Acquisti online extra – UE: Guida a dazi, IVA e costi doganali

Acquisti online da siti extra-UE? Scopri la nostra guida su dazi, IVA e sdoganamento. Impara a calcolare i costi ed evita costose sorprese alla consegna.

In Breve (TL;DR)

Acquistare online da paesi non appartenenti all’Unione Europea significa spesso dover pagare dazi doganali e IVA: questa guida ti spiega come funzionano e quando si applicano per non avere brutte sorprese.

In questa guida pratica scoprirai come vengono calcolati dazi e IVA, quali sono le soglie di esenzione e come gestire lo sdoganamento per evitare costi inaspettati.

Scopri come calcolare in anticipo dazi, IVA e spese di sdoganamento per evitare costi imprevisti alla consegna del tuo pacco.

L’acquisto online da siti esteri offre un mondo di opportunità, mettendo a portata di click prodotti unici e offerte vantaggiose. Tuttavia, l’entusiasmo per un buon affare può trasformarsi in una spiacevole sorpresa al momento della consegna, quando il corriere presenta un conto inaspettato per dazi e oneri doganali. Questo accade quando si acquista da paesi al di fuori dell’Unione Europea. Comprendere il funzionamento di queste imposte è fondamentale per fare acquisti consapevoli e senza costi imprevisti. La vera frontiera dell’e-commerce globale non è più la distanza, ma la conoscenza delle normative fiscali che governano gli scambi tra nazioni.

Questo articolo si propone come una guida completa per orientarsi nel mondo dei dazi doganali, dell’IVA e degli oneri di sdoganamento per gli acquisti destinati all’Italia. Analizzeremo le differenze tra acquisti intra-UE ed extra-UE, vedremo come si calcolano i costi aggiuntivi e quali cambiamenti normativi hanno recentemente modificato le regole del gioco. L’obiettivo è fornire strumenti pratici per trasformare ogni acquisto internazionale in un’esperienza trasparente e soddisfacente, in linea con una cultura mediterranea che unisce la curiosità per l’innovazione globale alla tradizionale attenzione per la gestione oculata delle proprie finanze.

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Pacco con etichette di spedizione internazionale e timbro della dogana, rappresentativo dei dazi su acquisti da siti esteri.
Comprare online dall’estero può riservare sorprese. Scopri come funzionano i dazi doganali per evitare costi inaspettati e fare acquisti informati.

Capire i Dazi Doganali: Cosa Sono e Perché si Pagano

I dazi doganali sono imposte indirette applicate sulle merci che varcano i confini di uno Stato. La loro funzione è duplice: da un lato, generano entrate per le casse dello Stato; dall’altro, svolgono un ruolo protezionistico per l’economia nazionale. Imponendo un costo aggiuntivo sui prodotti importati, si rende più competitiva la produzione interna, tutelando così le aziende locali e il mercato del lavoro. Questa logica è particolarmente sentita in contesti, come quello italiano, dove la salvaguardia del Made in Italy è un valore economico e culturale. I dazi contribuiscono a equilibrare il campo di gioco tra un prodotto realizzato localmente, soggetto a tutti gli oneri fiscali e contributivi nazionali, e uno proveniente da un paese con un costo del lavoro o una pressione fiscale inferiori.

È importante distinguere i dazi dall’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). Mentre il dazio è una tassa specifica sull’importazione, l’IVA è un’imposta generale sui consumi che si applica a quasi tutti i beni e servizi venduti. Quando si importa un bene da un paese extra-UE, si è tenuti a pagare entrambi. L’aliquota del dazio varia notevolmente in base alla tipologia di merce, classificata secondo un codice numerico armonizzato a livello internazionale noto come TARIC (Tariffa Integrata Comunitaria), consultabile sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

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Acquisti Intra-UE vs. Extra-UE: La Differenza Fondamentale

Il cuore del mercato unico europeo è il principio della libera circolazione delle merci. Questo significa che quando un cittadino italiano acquista un prodotto da un venditore situato in un altro paese membro dell’Unione Europea, come Germania o Francia, non deve pagare alcun dazio doganale. La transazione è fiscalmente simile a un acquisto nazionale, con l’IVA generalmente applicata dal paese del venditore, a meno che quest’ultimo non superi determinate soglie di vendita che lo obbligano ad applicare l’IVA del paese di destinazione. Questa semplicità ha reso l’e-commerce transfrontaliero all’interno dell’UE un’esperienza fluida e senza sorprese per i consumatori.

La situazione cambia radicalmente quando l’acquisto avviene da un venditore basato in un paese terzo, come Stati Uniti, Cina o, a seguito della Brexit, il Regno Unito. In questo caso, il pacco deve superare una barriera doganale al suo ingresso in Italia. È in questa fase che scattano gli obblighi fiscali: il pagamento dei dazi (se dovuti), dell’IVA all’importazione e degli oneri amministrativi richiesti dal corriere per gestire la pratica. Ignorare questa distinzione è l’errore più comune che porta a costi imprevisti, trasformando un affare percepito in una spesa superiore alle attese.

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Come si Calcolano i Costi Doganali: Un Esempio Pratico

Il calcolo degli oneri doganali può sembrare complesso, ma si basa su una formula precisa che somma tre elementi principali. Per una maggiore chiarezza, è utile consultare una guida pratica al calcolo dei dazi. La base di partenza è il valore della transazione, che non è solo il prezzo del prodotto, ma la somma del costo dell’oggetto, delle spese di spedizione e di un’eventuale assicurazione. Su questa base si applicano le diverse imposte.

I tre costi da considerare sono:

  1. Dazio Doganale: È una percentuale che varia a seconda della categoria merceologica (codice TARIC). Per le spedizioni di valore inferiore a 150 euro, non si applicano dazi, ad eccezione di alcune categorie specifiche come profumi e alcolici.
  2. IVA (Imposta sul Valore Aggiunto): L’aliquota italiana (attualmente al 22%) si calcola su una base imponibile più ampia. Questa include il valore della transazione (merce + spedizione) più l’importo del dazio stesso. Questo “effetto a cascata” è spesso la causa di importi finali più alti del previsto.
  3. Oneri di Sdoganamento: Sono le spese amministrative che il corriere (Poste Italiane, DHL, FedEx, etc.) addebita per aver gestito l’intera procedura doganale per conto del destinatario. Questi costi variano da operatore a operatore e coprono la preparazione dei documenti e l’anticipo dei pagamenti alla dogana.

Esempio pratico: acquisto di un paio di scarpe da 180€ da un sito USA, con 20€ di spedizione. Il valore della transazione è 200€. Ipotizzando un dazio del 4%, il calcolo sarà: Dazio: 4% di 200€ = 8€. Base per l’IVA: 200€ + 8€ = 208€. IVA: 22% di 208€ = 45,76€. A questi si aggiungeranno gli oneri del corriere, ad esempio 15€. Il totale da pagare alla consegna sarà 8€ (dazio) + 45,76€ (IVA) + 15€ (oneri) = 68,76€.

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La Svolta del 2021: Addio alla Franchigia sui Beni di Scarso Valore

Una data cruciale per gli acquirenti online è il 1° luglio 2021. Prima di allora, esisteva una franchigia IVA per le importazioni di valore inferiore a 22 euro. Questo significava che per i piccoli acquisti, tipici di piattaforme come AliExpress, non si pagava l’IVA, rendendoli estremamente convenienti. Con l’obiettivo di eliminare distorsioni della concorrenza a danno dei venditori europei e contrastare le frodi, l’Unione Europea ha abolito questa esenzione. Dal 2021, l’IVA è dovuta su tutti i beni importati, indipendentemente dal loro valore.

Per semplificare questo cambiamento, è stato introdotto il sistema IOSS (Import One-Stop Shop). Questo regime opzionale permette ai venditori extra-UE di registrarsi in un unico stato membro per riscuotere l’IVA direttamente al momento dell’acquisto, per spedizioni di valore fino a 150 euro. Per il consumatore, questo si traduce in una maggiore trasparenza: il prezzo pagato sul sito è quello finale, senza costi aggiuntivi alla consegna. Se il venditore non aderisce al sistema IOSS, l’IVA e gli oneri verranno riscossi dal corriere al momento della consegna, come da procedura tradizionale. Questo cambiamento ha un impatto significativo su come i dazi e l’inflazione influenzano il potere d’acquisto.

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Il Ruolo del Corriere e lo Sdoganamento

Quando un pacco proveniente da un paese extra-UE arriva in Italia, viene preso in carico dal corriere designato (come Poste Italiane, SDA, DHL, etc.) che agisce come rappresentante doganale per il destinatario. La merce non viene fisicamente trattenuta negli uffici dell’Agenzia delle Dogane, ma gestita nei magazzini del corriere, che si occupa di tutte le formalità. Il processo di sdoganamento segue alcuni passaggi precisi: il corriere presenta la documentazione doganale (come la fattura), calcola i tributi dovuti (dazi e IVA) e li anticipa per conto del cliente all’autorità doganale per velocizzare il processo.

Una volta sdoganata la merce, il corriere organizza la consegna finale. Al momento della ricezione del pacco, al destinatario viene richiesto il rimborso dell’importo totale anticipato, che include dazi, IVA e le proprie spese amministrative. Il pagamento può solitamente avvenire in contanti o con carte direttamente al fattorino o, in caso di assenza, si dovrà procedere al pagamento per poter ritirare il pacco presso l’ufficio postale o la filiale di competenza. È fondamentale conservare tutta la documentazione, poiché attesta il corretto assolvimento degli obblighi fiscali.

Consigli Pratici per Evitare Sorprese

Acquistare online da siti internazionali può essere sicuro e vantaggioso, a patto di seguire alcune semplici regole per evitare brutte sorprese. La prima accortezza è verificare sempre la sede del venditore. Un sito con dominio `.it` non garantisce che la merce sia spedita dall’Italia o dall’UE; spesso si tratta di magazzini situati in Asia o negli Stati Uniti. Controllate la sezione “About Us” o le FAQ per trovare informazioni sull’origine della spedizione. Un altro aspetto importante, soprattutto per gli acquisti di basso valore, è cercare indicazioni sull’adesione al sistema IOSS. Se il venditore riscuote l’IVA al momento del checkout, il prezzo pagato sarà definitivo.

Prima di confermare un ordine, è saggio fare una stima approssimativa dei possibili costi aggiuntivi. Aggiungete mentalmente almeno il 22% di IVA e una decina di euro per gli oneri del corriere al prezzo totale (prodotto più spedizione). Ricordate che la dicitura “spedizione gratuita” si riferisce solo ai costi di trasporto, non agli oneri doganali. Infine, è cruciale non acquistare mai merce contraffatta. Oltre a essere illegale, l’acquisto di falsi espone a sanzioni amministrative pecuniarie che possono variare da 100 a 7.000 euro, oltre alla confisca della merce. La dogana ha l’autorità di ispezionare i pacchi e applicare queste sanzioni.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

L’e-commerce ha abbattuto le frontiere geografiche, trasformando il mondo in un unico, grande mercato. Tuttavia, le frontiere fiscali e doganali restano ben presenti e richiedono attenzione da parte del consumatore. Acquistare da siti extra-UE non deve essere un salto nel buio, ma una scelta informata. Comprendere che al prezzo del prodotto vanno aggiunti dazi (sopra i 150 euro), IVA (sempre) e oneri amministrativi è il primo passo per evitare frustrazioni. Le modifiche normative del 2021, con l’abolizione della franchigia IVA e l’introduzione del sistema IOSS, mirano a una maggiore trasparenza e a una concorrenza più equa, spesso a vantaggio dell’acquirente finale.

Essere un consumatore digitale consapevole significa saper bilanciare l’innovazione dello shopping globale con la tradizione della prudenza. Verificare la fonte, stimare i costi e conoscere le regole di base trasforma l’incertezza in controllo. In questo modo, è possibile continuare a sfruttare le infinite opportunità della rete, proteggendo al contempo il proprio portafoglio e sostenendo un mercato più giusto, dove la competizione si basa sulla qualità e non su escamotage fiscali. La conoscenza delle regole non è un limite, ma la chiave per un’esperienza di acquisto internazionale serena e soddisfacente.

L’informazione è il primo passo per un acquisto sicuro e consapevole. Scopri altri consigli e approfondimenti nella nostra sezione dedicata allo shopping online e alla tutela dei consumatori per fare sempre scelte vantaggiose.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Quando devo pagare i dazi doganali per un acquisto online da un paese fuori dall’UE?

Se acquisti online da un paese extra-UE, sei tenuto a pagare l’IVA su tutti i beni, indipendentemente dal loro valore. I dazi doganali veri e propri, invece, si applicano solo per spedizioni con un valore della merce superiore a 150 euro. Sotto questa soglia, pagherai solo l’IVA e le eventuali spese amministrative del corriere. Ricorda che queste regole valgono per gli acquisti commerciali; per i regali tra privati, esiste una franchigia diversa.

Come vengono calcolati i dazi e l’IVA sul mio pacco?

Il calcolo si basa sul ‘valore della transazione’, che include il costo del prodotto, le spese di spedizione e l’assicurazione. Su questo valore totale viene applicata la percentuale del dazio, che varia a seconda del tipo di merce (puoi consultare il codice TARIC per le aliquote specifiche). Successivamente, l’IVA (attualmente al 22% in Italia) viene calcolata sul valore della transazione a cui è stato già sommato l’importo del dazio. A tutto ciò si aggiungono le spese amministrative del corriere per la gestione della pratica.

Cosa succede se il mio pacco viene fermato in dogana?

Se un pacco viene fermato, significa che le autorità doganali necessitano di ulteriori controlli o informazioni. Le cause più comuni sono la mancanza di documenti, una descrizione della merce non chiara o un valore dichiarato ritenuto non corretto. Verrai contattato dal corriere o direttamente dalla dogana per fornire la documentazione mancante (come la ricevuta di pagamento) o per pagare gli oneri doganali. Una volta risolto il problema e pagato quanto dovuto, il pacco verrà sdoganato e proseguirà verso la destinazione finale.

Come e a chi devo pagare gli oneri doganali?

Generalmente, gli oneri doganali (dazi, IVA e spese amministrative) vengono anticipati dal corriere che gestisce la spedizione (es. Poste Italiane, DHL, FedEx). Il pagamento ti verrà richiesto al momento della consegna del pacco, direttamente al postino o al fattorino, in contanti o con carta se dotati di POS. In alternativa, alcuni corrieri offrono la possibilità di pagare online tramite link sicuri inviati via email o SMS prima della consegna.

Devo pagare i dazi anche sui regali che ricevo da amici o parenti fuori dall’UE?

Sì, anche i regali sono soggetti a controlli doganali, ma beneficiano di una franchigia. Se la spedizione avviene tra due privati e il valore del regalo non supera i 45 euro, non dovrai pagare né dazi né IVA. È fondamentale che il pacco sia chiaramente contrassegnato come ‘regalo’ e che non abbia carattere commerciale. Superata questa soglia, si applicheranno le normali procedure di tassazione.