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Come Scegliere il Miglior Prestito Online per Te

Scopri come scegliere il miglior prestito online con la guida su TAN, TAEG e spese accessorie. Trova il finanziamento giusto per te!

di Pubblicato il 27 Apr 2025Aggiornato il 28 Apr 2025 di lettura

In Breve (TL;DR)

Focalizzati sul TAEG, perché è l’unico indicatore che ti mostra il costo reale e completo del prestito, permettendo confronti veritieri.

Leggi attentamente la documentazione precontrattuale (IEBCC/SECCI) per scovare tutte le spese accessorie, anche quelle apparentemente piccole, e capire cosa è incluso nel TAEG.

Verifica le condizioni per l’estinzione anticipata, perché la flessibilità di uscire prima dal finanziamento, possibilmente senza penali eccessive, è un valore aggiunto da non sottovalutare.

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Sei alla ricerca di un prestito online e ti senti perso nella giungla di offerte? Tranquillo, non sei solo. L’eterna domanda "Come scegliere il miglior prestito online?" risuona nella mente di tanti consumatori. La verità? Non esiste una risposta unica, valida per tutti. Il "migliore" è quello giusto per te. In questo articolo, non troverai una classifica di finanziarie, ma qualcosa di molto più utile: una guida pratica e completa per capire come orientarsi fra le proposte, decifrare i numeri e fare una scelta davvero consapevole. Ti accompagnerò passo passo, svelandoti i segreti del TAN e del TAEG, mettendoti in guardia dalle spese nascoste e spiegandoti perché la flessibilità nell’estinzione anticipata è un valore aggiunto. Pronto a diventare un esperto nella scelta del tuo prossimo finanziamento? Iniziamo.

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Come scegliere il miglior prestito online confrontando TAN e TAEG
Scopri come scegliere il miglior prestito online analizzando TAN, TAEG e spese accessorie.

Decifrare i Numeri: Oltre il Tasso d’Interesse (TAN vs. TAEG)

Quando si parla di prestiti, la prima cosa che salta all’occhio è quasi sempre il tasso d’interesse. Le pubblicità spesso sbandierano percentuali accattivanti, ma fermarsi a quel numero può essere un errore costoso. È come giudicare un libro dalla copertina, o meglio, scegliere un ristorante solo perché l’insegna è luminosa. Dobbiamo andare più a fondo, capire cosa significano davvero quelle sigle che accompagnano le offerte: TAN e TAEG. Sembrano simili, vero? Eppure, la differenza tra loro è abissale e conoscerla è il primo, fondamentale passo per non cadere in trappole e scegliere con vera cognizione di causa. Credimi, dedicare qualche minuto a capire questo aspetto ti ripagherà ampiamente nel lungo periodo, evitandoti brutte sorprese e costi inaspettati. Molti si fermano al TAN, attratti da un numero apparentemente basso, per poi scoprire che il costo reale del finanziamento è ben diverso. Non fare questo errore. Vediamo insieme perché.

Come scegliere il miglior prestito online - infografica su TAN, TAEG, spese accessorie e estinzione anticipata
Scopri come scegliere il miglior prestito online confrontando TAEG, spese accessorie e condizioni di estinzione anticipata.

Il TAN: La Base, Ma Non Tutta la Storia

Partiamo dal TAN, l’acronimo di Tasso Annuo Nominale. Questo è il tasso d’interesse "puro" applicato al capitale che ti viene prestato. In pratica, rappresenta il costo degli interessi che pagherai nell’arco di un anno, calcolato sul capitale residuo. Immaginalo come il prezzo base di un prodotto esposto in vetrina. Sembra interessante, vero? Soprattutto se basso. Tuttavia, il TAN non tiene conto di nessun’altra spesa legata al finanziamento. È solo una parte dell’equazione, la punta dell’iceberg. Se ti fermassi qui, avresti una visione parziale, incompleta, del costo effettivo del prestito.

È un po’ come guardare il costo orario di un professionista senza considerare le spese di trasferta, i materiali o l’IVA. Il TAN è utile per capire quanto "costa" il denaro preso in prestito in termini di soli interessi, ma non ti dice quanto dovrai effettivamente sborsare in totale. È un indicatore importante, certo, ma da solo non basta per confrontare diverse offerte in modo trasparente ed efficace. Ricorda: un TAN basso è attraente, ma non è garanzia di convenienza assoluta.

Il TAEG: Il Vero Costo del Tuo Prestito

Ed ecco che entra in gioco il vero protagonista: il TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale. Questa sigla è la tua migliore amica nella scelta di un prestito. Perché? Perché il TAEG include, per legge, tutti i costi obbligatori associati al finanziamento. Non solo gli interessi (rappresentati dal TAN), ma anche le spese di istruttoria della pratica, le spese di incasso rata (se previste), i costi per le comunicazioni periodiche, le imposte di bollo e persino eventuali costi assicurativi obbligatori per ottenere il credito.

Pensa al TAEG come al prezzo "chiavi in mano" di un’auto: include tutto ciò che serve per portarla a casa e guidarla. È un indicatore comprensivo, pensato proprio per permettere al consumatore di confrontare facilmente e rapidamente diverse offerte di prestito, anche se strutturate in modo diverso. A parità di importo e durata, il prestito con il TAEG più basso sarà sempre quello più conveniente. Ecco perché è fondamentale focalizzarsi su questo valore. Ignorare il TAEG significa rischiare di scegliere un prestito apparentemente vantaggioso (magari con un TAN stracciato) ma che nasconde costi accessori elevati, rendendolo alla fine più oneroso di altre alternative.

L’Importanza del Confronto: Perché il TAEG Vince Sempre

La differenza tra TAN e TAEG non è un mero dettaglio tecnico, è il cuore della trasparenza nel mercato del credito. La normativa europea (e italiana di recepimento) impone alle banche e alle finanziarie di indicare chiaramente il TAEG nelle offerte e nei documenti precontrattuali (come il modulo SECCI – Standard European Consumer Credit Information, o IEBCC – Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori). Questo obbligo nasce proprio per tutelare i consumatori e permettere confronti omogenei. Immagina due offerte: Prestito A con TAN 4% e TAEG 6,5%; Prestito B con TAN 5% e TAEG 6%. Qual è il più conveniente?

Nonostante il TAN più basso del Prestito A, è il Prestito B ad essere più vantaggioso, perché il suo costo complessivo annuale è inferiore (6% contro 6,5%). Le spese accessorie del Prestito A, evidentemente, incidono di più rispetto a quelle del Prestito B, vanificando il vantaggio del tasso d’interesse nominale più basso. Ecco perché devi sempre confrontare i TAEG. È l’unico modo per avere una visione realistica e comparabile del costo totale del finanziamento. Non lasciarti abbagliare da un TAN basso pubblicizzato a caratteri cubitali; cerca sempre il TAEG, anche se scritto più in piccolo.

Un Esempio Pratico: Mettiamo i Numeri sul Tavolo

Facciamo un esempio concreto per rendere tutto ancora più chiaro. Supponiamo tu stia cercando un prestito online di 10.000 euro da rimborsare in 5 anni (60 mesi). Trovi due proposte:

  • Finanziaria Alfa:
    • TAN: 5,00%
    • Spese istruttoria: 200 euro
    • Spese incasso rata: 1,50 euro/mese (totale 90 euro in 5 anni)
    • Imposta di bollo: 16 euro
    • TAEG calcolato: Circa 6,12% (questo valore dipende dai calcoli precisi, ma l’ordine di grandezza è questo)
    • Rata mensile (indicativa): circa 188,71 euro
    • Costo totale del credito (interessi + spese): circa 1.322,60 euro (interessi) + 200 + 90 + 16 = 1.628,60 euro
  • Finanziaria Beta:
    • TAN: 5,50%
    • Spese istruttoria: 50 euro
    • Spese incasso rata: 0 euro/mese
    • Imposta di bollo: 16 euro
    • TAEG calcolato: Circa 5,85%
    • Rata mensile (indicativa): circa 191,01 euro
    • Costo totale del credito (interessi + spese): circa 1.460,60 euro (interessi) + 50 + 0 + 16 = 1.526,60 euro

Come vedi, nonostante la Finanziaria Alfa offra un TAN più basso (5,00% vs 5,50%), il suo TAEG è più alto (6,12% vs 5,85%) a causa delle maggiori spese accessorie (istruttoria e incasso rata). Alla fine dei 5 anni, con la Finanziaria Beta spenderesti circa 100 euro in meno. Questo semplice esempio dimostra plasticamente perché il TAEG è l’indicatore da guardare per capire il vero costo e fare la scelta più conveniente. La rata mensile può trarre in inganno: quella della Finanziaria Beta è leggermente più alta, ma il costo complessivo è inferiore.

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Attenzione ai Costi Nascosti: Le Spese Accessorie

Abbiamo capito che il TAEG include "tutti" i costi, ma quali sono esattamente queste voci che si sommano agli interessi puri (TAN)? Sono le cosiddette spese accessorie, un universo variegato di costi che possono incidere in modo significativo sull’esborso finale. A volte sono ben evidenziate, altre volte un po’ più nascoste tra le pieghe del contratto. Ignorarle o sottovalutarle è un errore comune, ma che può fare la differenza tra un buon affare e un prestito inutilmente costoso.

Pensiamo a queste spese come a tutti quegli extra che si aggiungono al prezzo base di un servizio: la valigia in stiva su un volo low-cost, il coperto al ristorante, le commissioni per un prelievo bancomat fuori dalla tua rete. Singolarmente possono sembrare piccole cifre, ma sommate insieme e moltiplicate per la durata del prestito, possono diventare una montagna. Per questo, è essenziale imparare a riconoscerle, a valutarne l’impatto e a cercarle attivamente nella documentazione che ti viene fornita prima di firmare qualsiasi cosa. Vediamo quali sono le più comuni e come possono influenzare la tua scelta.

Cosa Sono le Spese Accessorie? Un Mondo Sommerso

Le spese accessorie possono variare da un istituto all’altro, ma alcune sono piuttosto ricorrenti. Ecco le principali a cui prestare attenzione:

  1. Spese di istruttoria: È il costo che la finanziaria addebita per valutare la tua richiesta di prestito, analizzare la tua documentazione e decidere se concederti o meno il finanziamento. Può essere una cifra fissa o una percentuale sull’importo richiesto. A volte, soprattutto nelle offerte online, possono essere azzerate o molto basse, ma è sempre bene verificare.
  2. Spese di incasso rata o gestione pratica: Sono commissioni applicate su ogni singola rata pagata. Possono essere addebitate per la gestione dell’incasso tramite RID bancario o bollettino postale. Anche se si tratta di pochi euro al mese (1-3 euro, tipicamente), moltiplicate per 60 o 120 rate (5 o 10 anni), l’importo totale può diventare rilevante. Sempre più offerte online le azzerano, ma controlla sempre.
  3. Costi per comunicazioni periodiche: La legge prevede l’invio di comunicazioni informative periodiche (come il rendiconto annuale). Alcuni istituti potrebbero addebitare un costo per l’invio cartaceo di queste comunicazioni. Spesso è possibile evitarle scegliendo l’invio elettronico (via email o area riservata online), ma verifica le condizioni.
  4. Imposta di bollo o imposta sostitutiva: Si tratta di tasse. Sul contratto di prestito si applica un’imposta di bollo (attualmente 16 euro, ma verifica sempre la normativa vigente). Su alcuni tipi di finanziamento, come la cessione del quinto, può essere applicata un’imposta sostitutiva in percentuale sull’importo erogato. Questi costi sono stabiliti per legge, ma entrano comunque nel calcolo del TAEG.
  5. Costi assicurativi (Polizze CPI): Qui il discorso si fa più complesso. A volte, per ottenere il prestito, è richiesta la sottoscrizione di una polizza assicurativa (Credit Protection Insurance – CPI) a copertura di rischi come la perdita del lavoro, l’invalidità o il decesso. Se la polizza è obbligatoria per ottenere il credito, il suo costo deve essere incluso nel TAEG. Se invece è facoltativa, il suo costo non rientra nel TAEG. Attenzione: spesso queste polizze vengono proposte come "fortemente consigliate" ma non strettamente obbligatorie. In tal caso, valuta bene se ne hai davvero bisogno e confronta il costo con quello di polizze simili che potresti stipulare autonomamente sul mercato. Approfondiremo questo aspetto tra poco.

L’Impatto Reale sul Costo Totale: Non Sottovalutarle

Come accennato, l’errore più grande è pensare "Vabbè, sono solo pochi euro". Prendiamo le spese di incasso rata: 2 euro al mese. Sembra niente. Ma su un prestito di 10 anni (120 mesi), fanno 240 euro. Aggiungici 150 euro di istruttoria, 16 di bollo, magari qualche costo di comunicazione… ed ecco che il costo accessorio totale supera facilmente i 400 euro. Su un prestito di importo medio-piccolo, questa cifra può fare una differenza percentuale notevole sul costo complessivo, e quindi sul TAEG.

È come scegliere un biglietto aereo che costa 20 euro in meno, per poi pagarne 50 di bagaglio a mano e check-in in aeroporto. Alla fine, hai speso di più. Le spese accessorie funzionano allo stesso modo: possono trasformare un prestito con un TAN apparentemente competitivo in un’opzione meno conveniente di altre con TAN leggermente più alto ma spese nulle o quasi. Per questo, la valutazione deve essere sempre globale, guardando al TAEG e capendo da cosa è composto. Non fermarti mai alla superficie. Chiedi, informati, leggi attentamente.

Come Scovare le Spese Accessorie: Leggere le Scritte Piccole

Ok, abbiamo capito che le spese accessorie sono importanti e vanno cercate. Ma dove si trovano? La risposta è: nella documentazione precontrattuale. Prima di farti firmare il contratto vero e proprio, la banca o la finanziaria è obbligata per legge a fornirti un documento standardizzato chiamato IEBCC (Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori), noto anche con il vecchio nome SECCI. Questo documento è il tuo faro nella nebbia. Contiene tutte le condizioni economiche del prestito proposto, presentate in modo chiaro e standard, proprio per facilitare il confronto. All’interno del modulo IEBCC/SECCI troverai una sezione dedicata ai costi del credito, dove saranno elencati:

  • Il TAN
  • Il TAEG (messo ben in evidenza)
  • L’importo totale che dovrai rimborsare
  • Un dettaglio di tutte le spese incluse nel TAEG: spese di istruttoria, commissioni varie, imposte, costi assicurativi obbligatori, ecc.
  • Eventuali costi non inclusi nel TAEG (ad esempio, penali per ritardato pagamento o costi di assicurazioni facoltative).

Il mio consiglio spassionato è: leggi questo documento da cima a fondo. Non avere fretta. So che può sembrare noioso, pieno di numeri e termini legali, ma è lì che si nascondono le informazioni cruciali. Se qualcosa non ti è chiaro, non esitare a chiedere spiegazioni all’operatore della finanziaria. È un tuo diritto ricevere informazioni complete e comprensibili. Non firmare nulla finché non hai capito perfettamente tutti i costi che dovrai sostenere. Ricorda: la trasparenza è un obbligo per chi eroga il credito, ma la consapevolezza è una tua responsabilità.

Le Assicurazioni: Necessarie o Solo un Costo Extra?

Un capitolo a parte meritano le polizze assicurative abbinate ai prestiti, spesso chiamate CPI (Credit Protection Insurance). Come anticipato, bisogna distinguere nettamente tra polizze obbligatorie e facoltative.

Se una polizza è imposta dalla finanziaria come condizione indispensabile per ottenere il finanziamento (ad esempio, una polizza incendio e scoppio su un mutuo ipotecario, o talvolta polizze specifiche per prestiti ad alto rischio), il suo costo deve essere obbligatoriamente incluso nel calcolo del TAEG. Questo ti permette di confrontare il costo totale anche con offerte che magari non richiedono quella specifica assicurazione.

Il discorso cambia per le polizze facoltative. Queste vengono proposte per coprire eventi come la perdita d’impiego, l’invalidità temporanea o permanente, o il decesso dell’intestatario, che potrebbero compromettere la capacità di rimborso. Il loro costo non rientra nel TAEG, ma si aggiunge alla rata mensile o viene finanziato insieme al capitale. Qui la valutazione deve essere molto personale. Queste polizze offrono indubbiamente una protezione, ma hanno un costo, a volte non trascurabile. Prima di accettare quella proposta dalla finanziaria (che spesso guadagna una commissione sulla vendita della polizza), chiediti:

  • Ne ho davvero bisogno? Ho già altre coperture assicurative simili?
  • Il costo è congruo rispetto ai benefici offerti?
  • Posso trovare sul mercato assicurativo indipendente una polizza simile a condizioni migliori? (Spesso la risposta è sì).
    Ricorda che, anche quando una polizza è richiesta, la legge spesso ti consente di presentarne una tu, acquistata autonomamente, purché abbia caratteristiche equivalenti a quella proposta dalla finanziaria. Informati su questa possibilità. Non accettare passivamente la polizza abbinata senza averne valutato attentamente costi, benefici e alternative. Potrebbe essere una spesa significativa e non sempre indispensabile.
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Flessibilità e Libertà: L’Estinzione Anticipata

La vita è imprevedibile. Magari oggi chiedi un prestito pensando di rimborsarlo in 5 anni, ma tra 2 anni ricevi un’eredità inaspettata, ottieni una promozione sostanziosa o semplicemente riesci a mettere da parte una somma che ti permetterebbe di chiudere il debito prima del previsto. Poter estinguere anticipatamente il prestito, in tutto o in parte, è un’opzione importante, un segno di flessibilità che può farti risparmiare sugli interessi futuri. Ma è sempre possibile? E soprattutto, comporta dei costi?

Capire come funziona l’estinzione anticipata e quali penali (o indennizzi, come vengono chiamati tecnicamente) possono essere applicate è un altro tassello fondamentale per scegliere il "miglior" prestito online, quello che non solo è conveniente oggi, ma ti lascia anche libertà d’azione per il futuro. Non tutti i prestiti sono uguali sotto questo aspetto, e conoscere le regole del gioco può fare la differenza. Vediamo cosa dice la legge e a cosa prestare attenzione nel contratto.

Estinguere il Prestito Prima: Un Tuo Diritto

La buona notizia è che la legge italiana (in linea con le direttive europee sul credito al consumo) riconosce al consumatore il diritto di rimborsare anticipatamente il proprio debito, in qualsiasi momento, sia totalmente che parzialmente. Questo significa che la finanziaria non può impedirti di saldare il tuo prestito prima della scadenza naturale. Se decidi di estinguere anticipatamente, hai diritto a una riduzione del costo totale del credito, che corrisponde all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto.

In pratica, pagherai solo il capitale residuo e non gli interessi che sarebbero maturati sulle rate future. Questo è un principio sacrosanto a tutela del consumatore. Poter chiudere un debito quando si ha la liquidità per farlo è un vantaggio non da poco, sia economico (risparmio sugli interessi) sia psicologico (liberarsi da un impegno finanziario). Quindi, la possibilità c’è sempre. Ma attenzione, questo diritto può comportare un costo.

La Penale di Estinzione Anticipata: Cosa Dice la Legge

Se da un lato hai il diritto di estinguere anticipatamente, dall’altro la finanziaria ha il diritto di richiedere un indennizzo (comunemente chiamato "penale") per compensare, almeno in parte, il mancato guadagno sugli interessi futuri. Tuttavia, anche questo indennizzo è regolamentato per legge per evitare abusi. La normativa sul credito al consumo stabilisce dei limiti massimi all’indennizzo che può essere richiesto:

  • 1% dell’importo rimborsato in anticipo, se la vita residua del contratto è superiore a un anno.
  • 0,5% dell’importo rimborsato in anticipo, se la vita residua del contratto è pari o inferiore a un anno.

Inoltre, l’indennizzo non può mai superare l’importo degli interessi che avresti pagato nel periodo residuo. C’è anche un’altra tutela importante: l’indennizzo non è dovuto se l’importo rimborsato anticipatamente corrisponde all’intero debito residuo ed è pari o inferiore a 10.000 euro. Questa soglia è stata introdotta per favorire l’estinzione di piccoli prestiti senza costi aggiuntivi. Verifica sempre la normativa vigente, perché questi dettagli possono cambiare, ma il principio generale è questo: puoi estinguere prima, ma potrebbe esserci un costo, seppur limitato dalla legge.

Perché Verificare Sempre le Condizioni Contrattuali

Anche se la legge stabilisce dei tetti massimi, è fondamentale verificare sempre le condizioni specifiche riportate nel tuo contratto di prestito riguardo all’estinzione anticipata. Perché? Innanzitutto, per essere sicuro che la finanziaria applichi correttamente i limiti di legge.

In secondo luogo, perché alcune finanziarie potrebbero applicare condizioni più favorevoli rispetto ai massimi di legge, magari prevedendo penali inferiori o addirittura azzerandole in certi casi o per determinate tipologie di prodotto (anche se è raro, vale la pena controllare).

Infine, il contratto specificherà anche le modalità pratiche per richiedere l’estinzione anticipata: a chi rivolgersi, quali documenti presentare, come calcolare l’importo esatto da versare (il cosiddetto "conteggio estintivo").

Quindi, prima di firmare, dedica un minuto a leggere la clausola sull’estinzione anticipata. Se prevedi che potresti voler rimborsare il prestito prima della scadenza, conoscere esattamente le condizioni e gli eventuali costi ti aiuterà a fare una scelta ancora più informata. Potrebbe anche essere un fattore da considerare nel confronto tra due offerte con TAEG simili: una maggiore flessibilità sull’uscita anticipata potrebbe, in certi scenari, valere un piccolo costo aggiuntivo sul TAEG. È tutta una questione di priorità e di previsioni personali.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

Eccoci arrivati alla fine di questo viaggio nel mondo della scelta del prestito online. Come avrai capito, non ti ho dato la formula magica o il nome della finanziaria "migliore" in assoluto. Sarebbe stato fuorviante e, onestamente, impossibile. Il "miglior" prestito online non è un prodotto standard, ma il risultato di un’attenta valutazione personale, basata sulle tue esigenze specifiche, sulla tua situazione finanziaria e sulla tua capacità di leggere tra le righe delle offerte.

Spero di averti fornito gli strumenti per farlo: la consapevolezza della differenza cruciale tra TAN e TAEG, l’occhio critico per individuare le spese accessorie che gonfiano i costi, e la conoscenza delle regole sull’estinzione anticipata per garantirti flessibilità futura. Scegliere un prestito non è come comprare un oggetto qualsiasi; è un impegno finanziario che ti accompagnerà per mesi, a volte per anni. Farlo con leggerezza, attratti solo da uno specchietto per le allodole come un TAN bassissimo, può portare a rimpianti e costi imprevisti.

La vera forza sta nella conoscenza. Capire questi meccanismi ti trasforma da consumatore passivo a protagonista attivo della tua scelta. Non devi essere un esperto di finanza, basta la volontà di informarsi, di fare le domande giuste e di non fermarsi mai alla prima impressione. Leggi, confronta, chiedi chiarimenti. Il modulo IEBCC/SECCI è il tuo migliore alleato: usalo. Confronta i TAEG di diverse offerte a parità di importo e durata. Valuta l’impatto delle spese accessorie. Pondera l’importanza della flessibilità in uscita.

In definitiva, il miglior prestito online è quello che, dopo un’analisi approfondita, risulta essere il più sostenibile per le tue tasche, il più trasparente nelle condizioni e il più adatto ai tuoi piani futuri. È una scelta che richiede un po’ di tempo e attenzione, lo so. Ma è un investimento che ripaga, garantendoti serenità finanziaria e la certezza di aver fatto la cosa giusta per te. Non esiste una scorciatoia, ma ora hai la mappa per navigare questo percorso con maggiore sicurezza e competenza.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Qual è la differenza principale tra TAN e TAEG?

Il TAN (Tasso Annuo Nominale) indica solo il tasso di interesse puro applicato al capitale prestato, mentre il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) rappresenta il costo totale annuo del finanziamento, includendo sia gli interessi (TAN) sia tutte le spese accessorie obbligatorie (istruttoria, incasso rata, imposte, assicurazioni obbligatorie, ecc.). Per confrontare la convenienza di diversi prestiti, devi sempre guardare il TAEG.

Quali sono le spese accessorie più comuni in un prestito online?

Le spese più comuni sono quelle di istruttoria (per la valutazione della pratica), di incasso rata (commissione su ogni pagamento), l’imposta di bollo sul contratto, i costi per comunicazioni periodiche cartacee e, talvolta, il costo di polizze assicurative obbligatorie. Leggi sempre il documento IEBCC/SECCI per l’elenco completo.

Posso sempre estinguere un prestito prima della scadenza?

Sì, la legge ti garantisce il diritto di estinguere anticipatamente il prestito in qualsiasi momento, totalmente o parzialmente. Hai diritto a una riduzione del costo totale del credito (risparmiando interessi e costi futuri).

Devo pagare una penale se estinguo il prestito in anticipo?

Potrebbe essere richiesto un indennizzo (penale), ma è limitato per legge: massimo 1% dell’importo rimborsato in anticipo (se manca più di un anno alla scadenza) o 0,5% (se manca un anno o meno). L’indennizzo non è dovuto se l’importo residuo è pari o inferiore a 10.000 euro e viene rimborsato interamente. Verifica sempre le condizioni specifiche del tuo contratto.

È obbligatorio sottoscrivere l’assicurazione proposta dalla finanziaria?

Dipende. Se l’assicurazione è indicata come obbligatoria per ottenere il credito, il suo costo deve essere incluso nel TAEG. Se è facoltativa, non è obbligatoria e il suo costo non rientra nel TAEG. Valuta attentamente se ne hai bisogno e se puoi trovare alternative più convenienti sul mercato.

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