Oggi voglio parlarti di un argomento che tocca la vita di tutti noi, spesso percepito più come un obbligo o un costo che come un’opportunità: l’assicurazione. Ma ti sei mai fermato a pensare davvero a cosa sia, a come funzioni quel meccanismo complesso e perché, al di là della legge, possa rivelarsi uno strumento incredibilmente utile? In questo articolo, cercherò di fare chiarezza, spiegando in modo semplice i concetti fondamentali, senza perdermi in tecnicismi esagerati. L’obiettivo è darti gli strumenti per capire meglio questo mondo, sentirti più sicuro nelle tue scelte e, magari, scoprire che l’assicurazione non è poi quel "mostro" che a volte immaginiamo. Partiamo!
Iscriviti al nostro canale WhatsApp!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiIscriviti al nostro canale Telegram!
Ricevi aggiornamenti in tempo reale su Guide, Report e Offerte
Clicca qui per iscrivertiVuoi scegliere la polizza giusta per te? Compila il modulo e confronta le migliori assicurazioni!

Cos’è Davvero un’Assicurazione? Un Patto Contro gli Imprevisti
Immagina per un attimo la vita come un viaggio, a volte tranquillo, altre volte pieno di curve impreviste o strade dissestate. Ecco, l’assicurazione, nel suo concetto più puro, è un po’ come avere un compagno di viaggio fidato, pronto a darti una mano se qualcosa va storto. Non può impedire che l’imprevisto accada – un incidente, un danno alla casa, un problema di salute – ma può attenuarne le conseguenze economiche, che spesso sono quelle che ci preoccupano di più.
In termini più formali, l’assicurazione è un contratto. Da una parte c’è l’assicurato (tu, io, chiunque voglia proteggersi da un rischio) e dall’altra c’è l’assicuratore (la compagnia di assicurazioni). Con questo contratto, l’assicurato si impegna a pagare una somma periodica, chiamata premio, e in cambio l’assicuratore si impegna a intervenire economicamente se si verifica un determinato evento futuro e incerto, chiamato sinistro. Sembra semplice, vero? Ma dietro questa semplicità apparente si nasconde un meccanismo affascinante e complesso basato su statistica, probabilità e, soprattutto, sulla condivisione del rischio.
Il Principio Fondamentale: Trasferire e Condividere il Rischio
Il cuore pulsante dell’assicurazione è il trasferimento del rischio. Ognuno di noi, ogni giorno, è esposto a innumerevoli rischi: il rischio di ammalarsi, di avere un incidente stradale, di subire un furto in casa, persino il rischio (per fortuna più raro!) che un meteorite colpisca il nostro tetto. Affrontare da soli le conseguenze economiche di questi eventi potrebbe essere devastante. Pensa a dover ripagare i danni causati a un’altra auto o a dover ricostruire parte della tua casa dopo un incendio. Spese ingenti, che potrebbero mettere in ginocchio il bilancio familiare.
L’assicurazione interviene proprio qui. Pagando il premio, noi trasferiamo il peso economico di quel rischio specifico alla compagnia assicurativa. Ma come fa la compagnia a sostenere questo peso? Grazie alla legge dei grandi numeri e al principio della mutualità. La compagnia raccoglie i premi da tantissime persone esposte a rischi simili. Sa, basandosi su dati storici e calcoli statistici (attuariali, per essere precisi), che solo una piccola percentuale di quegli assicurati subirà effettivamente un sinistro in un dato periodo. I premi raccolti da tutti servono a "pagare" per i danni subiti da quei pochi sfortunati. È come se tutti mettessimo una piccola somma in un fondo comune, sapendo che quel fondo interverrà per aiutare chi, tra noi, ne avrà bisogno. È un patto di solidarietà, gestito professionalmente da un’impresa specializzata.
I Protagonisti del Contratto Assicurativo
Abbiamo già accennato all’assicurato e all’assicuratore. Ma spesso entrano in gioco altre figure. Vediamo le principali:
- Contraente: È la persona (fisica o giuridica) che stipula il contratto con la compagnia e si impegna a pagare il premio. Non sempre coincide con l’assicurato. Ad esempio, potrei stipulare un’assicurazione sulla vita per mio figlio: io sarei il contraente, mio figlio l’assicurato.
- Assicurato: È la persona il cui interesse è protetto dall’assicurazione. Nelle assicurazioni contro i danni, è la persona che subirebbe il danno economico se l’evento si verificasse (es. il proprietario dell’auto nell’RC Auto). Nelle assicurazioni sulla vita, è la persona dalla cui vita dipende il contratto (la sua morte o sopravvivenza determinano la prestazione dell’assicuratore).
- Assicuratore: È la compagnia di assicurazioni, l’impresa autorizzata (dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, in Italia) a esercitare questa attività. Si assume il rischio e si impegna a pagare l’indennizzo o il capitale assicurato al verificarsi dell’evento.
- Beneficiario: È la persona (o le persone) che riceverà la somma di denaro (indennizzo o capitale) dall’assicuratore al verificarsi del sinistro. Nelle assicurazioni danni, spesso coincide con l’assicurato (ricevo i soldi per riparare l’auto). Nelle assicurazioni vita caso morte, è la persona designata dall’assicurato a ricevere il capitale se lui/lei dovesse mancare (es. il coniuge, i figli).
Capire chi ricopre quale ruolo è fondamentale per comprendere i propri diritti e doveri derivanti dal contratto.
La Polizza: Il Contratto Nero su Bianco
Tutto ciò di cui abbiamo parlato – obblighi, diritti, condizioni, eventi coperti, somme assicurate – è formalizzato in un documento: la polizza assicurativa. Questo è il contratto vero e proprio. Leggerlo attentamente prima di firmarlo è essenziale. Lo so, spesso sono documenti lunghi, scritti in un linguaggio non sempre immediato (il famoso "assicuratese"), ma contengono informazioni cruciali.
Cosa trovi di solito in una polizza?
- I dati dei soggetti coinvolti (contraente, assicurato, assicuratore, eventuali beneficiari).
- La descrizione dettagliata del rischio assicurato (es. la circolazione di un veicolo specifico, l’incendio di un immobile preciso).
- La durata della copertura assicurativa.
- Il premio da pagare e le scadenze.
- Il massimale, ovvero la cifra massima che l’assicuratore pagherà in caso di sinistro.
- L’eventuale franchigia o scoperto, cioè la parte di danno che rimane a carico dell’assicurato.
- Le condizioni generali di assicurazione (CGA): le regole valide per tutti i contratti di quel tipo.
- Le condizioni particolari (o speciali): le personalizzazioni specifiche del tuo contratto (es. garanzie accessorie scelte).
- Le esclusioni: i casi in cui l’assicurazione non paga (fondamentale conoscerle!).
- Le procedure da seguire in caso di sinistro (come e quando fare la denuncia).
Dedica tempo a capire questi punti. Se qualcosa non è chiaro, chiedi spiegazioni all’intermediario (agente, broker) o direttamente alla compagnia. Una firma consapevole oggi evita brutte sorprese domani.
Il Premio: Il Costo della Sicurezza (e Come Viene Calcolato)
Il premio assicurativo è il corrispettivo che paghiamo per ottenere la copertura. Ma come viene stabilito il suo importo? Non è un numero casuale, ovviamente. Le compagnie utilizzano complessi modelli statistici e attuariali che tengono conto di moltissimi fattori. I principali sono:
- Probabilità del Rischio: Quanto è probabile che l’evento assicurato si verifichi? Assicurare una Ferrari contro il furto costerà di più che assicurare una vecchia utilitaria, perché statisticamente le auto di lusso sono più a rischio. Allo stesso modo, un’assicurazione infortuni per chi fa un lavoro pericoloso costerà di più.
- Costo Medio del Danno (o Entità del Capitale): Se l’evento si verifica, quanto costerà mediamente riparare il danno o quale capitale dovrà essere pagato? Un massimale RC Auto più alto comporterà un premio leggermente superiore. Un capitale assicurato più elevato in una polizza vita farà aumentare il premio.
- Caratteristiche dell’Assicurato/Bene: L’età dell’assicurato (nelle polizze vita o malattia), la sua storia assicurativa (il famoso Bonus/Malus nell’RC Auto), le caratteristiche del bene (età e tipo di veicolo, materiali di costruzione della casa), il luogo di residenza (zone a maggior rischio furto o eventi naturali) influenzano il calcolo.
- Spese di Gestione e Utile della Compagnia: Nel premio sono inclusi anche i costi operativi della compagnia (personale, uffici, gestione sinistri, tasse) e il suo legittimo margine di profitto.
Il premio può essere pagato in un’unica soluzione (premio unico) o periodicamente (annuale, semestrale, mensile – premio periodico). Ricorda che il mancato pagamento del premio può portare alla sospensione o alla risoluzione del contratto, lasciandoti scoperto.
Come Funziona un’Assicurazione nella Pratica
Ok, abbiamo capito cos’è un’assicurazione e quali sono i suoi elementi chiave. Ma concretamente, cosa succede quando si stipula una polizza e, soprattutto, quando si verifica un sinistro? Vediamo il ciclo di vita di un’assicurazione.
Tutto inizia con la necessità di protezione. Senti il bisogno di assicurare la tua auto nuova, la casa che hai appena comprato, o vuoi garantire un futuro sereno ai tuoi cari. Ti rivolgi a un intermediario (agente, broker, banca) o direttamente a una compagnia (magari online). Qui inizia la fase di valutazione del rischio. La compagnia ti farà una serie di domande (tramite un questionario) per capire esattamente cosa e chi deve assicurare e qual è il livello di rischio associato. Sulla base delle tue risposte, ti proporrà un preventivo, indicando le coperture offerte e il premio richiesto. È fondamentale rispondere in modo veritiero e completo a queste domande: dichiarazioni false o reticenti potrebbero compromettere la validità della copertura in caso di sinistro (il Codice Civile parla chiaro su questo!).
Dalla Sottoscrizione alla Copertura Effettiva
Se il preventivo ti convince, si passa alla sottoscrizione della polizza. Firmi il contratto (la polizza, appunto) e paghi il primo premio. Da quel momento, o dalla data di decorrenza indicata nel contratto, la copertura assicurativa diventa attiva. Sei ufficialmente assicurato per i rischi specificati nella polizza.
Durante la vita del contratto, dovrai continuare a pagare i premi alle scadenze previste per mantenere attiva la copertura. Potrebbe anche essere necessario comunicare alla compagnia eventuali cambiamenti che modificano il rischio (es. cambi residenza, installi un antifurto sull’auto, cambi professione). Questo si chiama adeguamento della polizza. In alcuni casi, potrebbe comportare una variazione del premio (in aumento o in diminuzione). È un tuo dovere informare la compagnia, così come è un suo diritto adeguare il contratto. La trasparenza è sempre la miglior politica.
L’Evento Dannoso: Quando Entra in Gioco l’Assicurazione
Purtroppo, a volte l’imprevisto accade. Hai un incidente, ti rubano in casa, subisci un infortunio. Questo evento, se rientra tra quelli coperti dalla tua polizza, si chiama sinistro. È il momento in cui l’assicurazione è chiamata a fare il suo lavoro. La prima cosa da fare, dopo essersi assicurati che tutti stiano bene e aver messo in sicurezza la situazione per quanto possibile, è mantenere la calma e raccogliere tutte le informazioni utili sull’accaduto.
Ad esempio, in caso di incidente stradale, è fondamentale compilare il Modulo Blu (Constatazione Amichevole di Incidente – CAI) se c’è accordo con l’altra parte, o comunque annotare targhe, dati dei conducenti e dei veicoli, eventuali testimoni e, se necessario, richiedere l’intervento delle autorità. In caso di furto, la prima cosa è sporgere denuncia alle forze dell’ordine. Documentare l’evento (anche con fotografie, se possibile) è sempre una buona idea.
La Denuncia di Sinistro: Come Attivare la Polizza
Una volta raccolte le informazioni, devi denunciare il sinistro alla tua compagnia assicurativa. La polizza stessa indica i termini entro cui farlo (solitamente pochi giorni dall’evento o da quando ne sei venuto a conoscenza, tipicamente 3 giorni secondo il Codice Civile, ma verifica sempre il tuo contratto!). È importantissimo rispettare questi termini, pena la possibile perdita del diritto all’indennizzo, a meno che non dimostri che il ritardo non ha causato un pregiudizio alla compagnia.
La denuncia va fatta per iscritto (raccomandata A/R, PEC, o tramite i canali online/app messi a disposizione dalla compagnia) e deve contenere una descrizione dettagliata di come si è verificato l’evento, l’indicazione dei danni subiti e tutta la documentazione raccolta (modulo CAI, verbale delle autorità, denuncia di furto, referti medici, fatture, ecc.). Più sei preciso e completo, più agevole sarà la gestione della pratica.
Massimali e Franchigie: Capire i Limiti della Copertura
Una volta aperta la pratica di sinistro, la compagnia avvierà un’istruttoria per verificare se l’evento è effettivamente coperto dalla polizza e per quantificare il danno. Qui entrano in gioco due concetti fondamentali che avevamo accennato: massimale e franchigia/scoperto.
- Il Massimale: È l’importo massimo che la compagnia pagherà per quel tipo di sinistro. Ad esempio, nella RC Auto, c’è un massimale per i danni a persone e uno per i danni a cose. Se il danno supera il massimale, la parte eccedente rimane a tuo carico. Scegliere un massimale adeguato (soprattutto per la RC Auto, dove i danni possono essere enormi) è cruciale. I minimi di legge a volte potrebbero non bastare.
- La Franchigia (o Scoperto): È una parte del danno che rimane sempre a carico dell’assicurato. Può essere:
- Assoluta: Una cifra fissa (es. 250 euro). Se il danno è 1000 euro, la compagnia paga 750 euro. Se il danno è 200 euro, la compagnia non paga nulla.
- Relativa: Una cifra fissa sotto la quale la compagnia non paga, ma sopra la quale paga l’intero danno (meno comune).
- Percentuale (Scoperto): Una percentuale del danno (es. 10%). Se il danno è 1000 euro, la compagnia paga 900 euro. Spesso c’è anche un minimo non indennizzabile.
Franchigie e scoperti servono a responsabilizzare l’assicurato e a evitare richieste per danni di lieve entità, che farebbero lievitare i costi di gestione (e quindi i premi per tutti). Ovviamente, una polizza con franchigie più alte costa meno, ma ti espone a un esborso maggiore in caso di sinistro. È una scelta da ponderare bene in base alla propria propensione al rischio e capacità economica.
Indennizzo vs Risarcimento: Facciamo Chiarezza
Spesso usati come sinonimi, indennizzo e risarcimento hanno significati leggermente diversi nel contesto assicurativo.
- L’Indennizzo è la somma pagata dall’assicuratore all’assicurato (o al beneficiario) in base ai termini del contratto di assicurazione. Si basa sul principio indennitario, secondo cui l’assicurazione non può essere fonte di lucro: l’indennizzo serve a reintegrare il patrimonio dell’assicurato per la perdita subita, ma non può superare l’effettivo valore del danno (al netto di franchigie/scoperti e nei limiti del massimale). Questo vale principalmente per le assicurazioni danni.
- Il Risarcimento, invece, è la somma che il responsabile di un danno è tenuto a pagare al danneggiato per compensarlo della perdita subita (secondo le norme sulla responsabilità civile, art. 2043 Cod. Civ.). Nelle assicurazioni di responsabilità civile (come la RC Auto), l’assicuratore paga il risarcimento dovuto dall’assicurato al terzo danneggiato, sempre nei limiti del massimale di polizza.
Nelle assicurazioni vita, non si applica il principio indennitario in senso stretto. La vita umana non ha un "valore" economico definibile. Qui, la somma pagata (il capitale assicurato) è quella stabilita nel contratto al momento della stipula, indipendentemente da un "danno" quantificabile. Serve a fornire un sostegno economico ai beneficiari o all’assicurato stesso (in caso di sopravvivenza a scadenza).
I Tipi di Assicurazione: Un Mondo di Tutele
Esiste una polizza per quasi ogni rischio immaginabile. Tuttavia, possiamo raggruppare le assicurazioni in due grandi "macro-famiglie", distinte per logica e finalità, definite dal Codice Civile italiano: le Assicurazioni contro i Danni e le Assicurazioni sulla Vita. Conoscerle ci aiuta a orientarci meglio.
Le Grandi Famiglie: Assicurazioni Danni e Assicurazioni Vita
La differenza fondamentale sta nell’interesse protetto:
- Assicurazioni contro i Danni: Hanno lo scopo di proteggere il patrimonio dell’assicurato da eventi che possono causare perdite economiche dirette (distruzione o danneggiamento di un bene) o indirette (obbligo di risarcire un danno causato a terzi). Qui vige il principio indennitario: l’indennizzo non può superare il danno effettivo. Rientrano in questa categoria tantissime polizze che usiamo quotidianamente.
- Assicurazioni sulla Vita: Riguardano eventi legati alla durata della vita umana (morte, sopravvivenza, invalidità grave). Non servono a "riparare" un danno patrimoniale in senso stretto, ma a garantire la disponibilità di un capitale o di una rendita al verificarsi dell’evento assicurato. Hanno una forte componente di previdenza e risparmio.
Vediamo qualche esempio più concreto per capire meglio le differenze e l’utilità di ciascuna famiglia.
Assicurazioni Danni: Proteggere Beni e Responsabilità
Questa è forse la categoria più vasta e conosciuta. Ecco alcuni esempi comuni:
- RC Auto (Responsabilità Civile Autoveicoli): Obbligatoria per legge, copre i danni che causiamo ad altre persone o ai loro beni mentre guidiamo un veicolo. Fondamentale, perché i costi di un incidente grave possono essere altissimi. Su TuttoSemplice.com abbiamo trattato molti aspetti specifici, come le assicurazioni auto economiche o quelle per neopatentati.
- Assicurazione Casa (Incendio e Scoppio, Furto, Eventi Atmosferici, RC Fabbricato): Protegge la nostra abitazione da vari rischi. Alcune coperture (come incendio e scoppio) sono spesso richieste dalla banca se si accende un mutuo. Copre sia i danni all’immobile che al contenuto, e può includere la responsabilità civile per danni causati a terzi dalla proprietà (es. cade una tegola).
- Assicurazione Infortuni: Fornisce un indennizzo (capitale o diaria) se subiamo un infortunio (sul lavoro o nel tempo libero) che causa morte, invalidità permanente o inabilità temporanea al lavoro. Utile soprattutto per lavoratori autonomi che non hanno altre tutele.
- Assicurazione Malattia: Copre le spese mediche (ricoveri, interventi, visite specialistiche) non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale o permette di accedere a strutture private. Può includere anche indennità giornaliere in caso di ricovero.
- RC Professionale: Obbligatoria per molte professioni (medici, avvocati, commercialisti, ingegneri…), copre i danni che il professionista potrebbe causare ai clienti nello svolgimento della sua attività.
- Assicurazione Viaggi: Copre imprevisti durante un viaggio, come annullamento, smarrimento bagaglio, spese mediche all’estero. Ne abbiamo parlato anche qui: assicurazione viaggio confronto e consigli.
- Tutela Legale: Copre le spese legali (avvocato, perizie) in caso di controversie.
Questi sono solo alcuni esempi. Le assicurazioni danni ci aiutano a proteggere ciò che abbiamo costruito (la casa, l’auto) e la nostra capacità di far fronte a richieste di risarcimento da parte di terzi.
Assicurazioni Vita: Tutelare il Futuro e i Risparmi
Le assicurazioni vita rispondono a bisogni diversi, più legati alla pianificazione del futuro, alla protezione dei propri cari e alla gestione del risparmio a lungo termine. Ecco le tipologie principali:
- Polizza Temporanea Caso Morte (TCM): È la forma più pura di protezione. L’assicuratore paga un capitale ai beneficiari designati se l’assicurato muore entro un periodo di tempo stabilito (la durata del contratto). Non ha scopo di risparmio, ma serve a garantire un sostegno economico immediato alla famiglia in caso di prematura scomparsa del principale portatore di reddito. Costa relativamente poco, soprattutto se stipulata da giovani e in buona salute.
- Polizza Vita Intera: Simile alla TCM, ma la copertura dura per tutta la vita dell’assicurato. Il capitale viene pagato ai beneficiari al momento del decesso, qualunque sia la data in cui avviene. Ha costi più elevati della TCM.
- Polizza Caso Vita (o di Sopravvivenza): Qui, l’assicuratore paga un capitale o una rendita se l’assicurato è ancora in vita alla scadenza del contratto. Funziona come una forma di risparmio/investimento a lungo termine, con l’obiettivo di integrare la pensione o avere una somma disponibile per progetti futuri.
- Polizze Miste: Combinano le due forme precedenti. Pagano un capitale sia in caso di morte dell’assicurato durante il contratto, sia in caso di sua sopravvivenza alla scadenza. Offrono sia protezione che risparmio, ma con premi generalmente più alti.
- Polizze Vincolate a Mutui/Prestiti: Sono spesso polizze TCM richieste dalla banca per garantire il rimborso del debito residuo in caso di morte del mutuatario. Abbiamo approfondito l’assicurazione vita sul mutuo in un altro articolo.
- Previdenza Complementare (Fondi Pensione, PIP): Pur avendo una natura assicurativa/finanziaria specifica, rientrano in quest’area. Servono a costruire una pensione integrativa rispetto a quella pubblica, accumulando risparmi nel tempo che verranno poi erogati come rendita (o in parte capitale) al momento del pensionamento.
Le assicurazioni vita sono strumenti potenti per la pianificazione finanziaria personale e familiare, permettendo di guardare al futuro con maggiore serenità.
Perché Assicurarsi? Oltre l’Obbligo Legale
A parte i casi in cui è la legge a imporcelo (RC Auto, alcune RC Professionali) o la banca (polizza incendio sul mutuo), perché dovremmo scegliere di assicurarci? I motivi sono profondi e vanno al di là del semplice "pagare per non avere problemi":
- Serenità Mentale: Sapere di essere protetti contro eventi imprevisti e potenzialmente catastrofici riduce l’ansia e permette di vivere più serenamente. È un valore psicologico impagabile.
- Stabilità Finanziaria: Un sinistro grave può compromettere anni di risparmi o costringere a indebitarsi. L’assicurazione protegge il tuo patrimonio e il tuo tenore di vita, evitando shock finanziari.
- Protezione dei Propri Cari: Soprattutto con le polizze vita, puoi garantire un futuro economico stabile alla tua famiglia anche se tu non dovessi più esserci.
- Responsabilità Sociale: Assicurarsi, specialmente per la responsabilità civile, significa anche essere in grado di far fronte ai danni causati ad altri, senza gravare sulla collettività o rovinare economicamente la vittima (e se stessi).
- Funzione Economica: A livello macroeconomico, le assicurazioni svolgono un ruolo fondamentale. Incoraggiano gli investimenti e le attività imprenditoriali (chi aprirebbe un’azienda senza potersi assicurare?) e forniscono capitali al sistema economico tramite gli investimenti dei premi raccolti.
Certo, l’assicurazione ha un costo. Ma spesso, quel costo è piccolo se confrontato con il potenziale impatto economico dell’evento da cui ci protegge. Si tratta di valutare quali rischi siamo disposti a correre da soli e quali preferiamo trasferire a chi lo fa di mestiere.
Conclusioni

Arrivati alla fine di questo percorso nel mondo delle assicurazioni, spero di averti lasciato qualche spunto di riflessione e, soprattutto, una maggiore consapevolezza. Come ho cercato di spiegare, l’assicurazione non è solo una tassa sulla sfortuna o un pezzo di carta da firmare perché obbligatorio. È, o almeno dovrebbe essere, uno strumento pensato per darci maggiore controllo sulla nostra vita finanziaria di fronte all’incertezza del futuro.
Personalmente, credo che capire come funzionano le cose sia il primo passo per usarle al meglio. Sapere cosa significa "massimale", perché esiste una "franchigia", qual è la differenza tra una polizza danni e una polizza vita, ci rende consumatori più informati e meno vulnerabili. Ci permette di fare domande pertinenti quando ci propongono un prodotto, di confrontare offerte diverse non solo sul prezzo ma sulla sostanza delle coperture, e di scegliere ciò che è realmente adatto alle nostre esigenze specifiche.
Non esiste la polizza perfetta per tutti. Esiste la polizza giusta per te, in questo momento della tua vita, con le tue priorità e la tua situazione economica. Investire un po’ di tempo per capire i meccanismi base, leggere attentamente le condizioni prima di firmare e non aver paura di chiedere chiarimenti è un investimento che ripaga sempre. Spero che questo articolo ti sia stato utile in questo senso, fornendoti una mappa per orientarti in un territorio a volte complesso, ma fondamentale per la nostra tranquillità.
Vuoi scegliere la polizza giusta per te? Compila il modulo e confronta le migliori assicurazioni!
Domande frequenti

Il premio è la somma di denaro che l’assicurato paga alla compagnia di assicurazioni per ottenere la copertura del rischio specificato nella polizza. È il "prezzo" dell’assicurazione.
Il mancato pagamento del premio alla scadenza può portare alla sospensione della copertura assicurativa (dopo un periodo di tolleranza, solitamente 15 giorni) e, successivamente, alla risoluzione del contratto. Durante la sospensione, l’assicurazione non è attiva.
Il massimale è l’importo massimo che l’assicurazione pagherà in caso di sinistro. La franchigia (o scoperto) è invece la parte del danno che rimane a carico dell’assicurato.
L’assicurazione sulla casa non è obbligatoria per legge in Italia, ma è fortemente consigliata. Spesso è richiesta dalla banca come condizione per concedere un mutuo (almeno per la copertura incendio e scoppio).
Sì, per la maggior parte delle polizze (come l’RC Auto) puoi cambiare compagnia alla scadenza annuale del contratto, senza penali, grazie all’abolizione del tacito rinnovo. Per altre polizze, verifica le condizioni contrattuali per la disdetta.
No. L’assicurazione paga solo se l’evento rientra tra quelli coperti dalla polizza, se non ci sono cause di esclusione specifiche (es. danni causati volontariamente, guida in stato di ebbrezza per RC Auto), se il premio è stato regolarmente pagato e se la denuncia di sinistro è stata fatta correttamente e nei termini.