: voice (voce) e phishing. Si tratta di una frode che avviene tramite telefono, dove i truffatori utilizzano tecniche di ingegneria sociale per manipolare le vittime e indurle a condividere informazioni sensibili. Queste informazioni possono includere numeri di carte di credito, password per l’home banking, codici OTP (One Time Password) o altri dati personali. L’obiettivo finale è uno solo: il furto di identità e di denaro. A differenza di altre truffe online, il vishing si basa sull’interazione umana diretta, rendendola particolarmente insidiosa e convincente.

Icona WhatsApp

Iscriviti al nostro canale WhatsApp!

Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte

Clicca qui per iscriverti
Icona Telegram

Iscriviti al nostro canale Telegram!

Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte

Clicca qui per iscriverti
Una persona che guarda con sospetto uno smartphone da cui esce un amo da pesca, a simboleggiare una truffa.
I criminali usano il social engineering per manipolarti. Questa immagine rappresenta il pericolo del vishing. Leggi l’articolo per imparare a non cadere nella loro rete e proteggere i tuoi dati.

Cos’è il vishing e come funziona

Il vishing è una forma di attacco informatico che si realizza attraverso il canale telefonico, spesso sfruttando la tecnologia VoIP (Voice over IP) che consente di mascherare l’identità del chiamante (ID spoofing). In questo modo, la chiamata sembra provenire da un numero legittimo, come quello della tua banca o della Polizia Postale. I criminali, definiti visher, si fingono figure autorevoli per conquistare la fiducia della vittima. Fanno leva su emozioni come la paura e l’urgenza, comunicando un problema grave e imminente che richiede un’azione immediata. Questa pressione psicologica offusca la capacità di giudizio, portando la persona a compiere azioni che normalmente non farebbe, come rivelare codici segreti.

La conversazione è studiata nei minimi dettagli. Il truffatore utilizza un linguaggio tecnico ma rassicurante, replicando il modo di fare di un vero operatore. Potrebbe chiederti di leggere ad alta voce un codice ricevuto via SMS, sostenendo che sia necessario per bloccare un’operazione fraudolenta. In realtà, quel codice serve ad autorizzare un pagamento a favore del criminale. I truffatori sono abili a personalizzare l’attacco in base a informazioni raccolte online, magari dai social network, rendendo la loro storia ancora più credibile. È una manipolazione psicologica studiata per bypassare ogni nostra difesa razionale.

Scopri di più →

Le tecniche più usate dai truffatori

Vishing: non cadere nella trappola telefonica - Infografica riassuntiva
Infografica riassuntiva dell’articolo “Vishing: non cadere nella trappola telefonica”

I criminali informatici affinano costantemente le loro strategie per rendere gli attacchi di vishing sempre più efficaci. Conoscere gli scenari più comuni è il primo passo per non cadere in trappola. Le tecniche variano, ma l’obiettivo resta invariato: estorcere dati e denaro facendo leva sulla fiducia e sulla paura. I truffatori possono presentarsi come funzionari di enti pubblici, tecnici informatici o rappresentanti di aziende note, sfruttando la reputazione di questi soggetti per i loro scopi illeciti.

Il finto operatore bancario: un classico intramontabile

La truffa del finto operatore bancario è una delle più diffuse. Il truffatore contatta la vittima segnalando presunte “anomalie” sul conto corrente o sulla carta di credito, come accessi non autorizzati o pagamenti sospetti. Per rendere la chiamata credibile, spesso i criminali sono già in possesso di alcuni dati della vittima, come il numero della carta, ottenuto tramite altre attività illegali. A questo punto, chiedono alla persona di collaborare a una “procedura di sicurezza”, che consiste nel fornire codici personali, password o il codice OTP appena ricevuto via SMS. È fondamentale ricordare che nessuna banca o istituto di credito chiederà mai queste informazioni per telefono.

La truffa del supporto tecnico

Un’altra tecnica molto usata è quella del finto supporto tecnico. Il truffatore chiama sostenendo di essere un tecnico di un’azienda tecnologica famosa e informa la vittima che il suo computer è stato infettato da un virus. Per risolvere il “problema”, chiede di installare un software di accesso remoto. Una volta ottenuto il controllo del dispositivo, il criminale può rubare file personali, credenziali di accesso e installare malware per spiare le attività della vittima. In altri casi, la richiesta è quella di un pagamento per un fantomatico servizio di pulizia dal virus, che ovviamente non verrà mai eseguito.

Potrebbe interessarti →

HYPE

Conto HYPE Premium

Il conto HYPE all inclusive per accedere senza limiti a tutti i servizi, compresi quelli assicurativi!

Assistenza prioritaria anche via WhatsApp!

Scegli HYPE Premium, subito un bonus di 25€! Inserisci il codice promo CIAOHYPER

ING

Apri un Conto Corrente ING e avrai una Carta di Credito Mastercard Gold!

Usala per i tuoi acquisti in tutto il mondo, a canone zero!

Inoltre, per i primi 12 mesi dall’attivazione, hai il 4% su Conto Arancio fino a 50.000 euro.

Crédit Agricole

Conto e Carta a canone ZERO!

50€ di Welcome Bonus in buoni regalo!

Gestisci tutto da App con un consulente dedicato in Filiale e a distanza!

Molto più di un conto online!

Ingegneria sociale: l’arma psicologica dei cybercriminali

L’ingegneria sociale è l’arte di manipolare le persone per indurle a compiere azioni o a divulgare informazioni riservate. È il motore di quasi tutti gli attacchi di vishing. I truffatori non sfruttano vulnerabilità tecnologiche, ma le debolezze umane: la fiducia, la paura, la curiosità e il desiderio di aiutare. Nel contesto della cultura mediterranea, dove i rapporti interpersonali e un certo grado di fiducia verso il prossimo sono ancora valori importanti, queste tecniche possono rivelarsi particolarmente efficaci. La tradizione del dialogo e della conversazione viene distorta e usata come un’arma.

I criminali creano scenari credibili e personalizzati, facendo sentire la vittima speciale o, al contrario, in grave pericolo. L’impersonificazione di figure autorevoli, come un funzionario di banca o un agente di polizia, fa leva sul nostro rispetto per le istituzioni. L’urgenza è un altro elemento chiave: frasi come “agisci subito o perderai tutti i tuoi soldi” sono studiate per scatenare il panico e impedire una riflessione lucida. È un attacco che mira alla nostra mente prima ancora che al nostro portafoglio, per questo è così difficile da contrastare senza un’adeguata preparazione.

Scopri di più →

Come riconoscere un tentativo di vishing

Riconoscere un tentativo di vishing richiede attenzione e una buona dose di scetticismo. Il primo campanello d’allarme è la richiesta di dati sensibili. Banche, Poste, forze dell’ordine o enti governativi non chiedono mai password, PIN, numeri completi di carte di credito o codici di sicurezza (CVV) tramite telefono. Un altro indizio è il senso di urgenza o minaccia. Se l’interlocutore cerca di metterti fretta, spaventarti con la prospettiva di perdite economiche o conseguenze legali, è molto probabile che si tratti di una truffa.

Presta attenzione anche al numero da cui proviene la chiamata. Sebbene i truffatori possano mascherarlo, chiamate da numeri sconosciuti, privati o con prefissi stranieri dovrebbero insospettire. Tuttavia, non bisogna fidarsi ciecamente neanche se il numero sembra quello ufficiale della propria banca. Offerte incredibilmente vantaggiose, come premi vinti o prestiti a tassi irrisori, sono un’altra esca comune. Ricorda la regola d’oro: se una cosa sembra troppo bella o troppo spaventosa per essere vera, quasi certamente non lo è.

Potrebbe interessarti →

Cosa fare (e non fare) durante una chiamata sospetta

Se sospetti di essere nel mirino di un visher, la prima regola è mantenere la calma. Non farti prendere dal panico creato ad arte dal truffatore. Non confermare, né fornire, alcun dato personale, anche se chi chiama sembra già conoscerne una parte. Non leggere mai a voce alta i codici che ricevi via SMS durante la telefonata. Questi codici servono ad autorizzare operazioni e comunicarli equivale a dare le chiavi del tuo conto. Non installare alcun software sul tuo computer o smartphone su richiesta dell’interlocutore.

La mossa più sicura è interrompere la comunicazione. Dì semplicemente che preferisci verificare di persona e riaggancia. Subito dopo, contatta tu stesso la tua banca o l’ente menzionato dal truffatore, utilizzando però i numeri di telefono ufficiali che trovi sul loro sito web o sui documenti contrattuali. Non richiamare mai il numero da cui hai ricevuto la telefonata sospetta. Segnalare il tentativo di truffa aiuta sia l’istituto a prendere contromisure, sia le altre persone a non cadere nella stessa trappola.

Sei caduto nella trappola? Ecco i passi da seguire

Se ti rendi conto di aver fornito i tuoi dati a un truffatore, agire con tempestività è cruciale. La prima cosa da fare è contattare immediatamente la tua banca o l’emittente della carta di credito per bloccare il conto, la carta o qualsiasi operazione sospetta. Spiega nel dettaglio l’accaduto. Il blocco immediato può limitare o, in alcuni casi, impedire il danno economico. Raccogli tutte le prove possibili: il numero di telefono del chiamante (se visibile), data e ora della chiamata, e qualsiasi altra informazione che possa essere utile.

Il passo successivo è sporgere denuncia presso la Polizia Postale o un’altra forza dell’ordine. Puoi recarti di persona presso un ufficio di polizia o utilizzare i servizi di denuncia online disponibili sul sito del Commissariato di P.S. online. La denuncia è fondamentale non solo per tentare di recuperare il denaro, ma anche per consentire alle autorità di indagare e contrastare queste reti criminali. Ricorda di modificare tutte le password degli account online (home banking, email, social) che potrebbero essere state compromesse. Per il futuro, valuta l’uso di strumenti come l’autenticazione a due fattori per aumentare la sicurezza dei tuoi account.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

Il vishing rappresenta una minaccia concreta e in continua evoluzione, che unisce la manipolazione psicologica tipica dell’ingegneria sociale con tecnologie sempre più accessibili. In un contesto come quello italiano ed europeo, dove tradizione e innovazione convivono, i criminali sfruttano la fiducia nelle relazioni interpersonali per colpire persone di ogni età e ceto sociale. Le statistiche mostrano un aumento delle frodi informatiche, con danni economici considerevoli. Tuttavia, la consapevolezza è la nostra arma più potente.

Imparare a riconoscere i segnali di una chiamata sospetta, mantenere la calma e non cedere alla pressione psicologica sono competenze fondamentali per la nostra sicurezza digitale e finanziaria. È essenziale diffidare di qualsiasi richiesta telefonica di dati sensibili, interrompere la comunicazione e verificare sempre l’identità dell’interlocutore attraverso i canali ufficiali. Adottare buone pratiche di sicurezza, come l’utilizzo di password complesse e l’attivazione di sistemi di allerta, contribuisce a creare un ulteriore livello di protezione. Informarsi e informare gli altri, specialmente le persone più vulnerabili come gli anziani, è un dovere civico per costruire una difesa collettiva contro questa forma di criminalità sempre più pervasiva. In un mondo digitale, la prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si tratta di proteggere i nostri beni e la nostra identità da minacce invisibili come quelle che viaggiano sulla linea telefonica.

Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Cos’è esattamente il vishing e come funziona?

Il vishing è una truffa telefonica il cui nome deriva dall’unione di ‘voice’ (voce) e ‘phishing’. I truffatori ti contattano telefonicamente fingendosi operatori di enti affidabili, come la tua banca, le Poste, compagnie di utenze o forze dell’ordine. Lo scopo è ingannarti sfruttando tecniche di ingegneria sociale per farti rivelare dati personali, finanziari o di sicurezza, come password, PIN o codici di accesso. Fanno leva su emozioni come la paura o l’urgenza, comunicando finti problemi al tuo conto o alla tua carta per spingerti ad agire senza pensare.

Quali sono i segnali d’allarme per riconoscere una chiamata di vishing?

Riconoscere un tentativo di vishing è possibile prestando attenzione ad alcuni segnali. Diffida sempre di chiamate inattese che creano un senso di urgenza o allarme, ad esempio minacciando la chiusura del conto o sanzioni imminenti. Un campanello d’allarme fondamentale è la richiesta di dati sensibili: nessuna banca o istituzione ti chiederà mai per telefono password complete, PIN, codici di sicurezza della carta (CVV) o codici OTP (le password temporanee che ricevi via SMS). Fai attenzione anche a offerte che sembrano troppo vantaggiose per essere vere o a chiamate da numeri anomali, come cellulari o con prefissi stranieri.

Cosa devo fare se sospetto di essere al telefono con un truffatore?

La prima regola è mantenere la calma e non farsi prendere dal panico. Non fornire *mai* alcuna informazione personale o finanziaria che ti viene richiesta. Prendi tu il controllo della conversazione facendo domande specifiche per verificare l’identità di chi chiama, senza confermare i dati che loro potrebbero già avere. L’azione più sicura è interrompere la chiamata. Se il dubbio persiste, contatta tu direttamente l’ente interessato (la tua banca, la Posta, ecc.) usando solo i numeri di telefono ufficiali che trovi sul loro sito web o sui documenti in tuo possesso.

Ho comunicato i miei dati per errore: cosa devo fare adesso?

Se pensi di essere caduto in una trappola di vishing, agisci immediatamente. Contatta subito la tua banca o l’emittente della carta di credito per bloccare le carte e disconoscere eventuali operazioni fraudolente. Cambia immediatamente tutte le password degli account online che potrebbero essere stati compromessi (home banking, email, ecc.). È fondamentale, inoltre, sporgere denuncia presso la Polizia Postale, fornendo tutti i dettagli possibili sulla chiamata ricevuta. La tua segnalazione è cruciale per le indagini e per proteggere altre persone.

La mia banca può chiamarmi per chiedermi dati personali o password?

No, assolutamente. Nessuna banca, istituto finanziario o ente governativo ti chiederà mai di fornire per telefono, email o SMS dati sensibili come la password completa del tuo home banking, il PIN della carta o i codici di sicurezza OTP. Se ricevi una chiamata di questo tipo, anche se il numero sembra quello ufficiale della tua banca (i truffatori possono falsificarlo), si tratta di un tentativo di truffa. Riaggancia e, se hai dubbi, contatta tu la banca tramite i suoi canali ufficiali e verificati.