Archivio Sicurezza PEC TIM: Come Funziona e si Consulta

Scopri cos'è e come funziona l'Archivio di Sicurezza della PEC TIM. La nostra guida ti spiega passo passo come consultare e gestire i messaggi conservati a norma di legge.

In Breve (TL;DR)

L’Archivio di Sicurezza della PEC TIM è il servizio che ti permette di conservare a norma di legge tutti i messaggi inviati e ricevuti: scopriamo insieme come funziona e come consultarlo.

In questa guida vedremo nel dettaglio come funziona, come si attiva e come si consulta l’archivio per ritrovare facilmente ogni messaggio.

Scopri come funziona questo servizio e come accedere ai tuoi messaggi archiviati in pochi semplici passaggi.

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è uno strumento digitale ormai radicato nella cultura italiana, un ponte tra la tradizione della raccomandata con ricevuta di ritorno e l’innovazione della comunicazione digitale. Il suo valore legale la rende indispensabile per professionisti, aziende e Pubblica Amministrazione. Tuttavia, inviare e ricevere messaggi certificati non è sufficiente. La normativa italiana impone precisi obblighi di conservazione per questi documenti digitali, per garantirne l’integrità e la validità nel tempo. Qui entra in gioco l’Archivio di Sicurezza della PEC TIM, un servizio progettato per rispondere a questa esigenza fondamentale, assicurando che ogni comunicazione mantenga il suo valore probatorio per anni.

Questo strumento, gestito da Trust Technologies, parte del gruppo TIM, non è un semplice backup, ma un sistema di conservazione a norma. Il suo scopo è preservare i messaggi PEC, incluse le ricevute di accettazione e consegna, in modo sicuro e conforme alle leggi vigenti. Comprendere come funziona e come consultarlo è essenziale per chiunque utilizzi la PEC TIM per comunicazioni ufficiali, trasformando un obbligo di legge in un’opportunità per una gestione documentale più efficiente e sicura, in linea con la digitalizzazione del mercato europeo.

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Privacy Redbit
Un documento digitale pec archiviato in modo sicuro in un caveau virtuale protetto da un lucchetto.
L’Archivio di Sicurezza PEC di TIM protegge le tue comunicazioni certificate a norma di legge. Scopri come funziona e come accedere ai tuoi messaggi archiviati in modo protetto.

Cos’è l’Archivio di Sicurezza e perché è importante

L’Archivio di Sicurezza della PEC TIM è un servizio che permette di salvare una copia di tutti i messaggi inviati e ricevuti, comprese le relative ricevute, in uno spazio dedicato e sicuro. Questa funzione non deve essere confusa con un semplice salvataggio dei messaggi sul proprio computer o su un server di posta. L’archiviazione su un PC, infatti, non garantisce il valore legale nel tempo, poiché i file potrebbero essere alterati o persi. Il servizio di TIM, invece, è un sistema di conservazione digitale a norma, una procedura informatica e legale che assicura l’autenticità, l’integrità, l’affidabilità e la reperibilità dei documenti informatici, come richiesto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e dalle linee guida dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).

L’importanza di questo servizio risiede nel valore legale della PEC, equiparato a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Le ricevute di accettazione e consegna, insieme ai log di trasmissione, hanno efficacia probatoria in un eventuale giudizio. Tuttavia, la validità dei certificati di firma digitale apposti dal gestore sulla “busta” di trasporto ha una durata limitata. La conservazione a norma permette di mantenere inalterato il valore probatorio della PEC anche dopo la scadenza di tali certificati, garantendo la sua validità legale per tutto il periodo obbligatorio, che per molti documenti è di almeno 10 anni.

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Come funziona il processo di archiviazione

Il funzionamento dell’Archivio di Sicurezza è in gran parte automatico, pensato per semplificare la vita dell’utente. Una volta attivato, il sistema crea una copia di sicurezza dei messaggi e delle ricevute, conservandoli in uno spazio separato dalla casella di posta principale. Questo processo garantisce che, anche se un messaggio viene cancellato per errore dalla casella PEC, una copia resterà al sicuro nell’archivio. L’organizzazione dei messaggi archiviati è strutturata in modo logico, solitamente in cartelle mensili, per facilitare la ricerca e la consultazione.

Dal punto di vista tecnico, il servizio di conservazione a norma associa al documento informatico (il messaggio PEC) una firma digitale e una marca temporale. Questi elementi “bloccano” il documento, certificandone la paternità, l’integrità (cioè che non è stato modificato) e la data certa. Questa procedura, conforme alle regole tecniche stabilite dall’AgID, è ciò che distingue una semplice archiviazione da una conservazione con pieno valore legale. Inoltre, per i clienti TIM, il servizio può includere funzionalità avanzate come la liberazione automatica dello spazio nella casella di posta, spostando i messaggi più datati nell’archivio. Per una gestione ottimale, è fondamentale seguire le guide fornite da TIM, come la guida alla lettura delle ricevute PEC TIM, per comprendere appieno ogni elemento della comunicazione.

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Guida pratica alla consultazione dell’archivio

Accedere e consultare i messaggi conservati nell’Archivio di Sicurezza della PEC TIM è un’operazione intuitiva, progettata per essere accessibile a tutti gli utenti. Il metodo principale per la consultazione è attraverso la Webmail PEC, l’interfaccia web per la gestione della propria casella di posta certificata. All’interno della Webmail, è presente una sezione specifica denominata “Archivio”, da cui è possibile navigare tra i messaggi conservati.

La Webmail offre strumenti di ricerca avanzata per individuare rapidamente i messaggi di interesse. È possibile filtrare la ricerca per oggetto, mittente, destinatario o intervallo di date. Una funzionalità molto utile è la possibilità di richiedere un archivio asincrono in formato .zip, che permette di scaricare un gran numero di messaggi in un unico file. Quando l’archivio è pronto, l’utente riceve una notifica via email con un link per il download. Per chi preferisce utilizzare un client di posta tradizionale come Outlook o Thunderbird, è possibile configurare l’accesso all’archivio tramite protocollo IMAP, seguendo le specifiche istruzioni fornite da TIM. Questa flessibilità garantisce a ogni utente di poter accedere ai propri documenti archiviati nel modo che ritiene più comodo, mantenendo sempre la massima sicurezza.

Accesso da Webmail

L’accesso tramite Webmail è il canale più diretto e consigliato per consultare l’Archivio di Sicurezza. Per accedere, è sufficiente collegarsi al portale della PEC TIM (solitamente https://webmail.pectim.it) e inserire le proprie credenziali. Una volta dentro, l’interfaccia è organizzata in cartelle, proprio come una normale casella email. La sezione “Archivio” conterrà tutte le comunicazioni salvate, suddivise per mese e anno, rendendo la navigazione semplice e ordinata. Questo metodo non richiede alcuna configurazione software aggiuntiva sul proprio dispositivo ed è accessibile da qualsiasi browser, garantendo flessibilità e immediatezza. La gestione documentale è un aspetto cruciale, tanto quanto la corretta attivazione e configurazione della PEC TIM.

Accesso tramite client di posta

Per gli utenti abituati a gestire la posta elettronica tramite software dedicati come Microsoft Outlook o Mozilla Thunderbird, TIM offre la possibilità di configurare l’accesso all’archivio anche da questi programmi. Questa operazione richiede l’utilizzo del protocollo IMAP (Internet Message Access Protocol), che consente di sincronizzare le cartelle dell’archivio direttamente sul proprio computer. Per la configurazione, è necessario inserire parametri specifici forniti da TIM, come l’indirizzo del server IMAP e le proprie credenziali di accesso. È importante notare che per l’accesso da client potrebbe essere richiesta una password secondaria, diversa da quella usata per la Webmail, per un ulteriore livello di sicurezza. Questo approccio è ideale per chi desidera integrare la consultazione dell’archivio nel proprio flusso di lavoro quotidiano. Una gestione sicura delle credenziali è fondamentale, così come lo è per l’email ordinaria per cui è utile sapere come cambiare e rendere sicura la password.

Normativa e valore legale nel contesto italiano ed europeo

La conservazione digitale dei documenti, inclusi i messaggi PEC, è rigorosamente regolamentata in Italia. La normativa di riferimento è il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), integrato dalle Linee Guida dell’AgID. Queste norme stabiliscono che i documenti informatici devono essere conservati in modo da garantirne autenticità, integrità, leggibilità e reperibilità nel tempo. L’obbligo di conservazione a norma si estende a numerosi documenti di rilevanza fiscale e legale, come fatture, contratti e, appunto, la corrispondenza PEC, per un periodo che, secondo il Codice Civile, è di almeno dieci anni.

A livello europeo, il regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) fornisce un quadro normativo comune per le transazioni elettroniche, promuovendo l’interoperabilità dei servizi fiduciari, come la PEC, tra gli Stati membri. Sebbene la PEC sia una specificità italiana, il suo progressivo adeguamento agli standard europei la renderà uno strumento sempre più integrato nel mercato unico digitale. La conservazione a norma, garantendo la validità legale a lungo termine delle comunicazioni, si allinea perfettamente con gli obiettivi di sicurezza e affidabilità promossi da eIDAS. Affidarsi a un servizio come l’Archivio di Sicurezza di TIM significa quindi non solo rispettare la legge italiana, ma anche adottare una soluzione proiettata verso il futuro digitale europeo, essenziale nelle comunicazioni ufficiali con la Pubblica Amministrazione.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

L’Archivio di Sicurezza della PEC TIM si rivela uno strumento non solo utile, ma indispensabile per chiunque utilizzi la Posta Elettronica Certificata in Italia. In un contesto che unisce la tradizione del valore legale della corrispondenza con l’innovazione digitale, questo servizio risponde a un’esigenza concreta e a un obbligo normativo preciso: la conservazione a norma dei documenti informatici. Garantire l’autenticità, l’integrità e la reperibilità dei messaggi PEC nel tempo non è un’opzione, ma una necessità per tutelare la validità legale delle proprie comunicazioni, sia per privati che per aziende e professionisti.

La soluzione offerta da TIM, tramite Trust Technologies, combina la conformità con la normativa italiana ed europea con una notevole semplicità di utilizzo. La possibilità di consultare l’archivio sia da Webmail che tramite client di posta offre una flessibilità che si adatta a diverse esigenze lavorative. In definitiva, adottare l’Archivio di Sicurezza significa fare una scelta di responsabilità e lungimiranza, assicurando che il valore delle proprie comunicazioni digitali sia preservato nel tempo e trasformando un adempimento burocratico in un pilastro della propria sicurezza documentale.

Proteggi il valore legale delle tue comunicazioni e assicurati di essere sempre a norma. Scopri tutte le soluzioni per la gestione sicura della Posta Elettronica Certificata e l’archiviazione digitale.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Che cos’è esattamente l’Archivio di Sicurezza della PEC di TIM e a cosa serve?

L’Archivio di Sicurezza della PEC TIM è un servizio che crea automaticamente una copia di backup di tutti i messaggi PEC, incluse le ricevute di invio e consegna, in uno spazio separato e sicuro. Il suo scopo principale è duplice: da un lato, permette di liberare spazio nella casella di posta principale senza perdere comunicazioni importanti; dall’altro, garantisce la conservazione dei messaggi anche se vengono cancellati per errore dalla casella PEC.

La conservazione dei messaggi PEC è obbligatoria per legge?

Sì, per imprese e professionisti la conservazione dei messaggi PEC a fini legali e commerciali è un obbligo di legge. Il Codice Civile, agli articoli 2214 e 2220, impone di conservare la corrispondenza commerciale, e quindi anche le PEC, per un periodo di 10 anni. La semplice archiviazione nella casella di posta non basta a garantire il valore legale nel tempo, per questo è necessario un sistema di conservazione a norma.

Qual è la differenza tra la normale casella PEC e l’Archivio di Sicurezza?

La casella PEC è lo spazio attivo dove invii e ricevi i messaggi, simile a una casella email tradizionale ma con valore legale. L’Archivio di Sicurezza, invece, è uno spazio di backup dove viene salvata una copia di questi messaggi. Se cancelli un messaggio dalla casella PEC, la sua copia rimane al sicuro nell’archivio. Inoltre, l’archivio è spesso il primo passo per attivare il servizio di “Conservazione a Norma”, un processo più strutturato che garantisce il valore legale dei messaggi per 10 anni, come richiesto dalla legge.

Come si accede e si consultano i messaggi nell’Archivio di Sicurezza di TIM?

È possibile consultare i messaggi conservati nell’Archivio di Sicurezza principalmente tramite la Webmail della PEC TIM. Accedendo al portale web, troverai una sezione dedicata chiamata “Archivio” dove i messaggi sono organizzati in cartelle, solitamente per data e tipo (inviati, ricevuti, ricevute). Alcuni gestori permettono la consultazione anche tramite client di posta come Outlook, attivando un’apposita opzione.

L’Archivio di Sicurezza conserva i messaggi per sempre? E come si attiva?

L’Archivio di Sicurezza conserva una copia dei messaggi fino a quando non decidi di cancellarli (se la funzione è abilitata) o finché il servizio è attivo. Per la conservazione a lungo termine con valore legale, è necessario il servizio di “Conservazione a Norma”, che preserva i documenti per 10 anni. L’Archivio di Sicurezza si attiva solitamente dalle impostazioni della Webmail PEC, dove è possibile scegliere quali tipi di messaggi archiviare automaticamente (es. solo in entrata, tutto, etc.).