Pagamenti digitali e anziani: la guida all’accessibilità

Scopri come i pagamenti digitali possono essere accessibili e sicuri per anziani e persone con disabilità. Una guida a contactless e wallet per l'inclusione finanziaria.

In Breve (TL;DR)

Le tecnologie di pagamento digitale, come contactless e wallet, offrono nuove opportunità di autonomia e inclusione finanziaria per le persone anziane e con disabilità.

Queste tecnologie offrono soluzioni pratiche per superare le barriere tradizionali, promuovendo l’autonomia e l’inclusione finanziaria.

Si analizza, quindi, come le tecnologie contactless e i wallet digitali possano semplificare la gestione del denaro, promuovendo una maggiore inclusione finanziaria.

La transizione verso una società digitale sta ridisegnando le nostre abitudini quotidiane, inclusa la gestione del denaro. I pagamenti elettronici, un tempo considerati un’alternativa, sono diventati la norma in molti contesti, con un valore che in Italia nel 2024 ha raggiunto i 481 miliardi di euro. Questo cambiamento, pur portando efficienza e velocità, rischia di creare nuove forme di esclusione. Per anziani e persone con disabilità, l’accesso ai servizi finanziari digitali non è scontato. Barriere tecnologiche, culturali e fisiche possono trasformare un’opportunità in un ostacolo, limitando l’autonomia e la partecipazione alla vita economica e sociale. È fondamentale che l’innovazione non lasci indietro nessuno.

Questo articolo esplora il tema dell’accessibilità dei pagamenti digitali nel contesto italiano ed europeo, con un’attenzione particolare alla cultura mediterranea, dove la tradizione del contante è ancora molto radicata. Analizzeremo le sfide, le tecnologie emergenti come il contactless e la biometria, e le normative che mirano a costruire un futuro finanziario più inclusivo. L’obiettivo è offrire una panoramica chiara, destinata a chiunque voglia comprendere come la tecnologia possa, e debba, essere al servizio di tutti i cittadini, indipendentemente dall’età o dalle capacità individuali.

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Mani di una persona anziana che tengono uno smartphone ed effettuano un pagamento digitale sicuro tramite un'app bancaria.
La tecnologia deve essere uno strumento di inclusione. Assicurare l’accessibilità dei pagamenti digitali è cruciale per l’autonomia di anziani e persone con disabilità. Leggi l’articolo per approfondi

Lo scenario attuale: tra contanti e digitale

L’Italia sta vivendo una rapida, sebbene non uniforme, transizione verso i pagamenti digitali. Nel 2024, per la prima volta, il valore delle transazioni digitali ha superato quello del contante, rappresentando il 43% dei consumi totali. Nonostante questa crescita, il nostro Paese si posiziona ancora al 21° posto tra i 27 membri dell’UE per numero di transazioni elettroniche pro capite. La cultura del contante, specialmente nel centro-sud, rimane forte. Questo fenomeno è legato a fattori tradizionali e a una certa diffidenza verso gli strumenti digitali. Tuttavia, la pandemia ha accelerato un cambiamento nelle abitudini, spingendo sempre più persone verso soluzioni cashless. In questo scenario, emerge con forza il tema del divario digitale, che colpisce in modo sproporzionato la popolazione anziana.

Le statistiche evidenziano una netta divisione generazionale. Se quasi tutte le famiglie con minori hanno una connessione a banda larga, la percentuale crolla al 34% per i nuclei composti solo da over 65. Secondo dati Eurostat del 2023, quasi la metà degli adulti europei sopra i 65 anni non ha mai utilizzato Internet. Questo non è solo un problema di accesso alle infrastrutture, ma anche di competenze. La mancanza di familiarità con smartphone e app, unita al timore di commettere errori o subire truffe, rappresenta un freno significativo. Affrontare questo divario è cruciale per garantire che i benefici della digitalizzazione, come la comodità e la sicurezza dei pagamenti elettronici, siano realmente universali.

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Le barriere all’accesso per anziani e persone con disabilità

L’adozione dei pagamenti digitali non è un percorso uguale per tutti. Anziani e persone con disabilità incontrano ostacoli specifici che vanno oltre la semplice mancanza di accesso tecnologico. Queste barriere possono essere raggruppate in tre categorie principali: digitali e culturali, fisiche e cognitive, e legate alla sicurezza. Comprendere queste sfide è il primo passo per progettare soluzioni veramente inclusive, capaci di rispondere alle esigenze di ogni utente e di promuovere una reale autonomia finanziaria.

Divario digitale e culturale

Il primo grande ostacolo è il divario digitale, un fenomeno che in Italia presenta contorni ben definiti. Non si tratta solo di non possedere un dispositivo o una connessione internet, ma di una vera e propria emarginazione culturale. Molti anziani non hanno avuto modo di sviluppare le competenze digitali necessarie durante la loro vita lavorativa e percepiscono la tecnologia come un mondo complesso e distante. Questa resistenza è spesso alimentata da un forte legame con la tradizione del contante, visto come più tangibile e controllabile. La mancanza di programmi di alfabetizzazione digitale specifici per la terza età aggrava la situazione, lasciando molte persone ai margini di una società sempre più interconnessa. Si tratta di una questione di diritti e cittadinanza, poiché l’accesso ai servizi digitali è ormai cruciale per la piena partecipazione sociale.

Ostacoli fisici e cognitivi

Per molte persone, le barriere sono concrete e quotidiane. Chi ha una disabilità visiva, come ipovedenti o non vedenti, può trovare quasi impossibile utilizzare app e siti web non progettati secondo criteri di accessibilità. Testi troppo piccoli, contrasto cromatico insufficiente o l’assenza di compatibilità con i lettori di schermo (screen reader) trasformano una semplice operazione in una sfida insormontabile. Similmente, persone con difficoltà motorie possono avere problemi a maneggiare uno smartphone o a usare un touchscreen con precisione. Le sfide cognitive, come la difficoltà a memorizzare PIN complessi o a seguire procedure articolate, rappresentano un’ulteriore barriera, non solo per gli anziani ma anche per chi ha disturbi dell’apprendimento.

Sicurezza percepita e reale

La paura delle truffe è uno dei deterrenti più forti all’adozione dei pagamenti digitali. Il timore di veder clonata la propria carta o di subire un furto di dati personali è molto diffuso, specialmente tra chi ha meno familiarità con la tecnologia. Questa percezione, sebbene a volte sproporzionata rispetto ai rischi reali grazie a sistemi come la tokenizzazione, è un fattore psicologico potente. Le notizie su frodi e attacchi informatici contribuiscono a creare un clima di sfiducia. È essenziale non solo implementare sistemi di sicurezza robusti, ma anche comunicare in modo chiaro e semplice come funzionano e quali tutele sono previste per i consumatori, ad esempio in caso di transazioni non autorizzate.

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Le tecnologie che abbattono le barriere

Fortunatamente, l’innovazione tecnologica offre soluzioni concrete per superare molte delle barriere all’accessibilità. Tecnologie come i pagamenti contactless, la biometria e le interfacce vocali stanno trasformando l’esperienza di pagamento, rendendola più semplice, sicura e intuitiva per tutti. Questi strumenti non sono solo un’evoluzione tecnica, ma rappresentano un potente motore di inclusione finanziaria. Progettate con un approccio universale, queste soluzioni possono fare la differenza, restituendo autonomia e fiducia a milioni di persone. Vediamo quali sono le più promettenti e come stanno cambiando il nostro rapporto con il denaro.

La semplicità del Contactless

La tecnologia contactless ha rappresentato una vera rivoluzione per la sua immediatezza. Per importi contenuti, basta avvicinare la carta, lo smartphone o un dispositivo indossabile al POS per completare la transazione, senza digitare alcun PIN. Questa semplicità è un enorme vantaggio per chi ha difficoltà motorie o problemi di vista. L’assenza di contatto fisico, diventata cruciale durante la pandemia, ha accelerato la sua diffusione, facendola apprezzare per la sua igiene e rapidità. Oggi, quasi il 90% delle transazioni elettroniche in negozio avviene in modalità contactless, a testimonianza di come una tecnologia ben progettata possa diventare rapidamente uno standard apprezzato da tutti.

Wallet digitali e biometria: la sicurezza a portata di mano

I wallet digitali, come Google Pay e Apple Pay, hanno reso ancora più semplice e sicuro pagare con lo smartphone. Il vero punto di svolta, però, è l’integrazione con i sistemi biometrici. L’uso dell’impronta digitale o del riconoscimento facciale per autorizzare un pagamento elimina la necessità di ricordare PIN e password, uno degli ostacoli più sentiti da anziani e persone con deficit cognitivi. La biometria offre un livello di sicurezza superiore, poiché le caratteristiche fisiche sono uniche e quasi impossibili da replicare. Questa combinazione di comodità e protezione sta definendo il futuro dei pagamenti, come dimostra la crescente popolarità dei pagamenti biometrici.

Design inclusivo e tecnologie assistive

La tecnologia da sola non basta se non è supportata da un design inclusivo. Le interfacce di app e siti web devono essere progettate pensando a tutti i possibili utenti. Questo significa utilizzare caratteri leggibili, un alto contrasto cromatico, e garantire la piena compatibilità con le tecnologie assistive. Strumenti come gli screen reader, che leggono il testo a schermo, o i comandi vocali, permettono a chi ha disabilità visive o motorie di interagire con i servizi digitali in autonomia. L’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere, ad esempio con la descrizione automatica delle immagini, rendendo il web un luogo sempre più accessibile. Progettare per l’accessibilità non è un costo, ma un investimento che migliora l’esperienza per tutti gli utenti.

Iniziative e normative: cosa si sta facendo in Italia e in Europa

L’inclusione finanziaria è un obiettivo prioritario sia a livello nazionale che europeo. Le istituzioni hanno compreso che la transizione digitale deve essere governata per non creare nuove disuguaglianze. In questo contesto, sono state avviate diverse iniziative, da corsi di formazione a normative vincolanti, per garantire che i servizi digitali siano accessibili a tutti. In Italia, progetti di alfabetizzazione digitale mirano a fornire agli anziani le competenze necessarie per usare in sicurezza le nuove tecnologie. A livello europeo, una direttiva fondamentale sta per cambiare le regole del gioco per molte aziende, imponendo standard di accessibilità più rigorosi.

Una normativa chiave è l’European Accessibility Act (EAA), una direttiva UE che diventerà pienamente applicabile dal 28 giugno 2025. Questa legge stabilisce requisiti di accessibilità comuni per prodotti e servizi cruciali, tra cui i servizi bancari, i terminali di pagamento come gli ATM, gli smartphone e le piattaforme di e-commerce. L’obiettivo è eliminare le barriere digitali e creare un mercato unico più inclusivo. Le aziende dovranno garantire che le loro interfacce siano navigabili da tutti, anche tramite tecnologie assistive. La vigilanza in Italia sarà affidata ad autorità come l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), che potrà imporre sanzioni in caso di non conformità.

Conclusioni

disegno di un ragazzo seduto a gambe incrociate che regge un laptop con scritto dietro allo schermo Conclusioni

L’accessibilità dei pagamenti digitali per anziani e persone con disabilità non è solo una questione tecnica, ma una sfida sociale e culturale di primaria importanza. La digitalizzazione offre enormi opportunità, ma il rischio di lasciare indietro le fasce più fragili della popolazione è concreto. Come abbiamo visto, le barriere sono molteplici: dal divario di competenze alla diffidenza culturale, dagli ostacoli fisici alla paura per la sicurezza. Tuttavia, le soluzioni esistono e sono sempre più efficaci. Tecnologie come il contactless e la biometria, se abbinate a un design inclusivo e a interfacce semplici, possono abbattere molti di questi muri, promuovendo una maggiore autonomia.

Il quadro normativo, con l’European Accessibility Act in prima linea, sta spingendo le aziende a considerare l’accessibilità non più come un optional, ma come un requisito fondamentale. Allo stesso tempo, le iniziative di alfabetizzazione digitale sono essenziali per costruire una cultura della fiducia e della competenza. Il futuro dei pagamenti sarà inevitabilmente digitale, ma la sua qualità si misurerà sulla capacità di essere davvero per tutti. L’innovazione, per essere tale, deve camminare di pari passo con l’inclusione, assicurando che nessuno venga escluso dai benefici del progresso.

L’innovazione finanziaria è per tutti. Scopri come le soluzioni di pagamento digitale possono migliorare l’autonomia e la sicurezza nella gestione quotidiana del denaro per te e per i tuoi cari. Continua a esplorare le nostre guide per un futuro più semplice e accessibile.

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Domande frequenti

disegno di un ragazzo seduto con nuvolette di testo con dentro la parola FAQ
Quali sono i vantaggi concreti dei pagamenti digitali per un anziano o una persona con disabilità?

I pagamenti digitali offrono maggiore autonomia e sicurezza. Per una persona con difficoltà motorie, pagare contactless o tramite smartphone elimina la necessità di maneggiare contanti o inserire carte in un POS. Tecnologie come i dispositivi indossabili (anelli, bracciali) rendono le transazioni ancora più semplici e rapide. Questo riduce le barriere fisiche, semplifica la gestione quotidiana del denaro e favorisce una maggiore partecipazione all’economia digitale, promuovendo l’inclusione finanziaria.

I pagamenti digitali e i wallet sono sicuri per le persone più vulnerabili?

Sì, i moderni sistemi di pagamento digitale sono progettati con elevati standard di sicurezza. Le transazioni sono protette da crittografia avanzata e sistemi di autenticazione a più fattori. I wallet digitali, come l’IT Wallet in Italia, sono integrati con sistemi di identificazione sicuri come SPID e CIE. Inoltre, non trasmettono i dati reali della carta durante il pagamento, riducendo il rischio di frodi. È comunque fondamentale adottare buone pratiche, come usare password complesse e non condividere mai i propri codici personali.

È necessario avere uno smartphone di ultima generazione per usare i pagamenti digitali?

No, non è necessario possedere l’ultimo modello di smartphone. Per i pagamenti contactless tramite app (come Google Pay o Apple Pay) è sufficiente un dispositivo con tecnologia NFC (Near Field Communication), presente sulla maggior parte degli smartphone da diversi anni. Per le app bancarie che consentono di fare bonifici o pagare bollettini, basta uno smartphone o un tablet con una connessione a internet e la capacità di installare l’app della propria banca.

Come posso aiutare un familiare anziano a iniziare a usare i pagamenti contactless o i wallet digitali?

L’approccio migliore è essere pazienti e procedere per gradi. Iniziate spiegando i vantaggi pratici, come non dover più portare con sé molti contanti. Mostrate concretamente come funziona, magari facendo un primo pagamento insieme. Aiutatelo a installare e configurare l’app della banca o il wallet digitale sul suo smartphone, assicurandovi che l’interfaccia sia semplice e con caratteri ben leggibili. Esistono anche servizi e corsi specifici, talvolta chiamati “nipoti in affitto”, pensati per assistere gli anziani con la tecnologia.

Cosa si rischia a rimanere esclusi dalla transizione digitale dei pagamenti?

Rimanere esclusi dalla digitalizzazione dei pagamenti può portare a una forma di ‘digital divide’ e di isolamento finanziario. Molti servizi, sia pubblici che privati, si stanno spostando online, e non poter accedere a pagamenti rapidi e digitali può rendere più complesse operazioni quotidiane come pagare bollette, acquistare biglietti o accedere a determinate offerte. L’esclusione può limitare l’autonomia personale e la capacità di partecipare pienamente alla vita economica e sociale, creando nuove disuguaglianze.